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“GRANDE MOSTRA A CURA DI VITTORIO SGARBI”: SPOLETO INCONTRA VENEZIA, IN ESPOSIZIONE I CROMATICI VIRTUOSISMI PITTORICI DI LUCIANO BERRUTI

Durante la grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” prevista dal 28 settembre al 24 ottobre curata da Vittorio Sgarbi e diretta dal manager Salvo Nugnes, convoglieranno in esposizione nomi altisonanti del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, all’interno dell’esclusivo Palazzo Falier, affacciato sul Canal Grande a Venezia. Il pittore Luciano Berruti rientra nel selezionato novero degli artisti partecipanti all’evento di richiamo internazionale, proponendo i suoi quadri, caratterizzati dagli originali virtuosismi cromatici.

 

Berruti si avvicina all’arte pittorica nella prima metà degli anni Sessanta, ma la sua attività è stata da sempre legata al mondo del colore. Ad Asti il suo negozio d’abbigliamento era conosciutissimo e gli ha permesso di acquisire grande esperienza nell’abito tessile della maglieria, del cashmere e di realizzare originali creazioni colorate avvalendosi del prezioso filato, molto apprezzate da Zegna, Krizia, Valentino, Donna Karan. Il lavoro lo porta a viaggiare parecchio e a soggiornare nelle più affascinanti città d’arte italiane ed estere. L’assiduo e intimo contatto con i luoghi, in cui si respira e si valorizza al meglio la componente spirituale accentua il già collaudato feeling con l’elemento cromatico e lo sprona a dipingere opere definite “Emozioni allo stato puro” che ottengono consensi generali.

 

Egli approda all’essenza del reale quasi trasfigurandolo e riconducendolo all’impronta stilnovistica. Le rappresentazioni sono apparizioni misteriose e silenti, dotate di profondo fascino e raffinata indeterminatezza, evocanti quell’atmosfera da purgatorio dantesco, per la quale i personaggi e gli ambienti godono di un levita ascensionale, protesa al regno della luce assoluta e sovrana. Si pone in dialogo con gli oggetti, con la natura, con le suggestioni di un tempo scaturite dai ricordi e dalle emozioni, che si traducono in una raffigurazione in cui il colore protagonista determinante della costruzione d’insieme.

 

Non ha un oggetto preferito: tutto ciò che vede, un paesaggio urbano, un panorama collinare, una natura morta possono essergli di spunto ideativo. Infatti, non è concentrato tanto sulla tematica e sull’argomento trattato, ma piuttosto dal modo con il quale verrà rivisitato sulle tele. Tutte le immagini sembrano viste attraverso un filtro virtuale, che attenua le linee dritte, lascia indefiniti i contorni e valorizza come segno peculiare distintivo di riconoscimento quell’inconfondibile profusione variopinta di cromie tonali.

 

Commentandone lo stile, Duccio Trombadori ha dichiarato “Paesaggi evocati intensamente nella pittura di Berruti per sovrapposizione di varietà cromatiche, con effetti di sorprendente naturalezza atmosferica“.

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