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nuvola85

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I personaggi più noti di Hollywood si fanno fotografare mentre svapano

Lo svapo è diventata una moda che ha coinvolto persino le facce più note di Hollywood, confermando l’utilità delle e-cig per tutti i fumatori, desiderosi di abbandonare il loro vizio ricorrendo ad un apparecchio innovativo ed innocuo per la salute.

Leonardo DiCaprio nel corso del rito che ha previsto l’assegnazione degli Screen Actors Guild Award in Gennaio svapava pubblicamente. Le foto di Di Caprio alle prese con la sua e-cig furono diffuse e generarono molte opinioni contrarie, così fu vietato a DiCaprio di svapare durante la cerimonia degli Oscar, in occasione della quale gli furono consegnati dei premi. L’attore ha dichiarato di essere divenuto un accanito svapatore, dopo essere riuscito ad abbandonare il vizio del fumo di sigaretta ricorrendo alle e-cig.

Dopo DiCaprio numerosi altri vip si sono fatti fotografare alle prese con le loro sigarette elettroniche, riempiendo i giornali di gossip statunitensi. Dopo il cantante Ricky Martin che ha cominciato a svapare per il bene dei figli e l’attore Samuel L. Jackson, altri personaggi famosi hanno reso pubblico il loro amore per il vaping. Tra di essi Katherine Heigl, bellissima attrice statunitense, conosciuta nel nostro paese per la partecipazione alla serie Grey’s Anatomy. L’attrice americana è stata fotografata diverse volte mentre svapa e nel corso di una puntata del David Letterman Late Show, convinse il noto presentatore a svapare la sua sigaretta elettronica ed egli diede la sua approvazione.

Fra gli attori più conosciuti di Hollywood fotografati con le sigarette elettroniche ricordiamo Johnny Depp, John Cusack, Norman Reedus,Tom Hardy, Katy Perry, Michelle Rodriguez e Julia Louis-Dreyfus.

Nel mondo della moda invece ricordiamo la modella Cara Delevigne, che insieme all’attrice Michelle Rodriguez si è fatta fotografare mentre aspirava dalla sua e-cig, mentre assisteva ad una partita dei Knicks al Madison Square Garden di New York.

Insomma, nonostante tutto svapare apertamente diventa sempre più un’attività accettabile e normale. E questo non può che fare bene a tutto il mondo del vaping.

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Anche l’industria del tabacco sostiene la diffusione delle sigarette elettroniche

La Philip Morris sul giornale neozelandese Stuff ha dichiarato che si augura nel prossimo futuro che nel mondo si diffondano dei prodotti alternativi alla sigaretta classica, che possano appagare la continua richiesta di tabacco e nicotina. La dichiarazione della Philip Morris è alquanto sorprendente e si ricollega alla richiesta avanzata dall’azienda alle autorità neozelandesi di regolamentare in maniera non proibitiva il suo riscaldatore di tabacco. Questo prodotto riscalda il tabacco senza bruciarlo e verrà valutato dal ministero della salute insieme alle sigarette elettroniche.

La Philip Morris in questa dichiarazione ha persino sostenuto che le sigarette elettroniche dovrebbero essere accessibili come quelle tradizionali, ma ma con una regolamentazione diversa per spingere i fumatori ad usarle. Comportarsi in maniera differente significherebbe andare contro gli interessi dei consumatori, senza contenere i danni determinati dal fumo di tabacco. Per queste ragioni il colosso dell’industria del tabacco nel suo appello alle autorità chiede di non applicare alle alle sigarette elettroniche le stesse regole restrittive previste, per la pubblicità delle sigarette tradizionali.

Per finire la Phiilip Morris chiede anche al governo di prendere in considerazione la tassazione delle e-cig e degli accessori. Affermando che è necessario applicare delle imposte leggere sui liquidi e sui riscaldatori di tabacco e che si abbia la facoltà di usarli dove non si può fumare. Questa richiesta, insieme alle altre che sono pervenute, verranno avanzato alle autorità sanitarie nei prossimi giorni.

Quindi sembra che l’industria del tabacco desideri lasciare perdere le sigarette classiche, per sostenere i metodi alternativi al fumo di tabacco. Si tratta di una notizia stupefacente, che può generare nel settore delle conseguenze sia positive che negative. Si avranno sicuramente dei sostenitori influenti del settore del vaping; tuttavia colossi di questo tipo sono destinati ad accaparrarsi tutto il mercato, ma per la salute dei consumatori si tratta di una notizia davvero favorevole.

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E’ stata proposta una nuova catalogazione del glicole propilenico

Il settore delle sigarette elettroniche potrebbe essere completamente rivoluzionato da una proposta che sta valutando la European Chemicals Agency. Il Federal Institute for Occupational Safety and Health di Dortmund, ha richiesto la riclassificazione del glicole propilenico, dichiarandolo irritante per l’apparato respiratorio.

Nel caso in cui tale riclassificazione dovesse essere presa in considerazione, il regolamento dovrà prevedere i seguenti ammonimenti: prima di tutto dovrà essere chiarito che il glicole propilenico potrà determinare danni alle vie respiratorie, si dovrà evitare di respirarlo, dovranno  essere impiegate unicamente in zone aperte o ben areate, in caso di inalazione si ci dovrà spostare in zone aperte e porsi in una posizione che renda la respirazione più agevole, si ci dovrà rivolgere ad un centro antiveleni o ad un medico, si dovrà custodire in un luogo ben areato e si dovrà mantenere il raccoglitore chiuso sottochiave.

Questa nuova classificazione, porterebbe a conseguenze molto pesanti sul settore dei liquidi per le sigarette elettroniche. Nel report sottoposto all’agenzia, si chiarisce che questa nuova catalogazione è indispensabile perché il glicerolo vegetale viene impiegato per generare il fumo artificiale nelle discoteche, nei teatri o come liquido per essere vaporizzato nelle e-cig. Questa iniziativa quindi serve a proteggere sia i soggetti privati che i lavoratori nell’ambito dello spettacolo che si espongono ai fumi.

A questo punto dobbiamo chiederci se il glicole propilenico è così nocivo, la risposta è che la funzionalità polmonare rimane quasi invariata dopo l’esposizione al glicole propilenico, ma con una riduzione irrisoria del volume espiratorio forzato al secondo dal 103% al 102%. Inoltre, bisogna considerare che il volume espiratorio forzato al secondo può variare per diverse ragioni, come il calore o l’umidità dell’aria. Attualmente non è stata ancora presa nessuna decisione definitiva, il dibattito è ancora aperto e se si visita il sito dell’Echa è possibile leggere tutte le caratteristiche della nuova proposta.

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