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A Fabio Novembre la serie II di Vite D’Artista di Claudio Quarta Vignaiolo

Sarà dedicata all’architetto e designer Fabio Novembre la serie II di “Vite d’Artista”, la pregiata collezione prodotta da Claudio Quarta Vignaiolo in edizione limitata, ogni anno ispirata ad un artista contemporaneo. Dopo Ercole Pignatelli, con il quale nel 2015 ha preso avvio il progetto di “Vite d’Artista”, arriva la dedica ad un altro protagonista della scena internazionale dell’arte contemporanea, in occasione del suo 50° compleanno, oggi 21 ottobre 2016.

 

Architetto e designer, Fabio Novembre esprime quella sensibilità artistica che si arricchisce di innovazione e ricerca, così vicine alla filosofia aziendale di casa Quarta: “La nostra collezione di etichette speciali – sottolineano Alessandra e Claudio Quarta – si arricchisce del segno e della storia di un salentino che ammiriamo molto. Qualcuno lo ha definito il designer/architetto della ricercatezza e della stravaganza a noi emoziona molto la sua cifra stilistica: forte e innovatore, visionario, intuitivo, creativo. Un sognatore “coraggioso” che attinge per le sue creazioni da mondi, sensibilità, ispirazioni differenti, con un’abilità di sintesi straordinaria”. 

 

L’etichetta 2016 di Vite d’Artista, che sarà il risultato della collaborazione grafica e di immagine fra Quarta e Novembre, svela oggi il suo soggetto realizzato da Emiliano Ponzi, uno dei più apprezzati illustratori italiani contemporanei.

 

Il vino è un blend rosso delle migliori produzioni 2016 delle tre cantine Claudio Quarta: Taurasi Riserva (cantina Sanpaolo in Irpinia), Primitivo Oro (Tenute Eméra di Marina di Lizzano) e Moros, il Salice Salentino Dop Riserva prodotto nella omonima cantina di Guagnano. Sarà pronto fra qualche mese, dopo i tempi tecnici di affinamento e presentato ufficialmente in occasione del Vinitaly 2017.

 

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“Chef4Charity”, dieci stelle del gusto e tutti i salentini di buon cuore a cena per ricostruire un pezzo di Amatrice

Il cuore del Salento batte forte per Amatrice, distrutta dal terremoto dello scorso 24 agosto. E dieci stelle del gusto salentine, ma non solo, sono all’opera già da tempo per costruire un menu della tradizione romana, realizzato con prodotti tipici del Salento donati da una nutrita serie di aziende solidali, da allestire per una serata in cui la beneficenza incontrerà il gusto, l’arte, la musica e il vino di grandi cantine del Salento servito dai professionisti dell’Associazione Italiana Sommelier di Lecce.

 

Alessio Gubello (Tenuta Mosè, Sannicola), Giuseppe Di Iorio (stellato Michelin Aroma, Roma),  Simone De Siato (Campus Etoile Academy, Viterbo), Cosimo Russo (Aqua – Le Dune, Porto Cesareo), Franco Tornese (Bleu Salento, Gallipoli), Alfredo De Luca (Malcandrino, Monteroni),  Vito Gaballo (Osteria Origano, Minervino di Lecce), Alessandro Pascali (Il ficheto – Tenuta Furnirussi, Serrano), Imma Pantaleo (L’Ulivo, Taviano) ed infine  Chiara Meraglia (Campus Etoile Academy, Viterbo) per il gran finale dolce: questi gli chef al lavoro già da settimane per l’appuntamento di venerdì 28 ottobre alle 20.30 nel Castello Angioino di Gallipoli. Dove tutti coloro che vorranno contribuire alla causa potranno partecipare alla cena gourmet, cui prenderanno parte anche il  presidente della Regione Michele Emiliano e una lunga serie di amministratori e politici, ideata per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni terremotate del Centro Italia. La somma, versata come liberalità e deducibile fiscalmente, sarà devoluta infatti per intero alla cittadinanza di Amatrice.

 

L’iniziativa, nata da un’intuizione dello chef Alessio Gubello di concerto con Officina Creativa, la no profit del brand Made in Carcere, in collaborazione con Actionaid Lecce e Comune di Gallipoli e patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Gallipoli, sarà caratterizzata da una serie di accessori appositamente creati dalle donne detenute nel carcere di Lecce e dal sorteggio di un prezioso monile realizzato dal designer-orafo Gianni De Benedittis, guru del brand “futuroRemoto”: un anello che rappresenta il battente antico di una porta, simbolo domestico per eccellenza e dunque emblema di una ricostruzione possibile e auspicabile.

Gli ospiti saranno accolti dalle installazioni e dagli artisti di Barrio, associazione creativa e culturale, fabbrica di idee e aggregazione artistica di Parabita.

Alla cena, a numero chiuso, sono stati invitati i rappresentanti delle maggiori istituzioni locali pubbliche e private, a sancire l’impegno personale e politico di rappresentanza nei confronti di un territorio sempre in prima linea quando il cuore chiama, ma in generale tutti i salentini di buona volontà, che potranno partecipare alla serata contattando i numeri 338.5622814,  327.6678209,  0832.092187  dalle 9 alle ore 19.

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