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L’Ospite del B&B e la sua motivazione

L’ospite che frequenta un B&B di solito gradisce un contatto con la famiglia; un contatto diverso e più personalizzato che d’altro canto ognuno di noi è contento di sperimentare quando è trattato e riconosciuto come persona e non come turista, nelle relazioni con le persone che incontra durante gli spostamenti e in particolar modo durante la vacanza.

Per questa ragione sono proprio i momenti di relazione con le persone di un luogo diverso dal proprio quelli che si ricordano con maggiore piacere. Se si riflette per un momento ci si accorge di quanto sia più facile ricordare di una vacanza una persona conosciuta, i sentimenti provati o i sapori degustati piuttosto di un monumento, una mostra, un paesaggio.

E spesso a dire il vero anche il monumento, la mostra o il paesaggio diventano parte del nostro ricordo perché quello che ricordiamo è il sentimento suscitato e condiviso con le persone che erano presenti. Pertanto la sola vista è insufficiente a descrivere un ricordo che coinvolge nella relazione con altre persone tutti i cinque sensi e così dell’ospitalità familiare si ricorda il viso sorridente del gestore, il suono delle sue risate, i profumi della sua casa e lo scambio di una stretta di mano calorosa che dà il benvenuto.


Questo è il motivo per cui è importante dialogare con i propri ospiti, rendersi disponibili e metterli a proprio agio sia nel primo contatto che può avvenire per telefono o per e-mail, sia all’arrivo e così nei diversi momenti che possono essere condivisi, riservando loro delle piccole attenzioni.


In ogni momento della relazione tra ospite e gestore deve trasparire un atteggiamento lontano dagli standard di un’accoglienza formalizzata. Ogni ospite è diverso, così come diverso è ogni individuo, e pertanto va trattato con un’attenzione che si può manifestare attraverso il calore di un gesto cordiale nell’offrire una bibita per rinfrescarsi al momento dell’arrivo; con un biglietto della buona notte sul cuscino; un buongiorno con nuovi cibi da degustare a colazione; attraverso una comunicazione che non diventi il messaggio impostato di una segreteria telefonica o la frase standard tipica della corrispondenza di grosse aziende.


Gli ospiti non sono tutti uguali, si possono incontrare persone che danno confidenza e amano riceverla e persone invece più schive e riservate che apprezzano e chiedono il rispetto della loro privacy e del loro modo di essere anche a livello di comunicazione.
E’ quindi il gestore che deve capire quando l’ospite desidera avere un proprio spazio di riservatezza e quando invece desidera relazionarsi, e non viceversa.
Ecco perché è necessario saper distinguere il limite tra l’eccessiva comunicazione, interpretata come invadenza e l’eccessiva discrezione, interpretata invece come indifferenza.
Essere presenti al momento della colazione per dare il buongiorno ed eventualmente spiegare la presenza di nuovi prodotti, può essere visto come premura verso l’ospite purché questa presenza non diventi fattore di disturbo durante un momento della giornata che durante la vacanza assume un ruolo importante. Altrettanto vale ad esempio per la consegna delle chiavi all’arrivo dell’ospite dove oltre al benvenuto è consigliabile fare attenzione alle esigenze di un turista che magari è reduce di un lungo viaggio, offrendogli qualche bevanda piuttosto che abbandonarlo con i suoi bagagli davanti alla porta della stanza.


Oltre a questi aspetti immateriali rappresentati dal calore dell’accoglienza e della cortesia familiare, la motivazione principale che ha determinato e determina la forte crescita della domanda di ospitalità in famiglia, pare risiedere non tanto nella scelta di un costo più contenuto rispetto alla ricettività alberghiera (aspetto che senza dubbio esiste, in particolare quando la promozione tende ad appiattire il B&B su forme di ricettività proprie degli affittacamere) quanto nel desiderio di godere di un’ospitalità meno vincolante, che al tempo stesso sa far apprezzare e conoscere un territorio e gli stili di vita di chi lo abita, facendo cogliere al turista anche un’essenza che per sua natura è impercettibile, ma che riesce a manifestarsi in questo rapporto con la famiglia.


Tutti i gestori, o quasi, hanno riscontrato come gli ospiti dei B&B, i loro ospiti, siano in prevalenza in possesso di un livello di istruzione elevato; siano molto informati e consapevoli di ciò che desiderano vedere, conoscere e sperimentare; abbiano buone capacità di reddito e tendano a costruirsi un proprio percorso di vacanza utilizzando soprattutto gli strumenti dell’information technology, primo fra tutti Internet.


Risulta evidente quindi, come questo identikit si concili poco con quello di un turista di massa interessato ad un’offerta ricettiva di basso costo.

Per quanto riguarda la provenienza degli ospiti, la presenza di turisti stranieri nei B&B sembrerebbe almeno pari se non superiore a quella media riscontrata nell’intera provincia, dove gli stranieri rappresentano il 28% degli arrivi complessivi nell’alberghiero ed extralberghiero, con una quota più elevata e pari al 37% se si considera la sola ricettività alberghiera.

Stando ai dati sul movimento turistico denunciato ai fini statistici dai gestori di B&B, la quota di arrivi dei turisti stranieri ammontava al 29% sul totale arrivi per tutto il 2003 ed era cresciuta al 36,4% nel primo semestre 2004; le presenze di ospiti stranieri rappresentavano il 25,8% del totale nel 2003 e il 41% per i primi 6 mesi del 2004.
Se a questo aspetto aggiungiamo la difficoltà per alcuni gestori ad esprimersi in una lingua straniera e all’assenza in molti B&B di un sito o di un indirizzo di posta elettronica (che è in assoluto il mezzo più utilizzato dagli stranieri per effettuare una prenotazione presso un B&B) si comprendono facilmente le potenzialità e il grado di apprezzamento che questa forma di ricettività può avere sui mercati esteri.


Tra gli ospiti dei B&B contattati la clientela italiana risulta in ogni caso prevalente. Anche tra la clientela italiana, meno avvezza di quella straniera a questa forma di ricettività, si riscontra, a detta degli intervistati, un crescente interesse e soprattutto una maggiore consapevolezza di che cosa sia un B&B, con casi sempre meno frequenti di richieste di prenotazione giocate solo sul prezzo.

E’ proprio per queste ragioni che l’affidarsi nella propria promozione, prevalentemente se non esclusivamente, alla presenza sui siti istituzionali pubblici d’ambito può rivelarsi insufficiente per garantire una visibilità in grado di interessare un congruo numero di ospiti. Nel contempo la stessa proposta di promozione pubblica dovrà essere in grado di differenziare meglio questo prodotto da altre forme di ricettività, valorizzandone in toto la specificità di ospitalità in famiglia.

Scritto da Bed & Breakfast da Biagio

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Istruzioni d’uso per gestire un Bed and Breakfast

Premessa necessaria per l’apertura e la gestione di un Bed and Breakfast è che a monte sia stata fatta una programmazione su tutta la gestione dell’attività.

Molto importante aver valutato ogni singola situazione; dalla locazione dell’immobile rispetto alle vie di comunicazione o luoghi turistici o di villeggiatura, all’arredo con il mobilio ed altri accessori nelle camere; dalla semplice disposizione della sala per la colazione, all’accoglienza nel ricevere gli ospiti; dalle tariffe da applicare valutando la concorrenza ed il servizio proposto, alla pubblicità che si vuole fare per far crescere il Bed and Breakfast.

Molto importante sapere a che target di clientela ci si vuole o ci si può rivolgere, che genere di servizio si vuole offrire e di conseguenza che genere d’investimento fare sulla struttura prima di incominciare l’attività sempre attenendosi alle normative regionali in vigore.

Una volta completata la fase iniziale, incomincia la gestione vera e propria del Bed and Breakfast. Cosa fondamentale in questa fase è farsi trovare dai potenziali clienti e per questo occorre fare pubblicità della nuovo attività. Diversi sono i mezzi di comunicazione idonei: sito internet con la possibilità di prenotare direttamente o semplicemente richiedere informazioni, siti tematici, cartelloni pubblicitari, annunci sui giornali, volantini, campagne pubblicitarie via radio o TV. La campagna pubblicitaria deve essere costante nel tempo se si vuole ottenere dei risultati positivi.

Inoltre non bisogna mai sottovalutare la metodologia di approccio col cliente in fase di prenotazione e tanto meno l’accoglienza e la gestione del cliente in fase di arrivo e alloggio nella struttura. Bisogna tenere presente che il cliente ha scelto di alloggiare in un Bed and Breakfast, oltre che per motivi economici, perché sente il bisogno di immedesimarsi nell’ambiente che ha scelto di visitare e soltanto una struttura che ti fa sentire l’accoglienza e la tranquillità della famiglia ti può dare questo calore.

Scritto da Bed & Breakfast da Biagio

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Come aprire un’attività di Bed and Breakfast

La legge base su cui si rifanno tutte le leggi regionali che gestiscono l’attività dei Bed and Breakfast, è la Legge n° 135 del 29 marzo 2001 – “ Riforma della legislazione nazionale del turismo” – pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n° 92 del 20 aprile 2001

Sulla Legge n° 135 del 29 marzo 2001, ogni regione ha apportato norme integrative per la gestione dell’attività.

Per aprire un’attività di Bed and Breakfast bisogna avere la residenza e la fissa dimora nell’abitazione in cui si intende operare.

Le Leggi regionali gestiscono il numero massimo di camere ( es. l’Emilia Romagna e l’Abruzzo prevedono al massimo 4 camere mentre la Sicilia ne prevede 5 ) comunque arredate con letto, armadio, comodini, lampade, sedie e cestino e così anche per i posti letto ( nel Lazio al massimo sono sei mentre nel Veneto non è determinato).

Anche le dimensioni delle camere hanno requisiti minimi: 14 mq per una camera doppia, 8 mq per una camera singola e minimo altri 6 mq in più per camera per l’aggiunta di un altro posto letto, conformità alle norme di sicurezza degli impianti elettrici, a gas, di riscaldamento rispetto alle norme igieniche ed edilizie. E’ quindi opportuno, prima di aprire l’attività, consultare la legge in materia della propria regione. Il servizio al cliente va assicurato come se fosse una normale organizzazione familiare, fornendo la prima colazione preconfezionata evitando alcun tipo di manipolazione.

Per rispettare il carattere saltuario dell’attività, e per questo non è necessario aprire la partita IVA, è prevista un’interruzione di almeno 90 giorni anche non consecutivi nell’arco dell’anno ( 30 se il comune è sprovvisto di altre strutture alberghiere ).

L’apertura di un Bed and Breakfast è molto semplice: basta recarsi presso l’Ufficio Turistico del proprio comune di residenza o presso APT locale ( Agenzia per il Turismo) o presso IAT locale ( Informazione e Accoglienza Turistica) compilando una dichiarazione di inizio attività e comunicando i prezzi che si intendono adottare. I prezzi con il timbro del Comune andranno poi esposti dietro alla porta della camera degli ospiti.

Scritto da Bed & Breakfast da Biagio

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Il successo dei Bed & Breakfast in Italia

Il B&B in Italia è in continuo sviluppo; nonostante la crisi ormai decennale del settore turistico, causata inizialmente dalla crisi economica post-euro ed intensificata dall’attuale crisi economica mondiale, l’andamento sia di nuove aperture di B&B che della richiesta di questa forma di alloggio per vacanza è in continua crescita.

Il successo di questa forma di ospitalità e da ricercarsi sia nei costi contenuti, sia nel clima di ospitalità che si respira all’interno di queste abitazioni un contesto familiare che fa assaporare la dimensione “casa”; la possibilità di entrare strettamente a contatto con la realtà del luogo in cui si soggiorna.

Le origini del bed and breakfast (letteralmente Letto e Colazione) appartengono al mondo anglosassone anche se la tradizione di ospitare persone di passaggio presso la propria dimora ha radici centenarie ( basti pensare ai viandanti che nel medio evo si dovevano spostare da città a città )

Il B&B assolve a tantissime mancanze della consueta ospitalità. Primo fra tutti grazie alla sua economicità permette vacanze più lunghe e accessibili a tutti. Inoltre, vista l’esiguità dei costi di gestione (è a tutti gli effetti una attività familiare) consente l’offerta di ospitalità anche in località dove non risulta conveniente l’apertura di un hotel creando un indotto turistico, seppur minimo, anche in località non usualmente raggiunte dal turismo.

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Perchè aprire un Bed & Breakfast

Sono molte le famiglie in Italia che per variegati motivi, hanno nella propria abitazione camere che per la maggior parte dell’anno non vengono utilizzate.

Da qualche anno, grazie a leggi che ne hanno regolato e favorito lo sviluppo, ha sempre preso più piede il fenomeno del Bed and Breakfast, ospitalità a pagamento in abitazioni private.

È nato così per molte famiglie un business che, prima di giungere ed espandersi in Italia, ha trovato terreno fertile, nel nostro continente, soprattutto in Inghilterra (dove è sorto ) e in Francia.

Avviare un Bed & Breakfast vuol dire scegliere un’attività turistica in forte espansione, che consente al titolare di svolgere un lavoro piacevole, non troppo impegnativo e appagante sotto il profilo culturale e relazionale. Gli investimenti sono molto contenuti inoltre si tratta di un modo simpatico di interagire con le persone, partecipando attivamente al loro soggiorno nella località in cui si opera e consentendo loro un contatto diretto e più intimo con la realtà del luogo, per conoscerne da vicino abitudini di vita e costumi.

Non è necessario avere una casa di dimensioni particolarmente grandi è sufficiente avere almeno una stanza libera per potersi lanciare in questa interessante esperienza che permetterà alla famiglia ospitante di entrare a contatto con realtà, storie, esperienze e paesi lontani.

Un’iniziativa di questo tipo è un business adatto a qualsiasi tipologia di famiglia, che sia single, giovani o pensionati che, lavorando poche ore al giorno, possono garantirsi una fonte integrativa di reddito e una gradevole compagnia in casa, sia alle famiglie, che possono trarne un reddito non trascurabile offrendo anche ulteriori servizi per completare un pacchetto sempre più interessante e completo per l’ospite viaggiatore.

Scritto da Bed & Breakfast da Biagio

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ASPETTI SALUTISTICO-NUTRIZIONALI DELL’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA

L’olio extra vergine d’oliva ha un ruolo fondamentale nell’alimentazione mediterranea che da diversi anni è riconosciuta come la dieta più equilibrata, utile a prevenire molte malattie, sia da fisiologi della nutrizione che da organizzazioni internazionali della salute.

Studi recenti hanno dimostrato che l’olio di oliva sia in grado di migliorare i principali fattori di rischio per le patologie cardiovascolari, come il profilo lipoproteico, la pressione sanguigna, il metabolismo del glucosio e il profilo antitrombotico. La funzione endoteliale, l’infiammazione e lo stress ossidativo sono anch’essi positivamente modulati.

Le principali caratteristiche salutistico-nutrizionali d’olio extra-vergine di oliva possono essere così riassunte:

I grassi insaturi presenti nell’olio extra vergine d’oliva aiutano il tessuto cellulare ad assimilare sostanze indispensabili alla crescita.

Una dieta ricca d’olio extra vergine di oliva garantisce equilibrato apporto energetico e calorico.

Conferisce appetibilità alle pietanze e stimola la secrezione gastrica inducendo una migliore digeribilità.

I grassi presenti nell’olio extra vergine di oliva sono di più facile e rapida digestione rispetto a quelli di origine animale.

La presenza di tocoferoli (vitamina E) e polifenoli favorisce l’attività antiossidante e anti-radicalica limitando l’invecchiamento cellulare.

L’olio extra vergine di oliva riduce l’eccesso di colesterolo, poiché favorisce la formazione del cosiddetto “colesterolo buono” (HDL) invece di quello “cattivo” (LDL), e contribuisce pertanto a mantenere più integre e libere le nostre arterie.

Scritto da Olio Cristofaro: la qualità dell’olio extra vergine pugliese

via Bari,29  Cap 71017  Torremaggiore (FG)

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