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Il fenomeno dei rifiuti tecnologici: le considerazioni di SG S.p.A. sulla questione

La società attiva nella distribuzione dei beni tecnologici di consumo, SG S.p.A., è ben consapevole dei problemi di natura ecologica legati al settore della tecnologia. Di seguito, le considerazioni sul triste fenomeno dei rifiuti tecnologici.

SG S.p.A.

SG S.p.A.: rifiuti tecnologici, un fenomeno in crescita

Il modo in cui il mercato tecnologico è radicalmente cambiato ha influito profondamente sul ciclo di vita dei nostri device. Se un tempo i prodotti tecnologici duravano parecchio, grazie anche all’usanza di ripararli nei centri di assistenza specializzati, oggi ogni device che ci passa per le mani ha gli anni, o meglio i mesi, contati. La velocità con cui vengono proposti strumenti sempre più innovativi e i prezzi relativamente contenuti con cui vengono messi sul mercato non fanno che attirare schiere di techno addicted e appassionati, che abbandonano i loro “vecchi” device ancora perfettamente funzionanti pur di assicurarsi i modelli più aggiornati. SG S.p.A., sempre informata in materia di novità tecnologiche, sottolinea come tutti i produttori siano oggi soggetti alle moderne strategie di mercato che impongono loro di lanciare continuamente nuovi prodotti. Tale tendenza ha però contribuito all’insorgenza di un fenomeno ben poco compatibile con l’impellente necessità di costruire un futuro più ecologico: quello dei rifiuti tecnologici. Ad ogni nuovo lancio da parte di un brand, l’ammontare dei device dismessi da smaltire cresce vertiginosamente.

SG S.p.A.: considerazioni sulle alternative presenti e future

Una delle prime considerazioni fatte da SG S.p.A. riguarda le caratteristiche dei nuovi modelli proposti, i quali presentano differenze sempre meno rivelanti rispetto alle versioni precedenti. Per questo motivo, strumenti tecnologici di largo consumo come gli smartphone oggi non vengono più svalutati con la stessa rapidità di qualche anno fa. Da non molto ha preso rapidamente piede il mercato dei refurbished, vale a dire dei prodotti ricondizionati. Le aziende acquistano device dismessi, li ricondizionano sul piano estetico e di software, e li ripropongono a prezzi ridotti. Questo è sicuramente un modo per limitare almeno in parte il problema. Alcuni brand, tra cui la nota Samsung, stanno tentando di rispondere alle nuove esigenze offrendo prodotti che siano qualitativamente superiori e soprattutto durevoli nel tempo. Ne è un esempio il Samsung S22 Ultra, il quale assicura quattro major updates e cinque anni di patch di sicurezza. Infine, SG S.p.A. rende nota la presenza di prodotti davvero rivoluzionari come gli smartphone Fairphone che propongono una scocca e una scheda madre universali sui quali poter montare la componentistica in tutta autonomia. Sebbene al momento si tratti ancora di device di nicchia, costituiscono comunque un primo passo verso alternative più ecologiche.

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