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Il Governo taglia i rimborsi facendo “arrabbiare” l’autotrasporto

Il taglio alle deduzioni delle spese non documentate fa scattare la mobilitazione delle associazioni

Tra la categoria degli autotrasportatori e il Governo i rapporti stentano ancora a trovare una stabilizzazione. E sì, perché pare che trovare una convergenza negli interessi e nei programmi strategici di questi due soggetti non sia un obiettivo facilmente raggiungibile. L’ultimo oggetto della discordia sono le agevolazioni previste per la categoria per il 2014.

Lo scorso 2 luglio – infatti – l’Agenzia delle Entrate ha comunicato quelle che sono le deduzioni alle spese non documentate, e subito la risposta degli operatori del settore, alla stregua di chi opera nel trasporto auto con bisarca, non si è fatta attendere. In sostanza, quanto stabilito dall’Esecutivo non è altro che una riduzione consistente degli importi, in netta contrapposizione con quanto previsto dall’accordo siglato tra i due soggetti lo scorso gennaio.

Entrando nello specifico cerchiamo di capire quali sono i provvedimenti adottati. Iniziamo con le somme versate nel 2014 come contributo al Servizio Sanitario Nazionale sui premi di assicurazione per la responsabilità civile, per i danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore adibiti a trasporto merci di massa complessiva a pieno carico non inferiore a 11,5 tonnellate: le imprese, in conto proprio e in conto terzi, possono recuperare nell’anno in corso fino ad un massimo di 300 euro.

Per quanto concerne l’autotrasporto merci conto terzi, la deduzione forfetaria delle spese non documentate per l’anno 2014 (art. 66, comma 5, primo periodo, del TUIR), in termini strettamente economici, si traduce in 6,30 euro per i trasporti all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa; 18 euro per i trasporti effettuati al di fuori del Comune di appartenenza dell’impresa, ma comunque entro i confini della stessa Regione e di quelle confinanti; 30 euro per i servizi offerti nelle altre regioni non confinanti con quella in cui ha sede l’impresa.

Le decisioni unilaterali prese dal Governo, che sono state giustificate con una copertura finanziaria insufficiente, ha comunque fatto scattare la protesta delle associazioni di categoria e dell’autotrasporto con bisarca, che sottolineano la dannosità di tali misure e che per questo fanno intendere di essere pronte a sedersi ad oltranza al tavolo delle trattative, affinché vengano apportate modifiche concrete.

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