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GIAPPONE

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  • 13 Novembre 2008

In forte caduta

I mercati azionari giapponesi a settembre hanno dovuto subire forti perdite dei corsi che si sono tradotte in un ribasso dell’indice Nikkei di quasi il 14 per cento. Le ripercussioni della gravissima crisi finanziaria che ha colpito tutte le Borse del mondo hanno fatto  sentire i loro effetti negativi anche in Giappone. E’ stato soprattutto il rifiuto del Congresso americano ad approvare in un primo momento il piano d’intervento del governo per 700 miliardi di dollari a provocare violenti scossoni dell’andamento dei corsi.  In Giappone però la crisi del mercato finanziario si sta facendo sentire solo in parte. A differenza degli istituti di credito americani ed europei, le banche giapponesi sono impegnate in maniera davvero minima nel settore dei prodotti del credito strutturato e quindi non hanno dovuto subire grosse perdite né forti diminuzioni dei profitti. La solidità e tranquillità del sistema bancario giapponese si evidenzia per esempio nel fatto che la Nomura ha acquisito le divisioni commerciali europee e asiatiche della Lehman Brothers e che la Mitsubishi UFJ è entrata nella MorganStanley con il 20 per cento delle quote.

Mentre gli operatori del mercato guardano agli istituti di credito di questo Paese con un certo ottimismo, i timori si concentrano sul rischio di tendenxze recessive con cui si confronta l’economia giapponese. Il rapporto Tankan relativo al terzo trimestre ha sottolineato come certe paure abbiano effettivamente preso corpo. Ecco quindi che l’attenzione si sposta sull’andamento delle grandi realtà industriali che si prevede in difficoltà e che per la prima volta da molti  anni registra un valore negativo. E’ soprattutto il mercato dell’esoprtazione ad avere il fiato corto, di fronte a una Cina la cui crescita si va stabilizzando e a un’Europa sempre più in crisi. Union Investment ha quindi deciso per il momento di sottopesare il comparto delle costruzioni meccaniche e, di contro, di aumentare gli investimenti nel settore bancario. Per tutto il resto diventa fondamentale aspettare di vedere come finirà esattamente nella pratica la questione dell’intervento governativo di 700 miliardi di dollari da parte del governo americano a sostegno dell’economia USA. Il mercato giapponese nel frattempo, dopo aver toccato i minimi livelli di marzo, sembra piuttosto interessante e pare essere in grado di riprendersi.

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