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Il rischio di bere arsenico

I rischi per la salute di noi cittadini ormai sono sempre dietro l’angolo e purtroppo gli agenti che possono causarci dei danni sono sempre più vicini fino ad arrivare nelle nostre case.

Uno dei casi più eclatanti dell’ultimo periodo è la scoperta di arsenico nell’acqua potabile di molti comuni italiana, una notizia che fa letteralmente rabbrividire e che non ci fa sentire sicuri neanche nelle nostre abitazioni.

I valori troppo alti di arsenico nelle acque potabili possono causare molti danni alla salute, fino ad arrivare ad alcune forme di tumore. Questo rischio non si dovrebbe mai correre in un paese civile perché la sicurezza delle acque che possiamo bere in casa e sui luoghi di lavoro dovrebbe essere garantita da controlli e analisi di laboratorio da parte di aziende ed enti pubblici.

Se nessuno pensa al nostro interesse non è utile neanche ricorrere a soluzioni casalinghe che possono rendere la situazione ancora più pericolosa, diventando azioni deleterie e per nulla risolutive. L’uso di filtri di depurazione dell’acqua artigianali o troppo commerciali, infatti, o lo scorretto utilizzo di questi strumenti, possono portare ad assumere un’acqua in uno stato ancora più pericoloso dell’iniziale.

Secondo l’istituto superiore di sanità, però, questo rischio di salute dovuto alle acque potabili contaminate è ridotto perché l’assunzione per un breve periodo non causa problemi, ma solo l’uso prolungato può portare a gravi malattie. Ecco il motivo per il quale sono state richieste delle deroghe all’Unione Europa in merito a questa materia.

Come al solito il cittadino si trova in un vicolo cieco e senza possibilità di scelta, schiacciato tra carenze e azioni non risolutive. I cittadini si trovano a dovere rinunciare ad un bene primario come l’acqua per non rischiare la vita.

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