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Il CIBO, quale valore aggiunto al territorio dal punto di vista storico, culturale, turistico

E’ il tema  “Il Cibo nei Borghi ospitali”  a portare una delegazione giapponese all’incontro con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì per approfondire le tematiche del progetto “Romagna, Terra del Buon Vivere”. La delegazione, composta da amministratori e giovani universitari, in visita-studio sul nostro Territorio con l’obiettivo di conoscere ed approfondire la governance pubblico-privato realizzate in Romagna è frutto di una collaborazione ventennale intrapresa da Fausto Faggioli con le Università giapponesi. La visita-studio è stata progettata dalla professoressa Hiroko Kudo, anche coordinatrice del gruppo.

Nella sede forlivese, Paolo Rambelli, responsabile dell’Area Relazioni ed Eventi, portando i saluti del vice presidente Monica Fantini, ideatrice e curatrice della “Settimana del Buon Vivere”, ha fatto gli onori di casa presentando al gruppo l’azione della Fondazione per lo sviluppo della promozione turistica ed economica del territorio realizzate attraverso azioni congiunte a livello locale ed internazionale. Un’economia moltiplicatrice di idee che nella ricerca e nella spinta al conoscere sviluppa scelte consapevoli, coltiva bellezza e crea attrattività facendo della sua tradizione il motore primo del suo innovare e del suo sviluppo. L’ospitalità diventa apertura, confronto, partecipazione, creatività e progetto. Di qui nasce “Romagna Terra del Buon Vivere”, progetto su cui la delegazione si è particolarmente focalizzata per i tanti temi che il Paese del Sol Levante ha in comune con il territorio romagnolo.

Presente all’incontro Alberto Zattini, direttore della Confcommercio di Forlì che già da tempo collabora ad iniziative comuni con la Fondazione mettendo in campo un’intensa attività finalizzata alla promozione e valorizzazione dei territori del forlivese. Una testimonianza di rilievo, quella di Zattini che incontrando la delegazione nipponica ha sottolineato: ”Oggi, il territorio è una grande opportunità per la crescita delle nostre imprese. Noi vi abbiamo sempre creduto e abbiamo portato avanti in Confcommercio l’intersettorialità attraverso molteplici progetti anche procedendo “in cordata” con la Fondazione. Con entusiasmo abbiamo proceduto sull’input ministeriale che ha proclamato il 2018 anno nazionale del cibo italiano  con il nostro progetto “Il Cibo nei Borghi Ospitali”, considerandolo un fatto culturale positivo capace di coinvolgere ed unire in modo innovativo gli imprenditori e i principali stakeholders cittadini. Progetto che dedicherà particolare attenzione al grande potenziale offerto dalla straordinaria ricchezza e varietà di attività legate alla gastronomia e alla bellezza  dei Borghi Autentici delle valli forlivesi individuate in 3 fil rouge di grande rilevanza che ricalcano a fondo le vocazioni e le propensioni del Territorio: un Cibo che sia Racconto, un Cibo che sia Abbraccio, un Cibo che sia Emozione”

Quindi – conclude Fausto Faggioli – togliamoci gli auricolari, abbassiamo la musica ed entriamo in sintonia con i racconti  del nostro cibo che rappresenta per il nostro territorio, un valore aggiunto inestimabile dal punto di vista storico, culturale e soprattutto turistico, offrendo ai turisti  un modello alimentare mediterraneo ad alto grado emozionale perché anche frutto di tradizioni e conoscenze tramandate di generazioni in generazione.”

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