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I primi mesi di Conciliazione Obbligatoria, come sono andati

Dal 2010 l’arbitrato e la conciliazione sono diventati obbligatori per le sentenze tra consumatori ed imprese o tra diverse imprese. Con il D.Lgs. 28/2010 infatti è stato stabilito che, a partire da marzo 2011, la mediazione diviene obbligatoria per tutte le controversie civili e commerciali.

In pratica si tratta di una procedura alternativa alla Giustizia Ordinaria che consente alle parti della controversia di risolvere la questione attraverso un mediatore, il quale, trascorso un termine di tempo definito, deve presentare alle parti una proposta di conciliazione. Se entrambe le parti accettano la proposta presentata dal conciliatore (o mediatore) la questione viene risolta, altrimenti si dovrà ricorrere alla Giustizia Ordinaria, in tal caso, alla parte che non avesse accettato la proposta di conciliazione, se ritenuto colpevole dalla Giustizia Ordinaria, si dovrà accollare l’intero ammontare delle spese.

I primi sei mesi di attuazione del Decreto Legislativo hanno visto dati molto positivi soprattutto per il numero delle controversie risolte rispetto a quelle presentate.

Secondo una ricerca effettuata da Unioncamere, dalla data di entrata in vigore della normativa allo scorso 30 settembre 2011 su 8700 richieste totali, delle 6300 pervenute e definite, ben il 44% delle volte la controparte ha accettato di prendere parte alla risoluzione della controversia. Nel 40% dei casi poi le parti sono arrivati ad un accordo definitivo.

Un’ulteriore nota positiva sta nel costo, molto inferiore rispetto a quello canonico, della procedura di conciliazione. Sempre secondo i dati di Unioncamere infatti il costo medio delle controversie in materia civile e commerciale, è stato, in media, il 3,5% del valore complessivo.

L’introduzione di questo nuovo procedimento è sicuramente teso a rendere più efficienti e più brevi le risoluzioni delle controversie.

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