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Cervia il mondo sommerso che non ti aspetti

L’antica Ficocle venne inizialmente chiamata in questo modo dagli antichi coloni greci per l’abbondanza di alghe che la caratterizza (il nome Phicocle deriverebbe dal greco φῦκος, “alga”, e da κλέος, “fama”: sarebbe quindi il “luogo reso celebre dalle alghe”), o forse in onore di un condottiero etrusco, Ficol, che avrebbe rovesciato la tirannia ravennate, o ancora in ricordo di Ficolea, la palude da cui sorse; tra storia e leggenda, il nome di Ficocle si trasformò nell’attuale Cervia tra il 900 e il 1000.

In effetti, nemmeno sull’origine del nome di Cervia ci sono certezze, ma esiste una leggenda a cui i cervesi sono molto affezionati, che vuole che un cervo si sia inginocchiato, per sfuggire a dei cacciatori, di fronte al vescovo di Lodi (San Bassano) che passeggiava per una pineta, riconoscendolo come un funzionario di Dio. Lo stemma della città infatti, in ricordo di questo racconto, è un cervo inginocchiato.

La città di Cervia è sempre stata legata alla produzione del sale: sorgeva proprio al centro delle saline, con tre ponti levatoi che collegavano altrettanti ingressi alla terra ferma, finché, il 9 novembre 1697, papa Innocenzo XII ordinò di ricostruirla in un luogo più salubre, dando indicazioni precise a proposito del numero di case, della disposizione della Cattedrale, del Palazzo Vescovile e delle carceri; la torre difensiva e i magazzini del sale erano già stati costruiti qualche anno prima, nel 1691. La collocazione al centro delle saline, anche se la rendeva facilmente difendibile, era poco salutare in quanto i canali che la attraversavano erano salmastri, e l’acqua potabile era quindi troppo rara per assicurare alla popolazione una condizione igienica sufficiente.

Molto interessante e caratteristico da visitare a Cervia è il MUSA, Museo del Sale, all’interno del magazzino Torre, che poteva contenere fino a 130.000 tonnellate di sale; il suo aspetto è austero come quello di una cattedrale romanica, con le sue tre navate e le pareti in mattoni a vista. Oltre a fotografie e documenti sulla produzione del sale, in veste di museo oggi ospita un plastico delle saline e gli attrezzi utilizzati per produrre il sale.

Il sale è protagonista principale in molti aspetti della vita della città: anche le terme cervesi infatti beneficiano della sua presenza, perché l’acqua salsobromojodica e i fanghi che vengono estratti dalle saline hanno proprietà molto benefiche, terapeutiche in area osteoarticolare e otorinolaringoiatrica. Ma anche se non sono necessarie cure o terapie, come è auspicabile, l’effetto positivo delle terme è comunque innegabile come momento di assoluto relax durante il soggiorno in un albergo Cervia: le terme possono essere una coccola che fa bene alla mente oltre che al corpo, e il benessere fisico e quello psicologico, si sa, vanno spesso a braccetto.

Altra caratteristica di Cervia è quella di far parte della vivissima Riviera Romagnola: spiagge e divertimento sono più che abbondanti, e ai luoghi da vedere all’interno della città si aggiungono quelli nelle vicinanze, con moltissimi luoghi d’interesse storico affiancati da un’organizzazione turistica a 360 gradi, che va dagli stabilimenti balneari ai locali notturni, passando per parchi di divertimento di ogni genere, ristorazione, alberghi 4 stelle Cervia e altre strutture ricettive.

A cura di Lia Contesso

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