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Valentina.Cervelli

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Progresso ed oggettistica: la parola d’ordine è rendering!

E’ assolutamente sbagliato pensare che l’utilizzo di strumenti di rendering possa essere collegato semplicemente al mondo dell’architettura e dell’edilizia. L’esperienza insegna che non solo designer di gran fama progettano pezzi unici attraverso l’utilizzo di modelli tridimensionali, ma che anche a livello industriale il rendering oggetti 3D è ampiamente utilizzato. Come poterebbero essere creati altrimenti quelle migliaia di perfette creazioni di oggettistica che affollano i banchi dei negozi che siamo soliti frequentare?

Artigianato infatti, tra le altre cose, può essere sinonimo di progresso. Un pezzo può essere unico e contemporaneamente essere partorito non solo dalla mente creativa di un’artista, ma contemporaneamente essere anche stato studiato alacremente attraverso la realtà virtuale prima della sua costruzione.  Il palese passo in avanti nelle tecnologie al servizio dell’arte infatti, trova il suo sfogo maggiore all’interno degli strumenti stessi della sua creazione. Basti pensare all’effetto che può fare ad un cliente sfogliare una brochure 3d in completamento, piuttosto che una bozza su pdf, sufficientemente buona, ma mai di impatto come un tour virtuale tra le pagine della stessa.

E la scelta di presentare volantini 3d da parte delle aziende sta trovando sempre più riscontro nel mercato. Come quella di progettare, sia a livello artigianale (e possiamo citare l’arte orafa, n.d.r), sia a livello industriale, ogni prodotto attraverso l’applicazione di rendering oggetti 3D nella sua composizione. Nello specifico, attraverso la modellazione 3d, il professionista, così come accade nella progettazione di una casa, o di un qualsiasi arredamento è in grado di studiare e verificare l’impatto, la costituzione e la tenuta dell’oggetto da lui ideato ancor prima di averlo effettivamente costruito.

Non solo per una questione meramente estetica, ma il più delle volte per abbattere costi futuri ed ottimizzare in questo modo il lavoro da svolgere. Fattore questo primario, sia se si prende in considerazione la costruzione in serie di un oggetto da parte di una industria avviata e dai fondi cospicui, sia se si parla dell’artigiano od artista che crea il suo pezzo unico per una mostra o per la vendita.

Ovviamente tutto questo è possibile attraverso l’utilizzo di programmi specifici come Autocad, Illustrator, addirittura Photoshop, solo per citarne alcuni:  software ideati e sviluppati in base all’esigenza, sempre più crescente di rendere la realtà a portata di mano dell’ideatore.

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