La stagione estiva è ormai giunta agli sgoccioli ed è tempo per gli studenti di ritornare sui banchi di scuola. Coloro che invece hanno terminato le scuole superiori si ritrovano, proprio in questo periodo, alle prese con i test universitari per accedere a diverse facoltà: scienze della comunicazione, medicina, ingegneria, ecc.
Negli ultimi anni infatti sempre più facoltà hanno istituito il numero chiuso, con l’obiettivo di organizzare al meglio lezioni e attività universitarie di diverso tipo, nonché elevare la qualità della formazione offerta agli studenti. E confermano questa tendenza anche le facoltà come scienza della comunicazione, che fino a qualche anno fa era aperta a tutti agli aspiranti comunicatori in un po’ tutte le università italiane.
Il numero chiuso è infatti un’ottima, se non l’unica, soluzione per le facoltà che contano un numero di iscritti elevato: prima tra tutte le facoltà di scienze della comunicazione. Questo perché troppi studenti vuol dire anche: aule affollate, troppi studenti per ogni docente, disorganizzazione, code interminabili agli sportelli delle segreterie, ecc.
Ultimo ma non meno importante aspetto del numero chiuso, è una maggiore possibilità per gli studenti di trovare un lavoro qualificato, grazie ad un graduale adeguamento della disponibilità di professionisti alla reale necessità dei diversi settori del mercato.