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Il matrimonio civile

Il matrimonio civile è un tipo di matrimonio, regolato dal codice civile, e celebrato davanti all’ufficiale dello stato civile, praticato da tutti coloro che non professano la fede cattolica o un culto ammesso dallo stato, oppure se i due futuri coniugi non professano la stessa fede.

Nel Medioevo la Chiesa ha iniziato a estendere la sua giurisdizione anche su questo atto: per essa infatti il matrimonio è in sé stesso un vincolo di diritto naturale e sacro. Mentre all’inizio ci si limitava a una semplice benedizione davanti alla chiesa, dal XIII secolo in poi si afferma definitivamente il matrimonio canonico come sacramento, di cui il Concilio di Trento (1563) stabilisce la forma definitiva.

Negli ultimi secoli, però, la riforma protestante e le spinte per una maggior laicità dello Stato hanno portato i legislatori a interessarsi anche a questo campo: del 1804 è il Codice Napoleonico, che stabilisce per la validità del rito la presenza di un ufficiale dello stato civile.

Nello Stato italiano unitario l’introduzione di un nuovo Codice Civile a partire dall’1/1/1866 disconobbe tutti gli effetti giuridici al matrimonio religioso, mantenendo come unica forma valida quello civile e consentendo per la prima volta ai non credenti di unirsi in matrimonio senza sottostare ai dettami degli ecclesiastici.

Il Concordato del 1929 ridonò effetti civili anche al matrimonio religioso. Ancora oggi il matrimonio civile è disciplinato dal Codice Civile del 1942.

Il matrimonio civile non richiede un iter particolarmente complicato. Requisito essenziale è che le pubblicazioni restino affisse in Comune almeno otto giorni, dei quali almeno due siano domeniche. Il matrimonio deve essere celebrato dal Sindaco o da un suo delegato nella casa comunale, alla presenza di due testimoni maggiorenni.

Prima di ottenere le pubblicazioni, gli incaricati del comune dovranno compilare tutti i documenti necessari e una volta ottenuti vi contatteranno per fissare la data della promessa di matrimonio (o giuramento).

Quel giorno gli sposi dovranno presentarsi con un testimone a scelta e un genitore che attesti la non consanguignità tra i due; nel caso i genitori non possano assistere dovranno rilasciare una dichiarazione di non consanguignità. Inoltre, i nubendi dovranno presentarsi con un documento d’identità valido, un modulo da acquistare alla cassa circoscrizionale il cui prezzo varia a seconda del tipo di matrimonio (religioso, civile, celebrato fuori circoscrizione, ecc.), un modulo rilasciato dalla parrocchia di appartenenza in caso di matrimonio religioso e la dovuta marca da bollo.

Il matrimonio civile viene celebrato dall’ufficiale dello stato civile davanti al quale fu richiesta la pubblicazione (art. 106 c.c.), ma è possibile sposarsi anche in un altro Comune: in questo caso gli sposi devono presentare una specifica richiesta.

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