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Energie a confronto come riscaldare la nostra Casa

Energie a confronto come riscaldare la nostra Casa

Energie a confronto come riscaldare la nostra Casa. Questa è una delle domande che più spesso ci sentiamo porre da i nostri clienti che visitano il nostro punto vendita di Ladispoli in provincia di Roma.

La prima considerazione da fare è:

“Quanto consuma la mia casa? Di quanto “calore” ha bisogno la mia casa per essere riscaldata nel periodo invernale?”

In altre parole la Nostra casa è ben isolata termicamente ? è in grado di conservare al suo interno il calore che le forniamo ? il calore che immettiamo  viene disperso ?
Questa considerazione è fondamentale in quanto più la nostra abitazione disperde calore più energia ci occorre per riscaldare la Nostra abitazione.

Fatta questa considerazione vediamo se c’è un modo per determinare una graduatoria di “convenienza” tra alcune delle fonti energetiche più facilmente reperibili nel Nostro mercato. In particolare esamineremo qui le seguenti tipologie

1) Energia Elettrica
2) GPL
3) Metano
4) Pellet
5) Legna

1) L’energia elettrica.

Bene esistono principalmente 2 metodi per riscaldare la casa con l’energia elettrica. Il primo mediante una stufa elettrica tradizionale, il secondo tramite le pompe di calore. 
La Stufa Elettrica

Consideriamo che la nostra stufa abbia un rendimento del 95%. Assumiamo che il costo della corrente elettrica sia di 21 centesi di € al kW.

Allora il costo di 1 kW termico sarà:
€ kw termico=  Costo Energia Elettrica 0,21 [€/kW] / Rendimento stufa 0,95 [95%] = 0,2211 [€/kW]

(Annotiamo tale valore evidenziato che riporteremo in seguito in una tabella riepilogativa)

Ciò significa che per ogni kW termico di cui la Nostra abitazione ha bisogno per il riscaldamento invernale, dobbiamo spendere 22,11 centesimi di €.

Per riprendere la Nostra considerazione sul fabbisogno energetico della nostra casa, possiamo pensare che le case costruite in Italia negli anni 70-80…90 e fino al 2000, hanno bisogno di circa 120 W termici / metro quadrato . Se abbiamo una superficie di 100 mq, avremo bisogno di 120 x 100 = 12.000 W termici= 12 kW termici. Visto che la nostra stufetta elettrica ha un rendimento del 95%, che significa che per ogni 100 W elettrici ne otteniamo 95 W termici, per ottenere 10 kW termici abbiamo bisogno di :

Energie a confronto come riscaldare la nostra Casa

12 kW termici / 0,95 [95%] = 12,63 Kw elettrici !!!

Improponibile !!!!

In Italia la fornitura massima per civile abitazione è di 6 kW, mentre la maggior parte delle famiglie hanno un contatore da 3 kW. Per cui è impossibile pensare di riscaldare una casa da 100 mq. con delle stufe elettriche!!!

E se al posto della stufetta elettrica utilizzassimo una pompa di calore?

rhoss

Ipotizzando di avere una pompa di calore di medie caratteristiche con “Coefficiente di prestazioni” (in inglese COP) pari a 4 (oggi ci sono in commercio anche pompe di calore che superano questo coefficiente per esempio Electa Thaiy by Rhoss ) per cui per ogni kW elettrico ne otteniamo 4 kW termici. Allora per ottenere i sopracitati 12 kW termici avremmo bisogno di:

12 kW termici

__________________ = 3 kW elettrici !!!!!

       4

Ecco allora che utilizzando una pompa di calore, risulta possibile riscaldare una casa anche non perfettamente coibentata termicamente anche in classi energetiche degli edifici come la D e la E.

E per quanto riguarda i costi di gestione di una pompa di calore?

Pensando di avere sempre un COP = 4 e che come sopra il costo della corrente elettrica sia di 21 centesi di € al kW,
€ kw termico=   Costo Energia Elettrico 0,21 [€k/W] / Rendimento pompa di calore 4 = 0,053 [€/kW]

Anche qui annotiamo il nostro valore evidenziato, per inserirlo nella tabella riepilogativa finale.

Balza subito agli occhi che scaldare la casa del nostro esempio con una stufetta elettrica ( 0,221 €/kW termico) costa 4 volte di più ( 0,053 €/kW termico) che non utilizzando una pompa di calore!

2)  GPL

Poniamo come ipotesi che il costo del GPL sia di 1,10 €/l e di avere una caldaia a GPL a condensazione con rendimento pari a 95%.

E’ noto che il potere calorico del GPL è di 6.070 kCal per litro.

Inoltre 1 kCal è pari a 0,001163 kW.

Allora possiamo iniziare a convertire il potere calorico del GPL da kCal a kW.

Potere calorico [Kw/L] = Potere calorico [6.070 kCal/L]  X  [0.001163 kcal/kW] =   7,06 kW/L

Quanto ci costa un kW termico con il GPL?

Se 1 litro di GPL costa 1,1 € e con 1 litro otteniamo 7,06 kW allora basterà fare:

Costo kW termico con il GPL =  1,1  [€/L]  /  7 ,04 [kW/L]     =    0,1562  [ € / kW ]

Ora poichè abbiamo ipotizzato che la nostra caldaia abbia un rendimento del 95% avremo

Costo kW termico con Caldaia a GPL =     0,1562  [ € / kW]    /    0,95 [95%]     =    0,1644 [ €/ kW ]

Ciò significa che per scaldarci con il GPL occorrono 0,1644 € per ogni kW termico di cui abbiamo bisogno

3) Metano

CityPlusHEItalthermgplemetano

Poniamo come ipotesi che il costo del Metano sia di 1,00 €/mc. e di avere una caldaia a metano a condensazione con rendimento pari a 95%.

E’ noto che il potere calorico del Metano è di 8.500 kCal per mc. (metrocubo)

Inoltre 1 kCal è pari a 0,001163 kW.

Allora possiamo iniziare a convertire il potere calorico del metano da kCal a kW.

Potere calorico [Kw/mc.] = Potere calorico [8.500 kcal/mc.]  X  [0.001163 kcal/kW] =   9,89 kW/mc.

Quanto ci costa un kW termico con il Metano ?

Se 1 mc. di Metano costa 1,00 € e con 1 mc. otteniamo 9,89 kW allora basterà fare:

Costo kW termico con il Metano =   1,00  [€/mc]    / 9,89 [kW/mc.]   =    0,1011  [ € / kW ]

Ora poichè abbiamo ipotizzato che la nostra caldaia abbia un rendimento del 95% avremo

Costo kW termico con Caldaia a Metano =    0,1011 [€/kW] / 0,95 [95%]    =    0,1064 [ €/ kW ]

Ciò significa che per scaldarci con il Metano occorrono 0,1064 € per ogni kW termico di cui abbiamo bisogno

4) Pellet

pellet

Poniamo come ipotesi che il costo del Pellet sia di 0,33 €/kg. e di avere una stufa a pellet con rendimento pari a 85%.

E’ noto che il potere calorico del Pellet è di 4.500 kCal per kg.

Inoltre 1 kCal è pari a 0,001163 kW.

Allora possiamo iniziare a convertire il potere calorico del Pellet da kCal a kW.

Potere calorico [Kw/kg] = Potere calorico [4.500 kcal/kg]  X  [0.001163 kcal/kW] =   5,23 kW/kg.

Quanto ci costa un kW termico con il Pellet ?

Se 1 kg. di Pellet costa 0,33 € e con 1 kg. otteniamo 5,23 kW allora basterà fare:

Costo kW termico con il Metano =   0,33 [€/mc]    / 5,23 [kW/mc.]   =    0,063  [ € / kW ]

Ora poichè abbiamo ipotizzato che la nostra caldaia abbia un rendimento del 85% avremo

Costo kW termico con Caldaia a Pellet =    0,063 [€/kW] / 0,85 [85%]    =    0,074 [ €/ kW ]

Ciò significa che per scaldarci con il Pellet occorrono 0,74 € per ogni kW termico di cui abbiamo bisogno

5) Legna

legna

Poniamo come ipotesi che il costo della Legna sia di 0,15 €/kg. e di avere una stufa a Legna con rendimento pari a 80%.

E’ noto che il potere calorico del Pellet è di 3.500 kCal per kg.

Inoltre 1 kCal è pari a 0,001163 kW.

Allora possiamo iniziare a convertire il potere calorico del Pellet da kCal a kW.

Potere calorico [Kw/kg] = Potere calorico [3.500 kcal/kg]  X  [0.001163 kcal/kW] =   4,07 kW/kg.

Quanto ci costa un kW termico con la Legna ?

Se 1 kg. di Legna costa 0,15 € e con 1 kg. otteniamo 4,07 kW allora basterà fare:

Costo kW termico con la Legna =   0,15 [€/mc]    / 4,07 [kW/mc.]   =    0,037  [ € / kW ]

Ora poichè abbiamo ipotizzato che la nostra caldaia abbia un rendimento del 85% avremo

Costo kW termico con Caldaia a Legna =    0,037 [€/kW] / 0,80 [80%]    =    0,046 [ €/ kW ]

Ciò significa che per scaldarci con la Legna occorrono 0,46 € per ogni kW termico di cui abbiamo bisogno

Riepilogo

Stufetta Elettrica € 0,2211 per ogni kW termico

Caldaia a GPL € 0,1644 per ogni kW termico

Caldaia a Metano € 0,1064 per ogni kW termico

Caldaia a Pellet  € 0,074 per ogni kW termico

Pompa di Calore € 0,053 per ogni kW termico

Caldaia a Legna € 0,046 per ogni kW termico

Considerazioni finali

Secondo la tabella  oggi ancora converrebbe la legna e la clientela è convinta che il pellet sia il massimo in convenienza ma secondo il mio modestissimo parere la gara la vince la pompa di calore e di gran lunga specialmente se state in procinto di ristrutturare il vostro impianto termico e quindi avete la possibilità di realizzare un impianto radiante a bassa temperatura sia a pavimento o a soffitto o semplicemente a ventilconvettori , in questo caso con la pompa di calore avete la possibilità di produrre caldo freddo e acqua sanitaria mentre con gli altri sistemi al massimo riscaldamento ed acqua sanitaria ( e per la climatizzazione estiva dobbiamo comprare e farci installare degli split) , ma cosa molto importante è  avrete voglia e tempo di andare a comprare il pellet o la legna ? caricarlo sulla macchina, portarlo a casa, scaricarlo in un deposito (sperando di avere lo spazio dove conservarlo) e, all’occorrenza, portarlo su e caricare la stufa;  pulire la stufa dalla cenere, accertarmi che la combustione sia efficace, controllare che il sistema di evacuazione fumi si efficace ed efficiente secondo le ultime normative…..

Bisogna sfatare anche il mito del costo elevato per la realizzazione di un impianto a pompa di calore poiché il denaro speso in più inizialmente ci tornerà indietro con il risparmio energetico senza considerare gli attuali sgravi fiscale e la possibilità di aderire alla tariffa sperimentale D1 per chi installa pompe di calore come climatizzazione principale della propria abitazione.

Questo articolo comunque non vuole assolutamente screditare i sistemi a biomassa è solamente una riflessione ed una ricerca su altri sistemi disponibili in commercio che secondo il mio modestissimo parere oltre ad essere sicuramente più economici creano molti meno problemi sulla loro gestione rendendo la nostra abitazione sicuramente molto più confortevole ed accogliente in tutte le stagioni dell’anno.

Se sei interessato ad un preventivo o ad una consulenza gratuita non esitare a contattarci al 069948322 o 3275516502 o via mail a [email protected] , [email protected] , siamo sempre disponibili a rispondere alle tue domande ed a proporti la giusta soluzione per la tua casa.

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Manutenzione della Cassetta Incasso WC

Manutenzione della Cassetta Incasso WC

Manutenzione della Cassetta Incasso WC, le cassette wc ( il famoso sciacquone ) sono di diversa tipologia al momento della progettazione o del rifacimento del nostro bagno dobbiamo decidere quale installare tenendo conto della funzionalità ma anche del fattore estetico. Una delle più comode fra le tipologie esistenti è sicuramente quella ad incasso. La cassetta wc incasso  viene installata all’ interno della parete sotto le maioliche lasciando a vista solo la parte da pigiare per lo scarico, di solito, nelle ultime produzioni, è composta da una placca, che puo’ essere di vari colori, con due pulsanti uno che scarica, solitamente, 3 lt. e l’altro 9 lt. , molto interessante per il risparmio idrico. Per installare una cassetta incasso wc non sono richieste grandi caratteristiche tranne lo spessore del muro dove verrà incassata che dovrà essere minimo 10 cm., comunque non allarmatevi esistono soluzioni tecniche anche per situazioni dove il muro è meno di 10 cm.

Quindi abbiamo assodato che la cassetta incasso da un risultato migliore per quanto riguarda l’estetica e per il risparmio idrico ma di contro ha la manutenzione più difficile, infatti proprio perchè incassata i relativi pezzi interni sono difficilmente raggiungibili e le parti interne, guarnizioni, valvole e galleggianti essendo in materiale plastico sono più facilmente deteriorabili ed hanno quindi una durata di molto inferiore ai normali pezzi degli scarichi tradizionali.

La manutenzione della nostra cassetta incasso diventa un punto fondamentale, infatti, se non ben mantenuta, la nostra cassetta incasso wc, invece di farci risparmiare acqua, ce ne fa consumare di più, quindi è meglio tenerla sempre in perfetta efficienza controllandola periodicamente.

Le marche presenti sul mercato sono molteplici tra cui Geberit, Grohe, Catis, Valsir, Coes, Faismilani, Oliver, Pucci, ITS Todini, Kariba, Stir Blitz e tante altre ancora e anche se la nostra cassetta incasso è fuori produzione bisogna sapere che i ricambi cassette incasso wc sono sempre rintracciabili nei migliori shop on line del settore o nei negozi di idraulica più forniti .

In questo articolo parleremo della semplice Manutenzione della Cassetta Incasso WC senza entrare nello specifico degli eventuali problemi che la nostra Cassetta incasso potrebbe creare, argomento che tratteremo nello specifico nei prossimi articoli .

La causa principale del malfunzionamento della nostra Cassetta incasso wc dipende dalla formazione del calcare che crea problemi alla valvola di scarico al galleggiante o alla sede della cassetta e per evitare questo è bene fare periodicamente un lavaggio con prodotti specifici.

 Un prodotto professionale e specifico per questo trattamento e il F200 , prodotto dalla Faren,   è concentrato e risolve completamente il problema senza lasciare alcun residuo di calcare dopo il trattamento. Non intacca e Non deforma parti e componenti in plastica o gomma.

Il trattamento è possibile farlo Base e Finitura e più precisamente per il Base Versare 500ml di prodotto ( metà confezionee)  nella cassetta piena d’acqua, lasciare agire per 5-10 minuti, chiudere l’acqua di entrata (nella cassetta) e scaricare, mentre per effettuare la Finitura sempre con l’acqua di entrata chiusa versare 500ml di prodotto ( l’altra metà della confezione), lasciare agire per 2-3 minuti, riaprire l’acqua, lasciare riempire la cassetta e scaricare il tutto, con questa manutenzione togliamo tutto il calcare formatosi nella nostra Cassetta Incasso WC preservandone la durata nel tempo.

by Raffaele Imperato

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