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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: RIVOLUZIONARI IN SOTTANA DI MASSIMO PISTIS

 

L’eco della Rivoluzione francese risuona in una piccola ma millenaria diocesi del mondo occidentale: siamo ad Ales, in Sardegna, sotto il vescovado di mons. Michele Aymerich, un vescovo spagnolo naturalizzato alle prese coi nuovi padroni dell’isola, i Savoia.

La tesi tratta del decennio talvolta definito “vespri sardi”, dai tentativi di barattare l’isola con altri territori del continente alla cacciata di tutti i piemontesi, dalla repressione alla normalizzazione frutto della naturale subordinazione della classe dirigente locale allo straniero… fino alla svendita della Statualità, perfetta fusione regalata a Carlo Alberto e da questi fatta passare per “concessione”.

Un saggio puntuale e divertente, “che offre un arricchimento e un prezioso contributo per la comprensione del movimento antifeudale sardo di fine Settecento e del triennio rivoluzionario in primis”, come il professor Francesco Casula afferma nella brillante prefazione.

 

 

 

 

 

Massimo Pistis è nato ad Ales, in Sardegna, ove vive. È padre di Isis, Selene ed Elios.

Dopo aver interrotto gli studi di Sociologia avviati a Roma, nel 2004 si è laureato in Lettere, con il massimo dei voti, presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari, discutendo la tesi “Ales sotto il vescovado di mons. Michele Aymerich”, sul periodo rivoluzionario sardo (1794-1796).

È autore del romanzo “Estremisti!”, pubblicato a puntate su “Sardigna Magazine” (1996) e di vari altri racconti. Ha curato l’antologia “Per Gramsci: un racconto, una lettera” (1998), è autore della guida “Benvenuti ad Ales e Zeppara” (2006).

Ha collaborato con diversi giornali e riviste: Tuttoquotidiano, Quotidiano Lotta continua, Sardegna magazine, Nuovo cammino, Com-nuovi tempi, Sa Sardigna, Confronto, Satyagraha, Azione nonviolenta, Noi e… , Tempus de Sardigna, La città futura. Ha curato programmi di musica e cultura su alcune emittenti locali, tra cui Radio Marmilla popolare.

Si occupa di tutela della lingua sarda. Nel 1995 ha fondato l'”Accademia po sa die sarda“; ha promosso e curato per anni diversi premi letterari, come il Gramsci, e il Premio Sardigna.

Suoi versi sono stati pubblicati in diverse antologie, tra cui “L’amore” (2002), “La biblioteca dell’inedito” (2004), “Navigando nelle parole” (2005), “Mendrànze n poejia” (2006).

È autore di diverse sillogi poetiche ancora inedite: “Canti intimi e di città”, “Canti dell’io, per Eva, il mondo e Dio”, “Racconti di/versi” e “SovVERSIvi“.

 

 

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