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Pari opportunità, Bonfrisco prima firmataria della lettera a Van Rompuy

Su iniziativa dei parlamentari Anna Bonfrisco, Emma Bonino, Paola Concia, Sandro Gozi e Francesca Marinaro, decine e decine di deputati e senatori italiani, francesi, tedeschi e spagnoli, assieme ad eminenti personalità italiane ed europee, hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio europeo – e per conoscenza ai Presidenti Draghi, Barroso e Schultz – e una comunicazione ai rispettivi Premier (Monti, Hollande, Merkel e Rajoy), in merito alla nomina di un nuovo membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea.

Anna Bonfrisco

Testo integrale dell’articolo apparso su ilsitodelledonne.it del 20 novembre 2012.

Al prossimo Consiglio europeo del 22 e 23 novembre una ulteriore ferita rischia di essere inferta al già delicato equilibrio dei poteri tra i due rami del potere decisionale dell’Unione europea, minando la legittimità democratica dell’Unione e provocando un divario sempre più ampio tra istituzioni e cittadini europei.

Il Presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, ha deciso di ignorare il parere del Parlamento europeo di candidare una donna nel Comitato esecutivo della Banca centrale europea –
parere che ottemperava a precisi obblighi di parità uomo-donna sanciti dai Trattati – avviando la procedura di nomina del candidato lussemburghese Yves Mersch, procedura per il momento bloccata grazie ad un veto del governo spagnolo.

Oltre alle prescrizione previste dai Trattati, il principio di uguaglianza uomo-donna è stato alla base di un numero importante di decisioni della Corte di Giustizia europea e, di tutta evidenza, anche se il Consiglio europeo dovesse nominare una donna tra i sei membri del Comitato esecutivo, questo principio non sarebbe che marginalmente rispettato.

Ma il conflitto aperto tra i due rami dell’autorità decisionale a livello comunitario va ben oltre la questione del principio di uguaglianza tra uomo e donna e assume un significato istituzionale maggiore alla vigilia di dibattiti fondamentali sull’avvenire dell’Europa. Pertanto, sarebbe inaccettabile se questo conflitto venisse chiuso con un atto di arroganza da parte del Consiglio dell’Unione, poi ratificato da una maggioranza dei membri del Consiglio europeo.

Si tratterebbe in questo caso di un atto di grave mancanza di considerazione nei confronti della democrazia rappresentativa e siamo convinti che, da parte sua, la Commissione europea, nel suo ruolo di custode dei Trattati e quindi di sorvegliante della corretta applicazione del diritto dell’Unione, ed essendo da sempre molto attenta al rapporto di fiducia con il Parlamento europeo, non farà mancare il proprio sostegno all’azione dei deputati europei.

Per questo motivo – su iniziativa dei parlamentari Anna Bonfrisco, Emma Bonino, Paola Concia, Sandro Gozi e Francesca Marinaro e oltre 170 deputati e senatori italiani, francesi, tedeschi e spagnoli, assieme ad eminenti personalità italiane ed europee come Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Hans van der Broek, Barisa Khiari, Piervirgilio Dastoli, André Glucksman, Monica Frassoni, Diego Hidalgo, hanno indirizzato una lettera al Presidente van Rompuy, invitandolo ad avviare quanto prima un dialogo costruttivo con il Parlamento europeo per trovare un accordo sulla nomina di una personalità femminile con riconosciuta autorità ed esperienza professionale nel settore monetario e bancario, contestualmente ad una comunicazione urgente ai rispettivi governi per chiedere loro di non associare il proprio voto a questa decisione che va contro il parere del Parlamento europeo e di concorrere, se necessario, a creare una minoranza di blocco.

FONTE: Ilsitodelledonne.it

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Michele Briamonte esprime ”grande fiducia” nel Monte

“C’è il Paschi di ieri e quello di oggi”. Lo ha affermato Michele Briamonte, consigliere Mps di recente nomina. Secondo Briamonte ”Mps è una banca stabile e in pieno rilancio”. L’avvocato esprime ”grande fiducia” nel Monte, convinto che gli accertamenti in corso siano fatti con ”grande serietà e celerità”’ e che il ”nuovo Paschi” abbia ”tutto l’interesse a cooperare con le autorità per la miglior chiarezza e trasparenza”.

B.Mps: Briamonte, quello di oggi è un Paschi nuovo focalizzato su futuro

“C’è il Paschi di ieri e quello di oggi”. Lo ha affermato Michele Briamonte, titolare dello Studio Grande Stevens e consigliere di Mps di recente nomina, circa le vicende che hanno messo la banca senese sotto i riflettori della cronaca finanziaria, precisando che “a Siena il cambiamento è iniziato con l’arrivo di Profumo e Viola e il rinnovo del Cda. Un board unito e focalizzato sul futuro”.

“Chi vuole tutelare i risparmiatori eviti strumentalizzazioni da campagna elettorale”, ha aggiunto il consigliere, sottolineando che “B.Mps è una banca stabile e in pieno rilancio”.

Briamonte esprime poi “grande fiducia” nel Monte e si dice convinto che gli accertamenti in corso siano fatti con “grande serietà e celerità’” e che il “nuovo Paschi” abbia “tutto l’interesse a cooperare con le autorità per la miglior chiarezza e trasparenza”.

“I Monti bond”, ha concluso Briamonte, “sono un prestito su cui si pagano interessi importanti, com’è giusto e normale nel rispetto del grande sforzo fatto da tutti. Non si tratta in ogni caso di una
donazione”. Il consigliere afferma infine di essere in sintonia con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’esprimere “piena fiducia” nell’operato di Bankitalia.

FONTE: Milano Finanza

Mps: Briamonte, quella di oggi è banca nuova

”C’è il Paschi di ieri e quello di oggi”. Lo afferma Michele Briamonte, titolare dello Studio Grande Stevens e consigliere di Mps, circa le vicende che hanno messo la banca senese sotto i riflettori della cronaca finanziaria.

”A Siena il cambiamento è iniziato con l’arrivo di Profumo e Viola e il rinnovo del cda. Un board unito e focalizzato sul futuro”, aggiunge Briamonte, sottolineando che ”chi vuole tutelare i risparmiatori eviti strumentalizzazioni da campagna elettorale”.

Secondo l’avvocato torinese, arrivato come indipendente a Siena, ”Mps è una banca stabile e in pieno rilancio”.

Briamonte, che esprime ”grande fiducia” nel Monte, si dice convinto che gli accertamenti in corso siano fatti con ”grande serietà e celerità”’ e che il ”nuovo Paschi” abbia ”tutto l’interesse a cooperare con le autorità per la miglior chiarezza e trasparenza”.

Briamonte, infine, ricorda che ”i Monti bond sono un prestito su cui si pagano interessi importanti, com’è giusto e normale nel rispetto del grande sforzo fatto da tutti. Non si tratta in ogni caso di una donazione”. E si dice in sintonia con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’esprimere ”piena fiducia” nell’operato di Bankitalia.

FONTE: Ansa

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Bonfrisco, un milione in più per l’Arena di Verona

Arena di Verona, Cinzia Bonfrisco (Pdl), componente della commissione bilancio del Senato, esprime “grande soddisfazione per l’emendamento approvato. Il Parlamento ha svolto un buon lavoro importante”.

Arena Verona_Larena

Testo integrale dell’articolo apparso su larena.it del 20 gennaio 2012.

IL BILANCIO DELLA FONDAZIONE. Lo stanziamento governativo arriva mentre il sovrintendente chiede alle istituzioni uno sforzo economico per sostenere la lirica. Finanziamento straordinario per il bicentenario verdiano. Girondini: «Ma auspichiamo che aumentino anche i contributi da parte dei soci».

Un milione in più da Roma per la lirica, finalizzati a sostenere le iniziative per i festeggiamenti per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, che a Verona coincidono con il centenario del festival lirico in Arena, nel 2013. Lo stanziamento governativo arriva grazie a un emendamento apportato al Decreto legge stabilità — l’ultimo atto del Governo tecnico Monti — discusso ieri al Senato. PROPRIO ieri il sovrintendente della Fondazione Arena, Francesco Girondini, illustrando il bilancio sociale 2011 al museo della Lirica Amo, a Palazzo Forti, auspicava in vista delle celebrazioni del centenario uno sforzo economico in più da parte delle istituzioni e degli enti, come Stato, Regione, Provincia, Comune, Camera di Commercio. Cioè i soci della Fondazione, a cui versano quote annuali dell’8 per cento del Fondo unico per lo spettacolo (Fus), che ammontava quest’anno a 14 milioni 300mila euro, a cui si sono aggiunti altri tre milioni di contributo dallo Stato. La quota di Fus, rileva Girodini, in calo costante negli ultimi 10 anni.

LA PROVINCIA (socio dal 2008) con l’assessore alla cultura Marco Ambrosini, presente all’illustrazione del bilancio sociale, annuncia «di voler compiere uno sforzo in più, nel 2013, rispetto al milione 200mila euro che stanzia attualmente». I soldi nella legge di stabilità, dunque, arrivano come manna dal cielo e di questo, d’accordo con Girondini e con il sindaco e presidente della Fondazione Arena, Flavio Tosi, si era interessato il deputato del Pdl ed ex sottosegretario alle finanze, Alberto Giorgetti, insieme ai senatori Federico Bricolo (Lega), Maria Pia Garavaglia (Pd) e Cinzia Bonfrisco (Pdl), quest’ultima componente della commissione bilancio del Senato, che esprime «grande soddisfazione per l’emendamento approvato. Il Parlamento ha svolto un buon lavoro importante e ringrazio il deputato Giorgetti e i senatori Bricolo e Garavaglia per l’impegno profuso a favore della nostra città». Tirando le somme dell’anno 2011 con il bilancio sociale — strumento dà conto della missione dell’ente, ne illustra i dati, le attività e gli effetti prodotti sul contesto economico sociale e sull’ambiente — Girondini, coadiuvato da Paola Gennari autrice della ricerca — rivela i numeri.

NEL 2011 SONO andate in scena a Verona 127 rappresentazioni, di cui 49 in Arena (opere liriche) e 78 fra lirica, balletto e musica sinfonica al Teatro Filarmonico, con 508.375 spettatori; altri 197 spettacoli e manifestazioni collaterali. La Fondazione ha utilizzato 1.290 lavoratori, di cui 296 a tempo indeterminato e 994 a tempo determinato. Tre le tournèe all’estero, incassi di 27,4 milioni. Sul fronte della gestione il bilancio sociale (contenuto in un volume illustrato) registra nel 2011 un utile di 485.921 euro, positivo da quattro anni. Il valore della produzione è stato di 55,78 milioni, più 10,9 per cento rispetto al 2010, mentre le sponsorizzazioni sono cresciute del 15,8 per cento, attestandosi sui 2,2 milioni. I costi di produzione, 49 milioni, sono stati in crescita del 6,3 per cento.

L’INCIDENZA dei contributi pubblici e privati sul valore della Fondazione Arena è stata del 40,1 per cento. Girondini, presente anche Mattia Galbero, nel cda della Fondazione Arena in rappresentanza del socio Regione, sottolinea un altro dato, quello relativo agli acquisti di beni e servizi in aziende della provincia di Verona, «a dimostrazione di quanto generi la Fondazione genera per il nostro territorio, dal punto di vista economico, a cui va senz’altro aggiunto l’indotto di diverse centinaia di milioni». I risultati del 2011, in crescita rispetto agli anni precedenti, sono però peggiorati quest’anno. «Nel 2012 la crisi si è fatta sentire e siamo tornati ai valori del 2011», spiega il sovrintendente Girondini, «ma con tutto il cartellone previsto per il centenario, e con 58 serate e quindi nove in più, con sei opere liriche e quattro serate di gala, oltre che con il museo Amo e le tante iniziative in programma, contiamo di aumentare ancora gli introiti».

FONTE: larena.it

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Anna Cinzia Bonfrisco: Il museo degli internati di Balconi diventa realtà

Avanti il progetto della trasformazione della stazione ferroviaria di Balconi, ora a disposizione del Comune, in un museo permanente della storia del Centro di accoglienza reduci di Pescantina. Il sindaco Alessandro Reggiani ha ringraziato le Senatrici Anna Cinzia Bonfrisco e Mariapia Garavaglia, presenti col provveditore agli studi, Giovanni Pontara, «per il grande lavoro che ha portato il caso di Pescantina all’attenzione nazionale, fino a riconoscimento della medaglia d’oro al merito civile nel 2007 per la solidarietà dimostrata verso i reduci».

Anna Bonfrisco

«Va avanti il progetto della trasformazione della stazione ferroviaria di Balconi, ora a disposizione del Comune, in un museo permanente della storia del Centro di accoglienza reduci di Pescantina. Mi auguro che per la ricorrenza annuale del monumento, che scade il 29 settembre, si possa arrivare all’inaugurazione». Lo ha anticipato il delegato comunale alle manifestazioni, Ciro Ferrari alla fine dell’animazione teatrale «Memoria per voi, conoscenza per noi», scritta da Giuseppe Paleari e interpretata dai ragazzi delle medie degli istituti comprensivi uno e due, guidati dalle dirigenti Rossella De Vecchi e da Elisabetta Peroni.

Il racconto si è soffermato sugli anni delle deportazioni, dal 1943 al 1945, che hanno visto Pescantina al centro di uno scenario a contatto con la grande storia. I testi, raccolti da testimonianze di prima mano di prigionieri di Pescantina morti nei campi di concentramento, sono stati l’occasione per riascoltare dal vivo le testimonianze delle volontarie del campo reduci di Balconi, aperto alla stazione ferroviaria per accogliere le migliaia di reduci che arrivavano dai campi e dai fronti europei.

Sul palco sono sfilate le «ragazze del campo» che hanno ricordato con grande vivacità quegli anni. Argia Rizzotti, con grande rischio per la propria incolumità, andava a raccogliere con le sorelle i biglietti lasciati cadere dai treni piombati alla stazione di Balconi e poi scriveva queste notizie alle famiglie dei deportati. «Per molti questa», sospira Argia, «è stata l’ultima traccia del proprio caro». Rosa Righetti ha rievocato i primi tempi dell’accoglienza all’albergo al Ponte e la difficoltà di trovare i generi di prima necessità. Alda Antolini, con grande chiarezza ha ripercorso la genesi del campo, i contributi del parroco don Luigi Castagna, dell’indimenticabile dottor Antonio Zenati e l’opera del dottor Francesco Girelli nelle primissime fasi di «quella mobilitazione generale che coinvolse tutto il paese».

Luigina Fumaneri, allora diciottenne in servizio alla baracca del campo B, «dove ora c’è la chiesa di Balconi», ha raccontato con grande partecipazione l’arrivo di una tradotta dal lager di Dachau. «Erano tutti malati», ha spiegato, «e per tutelare la nostra salute, il capitano medico ha voluto che noi ragazze ci sottoponessimo alla vaccinazione alla mammella, come se dovessimo partire per il fronte. Da allora non ho avuto nessuna malattia e le prime analisi le ho fatte a 80 anni: tra poco ne compirò 86». Ricordate anche le altre «ragazze» scomparse: Zaira Vezza, Luigina Fornaser, Cesarina Mesarolli. Da Ines Figini, prigioniera arrivata a Balconi da Auschwitz – Bierkenau, un riconoscimento «agli angeli di Pescantina che mi hanno fatto rinascere alla vita».

Il sindaco Alessandro Reggiani ha concluso la giornata, ringraziando le senatrici Cinzia Bonfrisco e Mariapia Garavaglia, presenti col provveditore agli studi, Giovanni Pontara, «per il grande lavoro che ha portato il caso di Pescantina all’attenzione nazionale, fino a riconoscimento della medaglia d’oro al merito civile nel 2007 per la solidarietà dimostrata verso i reduci».

FONTE: L’Arena

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Eni Best employer of choice 2013 si conferma al primo posto

Eni best employer 2013. Nella classifica Best employer of choice 2013, l’indagine condotta da Cesop Communication sulle aziende più ambite dai neolaureati, Eni si conferma al primo posto. “I ragazzi sanno che lavorare per una realtà solida che permette di avere esperienze internazionali diventa una garanzia per la loro carriera”, spiega Salvatore Sardo, Chief Corporate Operations Officer di Eni.

Eni Best Employer of Choice 2013_Repubblica.it

Altro che “bamboccioni”. Oggi i giovani si laureano presto e bene sognando il posto fisso. Sanno perfettamente che per trovare un lavoro devono puntare tutto sull’eccellenza, perché la crisi non lascia scampo e la concorrenza è spietata. Chiedono stabilità, non solo contrattuale ma anche aziendale, motivo per cui preferiscono grandi realtà solide e sicure come Eni, Ferrovie dello Stato e Bnl – Gruppo Bnp Paribas.

Questo è quanto emerge dal Best Employer of Choise 2013, l’indagine condotta da Cesop Communication sulle aziende più ambite dai neolaureati. I giovani di oggi sono allergici alle piccole imprese e al lavoro autonomo, ma anche al settore pubblico che forse rappresenta un percorso troppo lungo e burocratico. Ed è stato loro il compito di dare le “pagelle” a 150 imprese: la prima della classe resta Eni, seguita da Ferrovie dello Stato, Bnl-Bnp Paribas (salita di undici posizioni in un anno), Apple e Banca d’Italia (entrambe quarte), Google e Mondadori (entrambe quinte). Perdono invece appeal sui laureati Intesa Sanpaolo (passata dal secondo al settimo posto), Ferrero, Enel, Ferrari, Roche e Angelini Farmaceutici. La scelta ricade dunque su multinazionali e grandi imprese italiane: «Ad essere premiate sono soprattutto le aziende che investono sui giovani assumendo – spiega il direttore della ricerca Giuseppe Caliccia – ma anche quelle che garantiscono maggiore stabilità contrattuale e di assetto aziendale e che forniscono opportunità formative più concrete rispetto ai competitor».

Proprio come Eni, presente in 85 paesi con 79 mila dipendenti in tutto: «Questi ragazzi conoscono bene la nostra azienda e sanno che, in un momento in cui tante certezze vengono meno, lavorare per una realtà solida che permette di avere esperienze internazionali diventa una garanzia per la loro carriera – spiega Salvatore Sardo, Chief Corporate Operations Officer di Eni – La percezione positiva che i neolaureati hanno di noi dipende anche dagli investimenti che facciamo sulla formazione (70 milioni di euro l’anno e 3,5 milioni di ore). Ormai sono tutti consapevoli che entrare in una azienda senza avere la possibilità di una formazione continua significa restare fuori dal mercato». Dunque solidità e formazione, ma non solo: «Eni assume 300-400 giovani laureati ogni anno – continua Sardo –. Tra l’altro, le assunzioni femminili sul totale sono passate dal 20% di cinque anni fa al 23% attuale, con l’obiettivo però di arrivare al 28%”.

Oltre alla solidità dell’azienda, a fare la differenza sono anche le strategie di comunicazione e di employer branding, come ha dimostrato la scalata in classifica di Bnl–Gruppo Bnp Paribas (2 miliardi e 400 milioni di euro di fatturato in Italia nei primi nove mesi del 2012 e circa 13.500 dipendenti): «Negli ultimi due anni abbiamo sviluppato una relazione diretta con i giovani, con focus su canali social, attività innovative e dedicate all’orientamento al lavoro e job meeting nelle università», sottolinea Stefano Colasanti, responsabile organici, costi, mobilità e recruiting Direzione Risorse Umane di Bnl. Oltre a questo la banca ha lanciato i “Recruiting Day Bnl”, ovvero giornate durante le quali i candidati entrano in banca e sostengono prove e colloqui. Alla fine, i migliori ricevono una lettera d’impegno di assunzione: «Siamo arrivati alla settima edizione, con 300 partecipanti dei quali 150 assunti». E poi: «Noi puntiamo sempre a scovare i talenti. Quello che chiediamo in più ai giovani – conclude Colasanti – è un’ottima capacità di reazione e di adattamento».

Ma l’impresa che ha scalato più posizioni in assoluto è Unilever (14 in tutto, arrivando settima), azienda internazionale di beni di largo consumo che opera anche in Italia, dove ha 3 mila dipendenti e un fatturato di 1,1 miliardi di euro nel 2011: «Per noi è una bella sorpresa perché premia tutto il lavoro fatto negli ultimi anni – dice Constantina Tribou, Human Resources Vice President Unilever Italia, Grecia e Portogallo – Abbiamo implementato la nostra strategia di comunicazione rendendola più chiara e ampliato anche l’employer branding. In particolare, siamo andati più spesso nelle università per farci conoscere illustrando alcuni progetti come l’Agile Working, ovvero permettere ai dipendenti di organizzare le ore di lavoro in base alle loro esigenze per ottenere risultati più efficaci, come nel caso delle madri. Alla fine, i ragazzi apprezzano la nostra meritocrazia nello sviluppo delle persone, le politiche di Work Life Balance, ma anche il carattere internazionale dell’azienda ». E le assunzioni? «Per vincere in un mercato in crisi, noi cerchiamo i migliori talenti e puntiamo a farli crescere». Nel grafico qui sopra, a graduatoria delle imprese più richieste dai giovani laureati sia nel 2012 che nel 2011, con i relativi cambiamenti di posizione.

FONTE: Repubblica.it

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Paolo Scaroni Mozambico: scommessa vinta in Africa orientale (NyTimes)

Per l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, le scoperte sono giunte dopo cinque anni di studi di Eni nell’Africa dell’Est, dove si era finora trovato poco gas e altrettanto poco petrolio. “Pur essendo il Mozambico un paese giovane, ci è sembrato che le possibilità di trovare qualcosa fossero ragionevoli, circa del 20 per cento”, ha detto Scaroni nel corso di un’intervista a Milano. “Ovviamente è una situazione di alto rischio/alto rendimento”.

 

Richard Carson/ReutersPaolo Scaroni è l’amministratore delegato di ENI SpA, che ha trovato grandi campi di gas naturale in Mozambico, nell’Africa orientale.

Richard Carson/Reuters
Paolo Scaroni è l’amministratore delegato di ENI SpA, che ha trovato grandi campi di gas naturale in Mozambico, nell’Africa orientale.
MILANO — In una zona appartata di un edificio alla periferia di Milano c’è la “stanza del nirvana”, così chiamata, forse, per le buone notizie che cela. Qui, i geologi che lavorano per Eni, l’azienda petrolifera italiana, inforcano gli occhiali 3-D per contemplare le immagini fluorescenti delle formazioni geologiche sotterranee, cercando di scoprire quale potrebbe meritare delle perforazioni esplorative da decine di milioni di dollari.

 

Lo stato d’animo in Eni è stato prossima al nirvana ultimamente, dopo alcune preziose intuizioni dei suoi ricercatori. A partire dal 2010, Eni e una società concorrente, la Anadarko Petroleum, con sede a Houston, in Texas, hanno realizzato una serie di scoperte al largo del Mozambico, nell’Africa orientale, che si aggiungono alla più grande scoperta in termini di gas naturale degli ultimi anni, equivalente a circa 16 milioni di barili di petrolio.

Eni controlla la quota più grande delle scoperte in Mozambico, con il 70 per cento di una zona off shore nell’Oceano Indiano chiamata Area 4, in quello che è noto come bacino di Rovuma.
L’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha detto che le scoperte sono giunte dopo cinque anni di studi di Eni nell’Africa dell’Est, dove si era finora trovato poco gas e altrettanto poco petrolio. Quando il Mozambico rese disponibili le zone di ricerca, nel 2006, Eni vinse la gara d’appalto e ebbe quella che voleva.

Ora la sfida è quella di sfruttare appieno questa opportunità. Per farlo, la società dovrà aiutare il Mozambico a gestire la transizione nel diventare un importante paese esportatore di energia. Inoltre, la costruzione di impianti da miliardi di dollari in zone isolate, dove trasformare il gas naturale in liquidi da trasportare su apposite navi dedicate, metterà alla prova le capacità di Eni.
Attualmente, quello della ricerca di gas naturale e di petrolio è un settore pieno di rischi geopolitici oltre che geologici, come ha dimostrato chiaramente il recente attacco e la cattura di ostaggi in un impianto in Algeria. Eni è consapevole, come lo sono tutte le aziende europee che lavorano nel settore dell’energia, dei pericoli che comporta l’instabilità politica del Nord Africa, considerando le sue notevoli attività in Algeria e in Libia.

Almeno per ora, tuttavia, il Mozambico non è uno dei paesi africani più problematici. E comunque, le compagnie petrolifere tendono a seguire le opportunità ovunque ne trovino.
“Pur essendo il Mozambico un paese giovane, ci è sembrato che le possibilità di trovare qualcosa fossero ragionevoli, circa del 20 per cento”, ha detto Scaroni nel corso di un’intervista a Milano. “Ovviamente è una situazione di alto rischio/alto rendimento”.

Dopo l’annuncio dato da Anadarko, un’azienda indipendente statunitense, di una scoperta in un tratto adiacente, Eni, che si preparava a trivellare in’altra parte dell’area a lei assegnata, decise di mettere il suo primo pozzo nei pressi del tratto di competenza di Anadarko.

Scaroni, laureato presso la Columbia Business School di New York con un master in gestione aziendale, ottenne l’incarico più importante in Eni nel 2005 dopo aver speso una buona parte della sua carriera all’estero e in settori diversi da quello petrolifero. Ha gradualmente riorganizzato l’azienda facendone qualcosa di più che una macchina per la ricerca e la produzione di petrolio e di gas naturale e qualcosa di meno rispetto al pesante conglomerato statale di imprese che arrancava al secondo livello tra i giganti petroliferi globali..

Scaroni, che ha 66 anni, ha anche il delicato compito di mantenere i rapporti di Eni con un gruppo di paesi ospiti tanto ricchi di combustibili fossili quanto problematici come Iraq, Libia, Russia, Venezuela e, in Africa, l’Angola e la Repubblica del Congo. Si reca regolarmente in luoghi come Baghdad o Brazzaville, dove altri dirigenti esitano ad andare.
Nel corso dell’intervista, aveva in mente il giacimento di Zubair in Iraq. “Abbiamo un’azienda con 150 espatriati in Iraq, con un grande sforzo per la sicurezza, e il risultato economico per noi è minimo, dato che siamo pagati 2 dollari a barile”, ha detto. “A volte ci chiediamo: ne vale la pena?”

Eni è il più grande produttore straniero di petrolio e gas tanto in Algeria che in Libia. I dirigenti dell’Eni dicono di essere rimasti sorpresi e colpiti da ciò che è accaduto a BP e a Statoil, partner nell’impianto algerino recentemente attaccato, e stanno a loro volta aumentando le proprie misure di sicurezza. Dicono che l’Eni ha già un numero consistente di militari nel perimetro dei suoi siti algerini, mentre in apparenza non c’erano soldati assegnati all’impianto di In Amenas che ha subito l’aggressione.

Fin qui, Scaroni ha guidato senza problemi l’Eni facendole attraversare la caotica transizione libica dal regime del colonnello Mu’ammar Gheddafi al nuovo governo ancora alla ricerca del proprio equilibrio. A differenza della maggior parte delle altre compagnie petrolifere, Eni ha prosperato sotto il regime di Gheddafi, creando nuovi giacimenti e costruendo un impianto da 9 miliardi di dollari a Mellitah, a ovest di Tripoli, per trasportare il gas naturale sotto il Mediterraneo.

Scaroni si affrettò ad andare a Bengasi nell’aprile del 2011 per incontrare la leadership dei ribelli, ancor prima della caduta del colonnello Gheddafi. Da allora, Eni ha ripreso la maggior parte della sua produzione libica, che rappresenta il 14% della sua produzione di petrolio e di gas naturale.

Scaroni sa, però, di non potersi sentire soddisfatto. Il giacimento di Wafa, un importante sito dell’Eni in Libia, si trova a 35 chilometri, 0 22 miglia, ad est di In Amenas. I libici hanno un particolare incentivo a proteggere il giacimento, che tiene accesa l’illuminazione in quel paese, e produce il 50% del gas che alimenta gli impianti elettrici libici.
Nell’ottenere subito un accesso in Mozambico, l’Eni ha battuto altre grandi compagnie petrolifere che sono rimaste fuori dal paese, che pure è stato protagonista di quattro su cinque dei più grandi ritrovamenti avvenuti l’anno scorso a livello mondiale.

“Ci siamo persi l’Africa orientale”, ha lamentato in una recente conferenza Mike Daly, direttore delle ricerche della BP. “Gli uomini dell’Eni sono quelli che hanno avuto più successo in quella zona”.

Con i ritrovamenti in Mozambico, e quelli nel mare di Barents e al largo dell’Indonesia, Scaroni ha un ampio margine di manovra per fare ciò che uno dei grandi azionisti dell’Eni, la Knight Vinke Asset Management, un gestore di fondi attivisti con sede a Monaco, ha raccomandato: concentrarsi sull’esplorazione e la produzione e liberarsi degli altri assets.

FONTE: Nytimes.com

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Findomestic: Nei Tuoi Panni, per la prima volta i clienti protagonisti della vita aziendale e dei nuovi spot

Con il reality Nei Tuoi panni, Findomestic apre le porte delle proprie sedi ai propri clienti e li rende protagonisti, insieme ai dipendenti, del proprio delicato lavoro. Un’esperienza innovativa, trasparente, vissuta da e con persone autentiche. Nei Tuoi panni sarà visibile online su un canale e un sito dedicati, dove si potranno guardare gli episodi e approfondire la conoscenza dei protagonisti. Un’esperienza che si tradurrà, infine, in una campagna per la TV. Iscrizioni aperte ai clienti Findomestic per il casting ufficiale. Entro febbraio la rosa dei selezionati.

Findomestic Nei Tuoi Panni

L’intera operazione sarà seguita da una troupe dedicata che realizzerà gli episodi del docureality “Nei tuoi panni”, in cui i clienti – accompagnati dai consulenti – saranno testimonial e testimoni della vita in azienda, partecipando attivamente al lavoro aziendale, scoprendo che dietro ogni offerta e ogni prodotto ci sono persone che lavorano ogni giorno con passione per aiutarne altre a scegliere per il meglio. I partecipanti al reality saranno una ventina Il “reality” sarà visibile online su un canale e un sito dedicati, in cui assistere agli episodi e approfondire la conoscenza dei protagonisti. Un’esperienza che si tradurrà, infine, in una campagna per la TV.

In questi giorni i clienti Findomestic potranno iscriversi per partecipare al Casting ufficiale.
Entro febbraio una rosa di prescelti potrà partecipare al Reality ed diventarne il protagonista

“La condivisione con i clienti di momenti di vita aziendale e della campagna pubblicitaria, dichiara Lorenza Ciacci, Direttore Marca Comunicazione e Pubblicità di Findomestic banca, è un ulteriore “tassello” lungo la frontiera della trasparenza e del credito responsabile. Un percorso che l’azienda ha intrapreso da diversi anni con l’obiettivo di rendere i consumatori più consapevoli, affinché l’accesso al finanziamento avvenga in modo semplice, flessibile, ma soprattutto in condizioni di piena e completa sostenibilità.”

In questi giorni i clienti Findomestic potranno iscirversi per partecipare al Casting ufficiale.
Entro febbraio una rosa di prescelti portà partecipare al Reality ed diventarne il protagonista.

Fonte: Findomestic

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Bonfrisco Quote Rosa: lettera a Monti per “riequilibrio di genere” nel board Bce

Banca centrale europea. Alla luce della mancata nomina per il board della Bce del lussemburghese Mersch, la deputata Anna Paola Concia (Pd) e la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco (Pdl) hanno scritto una lettera a Mario Monti per chiedere un “riequilibrio di genere” nel board della Bce. In prima linea la Senatrice Bonfrisco che ribadisce l’importanza del tema del riequilibrio della rappresentanza di genere in tutte le sedi istituzionali nazionali e sovranazionali.

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Bce/ Concia-Bonfrisco: Più donne nel board per riequilibrio
Proposta una rosa di candidature italiane, tedesche e inglesi

La deputata Anna Paola Concia (Pd) e la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco (Pdl) hanno scritto una lettera a Mario Monti per chiedere un “riequilibrio di genere” nel board della Bce.

“Alla luce del significativo voto del Parlamento europeo che ha respinto la nomina per il board della Bce del lussemburghese Mersch, e delle imminenti decisioni in ambito europeo su chi dovrà ricoprire tale carica, abbiamo inoltrato al Presidente del Consiglio Mario Monti una petizione firmata da 130 deputate e senatrici del Parlamento italiano a favore del riequilibrio di genere nella Bce proponendo una rosa di candidature italiane, tedesche e inglesi”, scrivono le due parlamentari: “Lucrezia Reichlin, Economista e Componente del CdA di Unicredit; Eliana Baici, Vice Presidente della Banca Popolare di Novara e Preside della Facoltà di Economia, Università del Piemonte Orientale; Donata Gottardi, Direttore Dipartimento Scienze Giuridiche dell’Università degli studi di Verona; Anna Gervasoni, Titolare delle Cattedre di ‘Economia e Gestione delle Imprese’ e di ‘Finanza Aziendale’ presso la LIUC di Castellanza e Direttore Generale di AIFI; Beatrice Weder di Mauro Economista e docente presso l’Università di Mainz; Pauline Green, Presidente dell’International Co-operative Alliance”. La lettera è stata inviata per conoscenza ai vertici delle istituzioni europee.

FONTE: Il Mondo

Bce: Concia-Bonfrisco, lettera a Monti per presenza ‘rosa’ nel board

“Alla luce del significativo voto del Parlamento Europeo che ha respinto la nomina per il board della Bce del lussemburghese Mersch, e delle imminenti decisioni in ambito europeo su chi dovrà ricoprire tale carica, abbiamo inoltrato al Presidente del Consiglio Mario Monti, una petizione firmata da 130 deputate e senatrici del Parlamento italiano a favore del riequilibrio di genere nella Bce proponendo una rosa di candidature italiane, tedesche e inglesi”. Lo dichiarano la deputata del Pd, Anna Paola Concia, e la senatrice del Pdl, Anna Cinzia Bonfrisco, che nella lettera aggiungono: “Consapevoli della importanza che riveste il tema del riequilibrio della rappresentanza di genere in tutte le sedi istituzionali nazionali e sovranazionali ci auguriamo che in futuro non si debba ricorrere a voti dei parlamenti o petizioni parlamentari per assolvere ad un compito che dovrebbe essere prassi consolidata”.

FONTE: Il Sole 24 Ore

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Indirizzo scolastico Miur sul nuovo Portale Verso il mio futuro

Il MIUR lancia Verso il mio futuro, il Portale dedicato all’orientamento degli studenti in entrata e in uscita dalle scuole secondarie di II grado (scuole superiori). Il nuovo Portale è il primo ed il più completo spazio web contenente tutte le informazioni ed i dettagli in merito agli indirizzi scolastici e ai curricula al loro interno attivati. All’interno del Portale è possibile visitare la sezione dedicata alle Iscrizioni Online con tutte le indicazioni utili sulla nuova procedura di iscrizione degli studenti nelle scuole italiane.

In concomitanza con l’apertura delle nuove procedure di iscrizione Online riservate a tutti gli studenti italiani, il MIUR lancia Verso il mio futuro, il Portale dedicato all’orientamento scolastico in entrata e in uscita dalle scuole secondarie di II grado (scuole superiori).

Il nuovo Portale, dedicato all’orientamento per gli studenti che si affacciano o che lasciano le scuole superiori, è il primo strumento innovativo e completo, con al suo interno una pluralità di contenuti dedicati alla descrizione dettagliata dei profili e delle caratteristiche degli indirizzi scolastici e di tutti i curricula al loro interno attivati, previsti dall’ordinamento scolastico nazionale.
In particolare, il Portale presenta le sezioni dedicate a licei, istituti professionali, istituti tecnici e agli istituti di formazione professionale (IEFP).

Nelle pagine interne delle sezioni è possibile consultare i contenuti di presentazione degli indirizzi e le schede specifiche inerenti tutti i curricula attivati nei rispettivi ordinamenti scolastici, con particolare riferimento al profilo di studente al quale il singolo indirizzo scolastico si rivolge, le competenze che lo studente aspira ad acquisire e il link di approfondimento con i quadri orari dei percorsi e la ripartizione settimanale delle materie.

Nello specifico, tra le sezioni del Portale dedicato all’orientamento, è indispensabile visitare la sezione dedicata alle Iscrizioni Online con tutte le indicazioni utili sulla nuova procedura di iscrizione degli studenti nelle scuole italiane (anche superiori) e con tutte le info relative a “scuola in chiaro”, lo strumento presente all’interno del sito MIUR, utile per trovare i codici identificativi delle scuole, necessari al completamento delle domande online di iscrizione.

Consultabile inoltre in homepage la lettera indirizzata agli studenti, del Sottosegretario all’Istruzione, Elena Ugolini, con le parole di esortazione ed i consigli dedicati a tutti coloro che si apprestano a scegliere il loro percorso prima e dopo le scuole superiori.

FONTE: Verso il mio futuro

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Bonfrisco: la medaglia del Presidente Napolitano al monumento di Nikolajewka

Soave, riconoscimenti del presidente della Repubblica e del Senato per il pellegrinaggio nazionale dedicato ai caduti. Commemorazione a 70 anni dalla tragica battaglia che si combatté nel gennaio ‘43 e permise la ritirata dalla Russia. Il monumento riproduce il sottopasso ferroviario di Nikolajewka, punto d’inizio della storica ritirata. Presenti tra gli altri il sottosegretario alla difesa, Gianluigi Magri, la senatrice Cinzia Bonfrisco, il parlamentare Alberto Giorgetti, l’assessore regionale Massimo Giorgetti e il presidente della Provincia, Giovanni Miozzi.

la medaglia del Presidente Napolitano al monumento di Nikolajewka

Testo integrale dell’articolo apparso su larena.it del 10 gennaio 2013.

Soave si prepara a celebrare il 70° anniversario della battaglia di Nikolajewka – che ricorre i prossimi 26 e 27 gennaio – con un pellegrinaggio al monumento nazionale ai caduti di tutte le patrie in Russia, a Soave, che vedrà tra gli altri la presenza del sottosegretario alla difesa, Gianluigi Magri, della senatrice Cinzia Bonfrisco, del parlamentare Alberto Giorgetti, dell’assessore regionale Massimo Giorgetti e del presidente della Provincia, Giovanni Miozzi.

Per il monumento che compie quattro anni, il Comune di Soave nell’occasione riceverà una medaglia del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e una medaglia del Senato della Repubblica. La manifestazione vanta pure l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il programma si aprirà sabato 12 gennaio alle 9.30 a Palazzo del Capitano, sede municipale. Da qui si snoderà il corteo che sfilerà, accompagnato dalla banda alpina «Città di Caldiero», fino a raggiungere via Foscolo, dove si trova il complesso monumentale nazionale. Durante il percorso si farà una sosta davanti all’Isola della Memoria, per deporre una corona d’alloro al monumento ai caduti.

Alle 10 si raggiungerà il monumento che riproduce il sottopasso ferroviario di Nikolajewka, teatro dell’eccidio e punto d’inizio della storica ritirata, un varco che fu aperto dagli alpini della brigata Tridentina e che rappresenta uno dei momenti più tragici ed eroici della storia italiana del ’900.
La cerimonia vedrà la presenza degli alunni della scuola elementare «Nievo», della scuola media «Dal Bene» e dell’Istituto superiore «Dal Cero» di San Bonifacio. Alunni, insieme ai parenti dei caduti, deporranno fiori sull’Ara perenne. Due reduci accederanno la fiamma della riconoscenza alle associazioni combattentistiche e d’arma.

Da qui, la cerimonia intorno alle 10.30 si sposterà all’auditorium della sede Rocca Sveva della Cantina di Soave, dove avverrà la commemorazione ufficiale e ci saranno gli interventi del sindaco, Lino Gambaretto, delle autorità militari e del sottosegretario Magri, oltre al ricordo di alcuni reduci: ne sono stati invitati 14 e riceveranno l’encomio dall’Anci.

«Il nostro impegno punta a mantenere vivo il ricordo di questo eccidio», spiega l’assessore Vittorio Iannotta, delegato all’organizzazione della cerimonia e coordinatore del comitato per il pellegrinaggio, «in modo che chi verrà dopo di noi non dimentichi gli importanti avvenimenti della nostra storia e non si scordi dei nostri caduti, tutti, da quelli di 70 anni fa a Nikolajewka a quelli uccisi a Nassiriya e in altre parti del mondo, dove sono impegnati i nostri soldati».
«Il monumento è un riconoscimento e una memoria non solo ai caduti italiani in Russia, ma a quanti si sono sacrificati per la loro patria, siano essi russi, tedeschi, ungheresi o romeni», dice Iannotta. «Da quattro anni organizziamo l’appuntamento ed ogni anno c’è qualcosa di più che da lustro alla manifestazione».

«Voglio sottolineare l’importanza della presenza delle scolaresche», aggiunge il sindaco Lino Gambaretto, «e dei reduci che saranno tra noi».

«Sono sempre più numerosi i turisti che vengono a visitare questo monumento, voluto per fare memoria di quei 120 mila morti italiani», sottolinea l’onorevole Gastone Savio del comitato promotore, «un monito a non commettere più gli errori del passato».
«Vengono da fuori provincia e anche da fuori regione per vedere il monumento», conferma Paolo Menapace del gruppo alpini di Soave. «Abbiamo invitato a partecipare gli aderenti di ben 40 associazioni combattentistiche e d’arma della provincia», riferisce Roberto Pellegrini, vice presidente di Assoarma Verona.

«Commettiamo spesso l’errore di non ricordare il passato», conclude Antonio Pastorello presidente del Consiglio provinciale. «Passato che ci mette nelle condizioni di commettere meno errori guardando al futuro».

FONTE: L’Arena

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Il caso Briamonte: cause e conseguenze

Una interessante riflessione tratta da ju29ro sugli scenari che hanno portato, e seguiranno, alle dimissioni di Briamonte dal Cda della Juventus

La notizia delle dimissioni dal Consiglio di Amministrazione della Juventus dell’avvocatoMichele Briamonte è una di quelle notizie che meritano un doveroso approfondimento. Non tanto sulle cause che le hanno determinate, bensì per gli scenari e le conseguenze, immediate e prospettiche, che possono innescare. L’avvocato torinese, infatti, non solo era componente del Cda e responsabile degli affari legali della società bianconera, ma realisticamente era da considerarsi il principale referente di John Elkann e quindi dell’azionista di maggioranza della società. Briamonte è quindi colui che ha determinato fin dal 2006, ma in particolare dal 2010 ad oggi, tutte le strategie legali della società per quanto riguarda sia la Giustizia Sportiva che quella Ordinaria. Inoltre, sempre a lui facevano capo tutte le principali scelte in merito alla contrattualistica e alle controversie amministrative. Era inoltre Segretario del Comitato Esecutivo, l’organo di Corporate Governance che di fatto gestisce la società nel quotidiano, in attesa delle ratifiche del Consiglio di Amministrazione.

A mio parere è quindi evidente che le sue dimissioni non possono essere ricondotte solo alla vicenda Conte, che ne è stata agente catalizzatore, ma molto realisticamente, da quanto mi risulta, sarebbero da leggere come effetto finale di una più complessiva insoddisfazione degli azionisti della società verso i risultati, in verità finora abbastanza scarsi, delle sue strategie, con particolare riferimento all’ambito della Giustizia Sportiva. L’episodio che avrebbe fatto emergere questa sfiducia sarebbe stato, a quanto pare, la riunione successiva al respingimento del patteggiamento di Conte da parte della Figc. Fonti vicine alla società mi riportano che sarebbero volate parole pesanti e che qualcuno avrebbe addirittura tentato di arrivare alle vie di fatto, non sappiamo con quale esito. Briamonte sarebbe quindi uscito da quella riunione sfiduciato nei fatti e non solo con riferimento alla vicenda Conte. Nei giorni successivi Conte scelse poi di affidarsi all’Avv. Giulia Bongiorno, in appoggio a Chiappero e De Rensis, rinnegando fortemente, anche durante la recente conferenza stampa, la scelta del patteggiamento.

Una piccola nota personale in merito al patteggiamento di Conte. Se proprio devo imputare degli errori a Briamonte, certamente quello di patteggiare tre mesi di squalifica nella vicenda del calcioscommesse non mi pare sicuramente il peggiore, anzi. Se il patteggiamento fosse stato accettato, infatti, oggi saremmo probabilmente qui felici e contenti, in considerazione dei metodi da riunione di condominio della giustizia sportiva, per aver limitato i danni e per aver disponibile in panchina il nostro allenatore prima di Natale. Ribadisco, visti i metodi della FIGC, i rapporti tesissimi con le istituzioni calcistiche e la pretestuosità con cui si era tirato a tutti i costi in ballo Antonio Conte in questa vicenda, i tre mesi si potevano considerare addirittura un successo. Atteso che, e questo nessuno lo dimentichi mai, un patteggiamento non è mai giuridicamente un’ammissione di colpa, ma solo una scelta legittima di un imputato, che chiede al giudice l’applicazione di una pena ridotta quando ritiene di non potersi difendere efficacemente, per mancanza di elementi oggettivi a sua discolpa, oppure, come nel caso della giustizia sportiva, quando non sussistono sufficienti garanzie in merito ai tempi e alla possibilità di contraddittorio verso l’accusa.

Tutto ciò avvalora quindi l’ipotesi che la “dipartita” di Briamonte sia qualcosa di più ampio, e che debba essere inquadrata nelle attività di avvicinamento alla prossima Assemblea degli Azionisti di ottobre, nel corso della quale si procederà al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e dei suoi componenti. Si verificherà dunque se l’episodioBriamonte possa essere inquadrato nell’ottica di un progressivo affrancamento di Andrea Agnelli dall’azionista di maggioranza Exor, con il quale mi risulta peraltro ci sia attualmente un’ottima sintonia in merito alle strategie da perseguire con riferimento alla Juventus in particolare, ma anche in relazione al Gruppo Exor/Fiat in generale, del quale la famiglia di Andrea, non dimentichiamolo, è comunque importante azionista.

La composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione darà quindi adeguate indicazioni circa l’eventuale riequilibrio dei poteri e delle correnti all’interno della società. Attualmente l’unico uomo che appare davvero scelto da Andrea Agnelli è Pavel Nedved, mentre i restanti, Marotta a parte, sono tutti i reduci dei rimpasti del 2006 e del 2009 e quindi persone designate direttamente da Exor. In uscita dovrebbe essere anche il rappresentante dei libici, Zentuti, drammaticamente diluiti dopo l’ultimo aumento di capitale e ormai non più secondi azionisti della società; al suo posto dovrebbe esserci un rappresentante del Fondo Pensione inglese Lindsell Train. Potrebbe rientrare inoltre tra i papabili l’Avv. Luigi Chiappero, che ha già rivestito questo ruolo negli anni precedenti al 2006 e che sembrava dovesse entrare già nel 2010 insieme a Marotta, ma che sul filo di lana fu bruciato proprio da Briamonte.

In definitiva assistiamo ad una fase societaria molto complessa, che darà il via, a mio parere, a una nuova accelerazione del processo di potenziamento e ristrutturazione della Società, con il presumibile e auspicabile ampliamento dei poteri di Andrea Agnelli. In quest’ottica la perdita di bilancio attesa per l’esercizio in corso, circa 50 milioni, appare una perdita “tecnica” da investimenti, a differenza di quelle degli scorsi anni che erano vere e proprie distruzioni di “valore” economico e patrimoniale. E nel prossimo esercizio, salvo sorprese, dovrebbe finalmente ritornare qualcosa di molto vicino al pareggio di bilancio.

FONTE: Juvenews

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Pier Domenico Garrone: gli SMS cedono sempre più il passo a tweet e chat

Gli Sms compiono 20 anni. Lo strumento che ha rivoluzionato il modo di comunicare, cede sempre più il passo a tweet e chat, anche grazie alla diffusione di tablet e smartphone. Pier Domenico Garrone, co-fondatore del think-tank blog Il Comunicatore Italiano, al TG1.

Pier Domenico Garrone al TG1
Gli Sms compiono 20 anni, nonostante la tenera età, sono già considerati vecchi per l’avvento di nuovi strumenti di comunicazione. Nati nel 1992, genitori dei tweet e delle chat divennero uno degli strumenti di comunicazione più utilizzati nel mondo, una vera e propria rivoluzione, attestata da una crescita esponenziale del suo utilizzo.
Gli Sms sono stati una compagnia, uno strumento di informazione e di comunicazione attraverso cui si è potuto informare, comunicare, essere aggiornati in tempo reale, lanciare un allarme, addirittura fare una donazione.

Sono i genitori della comunicazione digitale di oggi. 20 anni di Sms, un compleanno, ma anche un anniversario della comunicazione digitale.
Secondo le stime dell’AGCOM nel 2011 sono stati inviati più di 89 miliardi di Sms.
Uno strumento utilizzati da tutti, giovani, meno giovani, calcolando che l’81% della popolazione italiana ha un telefonino. Con gli smartphone il passaggio dagli sms alle chat, come What’s Up e Twitter è già iniziato.
FONTE: Il Comunicatore Italiano

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Garrone, La pubblcità online dovrà tenere conto anche della Web reputation

Pubblicità online e web reputation, per gli investitori pubblicitari è ora di cambiare. Un punto comune per tutti i media: la proprietà del contenuto che diventa, con la tecnologia, il più importante valore aziendale. Pier Domenico Garrone, su Corriere Comunicazioni.


Pier Domenico Garrone su Corriere Comunicazioni.
Ogni anno quando si leggono i bilanci delle società come, ad esempio, quello della Rai, Mediaset, Sky, La7, Repubblica, Class ci si chiede se la fonte del ricavo principale, la concessionaria di pubblicità, è locomotiva o vagone del business.
In Italia, internet aveva nel 2010 un impatto pari a euro 31,6 miliardi, in crescita del 10% annuo con una previsione di raddoppio entro il 2015. Un valore economico che significa una rivoluzione nella produzione e distribuzione dei programmi mediatici. Stop alle produzioni solo per la televisione o solo per la radio. Il format radiotelevisivo diventa App Tv, programma mediatico dove protagonisti e contenuto si rappresentano e incontrano un pubblico sempre più informato e coinvolto oltre la “messa in onda”, con aggiornamenti e servizi a valore aggiunto.

Nuove opportunità di consumo che coincidono meglio e nel tempo con l’interesse e lo stile di vita del cliente. Nella carta stampata la nuova forza è data dalla spesa territoriale di pubblicità che sino a poco tempo fa non avrebbe mai pensato di potersi ritrovare su media autorevoli. Il cliente cerca e “compra” credibilità e reputazione e rifiuta l’acquisto del solo spazio tabellare. Curare la credibilità e la reputazione diventano l’oggetto dell’attività professionale del comunicatore. La carta stampata archiviata la farsa della qualificazione sul mercato per tiratura/copie e preso atto della costante recessione, quasi a 2 cifre, che ogni anno viene registrata nei bilanci sul numero di copie vendute, ha iniziato a pensare alla propria webreputation non solo come risposta/proposta al mercato ma anche per dotarsi di un nuovo, concreto sistema di misura che riporti i valori economici dei contenuti di proprietà a cifre adeguate ai costi editoriali che nel frattempo si sono trasferiti dalle rotative ai social network.

Tutto questo rilancia la creatività italiana, l’industria dell’intrattenimento e dell’informazione dove , oggi, i giornalisti sono costretti ad inseguire la domanda di comunicazione e devono lasciare spazio a nuove figure professionali, digital native, che ne insidiano la leadership aziendale.
La crescita quantitativa ha dato il via anche a sperimentazioni di distribuzione multicanale come meglio preferito dalla platea del pubblico. L’ascolto dei principali canali generalisti, quelli di Rai e Mediaset, è precipitato dall’89% al 68% tra il 2001 e il 2011, a vantaggio di un’offerta verticale sorta con i canali digitali e la rete internet rispondente ad un pubblico in mobilità per il 75%, che torna ad apprezzare la radio con i suoi 32 milioni di ascoltatori.

Gli italiani, di contro, si ritrovano su internet come utenti unici in 27,2 milioni per 1 ora e 32 minuti al giorno, con 21 milioni di account unici Facebook e 17,9 milioni di utenti unici You Tube. In mobilità leggiamo i giornali, guardiamo la televisione, ascoltiamo la radio, rivediamo e cerchiamo in archivio programmi /documenti . “L’Allerta Media” segnala il bisogno di concessionarie di comunicazione in sostituzione delle tabellari concessionarie di pubblicità. Questo scenario incide rivoluzionando i modelli di business delle Tv, della carta stampata e della radio. Un punto comune per tutti i media: la proprietà del montenuto che diventa, con la tecnologia, il più importante valore aziendale. Una nuova regola sarà misurarsi con uno strumento ad alta computazione tecnologica, oggettivo, qualitativo.
Questa nuova “mediamoneta” sarà coniata dalla web reputation: gli investitori pubblicitari e finanziari incasseranno credibilità per accrescere valore con la reputazione di prodotti destinati ad un pubblico che forma le opinioni su social network, con competenze disponibili gratuitamente in internet in ambito internazionale.

FONTE: Corriere Comunicazioni

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Marco Simeon: 37° edizione del Galà NIAF, sempre più forte il legame Italia-USA

Washington, alla 37° edizione del Galà NIAF il riconoscimento “International Media Relation” è stato conferito a Marco Simeon, Direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI. Il NIAF è l’annuale convention italoamericana organizzata dalla National Italian American Foundation per consegnare i riconoscimenti a preminenti italiani e americani di origine italiana per meriti speciali. Secondo il Ministro degli Esteri Giulio Terzi questi riconoscimenti sono l’esempio dei forti rapporti che legano l’Italia agli Stati Uniti.

 

Si sono spenti i riflettori sulla annuale convention italoamericana organizzata dalla National Italian American Foundation all’hotel Hilton della capitale dove si è svolto il gala della 37esima edizione che sarà ricordata come quella colpita in pieno dalla crisi economica globale che ha prodotto la vistosa assenza di circa un migliaio dei consueti tre mila partecipanti.

Sul palco della International Ballroom c’erano, tra gli altri, il ministro degli Esteri Giulio Terzi, l’ambasciatore a Washington Claudio Bisogniero, il giudice della Corte Suprema Samuel Alito, l’on. Amato Berardi, l’ex numero uno dell’Fbi Louis Freeh, Letizia Moratti presidente della San Patrignano Foundation, il presidente della Niaf Joseph Del Raso, il segretario della Niaf John Calvelli e Marco Simeon della Rai.

Al podio, in veste di maestro di cerimonie, il campione di baseball Mike Piazza che ha consegnato i consueti riconoscimenti che la Niaf assegna a preminenti italiani e americani di origine italiana per meriti speciali.
Quest’anno i premi sono andati a Geno Auriemma, allenatore della Nazionale statunitense di basketball medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra (Special Achievement Award in Sport); Mark Del Rosso, Ceo di Audi of America (Special Achievement Award in Business); Giovanni Ferrero, Ceo del Ferrero Group (Special Achievement Award in International Business). Il premio è stato ritirato dall’ambasciatore Paolo Fulci a nome dalla famiglia Ferrero.

Altri premi sono stati consegnati a Ralph Izzo, Ceo e presidente del Public Service Enterprise Group (Special Achievement Award in Science and Technology) e Letizia Moratti, presidente della fondazione Friends of San Patrignano (Special Achievement Award in Philantropy). Un riconoscimento speciale per contributi accademici è andato alla Accademia dei Lincei nella persona del presidente Lamberto Maffei e un altro per “International Media Relation” è andato a Marco Simeon, Direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI e Responsabile della struttura RAI Vaticano.

Quest’anno la “Region of Honor” al gala avrebbe dovuto essere la Calabria rappresentata dal presidente Giuseppe Scopelliti che però all’ultimo momento ha dato forfait. Così la Regione si è trovata a dovere versare nelle casse della Niaf una cifra per ricevere in cambio solo una telegrafica menzione durante la serata e un diffuso chiacchiericcio sulle solite brutte figure.
All’indomani del gala fra la gente che lasciava l’Hilton erano in molti a chiedersi se la vistosa mancanza di partecipanti la sera prima sia da attribuire alla crisi, oppure se piuttosto sia un segnale della crisi di identità, la mancanza insomma di una strategia precisa della Niaf nell’affrontare il futuro.

La domanda ricorrente è stata: finito il tempo delle rimembranze di un passato glorioso e dopo essersi assopita sugli allori, possibile che la Fondazione non riesca ad individuare la via giusta per affrontare il futuro di questa grande organizzazione che dovrebbe rappresentare oltre 20 milioni di italiani d’America, in un momento in cui è palese il diffuso disinteresse delle giovani generazioni.
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in rappresentanza del governo, ha detto che gli italiani e italoamericani che hanno ricevuto riconoscimenti dalla Niaf sono l’esempio dei forti rapporti che legano l’Italia agli Stati Uniti. “Questo legame – ha sottolineato Terzi – si rafforza ogni anno sempre più e ci aiuta a superare la peggiore crisi finanziaria. Il governo italiano non ha perso tempo nell’attuare riforme strutturali per alleviare il debito pubblico, rendere più liberi i mercati e favorire la crescita. L’Italia ha rinnovato la sua leadership nel grande progetto dell’integrazione europea. La confidenza sul ruolo dell’Italia in Europa si traduce in una maggiore considerazione del ruolo dell’Italia nella partnership transatlantica”. Entrando nel merito dei rapporti tra i due Paesi il capo della Farnesina ha aggiunto che “l’America adesso può guardare all’Italia non solo come il miglior Paese alleato, ma anche come un amico molto influente in Europa”. Il ministro è quindi passato a parlare dell’argomento di attualità negli Stati Uniti: la promozione della lingua e cultura italiana. “Quando ho saputo di essere stato invitato dalla Niaf a rappresentare il governo, mi sono sentito particolarmente felice perché deve avere a che fare con il mio impegno nella promozione della lingua e cultura italiana negli Stati Uniti. In questa impresa, naturalmente, non sono solo. Lasciatemi ringraziare i tanti amici presenti, le tante organizzazioni e la Niaf in particolare che ha sostenuto meravigliosamente questo impegno”.

Il 2013 sarà l’anno dedicato alla cultura italiana negli Stati Uniti e a tale proposito il ministro ha detto che durante il suo incontro con Hillary Clinton di venerdì scorso, il segretario di Stato ha detto che la cultura italiana non viene celebrata solo l’anno prossimo, perché ogni anno è l’anno della cultura italiana in America.

Il ministro Terzi ha anticipato che si tratterà di un programma grandioso con eventi che comprenderanno arti, letteratura e scienze. “Pensate alla cultura italiana come un meraviglioso, maestoso albero. Le sue radici affondano nel terreno fertile dell’Illuminismo che ha influenzato anche i padri fondatori dell’America. E’ nutrito dalle antiche tradizioni della nostra penisola, è ispirato dagli ideali del Rinascimento, dal coraggio e dalla visione di uomini come Garibaldi e Mazzini”. Non poteva mancare un accenno alla crisi economica globale ed in particolare alla situazione nel Bel Paese. “In qualità di cittadino italiano e come ministro degli Esteri, spero vivamente di poterci lasciare alle spalle l’attuale crisi economica che ha colpito pesantemente molte persone. Non ci sono dubbi nella mia mente che attraverso sagge decisioni, spirito di sacrificio e duro lavoro, possiamo farcela”.

FONTE: America Oggi

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Roma InConTra – Ara Pacis, decima puntata l’Egoismo al tempo della crisi

Roma InConTra, il nuovo format tv di Enrico Cisnetto, + talk e – show, presenta la decima puntata. Lunedì 10 dicembre 2012, live alle 18,30 all’Auditorium dell’Ara Pacis, Via Di Ripetta, 190 – Roma, e in in tv in seconda serata su 21 emittenti locali e sui canali 511, 515 e 518 di Sky. L’EGOISMO AL TEMPO DELLA CRISI. Con Crepet, Dall’Oglio, Facci, Galdo, Torno, Rampini, Giorello, Genovese, e i contributi di Salvatore Cuffaro, Giuseppe De Rita e Andrea Riccardi. Conduce Enrico Cisnetto.

Mala tempora currant. In queste ore il Paese è con il fiato sospeso e la sensazione di crisi esaspera i sentimenti sociali. Se in questo clima prevalga l’egoismo o la solidarietà è l’interrogativo latente al prossimo appuntamento di Roma Incontra – Ara Pacis.
Sono sempre più presenti atteggiamenti individualistici nelle relazioni degli uomini, pubbliche e private, di classe sociale e di prossimità. Ci chiediamo se la crisi ne sia figlia o se l’esasperazione del clima politico ed economico possano avere delle responsabilità nell’averla determinata.

Insomma, c’è chi sostiene che se l’economia va a rotoli è per troppa bramosia di profitto e invoca solidarietà e più welfare, e chi invece indica in una giusta dose di individualismo la chiave per migliorare la congiuntura. C’è chi tesse l’elogio dell’amor proprio e chi quello dell’altruismo.
Ma l’atteggiamento non riguarda i singoli individui. Soprattutto in questi ultimi anni la classe politica ha dimostrato atteggiamenti egoistici e autoreferenziali.
Personalismi, ma anche scelte “ingenerose” che hanno portato a lasciare alle generazioni future un debito pubblico di tale portata. E quali invece devono essere le scelte responsabili e “altruistiche” della politica in tempo di crisi. Di egoismo al tema della crisi parleremo al prossimo appuntamento di “Roma InConTra – Ara Pacis”, il nuovo format televisivo “più talk e meno show” di Enrico Cisnetto.

Nella prossima puntata, che si intitola infatti “L’egoismo ai tempi della crisi”, avremo un’intervista esclusiva all’ex senatore e presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro (il cui integrale sarà disponibile sulle nostre piattaforme web da lunedì), al Ministro della Cooperazione Internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi, e al presidente del Censis, Giuseppe De Rita. In studio ci saranno personaggi d’eccezione: Paolo Dall’Oglio, il gesuita fondatore comunità monastica Deir Mar Musa-Siria impegnato nel dialogo interreligioso con il mondo musulmano e per questo suo attivismo ritenuto ostile dal governo siriano, Armando Torno, giornalista del Corriere della Sera, conduttore di Radio24 e autore del libro “Elogio dell’egoismo”, Paolo Crepet, psichiatra, autore de “Elogio dell’amicizia”, Filippo Facci, editorialista di Libero, Antonio Galdo, giornalista e scrittore, autore de “L’egoismo è finito”. Avremo inoltre in collegamento dagli Usa Federico Rampini, corrispondente per La Repubblica e autore de volume “Non ci possiamo più permettere uno stato sociale”. Falso! e dagli studi di Telelombardia Giulio Giorello, filosofo della scienza, autore de “Il Tradimento”. La rubrica conclusiva del “Dettoquesto” sarà con Paolo Genovese, il regista del film “Una famiglia perfetta”.

Cuffaro: un nuovo libro sulla sua vicenda politica
Nell’intervista rilasciata ad Enrico Cisnetto per la trasmissione “Roma Incontra-Ara Pacis” in onda stasera in seconda serata sui Canali sky 511, 515 e 518 Cuffaro anticipa: Sulla mia vita prima del carcere ho già cominciato a scrivere un libro, e per primi vi dico il titolo, sarà: “Memorie di un presidente detenuto”, mi sono molto ispirato alle Memorie di Adriano, sono già al lavoro, ho già scritto parecchie cose. L’intervista integrale disponibile sul canale youtube di Incontra srl e sul sito www.romaincontra.it

“Roma InConTra-Ara Pacis” è il nuovo format tv più talk e meno show, nato da un’idea di Enrico e Iole Cisnetto e legato alla manifestazione “Roma InConTra”, realizzato in partnership con Publishare. Ogni lunedì dalle 18,30 alle 20 all’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma si svolgerà l’evento che, in differita, dalle 22,30 in poi, andrà in onda su 21 televisioni regionali sul digitale terrestre (vedi tabella) e sui canali Sky 511, 515 e 518.

Roma InConTra-Ara Pacis è anche su:
Twitter: https://twitter.com/InConTraSrl
Facebook: https://www.facebook.com/incontra.srl
Youtube: canale InConTra srl

www.arapacis.tv
[email protected]

“Roma InConTra” è un’iniziativa realizzata in collaborazione con Zètema-progetto cultura

Fonte: Roma InConTra

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Garrone Corriere Comunicazioni: Pubblicità, rivoluzione nel mercato ADV

Il mercato della pubblicità alle porte di una rivoluzione: l’Adv tabellare scalzata da nuovi strumenti di comunicazione basati sulla web reputation. Si fanno strada i professionisti della Rete. Il punto di Pier Domenico Garrone, co-fondatore del think-tank blog “Il Comunicatore Italiano” su Corriere delle Comunicazioni.

Pier Domenico Garrone su Corriere Comunicazioni

Pier Domenico Garrone – Il Comunicatore Italiano

Ogni anno quando si leggono i bilanci delle società come, ad esempio, quello della RAI, Mediaset, Sky, La7, Repubblica, Class ci si chiede se la fonte del ricavo principale, la concessionaria di pubblicità, è locomotiva o vagone del business ? In Italia, internet aveva nel 2010 un impatto pari a Euro 31,6 miliardi, in crescita del 10% annuo con una previsione di raddoppio entro il 2015. Un valore economico che significa una rivoluzione nella produzione e distribuzione dei programmi mediatici. Stop alle produzioni solo per la televisione o solo per la radio. Il format radiotelevisivo diventa APPTV, programma mediatico dove Protagonisti e Contenuto si rappresentano e incontrano un Pubblico sempre più informato e coinvolto oltre la “messa in onda” , con aggiornamenti e servizi a valore aggiunto.

IlComunicatoreItaliano_240

Nuove opportunità di consumo che coincidono meglio e nel tempo con l’interesse e lo stile di vita del Cliente. Nella carta stampata la nuova forza è data dalla spesa territoriale di pubblicità che sino a poco tempo fa non avrebbe mai pensato di potersi ritrovare su media autorevoli. Il Cliente cerca e “compra” credibilità e reputazione e rifiuta l’acquisto del solo spazio tabellare. Curare la credibilità e la reputazione diventano l’oggetto dell’attività professionale del Comunicatore. La carta stampata archiviata la farsa della qualificazione sul mercato per tiratura/copie e preso atto della costante recessione, quasi a 2 cifre, che ogni anno viene registrata nei bilanci sul numero di copie vendute, ha iniziato a pensare alla propria web reputation non solo come risposta/proposta al Mercato ma anche per dotarsi di un nuovo, concreto sistema di misura che riporti i valori economici dei contenuti di proprietà a cifre adeguate ai costi editoriali che nel frattempo si sono trasferiti dalle rotative ai social network.

Tutto questo rilancia la creatività italiana, l’industria dell’intrattenimento e dell’informazione dove , oggi, i giornalisti sono costretti ad inseguire la domanda di Comunicazione e devono lasciare spazio a nuove figure professionali , digital native, che ne insidiano la leadership aziendale. La crescita quantitativa, 190 canali televisivi nel 2008 che diventano 240 nel 2012, ha dato il via anche a sperimentazioni di distribuzione multicanale come meglio preferito dalla platea del Pubblico. L’ascolto dei principali canali generalisti, quelli di Rai e Mediaset, è precipitato dal 2001/89% al 2011/68% a vantaggio di un’offerta verticale sorta con i canali digitali e la rete internet rispondente ad un Pubblico in mobilità per il 75%, che torna ad apprezzare la Radio con i suoi 32 milioni di ascoltatori. Non sono peggiorati i programmi, solo che la platea non è più ferma e solo in salotto a casa e mentre guarda la televisione si aggiorna sul tablet. Gli italiani si ritrovano su internet come utenti unici in 27,2 milioni per 1 ora e 32 minuti al giorno, con 21 milioni di account unici Facebook e 17,9 milioni di utenti unici You Tube. In mobilità leggiamo i giornali, guardiamo la televisione, ascoltiamo la radio, rivediamo e cerchiamo in archivio programmi /documenti . Tutto questo grazie a 18 milioni di smartphone che diventeranno più di 40 milioni nel 2015, 2 milioni /2011 di tablet.

“L’Allerta Media” segnala il bisogno di Concessionarie di Comunicazione in sostituzione delle tabellari Concessionarie di Pubblicità. Il chairman di Google, Eric Schmidt, prevede che tra 10 anni i telefonini costeranno il 5% dell’attuale prezzo perchè li compreremo per le APP che ci serviranno e l’impatto sulla democrazia sarà la sorpresa solo per una classe politica attardata a dare il giusto valore alla banda larga. La tecnologia è potere e bisogna preoccuparsi che non si creino caste digitali. Servono regole e competenti Autorità ed un autorevole Servizio Pubblico Rai. Questo scenario incide rivoluzionando i modelli di business delle televisioni, della carta stampata e della antica e flessibile radio. Un punto comune per tutti i Media : la proprietà del Contenuto che diventa, con la tecnologia, il più importante valore aziendale. Una nuova regola, oggettiva per tutti sarà misurarsi con uno strumento ad alta computazione tecnologica, oggettivo, qualitativo.

Questa nuova media moneta sarà coniata dalla web reputation. Pare evidente il pensionamento dello share sia per come è realizzato, sia perchè l’interesse degli investitori pubblicitari e finanziari sarà incassare credibilità per accrescere valore con la reputazione di prodotti, servizi destinati ad un Pubblico che forma le opinioni con confronti su social network, con competenze disponibili gratuitamente in internet ed in ambito internazionale. La Concessionaria di Comunicazione, ad esempio la SIPRA per la RAI, dovrà superare l’attuale pigrizia burocratica che scarica al bilancio RAI gli investimenti per ideare, progettare, realizzare l’APPTV. La Concessionaria di Comunicazione per meritare di stare nella catena del valore dovrà partecipare agli investimenti di innovazione.

Il lavoro per le concessionarie ex pubblicitarie passerà rapidamente dalla vendita tabellare di spazio/tempo alla valorizzazione del Contenuto. Il 30 settembre 2011 Fabio Minoli, presidente del Co.Re.Com. Lombardia ha presentato in un seminario, presente AGCOM, una ricerca sulla web reputation dei TG, dei giornalisti. Quella presentazione era una prima reale simulazione e prova di come desueto fosse lo share che, oggi, misura insieme prodotti televisivi diversi così come tecnicamente e correttamente vanno intese le differenti produzioni RAI, Mediaset, Sky, La7.

L’attualità purtroppo ci presenta ancora evidenti scalini di cultura e sensibilità verso il Pubblico.

Scaricata l’APP multimediale RAI.TV sul tablet questa funziona solo se si è connessi con wifi a differenza dell’APP TGCOM, TGSKY, RadioRai e La7.

Cosa significa per la RAI questo errore tecnologico? Perdere competitività. La raccolta pubblicitaria classica perdeva un -3,4%/2011 mentre in internet nello stesso periodo, anno 2011, la raccolta registrava +15,4%.

La web reputation consente ad un Editore di generare continuamente valore con prodotti/servizi/aggiornamenti che passano da una distribuzione indistinta ad una specifica , ad esempio, pensata per un social network.

Credibilità, Innovazione, Cloud , Internazionalizzazione questi 4 termini li troveremo sempre di più nei bilanci, nei profili professionali, nei progetti dei Media e speriamo nella cultura delle Concessionarie che auspichiamo passino rapidamente dalla raccolta pubblicitaria alla creazione di valore dei Contenuti. Il 2012 è l’anno della reingegnerizzazione dei Media e delle Concessionarie, il 2015 è vicino ed in Italia ci sarà l’Expo e saremo esposti nel mondo .

FONTE: Corriere Comunicazioni

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Giuseppe Nucci: bonificato il primo gruppo di scatole al plutonio

Sogin, la società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, guidata da Giuseppe Nucci, ha concluso nell’ Impianto Plutonio (IPU) di Casaccia le attività di smantellamento del primo gruppo di scatole a guanti contaminate da plutonio. Lo smantellamento delle 55 scatole a guanti e delle apparecchiature relative verrà completato nel 2015.

Repubblica.it IPU Casaccia

E’ stato concluso nell’Impianto Plutonio (IPU) di Casaccia lo smantellamento del primo gruppo di quattro “scatole a guanti” contaminate da plutonio.

Realizzato nella prima metà degli anni ’60 ed operativo fino al 1986, l’impianto del Centro di Ricerche Enea è passato a Sogin nel 2003 con l’obiettivo di liberare il sito da ogni vincolo radiologico.

Logo Sogin NUOVO

Dentro le scatole a guanti è presente plutonio: si tratta di ambienti confinati che durante l’esercizio dell’impianto erano impiegati per manipolare il plutonio nell’ambito delle attività di ricerca per la produzione di elementi di combustibile nucleare. Lo smantellamento delle 55 scatole a guanti e delle apparecchiature relative verrà completato nel 2015.

FONTE: Repubblica

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Biesuz Trenord al Matching Fieramilano, e’ l’azienda il posto in cui si crea valore

Giuseppe Biesuz Ad Trenord, al salone Matching a Fieramilano ha rivendicato i meriti del nuovo contratto di secondo livello che partirà dal 1 dicembre. “E’ l’azienda – ha sottolineato – il posto in cui si crea valore ed è all’interno dell’azienda che bisogna trovare gli strumenti per la crescita”.

RHO-PERO (MILANO), 28 NOV – La contrattazione a livello aziendale come strumento per rilanciare l’economia: una necessità, secondo l’ad di Trenord Giuseppe Biesuz, che al salone Matching a Fieramilano ha rivendicato i meriti del nuovo contratto di secondo livello che partirà dal 1 dicembre. “E’ l’azienda – ha sottolineato – il posto in cui si crea valore ed è all’interno dell’azienda che bisogna trovare gli strumenti per la crescita”.
Un suggerimento al governo Monti, “la cui agenda, pur giusta, non ha inciso sulla necessità vera di fare ripartire la crescita – ha affermato Biesuz -: servono soprattutto un taglio del cuneo fiscale e dell’Irap”.

Il nuovo contratto, ha detto, “garantirà a regime un aumento della produttività del 20%”, e se questo piccolo esempio fosse riproposto anche in altre aziende d’Italia il Paese, a suo parere, “otterrebbe risultati straordinari”.
Ha sottolineato Biesuz: “I nostri lavoratori stanno accettando i sacrifici perché lo fanno con lo stesso spirito con cui i nostri nonni si erano rimboccati le maniche, lavorando anche di notte per potersi ricostruire le case andate a terra durante la guerra. Lo hanno fatto i nostri nonni -ha concluso- e così stanno facendo i nostri lavoratori per poter dare un futuro ai loro figli”.

La crescita di Trenord sarà possibile grazie all’impegno dei lavoratori “che hanno accettato cose pesanti – ha sottolineato il manager – giornate lavorative più lunghe, turni più flessibili, a fronte di aumenti salariali, nuovi posti di lavoro e un pacchetto di welfare aziendale che mette al centro le loro famiglie e i loro bisogni”. A riguardo, Biesuz ha anche annunciato che l’azienda sta pensando a un piano di housing sociale rivolto ai propri dipendenti. “A Milano c’é un quartiere dove negli anni ’50 erano state costruite case per i ferrovieri – ha detto -. Mi piacerebbe poter fare la stessa cosa oggi”. (ANSA).

Fonte: ANSA

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Pier Domenico Garrone al TG1: 89 miliardi di SMS inviati solo nel 2011

Gli Sms compiono 20 anni. Una rivoluzione, che con l’avvento degli smartphone, sta cedendo sempre più al passo a chat e tweet. Pier Domenico Garrone, co-fondatore del think-tank blog Il Comunicatore Italiano, al TG1.


Gli Sms compiono 20 anni, nonostante la tenera età, sono già considerati vecchi per l’avvento di nuovi strumenti di comunicazione. Nati nel 1992, genitori dei tweet e delle chat divennero uno degli strumenti di comunicazione più utilizzati nel mondo, una vera e propria rivoluzione, attestata da una crescita esponenziale del suo utilizzo.

Gli Sms sono stati una compagnia, uno strumento di informazione e di comunicazione attraverso cui si è potuto informare, comunicare, essere aggiornati in tempo reale, lanciare un allarme, addirittura fare una donazione.

Sono i genitori della comunicazione digitale di oggi. 20 anni di Sms, un compleanno, ma anche un anniversario della comunicazione digitale.

Secondo le stime dell’AGCOM nel 2011 sono stati inviati più di 89 miliardi di Sms.

Uno strumento utilizzati da tutti, giovani, meno giovani, calcolando che l’81% della popolazione italiana ha un telefonino. Con gli smartphone il passaggio dagli sms alle chat, come What’s Up e Twitter è già iniziato.

FONTE: Il Comunicatore Italiano

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Biesuz / Trenord: nuovo contratto di lavoro svolta storica per la nostra azienda

Dal primo dicembre 2012 entra in vigore il nuovo contratto di lavoro TRENORD . Produttività, competitività e merito sono i principi cardine dell’accordo. Biesuz, AD Trenord: «Svolta storica per la nostra azienda, per i suoi lavoratori e per tutto il settore della mobilità»

 

Milano, 30 novembre 2012 – Entra in vigore domani il nuovo contratto di lavoro di secondo livello per gli oltre 4.100 lavoratori di Trenord. L’intesa sul contratto aziendale era stata siglata lo scorso 26 giugno tra l’azienda, nella persona dell’amministratore delegato Giuseppe Biesuz e dai rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, FAST, UGL, FAISA.
Il nuovo contratto di lavoro è il frutto di un lungo percorso condiviso tra le parti che, fin dal maggio dello scorso anno, dopo la nascita di Trenord, aveva l’obiettivo di uniformare la normativa che disciplina il rapporto di lavoro degli oltre 4.000 dipendenti, provenienti da Trenitalia e da LeNORD.

«Si tratta di un contratto storico, non solo per Trenord ma per il futuro della ferrovia italiana – ha detto Giuseppe Biesuz. Grazie alla collaborazione con le organizzazioni sindacali, che fin dall’inizio hanno dimostrato di credere nella necessità di un contratto innovativo, oggi possiamo parlare di una vera e propria svolta culturale nelle relazioni industriali del comparto pubblico. Produttività, competitività, salari legati al risultato, maggiore efficienza per generare efficacia: sono queste le parole chiave da leggere nella filigrana del nuovo contratto».

  1. Più lavoro: l’orario di lavoro passerà per tutti a 38 ore settimanali dalle precedenti 36 ore per i 2600 lavoratori provenienti da Trenitalia. La prestazione giornaliera per il personale di macchina passa ad un massimo di 8 ore e 30 minuti con punte di 10 ore una volta a settimana, contro una media di 7 ore e mezza al giorno prevista dai due contratti precedenti. Cresce anche il tempo di guida che passa per tutti a 5 ore e mezza al giorno.La prestazione giornaliera del personale di bordo durerà per tutti 10 ore.
  2. Più produttività. Trenord ha stimato una crescita del 20% della produttività aziendale, senza esuberi, finalizzata a una nuovo modello organizzativo e alla riduzione degli straordinari entro i limiti fisiologici delle migliori prassi europee. Il recupero di produttività servirà per premiare chi lavorerà di più e meglio e per generare investimenti in nuovi treni e qualità del servizio.
  3. Salario, incentivi e merito. Ogni lavoratore mantiene i diritti e i livelli retributivi acquisiti dai contratti precedenti. Ma vengono introdotti sistemi di premialità e riconoscenza del merito che permetteranno a ciascun dipendente di Trenord di far crescere il proprio salario al raggiungimento di risultati individuali, di settore e d’azienda.
  4. Organizzazione per processi. Il nuovo contratto ha definito 17 profili professionali distribuiti in quattro filiere di processo: commerciale, produzione, manutenzione e staff. Entro ciascun processo si svilupperanno i nuovi sistemi di valutazione e premialità sulla base di obiettivi e risultati oggettivamente monitorabili.
  5. Un nuovo Welfare aziendale: alla luce della centralità che per Trenord rivestono i propri dipendenti, all’interno del contratto è stato rivisto e implementato anche un innovativo pacchetto «welfare» che, adottando tutti gli attuali strumenti offerti dai Gruppi di provenienza e integrandoli con ulteriori servizi a beneficio dei dipendenti e delle loro famiglie, raddoppia l’impegno aziendale in tal senso, come ad esempio: previdenza complementare; assistenza sanitaria; titoli di viaggio; medicina preventiva; dopolavoro; contributi per asili nido; convezioni; contributo «carrello spesa».
  6. Un gruppo di monitoraggio. Le parti hanno concordato di costituire un tavolo di monitoraggio periodico permanente, che si riunirà trimestralmente, allo scopo di verificare le funzionalità aziendali e gli effetti retributivi connessi all’applicazione del nuovo modello contrattuale, al fine di salvaguardare a parità di condizioni il mantenimento dei livelli retributivi dei lavoratori confluiti in Trenord.

«Non esiste più la vecchia ferrovia – aggiunge l’amministratore delegato, Giuseppe Biesuz: da oggi possiamo dire che esiste anche in Italia una società ferroviaria con tutte le caratteristiche per essere competitiva nel mercato del trasporto regionale e locale, anche a livello internazionale. Questo nuovo contratto ci permetterà di aprire il confronto anche con realtà straniere, vista la rapida evoluzione dei processi di liberalizzazione del settore e di apertura del mercato. Un anno fa avevamo promesso non una nuova società, ma una società nuova. Questo contratto storico segna appunto questa svolta: lavoro, produttività, competitività e crescita. I nostri dipendenti lavoreranno meglio, di più e con maggiore motivazione. Più efficienza non potrà che generare per l’utenza più efficacia e qualità. Oggi è davvero un giorno nuovo per la ferrovia italiana».

Fonte: AGENORD

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Pier Domenico Garrone: Comunicazione Web, novità e salvaguardia della democrazia

La web reputation subentra allo share, l’APPTV ai vecchi format televisivi, i social network ai vecchi media. La nuova Comunicazione è tecnologia. “La Rete è la novità e la salvaguardia della democrazia perché produce un’opinione diffusa e mantiene in memoria le promesse. I Politici non possono sottrarsi al pubblico della Rete”. Intervista aPier Domenico Garrone, fondatore del blog indipendente Il Comunicatore Italiano a Il ComuniCattivo, ideato e condotto da Igor Righetti.

Pier Domenico Garrone a Il Comunicattivo

Egemonia del modello comunicativo della televisione e accelerazione delle tecnologie elettroniche quanto determinano l’attuale immagine del giornalismo italiano?

La televisione ha perso l’egemonia del modello comunicativo e si stima che entro 5 anni lo share sarà abbandonato per passare alla web reputation che qualificherà l’ascolto misurando i programmi per la loro credibilità e reputazione. Si inizia, già oggi, a parlare di APPTV. Le APPTV prenderanno il posto dei vecchi format anche per gli attuali telegiornali. Meglio stanno andando i radiogiornali piu aderenti alla mobilità e sincronia con la realtà, così come avviene per la Rete.

Tutto questo rilancerà la creatività italiana e l’industria dell’intrattenimento e dell’informazione. L’APPTV è un programma mediatico dove Persona e Contenuto si rappresentano e incontrano il Pubblico che sarà sempre più interessato ed informato. Chi segue l’APPTV segue oltre la “messa in onda” e lo usa come un servizio anche per il proprio piacere.

Oggi sono i giornalisti ad inseguire la domanda di Comunicazione. Primo dato di attenzione è la carenza o non conoscenza della potenza tecnologica che rischia di limitare il risultato dell’informazione. Oggi abbiamo una ricerca ed un confronto dell’ informazione. Oggi RAI5 trasmette il Letterman Show, la CBS non trasmette nè Ballarò, nè Santoro nè Porta a Porta. L’informazione italiana non è ancora esportabile.

I politici italiani sono arrivati con un certo ritardo all’uso del web ma ora la loro presenza è massiccia. Quanto è importante l’uso dei social network nel determinare i processi politici?

La Rete è la novità e la salvaguardia della democrazia perché produce un’opinione diffusa e mantiene in memoria le promesse. I Politici, professione difficile e non per tutte le tasche, non possono sottrarsi al pubblico della Rete, maggiore di numero di quello della televisione e più abituato alla verifica delle notizie. I Politici, dai consiglieri comunali ai Parlamentari, si stanno avventurando con diffidenza ed incoscienza e con la Rete possono avere solo vantaggi in termini di idee, trasparenza e concreta visione dell’Italia. La Rete più la Radio sono il cocktail vincente della Comunicazione, più della solitaria televisione attuale. Oltre ai Politici però occorre occuparsi dei potenti burocratici che sono i responsabili della gestione dei ministeri, degli assessorati, degli uffici urbanistica, degli ospedali…

Qualcuno sostiene che la comunicazione sta prendendo il posto della politica che troppo spesso misura l’efficienza delle proprie azioni sulla base dei passaggi televisivi e non sulla qualità delle scelte producendo così una catena perversa di competizioni mediatiche. E’ proprio così?

Noi Comunicatori meriteremmo, come categoria professionale, una severa condanna per aver usato e spiegato ai Politici la parola visibilità. I Politici di questa Repubblica, definita seconda e non si sa perché, hanno confuso il proprio mandato parlamentare con l’emissione di comunicati stampa e comparsate in trasmissioni e quotidiani mentre i Cittadini e le Imprese in competizione chiedevano fatti, semplificazione burocratica e servizi innovativi. Tornando con la imminente riforma elettorale che rigenera il rapporto tra l’eletto e il suo territorio, sarà prioritario l’estratto conto dei fatti prodotti più che dei comunicati. Non si inaugura più la posa della prima pietra ma che la strada o la fabbrica costruita funzioni e produca valore per le Persone, per l’Ambiente, per l’economia. I Politici normalmente intelligente si affideranno semplicemente a Comunicatori professionisti e ricordiamolo sempre..”Comunicatore è chi Comunicazione fa!”

“Il ComuniCattivo – Perché l’ignoranza fa più male della cattiveria”, pluripremiato anche a livello internazionale, è il primo programma crossmediale italiano sui linguaggi della comunicazione e dell’informazione in onda dal lunedì al venerdì alle 17.20 su Radio 1 Rai da dieci anni. A tutt’oggi sono 34 gli studenti universitari che hanno fatto tesi di laurea sul programma, sul suo linguaggio e sul suo modo di fare infotainment (informazione e intrattenimento). E’ ideato e condotto da Igor Righetti, giornalista professionista, autore e conduttore radiotelevisivo e docente di Comunicazione d’impresa e Linguaggi radiotelevisivi alle Università Tor Vergata, Luiss “Guido Carli” di Roma e alla Scuola superiore della Pubblica amministrazione della Presidenza del Consiglio dei ministri.

FONTE: Il Comunicatore Italiano

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Giuseppe Biesuz: I lavoratori di Trenord devolvono gli straordinari ai terremotati

150mila euro utili all’ampliamento della residenza per anziani di Moglia in provincia di Mantova.
L’ad di Trenord, Giuseppe Biesuz, ha ricordato che si tratta di una un’ “iniziativa di solidarietà nata in accordo con i sindacati e i lavoratori’’.

 

I lavoratori di Trenord, azienda che gestisce il traffico dei treni in Lombardia, hanno devoluto il corrispettivo degli straordinari per la visita del Papa a Milano, alle popolazioni colpite dal terremoto. 150 mila euro verranno destinati all’ampliamento della residenza sanitaria per anziani di Moglia, in provincia di Mantova: allo scopo è stato firmato oggi un accordo fra Trenord, Regione Lombardia e la Croce rossa italiana, che coordinerà i lavori.

“Anche grazie a gesti simbolici e altamente concreti nello stesso tempo come questi – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni – prosegue il nostro impegno per essere veramente vicini ai cittadini del Mantovano colpiti dal terremoto”. L’ad di Trenord, Giuseppe Biesuz, ha ricordato che si tratta di una un’ “iniziativa di solidarietà nata in accordo con i sindacati e i lavoratori, che hanno deciso di devolvere il corrispettivo degli straordinari fatti in occasione dell’arrivo a Milano di Papa Benedetto XVI. A loro va il mio ringraziamento per la disponibilità e la partecipazione dimostrata nel portare avanti questo progetto. Con questo accordo diamo anche una dimostrazione concreta della nostra vicinanza alle popolazioni vittime del terremoto”.
La società, è stato spiegato, raddoppierà presto lo stanziamento per la ricostruzione dell’edificio che ospita scuole primarie e secondarie di Moglia, il paese che oggi alla conferenza stampa di presentazione del progetto era rappresentato dal sindaco Simona Maretti.

L’intervento di ampliamento della Rsa prevede la costruzione di una struttura antisismica, composta da quattro camere con bagno da due posti ciascuna; tre ambulatori medici con annessa area di attesa e una zona adibita ad area ricreativa per anziani autosufficienti. La realizzazione ex novo di un ampio centro diurno è stata pensata per favorire l’aggregazione e stimolare momenti di socializzazione terapeutica post trauma per gli anziani, accogliendo anche una loro precisa richiesta.

Fonte: Il Giorno

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Castellani Intermatica: Aldo Montano testimonial ‘OnShop’, un buono per la spesa online

OnShop e Aldo Montano: un binomio che significa semplicità e sicurezza. Primo progetto nel suo genere realizzato nel nostro Paese, OnShop è un Buono Spesa “usa e getta” che consente di fare shopping in rete su tutti i siti convenzionati. Un servizio innovativo ideato per i giovani e per tutti coloro che non sono in possesso di una carta di credito o che non vogliono utilizzarla online. OnShop è disponibile in vari tagli ed è acquistabile in esclusiva nei 77.000 punti vendita della rete Lottomatica Italia Servizi presenti su tutto il territorio nazionale.

 

Semplicità e sicurezza. E’ questo il binomio che accomuna il campione di scherma Aldo Montano e OnShop, il Buono Spesa ”usa e getta” che consente di fare shopping online. Montano è infatti il testimonial della campagna pubblicitaria di OnShop, presentata a Roma, presso il Circolo Canottieri Aniene, alla presenza di Giovanni Malagò, presidente del Circolo, Claudio Castellani, Presidente del Gruppo Intermatica (cui OnShop fa capo) e Marco Silvio Bellini, Amministratore delegato di Lottomatica Italia Servizi.

Semplicità e sicurezza, dunque – spiega una nota – costituiscono il legame tra il brand e l’atleta della nazionale, uomo di grande semplicità, sorridente e diretto, e campione di una disciplina considerata ‘sicura’: il termine scherma, infatti, che proviene dal longobardo ‘Skirmjan’ e significa proteggere, coprire, evoca il concetto di difesa. Nel corso dell’incontro, a margine della proiezione della campagna pubblicitaria OnShop – la cui creatività e produzione è stata curata dall’agenzia Opera – è intervenuto lo stesso Aldo Montano, che ha sottolineato come il progetto lo abbia molto appassionato.

”La campagna – ha dichiarato Montano – mostra una parte di me non molto conosciuta, quella di amante della tranquillità e della vita casalinga, che mi vede come molti miei coetanei divertirmi anche navigando in rete. Anche per questo ho compreso immediatamente le grandi opportunità che uno strumento come OnShop è in grado di offrire, sentendo da subito vicino il Buono Spesa OnShop, il vero protagonista della campagna, che invito tutti a provare quanto prima”.

OnShop rappresenta il primo progetto nel suo genere realizzato nel nostro Paese, un Buono spesa ‘usa e getta’ – prosegue la nota – che consente di fare shopping in rete su tutti i siti convenzionati. Un servizio innovativo ideato per i giovani e per tutti coloro che non sono in possesso di una carta di credito o che non vogliono utilizzarla online. Si presenta come un tipico scontrino su cui è stampato un Pin e il suo utilizzo è immediato: si naviga su uno dei siti web aderenti al circuito OnShop, si seleziona il prodotto da acquistare ed al momento del pagamento si inserisce il Pin. Non è ricaricabile ed è disponibile in vari tagli, acquistabili nei punti vendita Lottomatica Italia Servizi presenti su tutto il territorio nazionale. Dunque, non essendo necessario comunicare i numeri della propria carta di credito, si elimina del tutto quello che costituisce, per molti, il principale ostacolo in termini di fiducia rispetto allo shopping sul web, acquistando direttamente presso la rete Lis – Lottomatica Italia Servizi.

“Siamo lieti di aver condiviso sin dalla fase iniziale questo progetto con Intermatica, ha dichiarato Marco Silvio Bellini – amministratore delegato di Lottomatica Italia Servizi. Con OnShop, Lis conferma il proprio ruolo di precursore, all’avanguardia nell’innovazione orientata a rispondere alle esigenze degli italiani, dei loro usi, costumi e attitudini. Il contributo di Lottomatica Italia Servizi per lo sviluppo e la diffusione di uno strumento innovativo come il Buono Spesa Onshop – ha proseguito Bellini – può divenire determinante in termini di reperibilità, affidabilità e comodità grazie ai 77.000 punti vendita della nostra rete, la più grande in Italia con una presenza capillare tra tabaccherie, supermercati, bar, cartolerie, edicole e piccoli dettaglianti, che distribuisce in ”esclusiva” il prodotto”.

“Secondo recenti stime, nel nostro Paese sono circa 22 milioni gli utenti internet. Di questi – afferma Claudio Castellani, Presidente del Gruppo Intermatica e ideatore di OnShop – circa 8 milioni acquistano in maniera abituale in rete, mentre i restanti 14 milioni, ad oggi, non prendono neanche in considerazione questa opzione. Il dato più significativo, tuttavia, se si considera anche quanto accade negli altri Paesi dove è maggiore la familiarità con il web, è che coloro che non acquistano online perchè non si fidano ad usare la propria carta di credito si attestano intorno ai 4 milioni”. “Questo aspetto – conclude Castellani – unito al fascino di un nuovo progetto, ci ha convinto a studiare e realizzare una soluzione unica sul mercato italiano, le cui facilitazioni potranno da qui ai prossimi anni contribuire a fornire una spinta propulsiva all’e-commerce, favorendo una sempre maggiore conoscenza delle potenzialità ancora inespresse di internet”.

FONTE: Adnkronos

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Labirinto Alma Orientati: al JOB&Orienta Spazio MIUR stand IoStudio

JOB&Orienta, si è aperto il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione ed il lavoro promosso da Veronafiere e Regione Veneto, in collaborazione con il MIUR ed il MLPS, dal 22 al 24 novembre presso la Fiera di Verona. All’interno dello Spazio MIUR, lo stand IoStudio – la Carta dello studente presenta i progetti vincitori del concorso “Verso il mio futuro” ed il Labirinto AlmaOriéntati che stanno accogliendo tantissimi ragazzi proponendo attività e giochi a premi, corredati da materiale multimediale e da dirette live streaming dal canale skuola.net. Il Labirinto vuole rappresentare la complessità dell’attività di orientamento, dove i giovani che stanno per concludere la scuola superiore possono trovare indicazioni utili per la scelta del loro futuro.

 

Si è aperto presso la Fiera di Verona, giovedì 22 novembre, e durerà fino a sabato 24 novembre, JOB&Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione ed il lavoro promosso da Veronafiere e Regione Veneto, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Job&Orienta (a ingresso libero) propone una rassegna espositiva suddivisa in due aree tematiche, la prima dedicata al mondo dell’istruzione, la seconda riservata all’università, la formazione e il lavoro. “Mani&Ingegno – Migliori si diventa!” è il tema della 22esima edizione che mette al centro i temi dell’innovazione e della tecnologia per rimettere in moto l’economia e favorire l’occupazione giovanile: tornare a scommettere sull’artigianato dotandolo di competenze organizzative aziendali e creare una nuova “intelligenza del fare” e rafforzare il dialogo tra la scuola e le imprese, offrire ai giovani un’opportunità di orientamento per la scelta del proprio futuro e dare un “assaggio” delle diverse professioni.

In occasione di questa edizione, il MIUR ha aperto i battenti dello spazio espositivo, predisponendo un’area interamente digitalizzata ed in linea con il messaggio di innovazione tecnologica, filo conduttore di tutta la rassegna.

All’interno dello Spazio MIUR, lo stand IoStudio – la Carta dello studente presenta i progetti vincitori del concorso “Verso il mio futuro” ed il Labirinto AlmaOriéntati che stanno accogliendo tantissimi ragazzi proponendo attività e giochi a premi, corredati da materiale multimediale e da dirette live streaming dal canale skuola.net.

All’interno dello stand animazione, scambio di informazioni via tablet, interazione multimediale, giochi e gadget in premio.

AlmaDiploma e AlmaOrièntati sono ospiti dell’area espositiva riservata al MIUR con un Labirinto, che vuole rappresentare la complessità dell’attività di orientamento, dove i giovani che stanno per concludere la scuola superiore possono trovare indicazioni utili per la scelta del loro futuro. Il Labirinto propone ai ragazzi una parte del percorso AlmaOrièntati, messo a punto da AlmaLaurea e AlmaDiploma per orientare i giovani alla scelta universitaria.

FONTE: Io Studio

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Marco Simeon: “Scommettere sull’Italia”, cardinale Schuster, un “modello”

Su Rai Uno, in onda la prima puntata di “Scommettere sull’Italia”, dedicata al Beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster. Marco Simeon, Direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI, parla di Schuster come di un «modello» e di “Scommettere sull’Italia” come di «uno slogan riproponibile ancora oggi che rappresenta una grande sfida per tutto il paese». Il documentario è frutto di un «buon lavoro di squadra» e della collaborazione della Curia di Milano. Con un budget di solo 10 mila euro vengono prodotti degli Speciali di qualità che fanno milioni di ascolto, «sempre sopra il milione e addirittura 2,7 per Natuzza Evolo».

Nell’ambito di “Speciale Tg Uno”, alle 23.45 su Rai Uno, in onda la prima puntata di Scommettere sull’Italia, un ciclo che Rai Vaticano ha ideato e realizzato in collaborazione con La grande storia di Rai Tre, Tgr e Tg. L’obiettivo è quello di mantenere viva nel patrimonio culturale italiano la memoria di quanti hanno contribuito a fare grande il nostro Paese. Le loro storie verranno riproposte attraverso documenti e testimonianze inedite.

La prima puntata – firmata da Donatella Negri, Nicola Bertini, Luigi Bizzarri e Filippo Di Giacomo – è dedicata al Beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano dal 1929 al 1954. Schuster è il monaco che Pio XI, subito dopo il Concordato del 1929, pose alla guida della Chiesa ambrosiana. La sua fu un’esperienza religiosa e civile vissuta negli anni difficili e dolorosi della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale. Schuster fu certamente un archetipo per quella generazione che poi fece nascere in Italia la democrazia e la Costituzione.

«Il cardinal Schuster è stata una figura straordinaria per Milano», ha detto in conferenza stampa Renzo Canciani, responsabile Centro produzione televisiva vaticana, «durante il periodo fascista, post-fascista e della ricostruzione». Ciò che stupisce è che da «romano» ha saputo «interpretare l’ambrosianità».

Marco Simeon, Direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI e Responsabile della struttura RAI Vaticano, parla di Schuster come di un «modello» e di “Scommettere sull’Italia” come di «uno slogan riproponibile ancora oggi che rappresenta una grande sfida per tutto il paese». Il documentario è frutto di un «buon lavoro di squadra» e della collaborazione della Curia di Milano. Con un budget di solo 10 mila euro vengono prodotti degli Speciali di qualità che fanno milioni di ascolto, «sempre sopra il milione e addirittura 2,7 per Natuzza Evolo».

«Commuove l’audacia di chi ha prodotto questo documentario», dice mons. Mario Delpini, Vicario generale della Diocesi, «come di un anacronismo irraggiungibile, di un mondo passato». Schuster ha vissuto in un «paese disfatto» ma ha saputo ridare «fiducia». L’impegno della ricostruzione aveva coinvolto tutti, spiega Delpini, «uomini, donne, laici, preti…». Ma «un popolo senza fiducia non ricostruisce, può solo sopravvivere». Ciò che ha contraddistinto Schuster, «non è solo il senso del dovere o la compassione, ma la preghiera», il suo essere monaco e il rapporto con Dio erano infatti «il criterio delle sue scelte».

Fonte: Incroci News

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MIUR JOB&Orienta: Incontro tra il mondo della scuola ed il mondo dell’impresa

Il MIUR, costantemente impegnato ad incoraggiare e promuovere l’incontro tra il mondo della scuola e quello delle aziende, sarà presente alla 22° edizione diJOB&Orienta, la mostra-convegno dedicata a orientamento, scuola, formazione e lavoro, che si terrà alla Fiera di Verona dal 22 al 24 novembre. Lo spazio espositivo del MIUR vedrà protagonista l’innovazione e verrà approntato all’insegna della tecnologia, della digitalizzazione e dell’obiettivo “zero carta”. I visitatori che accederanno allo spazio MIUR avranno la possibilità di consultare su Tablet e tramite video proiettati tutte le notizie sulle attività ed i progetti degli espositori. Tra questi “IoStudio – la Carta dello Studente”.

MIUR e innovazione si incontrano a Verona tra il 22 e il 24 novembre presso lo spazio Fiera, in occasione della 22° edizione della mostra/convegno “JOB&ORIENTA”.

Il MIUR è costantemente impegnato ad incoraggiare e promuovere l’incontro tra il mondo della scuola e quello delle aziende, rivolgendo la propria attenzione verso quegli eventi in grado di aprire ai giovani studenti le porte del mondo del lavoro e sensibilizzarne lo spirito di dinamicità e di creatività.

Il JOB&ORIENTA rappresenta il tradizionale appuntamento di incontro tra il mondo della scuola ed il mondo dell’impresa, incentrato sui temi della formazione e dell’orientamento post-diploma e post-laurea. Al centro dell’edizione di JOB&Orienta di quest’anno la necessità di rafforzare il dialogo tra mondo del lavoro e mondo formativo e valorizzare la capacità di fare impresa dei giovani riaccendendo le loro “vocazioni”. Tante saranno le questioni da affrontare: la disoccupazione giovanile, il mismatch che vede le imprese alla difficile ricerca di figure professionali adeguate e il basso coinvolgimento dei giovani nella formazione di una nuova classe dirigente. Verrà condiviso e diffuso un nuovo concetto di orientamento in cui gli Istituti Tecnici e Professionali, i Poli Tecnico-Professionali, gli Istituti Tecnici Superiori, l’Apprendistato, l’Alternanza Scuola-Lavoro, i Laboratori, l’Impresa Formativa Simulata sono tutte modalità per fare dell’incontro con la vita reale il cardine di un’efficace azione di preparazione alla scelta del miglior percorso di formazione.

Lo spazio espositivo del MIUR verrà approntato all’insegna della tecnologia, della digitalizzazione e dell’obiettivo “zero carta”.

Quest’anno i visitatori che accederanno allo spazio MIUR avranno la possibilità di consultare su Tablet e tramite video proiettati tutte le notizie sulle attività ed i progetti degli espositori. Tra questi “IoStudio – la Carta dello Studente”.

Lo stand IoStudio di questa edizione riprenderà alcune attività dell’anno precedente che hanno riscosso successo e coinvolgimento tra i ragazzi, abbinandole alle novità pensate per quest’anno fra le quali:

  • Dirette “live streaming” sul canale skuola.net
  • Consultazione online di progetti ed attività
  • Il treno RAI-SCUOLA per la proiezione dei video
  • Giochi a premi e animazione nello stand
  • Il LABIRINTO ALMADIPLOMA per “non perdersi” nella giungla dell’università

FONTE: Io Studio

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Claudio Castellani: siamo lieti di celebrare 10 anni di successi con Thuraya

“Abbiamo trovato in Thuraya un partner tecnologico serio ed affidabile con cui siamo lieti di celebrare dieci anni di successi”, ha dichiarato Claudio Castellani, Presidente di Intermatica.
Il legame tra Intermatica e Thuraya ha reso i servizi satellitari disponibili a tutti diventando sinonimo di straordinari successi, tutti italiani. Grazie agli ambiziosi obiettivi raggiunti, oggi più che mai, la missione di Intermatica è quella di continuare la sua storia di successo con Thuraya sul mercato italiano.

 

Intermatica e Thuraya rinnovano la propria partnership celebrando 10 anni di collaborazione nel settore delle telecomunicazioni satellitari. Un rapporto fatto di successi e di continue innovazioni tecnologiche nelle telecomunicazioni satellitari che è iniziato nel 2002, ad Abu Dhabi, con la firma dell’accordo che ha reso Intermatica unico Service Provider autorizzato da Thuraya per l’Italia.

“Abbiamo trovato in Thuraya un partner tecnologico serio ed affidabile con cui siamo lieti di celebrare dieci anni di successi”, ha dichiarato Claudio Castellani, Presidente di Intermatica. “Nell’ultimo quinquennio la telefonia satellitare ha conosciuto uno sviluppo incredibile che ha visto Intermatica protagonista e del quale non posso che essere soddisfatto. Rappresentiamo oggi una realtà importante per Thuraya, in termini di mercato, di innovazione e di utilizzo avanzato delle nuove tecnologie. Utilizzare i servizi Thuraya Intermatica significa trasparenza ed affidabilità”.

Entrambe le aziende nascono nel 1997. Intermatica afferma da subito la propria leadership nel settore delle telecomunicazioni come Operatore Telefonico e Service Provider di sistemi satellitari. Thuraya inizia a sviluppare e ad offrire servizi Satellitari, GSM e GPS in un unico apparecchio telefonico, palmare e ultraleggero che si rivela all’avanguardia nella tecnologia e nel design, garantendo un’ineguagliata combinazione di qualità e prestazioni.

Il 2000 è l’anno della svolta: Thuraya manda in orbita il primo satellite del sistema. Pochi mesi dopo la copertura e il servizio sono già perfettamente operativi. Negli anni successivi vengono mandati in orbita altri due satelliti che consentono di ampliare ulteriormente l’area di copertura: oggi i servizi sono disponibili in Europa, Medio Oriente, Africa, Asia ed Oceania, andando a coprire oltre 140 nazioni in tutto il mondo. Il legame tra Intermatica e Thuraya ha reso i servizi satellitari disponibili a tutti diventando sinonimo di straordinari successi, tutti italiani: non si contano le imprese sportive sia in mare che sul tetto del Mondo, le operazioni di soccorso e i reportage dalle aree più remote. I sistemi satellitari Thuraya, sempre protagonisti in queste circostanze, hanno consentito di rimanere in contatto con i propri cari e, soprattutto, di operare in sicurezza. Una partnership che si è ulteriormente consolidata nel corso degli anni grazie anche a prodotti e soluzioni realizzati da Intermatica per il monitoraggio e la sicurezza in mare, tra cui il servizio di tracciamento Geomat ed il terminale Navisat.

Grazie agli ambiziosi obiettivi raggiunti, oggi più che mai, la missione di Intermatica è quella di continuare la sua storia di successo con Thuraya sul mercato italiano.

FONTE: Sailbiz

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Marco Simeon, RAI Vaticano dedica uno speciale a Don Puglisi, testimone moderno di carità e libertà

Presentato su RAI 1 lo speciale ‘Lascia perdere chi ti porta a mala strada’, dedicato alla figura di Don Puglisi. Marco Simeon, Direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI, commenta: “Don Puglisi è stato un testimone moderno di carità e di libertà e credo sia un dovere del servizio pubblico raccontare anche alle nuove generazioni la sua forza spirituale e il suo grande impegno sociale svolto in nome della legalità. Questo speciale è frutto di un lavoro che ha visto coinvolte, insieme a RAI Vaticano, anche RAI 1, la Sede RAI della Regione Sicilia e le Teche RAI, un patrimonio di immagini unico per il Paese.”

 

RAI Vaticano: Simeon, Don Puglisi vivo nella memoria di tutti

“Il grande interesse per lo speciale ‘Lascia perdere chi ti porta a mala strada’, andato in onda in seconda serata su RAI1, e dedicato a Don Puglisi, dopo i buoni risultati ottenuti dagli altri programmi nei giorni scorsi – dichiara Marco Simeon, Direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI e Responsabile della struttura RAI Vaticano – testimonia la bontà della scelta compiuta da RAI di ricordare un testimone moderno di carità e di libertà. Un dovere assolto con grande impegno dal Servizio pubblico – prosegue Simeon – che in particolare, per lo speciale di ieri sera, ha visto coinvolte, insieme a RAI Vaticano, anche RAI1, la Sede RAI della Regione Sicilia e le Teche RAI, un patrimonio di immagini unico per il Paese”.

Fonte: La Mescolanza

RAI Vaticano: Simeon, l’omaggio RAI a Don Puglisi

“Don Puglisi è stato un testimone moderno di carità e di libertà e credo sia un dovere del servizio pubblico raccontare anche alle nuove generazioni la sua forza spirituale e il suo grande impegno sociale svolto in nome della legalità. Questo speciale è frutto di un lavoro che ha visto coinvolte, insieme a RAI Vaticano, anche RAI1, la Sede RAI della Regione Sicilia e le Teche RAI, un patrimonio di immagini unico per il Paese.” E’ il commento di Marco Simeon, Direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali della RAI e Responsabile della struttura RAI Vaticano, in occasione della presentazione dello speciale RAI dedicato a Don Puglisi che si è svolta presso il Palazzo delle Aquile di Palermo. All’iniziativa hanno preso parte anche Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, S.Em. Paolo Romeo, Cardinale di Palermo, S.E. Carmelo Cuttitta, Vescovo Ausiliario di Palermo, Santi Consolo, Procuratore Generale di Catanzaro.

Fonte: Ufficio Stampa RAI

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Alessandro Cianflone Mottola, prepagata Inmarsat attiva anche negli States

Intermatica semplifica la comunicazione per tutti i Clienti Inmarsat: i piani prepagati Inmarsat su tutti i prodotti voce e dati (IsatPhone, BGAN, FleetBroadband, e FleetPhone) diventano disponibili a livello mondiale. “Siamo tutti entusiasti della novità in casa Inmarsat” ha dichiarato Alessandro Cianflone Mottola, Amministratore Delegato di Intermatica. “Pietra miliare dei sistemi di comunicazione satellitare, Inmarsat da sempre risponde alle esigenze di un mercato in evoluzione con rapidità e professionalità. Ancora una volta Intermatica conferma la propria leadership nell’ambito dei servizi satellitari”.

Inmarsat prepagato disponibile a livello mondiale

Intermatica, attivi per la prima volta anche negli Stati Uniti i piani prepagati Inmarsat su tutti i prodotti voce e dati: IsatPhone, BGAN, FleetBroadband, e FleetPhone. I Clienti già in possesso di una SIM Inmarsat prepagata verranno abilitati automaticamente e senza alcun costo alla possibilità di ricevere ed effettuare chiamate e traffico internet all’interno del territorio americano.

“Siamo tutti entusiasti della novità in casa Inmarsat” ha dichiarato Alessandro Cianflone Mottola, Amministratore Delegato di Intermatica. “Pietra miliare dei sistemi di comunicazione satellitare, Inmarsat da sempre risponde alle esigenze di un mercato in evoluzione con rapidità e professionalità. Ancora una volta Intermatica conferma la propria leadership nell’ambito dei servizi satellitari.”

Questo accordo semplificherà la comunicazione per tutti i Clienti Inmarsat; finalmente sarà possibile utilizzare un IsatPhone a livello globale (esclusi i poli) o un FleetPhone dentro e fuori delle acque territoriali americane.

FONTE: Nautica

Prepagata Inmarsat attivo anche negli States

Intermatica, attivi per la prima volta anche negli Stati Uniti i piani prepagati Inmarsat su tutti i prodotti voce e dati: IsatPhone, BGAN, FleetBroadband, e FleetPhone. I Clienti già in possesso di una SIM Inmarsat prepagata verranno abilitati automaticamente e senza alcun costo alla possibilità di ricevere ed effettuare chiamate e traffico internet all’interno del territorio americano.

“Siamo tutti entusiasti della novità in casa Inmarsat” ha dichiarato Alessandro Cianflone Mottola, Amministratore Delegato di Intermatica. “Pietra miliare dei sistemi di comunicazione satellitare, Inmarsat da sempre risponde alle esigenze di un mercato in evoluzione con rapidità e professionalità. Ancora una volta Intermatica conferma la propria leadership nell’ambito dei servizi satellitari.”

Questo accordo semplificherà la comunicazione per tutti i Clienti Inmarsat; finalmente sarà possibile utilizzare un IsatPhone a livello globale (esclusi i poli) o un FleetPhone dentro e fuori delle acque territoriali americane. www.intermatica.it per maggiori informazioni sull’offerta voce e dati Inmarsat, Thuraya ed Iridium.

FONTE: Italia Vela

Inmarsat Prepagato disponibile a livello mondiale

Intermatica, attivi per la prima volta anche negli Stati Uniti i piani prepagati Inmarsat su tutti i prodotti voce e dati: IsatPhone, BGAN, FleetBroadband, e FleetPhone. I Clienti già in possesso di una SIM Inmarsat prepagata verranno abilitati automaticamente e senza alcun costo alla possibilità di ricevere ed effettuare chiamate e traffico internet all’interno del territorio americano. “Siamo tutti entusiasti della novità in casa Inmarsat” ha dichiarato Alessandro Cianflone Mottola, Amministratore Delegato di Intermatica. “Pietra miliare dei sistemi di comunicazione satellitare, Inmarsat da sempre risponde alle esigenze di un mercato in evoluzione con rapidità e professionalità. Ancora una volta Intermatica conferma la propria leadership nell’ambito dei servizi satellitari”. Questo accordo semplificherà la comunicazione per tutti i Clienti Inmarsat; finalmente sarà possibile utilizzare un IsatPhone a livello globale (esclusi i poli) o un FleetPhone dentro e fuori delle acque territoriali americane.

FONTE: Cronaca Diretta

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Biesuz Affaritaliani: “Ottima la trimestrale FNM. Il dossier Gtt? Ci interessa”

Giuseppe Biesuz, direttore generale di FNM, è molto soddisfatto. La trimestrale è buona, il progetto Trenord va avanti… come un treno. In un’intervista ad Affaritaliani.it spiega: “Il dato più importante indica è che è migliorata ancora la gestione caratteristica. L’utile da operazioni in continuità passa da 7 a 21 milioni, stiamo parlando di un aumento del 181%. In un momento nel quale si cerca la massima efficienza in tutte le aziende pubbliche, una società pubblica che ha questi conti ci inorgoglisce molto”.

E ancora: “FNM investe 139 milioni. Sono una parte dei 530 milioni che la collegata Trenord ha lanciato per il rinnovo del materiale rotabile, da qui al 2015. Miglior materiale rotabile vuol dire miglior servizio”. Il nuovo contratto di lavoro? “Andiamo incontro alle famiglie dei dipendenti, ma vogliamo efficacia”. Infine spiega: “La gara per l’acquisto di Gtt è andata deserta, adesso inizia la trattativa privata. E’ un dossier che ci interessa, ne parleremo ai soci. Il futuro è nelle aziende multimodali, dobbiamo andare in questa direzione”

Giuseppe Biesuz, come giudica la trimestrale di FNM? E’ soddisfatto?
Siamo molto soddisfatti. Il dato più importante indica è che è migliorata ancora la gestione caratteristica. L’utile da operazioni in continuità passa da 7 a 21 milioni, stiamo parlando di un aumento del 181%. Questo dimostra la grande efficienza che stiamo perseguendo con questo gruppo, pur aumentando gli investimenti sulla collegata Trenord e raggiungendo gli obiettivi dal punto di vista della qualità del servizio. Migliora anche la forbice costi-ricavi. In un momento nel quale si cerca la massima efficienza in tutte le aziende pubbliche, una società pubblica che ha questi conti ci inorgoglisce molto.

Una società pubblica che guadagna. Sembra una cosa incredibile.
Io l’ho sempre detto. Pubblico è bello, non è solo brutto. Si tratta di fare delle strategie serie, dei team manageriali che funzionino. Si tratta di dedicarsi alla gestione giornaliera con il massimo rigore tutti i giorni.

Questi sono i numeri. Per gli utenti che cosa cambia?
FNM investe 139 milioni. Sono una parte dei 530 milioni che la collegata Trenord ha lanciato per il rinnovo del materiale rotabile, da qui al 2015. Miglior materiale rotabile vuol dire una migliore qualità del servizio. Abbiamo ancora oggi delle linee che soffrono molto, ma ce ne sono altre che hanno raggiunto dei livelli d’eccellenza. E non è un caso che siano quelle dove il materiale rotabile è nuovo. La S13 per Pavia, la S5 per Varese, la S6 per Novara, la Monza-Molteno-Lecco… il materiale è il punto di svolta per la qualità del servizio. Ma vorrei dire anche un’altra cosa.

Prego.
Nel Gruppo FNM non ci sono aziende che perdono: sono tutte aziende che guadagnano. Anche da questo punto di vista la gestione di ogni singola azienda controllata genera utili e valore. Questa è la cosa più importante. Io continuo a sostenere che è nell’azienda che si crea valore. Vorrei fare una riflessione generale: la gente è disperata. Abbiamo visto che cosa è successo con gli studenti. Alla gente manca sicurezza e speranza per il futuro. La sicurezza è il lavoro, e il lavoro sicuro lo dà un’azienda efficiente.

Un’azienda che guadagna.
Un’azienda che guadagna e investe. E investendo crea speranza per il futuro. Questo è il passaggio serio che dobbiamo fare: creare valore all’interno dell’azienda. Il gruppo FNM riesce a farlo.

Anche grazie al nuovo contratto di lavoro?
Certamente è un tassello fondamentale. Dal primo dicembre parte e in questi giorni stiamo mettendo in piedi il welfare aziendale. Stiamo analizzando il tema della spesa-carrello: tutti i mesi metteremo a disposizione il 10 per cento della spesa Istat sulla spesa alimentare, per ogni famiglia dei nostri dipendenti. Questi sono atti che vanno verso la valorizzazione della famiglia dei nostri dipendenti.

Però bisogna aumentare efficacia…
In alcuni casi è già a livelli elevati, ma la aumentiamo giorno dopo giorno intervenendo ad esempio nell’informatica, nei sistemi di comunicazione ai passeggeri, nel materiale rotabile, negli investimenti sulle stazioni.

Lei va ancora sui treni a controllare la pulizia dei bagni?
Una volta al mese capita a tutti. E adesso capita anche a sorpresa. Non c’è più pianificazione, così nessuno si può preparare.

Trenord dipende dall’ente regionale. Ci sono stati contraccolpi dalla fase di turbolenza politica?
Per il momento no. Devo dire che Trenord ha lavorato molto bene con questa giunta, che l’ha pensata e strategicamente accettata e spinta in avanti attraverso la firma di un contratto di servizio assolutamente adeguato a livello di risorse. Ma Trenord ha anche approvato un piano industriale da qui al 2015 che le consente di andare avanti senza contraccolpi.

Passiamo alle prospettive future. E’ notizia di poco fa che la gara per la cessione del 49% di Gtt è andata deserta. A Trenord interessa il dossier Torino?
Adesso partirà la trattativa privata con i soggetti che hanno manifestato interesse a questo dossier. Trenord in questo momento ha posto la questione ai soci. Sono FNM e Trenitalia a dare una risposta.

Lei che cosa ne pensa?
Penso che quando ci sono operazioni specifiche come quella della GTT bisogna portare il dossier ai soci. Nel caso GTT lo abbiamo fatto.

Perché è espandersi verso Torino?
Il punto non è Torino. Il punto è che nel futuro ci sono le aziende multimodali. In futuro ci saranno sempre di più appalti integrati tra ferro e gomma. E’ giusto che gli operatori inizino ad attrezzarsi. GTT è multimodale, ecco perché ci interessa. E’ il primo che va sul mercato, ecco perché ci siamo misurati.

Una volta si parlava di Atm che si voleva fondere con Gtt. Invece adesso è Trenord…
Io avevo lanciato questa suggestione dell’idea di unire Trenord e Atm. Non è andata. Ma ci sono altre operazioni sul mercato.

Che cosa si aspetta dal 2013.
Un percorso di crescita dell’efficacia. Siamo molto concentrati. Vogliamo raggiungere gli obiettivi di qualità prefissati. Vogliamo creare valore e aumentare la nostra capacità di investire
di Fabio Massa

Fonte Affaritaliani.it

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