Cari appassionati di viaggi e turismo, questo articolo contiene alcune curiosità che potrebbero interessarvi!
Come si realizza una carta geografica, il vostro fidato aiuto durante escursioni in montagna o safari esotici?
La triangolazione
Una mappa geografica si costruisce come prima cosa dalla triangolazione geodetica che si fonda su un principio geometrico per cui, conoscendo un lato e gli angoli di un triangolo, si possono capire tutti gli altri parametri.
Si prendono in riferimento tre luoghi ravvicinati e non allineati, come ad esempio il campanile di una chiesa o la cima di un monte, si mettono in relazione tra di loro e si misura la distanza.
Questo segmento, chiamato geodetico, si riporta in scala sulla cartina geografica e sarà la base per realizzare l’intera mappatura, attraverso maglie triangolari in rapporto ternario.
Una volta capite le distanze, è fondamentale, per ogni viaggiatore, conoscere la presenza di fiumi, rilievi montuosi ed elementi artificiali come strade ed autostrade da percorrere.
L’aerofotogrammetria e il telerilevamento
Qui vengono in aiuto due operazioni di ultima generazione come l’aerofotogrammetria e il telerilevamento.
La prima raccoglie degli scatti fotografici in rapida successione e super ravvicinati, grazie ad elicotteri e aeroplani che sorvolano il cielo.
Queste immagini sovrapponibili generano la rappresentazione tridimensionale del paesaggio: è un po’ il meccanismo dei cartoni animati che utilizzano la traccia di frame vicinissimi per creare immagini in movimento.
Il telerilevamento sfrutta invece gli infrarossi, i raggi ultravioletti e le onde elettromagnetiche generati dagli elementi terrestri e raccolti da strumenti tecnologici presenti all’interno di satelliti fluttuanti a centinaia di chilometri dal suolo.
Questi segnali vengono successivamente trasferiti a delle apparecchiature terrestri che li trasformano in vere proprie fotografie ed immagini della conformazione del territorio, della profondità di mari e fiumi e così via.
Conoscere la conformazione della Terra è fondamentale sia per attività legate al fabbisogno dell’uomo, come pesca e navigazione, agricoltura e allevamento, ma anche per conoscere e prevedere i movimenti naturali della crosta terrestre e dei fondali marini.
In questo modo, l’uomo può prevenire gli effetti disastrosi di calamità naturali come maremoti, terremoti ed eruzioni vulcaniche.