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E-commerce: come difendersi dal cliente “scorretto”.

Cimentandosi nell’attività di e-commerce è possibile imbattersi in clienti che, con astuzie poco raccomandabili, tentano di frodare il commerciante, ad esempio, lamentando infondatamente,  la mancanza di prodotti o parti di essi all’interno del pacco ricevuto, al fine di ottenere ingiusti rimborsi.

Strumenti a tutela dell’onesto operato dell’imprenditore e-commerce possono essere le, ormai diffusissime, telecamere IP, con sensori di movimento poste sul banco di preparazione del pacco in grado di riprendere l’intera procedura di preparazione per la spedizione. In caso di falsa contestazione da parte del cliente, risulterà agevole per il commerciante documentare la corretta preparazione dell’involucro. Questa pratica, altre che estremamente complessa e macchinosa, risulta però anche essere facilmente contestabile in sede legale in quanto, una volta disattivata la ripresa digitale, l’operatore potrebbe compiere qualunque manovra sul pacco senza essere documentato, ma rimane comunque una valida testimonianza per l’imprenditore stesso, il quale sarebbe in grado di capire se è stato realmente commesso un errore o meno e quindi se si trova di fronte ad un tentativo di frode ai sui danni oppure no.

Altre metodologie a tutela dell’imprenditore e-commerce sono le assicurazioni volte al rimborso in caso di mancanze o difetti del prodotto, specificando che in assenza delle stesse, l’azienda non si assume obblighi di rimborso. Questa tecnica mira a scoraggiare comportamenti fraudolenti da parte del cliente il quale sarà, nella maggior parte dei casi, tenuto a portare avanti una denuncia presso le autorità competenti, mossa, questa, decisamente sconveniente per un potenziale frodatore. Anche questa tecnica, mostra però le proprie lacune in quanto pone ulteriori vincoli nel rapporto di e-commerce tra venditore e cliente, che potrebbero determinare l’abbandono dai carrelli prima dell’acquisto.

Piccoli accorgimenti possono essere utili per il tranquillo svolgimento di un’attività di e-commerce, settore che, malgrado la sua plausibile vulnerabilità in termini di tentativi di frode, risulta essere, secondo le esperienze degli operatori del settore, comunque povero di comportamenti scorretti.

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