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FESTIVAL DEI SARACENI: ARRIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO

Domenica si conclude il Festival dei Saraceni di Pamparato

Siamo arrivati alle fasi finali del Festival dei Saraceni, l’appuntamento musicale di Pamparato, che ha fatto scoprire, o riscoprire, la vallata, portando grandi musicisti anche in altre località del cuneese. Dopo quasi un mese di concerti, tutti gratuiti, e due conferenze, si sta per chiudere questo appuntamento che da 45 anni porta la grande musica a Pamparato, e da quest’anno l’ha fatta uscire dai confini, perché la musica, si sa, difficilmente rimane imbrigliata in qualche luogo, ma deve vagare libera.
Sabato alle 18 si tiene la seconda conferenza “La regola dell’arte”, presso l’oratorio di Sant’Antonio. “Il lavoro della voce”, questo il titolo della conferenza a cura di Sabrina Avantario e Lorenzo Muzzi.
I due artisti si esibiranno poi la sera alle 21, sempre presso l’oratorio. Sabrina Avantario sarà al pianoforte insieme al baritono Lorenzo Muzzi. Il repertorio che proporranno saranno arie e musiche di Rossini, Donizzetti, Verdi, Bizet e Gounod.
Il Festival dei Saraceni si conclude per quest’anno, domenica alle 17, con un concerto, sempre nell’oratorio, con l’ensemble “Cordero di Pamparato” degli allievi dei corsi di perfezionamento dell’Istituto Musicale Stanislao Cordero.
“Vorremmo ringraziare tutti gli enti che ci hanno dato fiducia, prima di tutto il Comune di Pamparato. Inoltre un ringraziamento va ai grandi artisti che sono venuti qui a portare la loro arte, e a farci apprezzare la loro musica. Infine grazie alle tantissime persone che hanno accolto il nostro invito e che abbiamo visto soddisfatte alla fine di ogni spettacolo. L’invito va a tutti per il prossimo anno, sempre a Pamparato, e sempre con la grande musica”, ha detto Cinzia Mela, direttore artistico della manifestazione.

Pamparato, 10 agosto 2012

Per informazioni sul Festival dei Saraceni
[email protected]
infoline +393458199074

Ufficio stampa: Barbara Testa – +393395095492

(le foto sono di Giulia Iacolutti)

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UN PO’ DI IRLANDA AL FESTIVAL DEI SARACENI DI PAMPARATO

Ultimi due appuntamenti del Festival dei Saraceni

Musica irlandese, nel programma del Festival dei Saraceni. Giovedì sera alle 21, nell’oratorio di Sant’Antonio arriva “The Merrow…una favola irlandese”. Ludovico Mosena alla ghironda, flauti e percussioni, Tullia Larese Roia all’arpa e percussioni, Daniela Castiglione alla voce recitante.
Col tempo la musica irlandese si è suddivisa in “musica da danza” e “musica da ascolto”. Il repertorio folkloristico irlandese è stato composto per la maggior parte tra il Seicento e il Settecento da musicisti che tramandavano la musica oralmente.
Quello che viene proposto giovedì sera è un viaggio musicale verso l’Irlanda, attraverso le sonorità di questa musica che è arrivata fino ai giorni nostri.
Il Festival prosegue sabato 11 agosto con la conferenza “La regola dell’arte”, in programma alle 18, nell’oratorio di Sant’Antonio a Pamparato. Sabrina Avantario e Lorenzo Muzzi parleranno di “Il lavoro della voce”.
Alle 21, nello stesso oratorio, si terrà invece il concerto di chiusura del Festival. Sabrina Avantario al pianoforte e Lorenzo Muzzi baritono, proporranno musiche di Rossini, Donizzetti, Verdi, Bizet e Gounod.

Il Comune di Pamparato fa sapere che dopo il 10 di agosto, sarà possibile effettuare visite guidate alla cappella di San Bernardo, previo appuntamento. Per informazioni chiamare gli uffici comunali al numero 0174.351113  (gli uffici comunali sono aperti al pubblico dal martedì al sabato mattino dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e il giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00).

Pamparato, 8 agosto 2012

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(le foto sono di Giulia Iacolutti)

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AL FESTIVAL DEI SARACENI UN ITINERARIO MUSICALE CON FABIO MINA

Il Festival si sposta nella cappella di San Bernardo, maltempo permettendo

Continuano i successi di pubblico per il Festival dei Saraceni, che sta volgendo al termine (l’ultimo concerto è in programma domenica 12 agosto). Il prossimo appuntamento con la musica è martedì sera, presso la  cappella di San Bernardo di Pamparato (in caso di maltempo il concerto sarà spostato all’interno dell’oratorio di Sant’Antonio). Dopo il concerto a Bastia Mondovì, nella splendida chiesa di San Fiorenzo, anche martedì 7 agosto ci si allontana dall’oratorio di Sant’Antonio per essere ospitati a  San Bernardo, per permettere  alla musica di migrare, incontrando nuovi estimatori, facendo scoprire il territorio. A San Bernardo, alle 21, si esibirà Fabio Mina (flauti, duduk, khaen, elettronica). Il suo sarà un itinerario musicale partendo dal suono e dal respiro, che nei flauti diventa suono, attraversando talvolta le elaborazioni dell’elettronica e il “rumore” che ci circonda, fino ad arrivare al silenzio. In un ciclo.
Fabio Mina è nato a Rimini nel 1984 e ha iniziato a studiare flauto da bambino, si è diplomato nel 2004 al Conservatorio di Pesaro e dal 2000 si è dedicato alla composizione. Ha studiato la musica del nord dell’India, del Giappone e Persiana e dal 2002 ha cominciato lo studio del bansuri (il flauto traverso indiano), del dizi e del bawu (due tipi di flauti cinesi), del duduk (oboe armeno) dello shakuhachi (flauto giapponese della tradizione Zen), del ney (flauto presente in tutto il Medio Oriente), della fujara (flauto armonico di grandi dimensioni tipico in Slovacchia) e del khaen (organo a bocca tailandese). Si interessa da tempo di musica antica e sacra di diversa provenienza geografica. Ha frequentato workshops di Markus Stockhausen, Kenny Wheller, Tristan Honsinger, Sascha Armbruster, Burkhard Beins, Orm Finnendahl. Nel 2006 si trasferisce a Berlino. Ha modo di fare molte esperienze con musicisti di strada, danzatori e pittori. Nel 2007 partecipa al festival di musica contemporanea MaerzMusic. Si esibisce in solo, in duo con Danilo Rinaldi, ha progetti con il fratello Luca (pianista e giovane regista) e in trio con Danilo Rinaldi e Mirco Ballabene. Dal 2008 collabora con Markus Stockhausen, con cui ha partecipato alla RuhrTriennale a Duisburg e ad altri Festival in Italia e in Germania e con cui collabora in Workshop di musica Intuitiva. Inoltre ha suonato con musicisti come Tara Bouman, Fabrizio Ottaviucci, Kudsi Erguner, Dinesh Mishra, Cristiano De Andrè. Nel 2011 ha registrato l’album “Vìreo” con Danilo Rinaldi e Mirco Ballabene; è stato prodotto da Markus Stockhausen e registrato e mixato da Walter Quintus, per l’etichetta tedesca Aktivraum. Come musicista cerca di approfondire i legami tra musica, suono e le sue radici spirituali.
Gli appuntamenti con la grande musica proseguono giovedì 9 agosto alle 21, nell’oratorio di Sant’Antonio con “The Merrow…una favola irlandese”, con Ludovico Mosena alla ghironda, flauti e percussioni, Tullia Larese Roia all’arpa e percussioni, e Daniela Castiglione come voce recitante.

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Il Festival dei Saraceni di Pamparato entra nel vivo ed “emigra” a Bastia

Archiviato il primo appuntamento del Festival dei Saraceni, giovedì 2 agosto alle 21, sempre nell’oratorio di Sant’Antonio, sarà la volta di “A.M.A. – Alla Mia Anita”, presentato da “La Città Invisibile”. Tra le antiche mura dell’oratorio si esibiranno Eva Beriatu (Anita) e Francesco di Giandomenico alla chitarra.

Eva Beriatu nata ad Atene nel 1978, come attrice si forma con A. Picchi, V. Monaco Westerstahl, A. Frabetti, D. de Summa, S.Wasson, Y. Ohno. Dal 2003 partecipa a spettacoli e letture per la regia di A. Picchi: Wake (2003), Uccelli (2004), Parènklisis (2005), Parole silenzio dolore(2005), Una scimmia per faretra (2005), La Iena di S. Giorgio / prima parte (2006). Del 2007 La Iena di S. Giorgio/prima e seconda parte, regia di M. Cossati, Setsu-Getsu-Ka di e con Yoshito Ohno. Nel 2009 partecipa al progetto speciale Mirandolinae di C. Mela tenutosi a Prato.
Francesco di Giandomenico si forma alla scuola di Claudio e Leonardo De Angelis. Si è laureato con il massimo dei voti in Chitarra, Discipline Musicali (specializzazione Chitarra), Didattica Strumentale e Repertorio per Chitarra e Orchestra; si è quindi specializzato a San Juan de Puerto Rico (USA) con Ernesto Cordero che nel 2009 gli ha dedicato il brano Meditaciòn per chitarra sola. Nel corso della sua formazione, inoltre, ha avuto modo di perfezionarsi con Leo Brouwer, Eduardo Fernandez, Wolfgang Lendle, Carlos Barbosa Lima, Juan Sorroche,Ivan Rijos, Roland Dyens, Helmut Jasbar, Hugo Geller e Neils Smith. Apprezzato per le sue doti interpretative. Francesco Di Giandomenico ha tenuto concerti in Italia e all’estero, realizzando prime esecuzioni di opere di Cordero, Sorroche, Benedetti, Magrino, Bolli e Rodriguez, alcune delle quali a lui dedicate.

Lo spettacolo, che alterna recitazione e musica, ripercorre a ritroso nel tempo le tappe fondamentali di un rapporto, quello fra Anita e Giuseppe Garibaldi, lasciando intravvedere sullo sfondo del racconto gli eventi storici di cui furono protagonisti.

Il Festival dei Saraceni prosegue il giorno dopo, venerdì, questa volta spostandosi nella Chiesa di S. Fiorenzo a Bastia Mondovì, per aprirsi al territorio e coinvolgere anche altre realtà oltre a Pamparato. Questo concerto (sempre alle 21) vedrà protagonisti il Sator Duo, composto da Paolo Castellani al violino e Francesco di Giandomenico alla chitarra, musicisti eclettici, spaziano dalla musica antica a quella contemporanea passando attraverso il jazz e l’elettronica. Il Sator Duo è stato dccolto al suo recente debutto negli Stati Uniti come “…uno dei più entusiasmanti duo oggi in Italia…” (Robert Hutmacher Chicago, USA).

Un’attenta preparazione e un’approfondita ricerca in ambito storico e musicologico volta alla riscoperta del patrimonio di danze popolari della tradizione spagnola e sudamericana hanno permesso di selezionare un repertorio estremamente coinvolgente che ha ottenuto immediati riscontri di pubblico e di critica: “Accoppiata vincente non solo per lo smalto esecutivo, ma anche per la scelta del programma… Musica eccellente… Appaluditissimi” – Il Giornale dell’Umbria.

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STRUMENTI MUSICALI IN MOSTRA, E DUO SATOR

Prosegue con successo a Pamparato il Festival dei Saraceni con due appuntamenti domani

Continua con successo il Festival dei Saraceni di Pamparato. Dopo gli spettacoli di giovedì e di oggi, domani, sabato 4 agosto, alle 18, viene inaugurata la mostra “Un suono per ogni tempo”. L’appuntamento è presso il castello Cordero di Pamparato, sede del Comune. L’esposizione raccoglierà gli strumenti musicali di ogni tempo. Per l’occasione Michele Tadini si è occupato della sonorizzazione per il Festival dei Saraceni.
Michele Tadini vive a Parigi, compone musica per solisti, ensemble, orchestra, per il teatro e per istallazioni interattive; collabora con video-artisti, pittori, registi e poeti. E’ coordinatore dell’Irmus e docente presso l’Accademia Internazionale della Musica e dal 2009 è professore di composizione e informatica musicale, al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Lione.
Alle 21, poi, ci si sposta nell’oratorio di Sant’Antonio di Pamparato per ascoltare il Sator Duo, ovvero Paolo Castellani al violino e Francesco Giandomenico alla chitarra. I due musicisti si esibiscono stasera (venerdì) a Bastia Mondovì, sempre nell’ambito del Festival dei Saraceni. Definiti dall’americano Robert Hutmacher «Uno dei più entusiasmanti DUO oggi in Italia…», sono musicisti eclettici, che spaziano dalla musica antica a quella contemporanea passando attraverso il jazz e l’elettronica.
Il Festival prosegue martedì alle 21, presso la cappella di San Bernardo di Pamparato con Fabio Mina in concerto, per un itinerario musicale che, partendo dal suono e dal respiro, nei flauti diventa suono, attraversando talvolta le elaborazioni dell’elettronica e il “rumore” che ci circonda, fino ad arrivare al silenzio. In un ciclo.

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LETTERA APERTA DEL DIRETTORE ARTISTICO DEL FESTIVAL DEI SARACENI

Pamparato, 2 agosto 2012

Spettabile redazione,
mai avremmo pensato che lanciare la campagna di promozione dei corsi 2012 dell’Istituto Cordero di Pamparato con lo slogan “La musica fa male… all’ ignoranza” avrebbe potuto suscitare tanto risentimento in Giorgio Tabacco, per un periodo direttore del Festival dei Saraceni e che poi ha indirizzato/rivolto/orientato le sue mire verso l’ Academia Montis Regalis.
Dalla querelle fra lui e il Sindaco Mulattieri ci sarebbe piaciuto stare fuori, lontani, perché alle parole preferiamo i fatti.
Il problema è che Tabacco ha dato per morto il Festival dei Saraceni, quello che ai suoi tempi raccoglieva 15 spettatori a fronte di “un parterre da far invidia ai festival di musica internazionale” (parole di Tabacco).
Oggi le cose sono cambiate.
Forse.
In Valcasotto la musica colta è attesa e cercata. I nostri concerti e i nostri spettacoli raccolgono sempre il tutto esaurito. Basta leggere o chiedere per saperlo. O ancora meglio partecipare.
I Saraceni da Pamparato non sono mai andati via, sono sempre più vigorosi e pronti a conquistare nuovi territori.
Da quarantacinque anni il Festival vive e respira sulle montagne di Pamparato e sarà nostra premura che continui a farlo.
La musica la fa da padrona in estate, una musica che si evolve, che muta, cambia, per tornare sul pentagramma con qualche novità.
Non abbiamo nulla da insegnare, ma vorremmo dare un consiglio. Prima di criticare qualsiasi scelta fatta, è bene conoscere, informarsi, sapere come stanno le cose. Altrimenti sono tutte parole al vento, che come vengono se ne vanno. Ovviamente ci aspettiamo delle scuse.

Cinzia Mela
Direttore Artistico
Festival dei Saraceni – Pamparato

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FESTIVAL DEI SARACENI: INIZIO ENTUSIASMANTE

Oratorio pieno all’inverosimile. Alcune persone sono rimaste fuori

E’ stato un successo il primo concerto della quarantacinquesima edizione del Festival dei Saraceni di Pamparato. Prima dello spettacolo, alle 18, sempre Marco Marconi, il musicista che si è esibito, ha tenuto un’interessante conferenza dal titolo “Bach: il primo compositore jazz”. Alla sera, l’oratorio di Sant’Antonio era tutto al completo per l’esibizione di Marconi. Molte le persone che non sono potute entrare per assistere al concerto e sono dovute rimanere fuori. “E’ stato un successo meritatissimo, che è andato oltre le nostre più rosee aspettative, quello che ha visto Marco Marconi protagonista del primo concerto del Festival. Un successo che va a premiare gli artisti che si esibiscono e tutti coloro che hanno creduto nel ritorno in grande stile del Festival”, dicono gli organizzatori.
Sabato alle 21, era tutto pronto per una sera all’insegna della grande musica con Marconi, che ha riproposto in chiave jazz alcuni brani di illustri compositori come Bach, Mozart, Debussy, Vivaldi, e un anonimo rinascimentale di grande impatto per il pubblico. Inoltre Marco Marconi ha eseguito anche alcuni brani composti da lui stesso. La nuova chiave del concerto, voluta dal direttore artistico Cinzia Mela, ha colpito molto il pubblico presente, tanto che sono stati richiesti ben quattro bis, tutti eseguiti con maestria e precisione.
Ora ci si prepara al secondo appuntamento, giovedì 2 agosto, con “A.M.A. – Alla Mia Anita”, presentato da “La Città Invisibile”. Tra le antiche mura dell’oratorio si esibiranno Eva Beriatu (Anita) e Francesco di Giandomenico alla chitarra. Si tratterà di uno spettacolo, che alterna recitazione e musica, ripercorre a ritroso nel tempo le tappe fondamentali di un rapporto, quello fra Anita e Giuseppe Garibaldi, lasciando intravvedere sullo sfondo del racconto gli eventi storici di cui furono protagonisti.

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Musică-ae – Al via il 45° Festival dei Saraceni di Pamparato

Finalmente ci siamo! Il Festival dei Saraceni toglie i veli al programma e presenta tutti gli artisti e i luoghi dove  potremo ascoltare ottima musica durante la prossima estate. Ad un primo sguardo, si nota che è stato aumentato il numero dei concerti e che quest’anno il capoluogo di Pamparato no sarà il solo destinatario di tali eventi. Ma vediamolo nel dettaglio.

Sabato 28 Luglio alle 21, apertura del Festival davvero scintillante con il concerto del grande pianista jazz Marco Marconi, che ha raccolto l’invito di Cinzia Mela (direttore artistico del Festival dei Saraceni dallo scorso anno) di elaborare una lettura in chiave Jazz di alcuni brani di Bach, Scarlatti, Mozart, Rossini, Vivaldi. Assolutamente da non perdere.
La seconda giornata (Martedì 2 Agosto) viene dedicata dallo scorso anno ad uno spettacolo musicale in cui la musica, la parola, la recitazione e l’allestimento scenico si uniscono per dare vita ad un evento unico e completo. In questa edizione vedremo A.M.A. – Alla Mia Anita,  in cui  si ripercorrono a ritroso nel tempo le tappe fondamentali del rapporto fra Anita e Giuseppe Garibaldi lasciandoci intravvedere sullo sfondo gli eventi storici di cui furono protagonisti.  Con Eva Beriatu (Anita) e Francesco Di Giandomenico (chitarra). Il 2 Agosto alle 21 nell’Oratorio di Sant’Antonio.

Venerdì 3 Agosto il Festival si sposta nella stupenda cornice della chiesa di San Fiorenzo a Bastia Mondovì. Qui, alle 21, grazie alla collaborazione fra Festival dei Saraceni, Comune di Pamparato, Associazione Culturale “San Fiorenzo” e La Città Invisibile, si terrà il concerto del Sator Duo, con Paolo Castellani al Violino e Francesco Di Giandomenico alla chitarra. Il Sator Duo, già presente ed acclamato al Festival dei Saraceni dello scorso anno, torna a proporre un nuovo concerto ricco di musica
Sabato 4 Agosto vedrà un doppio appuntamento: alle 17,30 nel Prato del Ciliegio avrà inizio il concerto “All’ombra del Ciliegio”, eseguito dal M°Aldo Vianello e dagli allievi dell’Istituto Comunale di Musica Antica Stanislao Cordero di Pamparato con musiche di Bach, Bussotti, Maderna, Renosto, Vianello, Yaganisava. Il concerto si terrà in una radura nel bosco adiacente a Pamparato dove si verrà accompagnati dalle guide della Pro Loco di Pamparato. L’appuntamento è fissato per le 16 in piazza Marconi dove si partirà per una passeggiata nei boschi in direzione Prato del Ciliegio. Per chi non può o non vuole camminare è previsto un servizio navetta. In caso di maltempo il concerto sarà spostato all’interno dell’Oratorio di Sant’Antonio alle 21.
Alle 19.15, nel Palazzo Comunale, verrà inaugurata la mostra Un suono per ogni tempo composta da strumenti musicali di varie epoche. La sonorizzazione della mostra sarà a cura degli allievi del corso di musica elettronica tenuto da Michele Tadini per l’Istituto Comunale di Musica Cordero di Pamparato.

Martedì 7 Agosto il Festival torna ad uscire dai suoi luoghi usuali facendo scoprire ai presenti lo splendore della cappella di San Bernardo.  Sotto gli affreschi della cappella, Fabio Mina proporrà un itinerario musicale incantato attraverso l’uso di flauti, duduk, khaen, e con l’ausilio di una componente elettronica.

Giovedì 9 Agosto, torniamo all’interno dell’oratorio di Sant’Antonio con uno splendido concerto “The merrow…una favola irlandese” dedicato al folklore d’Irlanda delle ballate antiche, colte e profane, per celebrare questa terra che ha ispirato scrittori e poeti immersi nella leggenda. Una musica che rievoca battaglie, favole di eroi di mare e di terra, che cantano per gioia e per amore; una voce che nuovamente vibra dei loro echi lontani. Musica celtica medievale e rinascimentale eseguita dal duo “The Minuial” con Ludovico Mosena (ghironda, flauti, percussioni) e Tullia Larese Roia (arpa, percussioni) . La voce recitante è di Daniela Castiglione

Il concerto di chiusura (11 Agosto), quest’anno è affidato ad un duo collaudatissimo di nostri connazionali che ormai da anni hanno preso la strada del mondo. Sabrina Avantario, splendida pianista, e Lorenzo Muzzi, baritono virtuosissimo, ci offriranno un concerto fatto di arie e musiche del più grande repertorio operistico di Rossini, Donizzetti, Verdi, Bizet, Gounod. Da alcuni anni il loro percorso, ma soprattutto il loro impegno nella promozione della cultura musicale fra i giovani, li ha portati ad elaborare un metodo didattico basato sul workshop per bambini e ragazzi fra i 4 e i 12. A tal proposito, grazie alla loro collaborazione e agli accordi stretti fra il Festival dei Saraceni, l’Istituto Comunale di Musica Antica di Pamparato, La Città Invisibile e Cnolis (associazione belga di promozione culturale e musicale) verrà realizzato un  workshop per bambini e ragazzi fra i 4 e i 12 anni.
Domenica 12 Agosto, nell’Oratorio di Sant’Antonio si terrà il concerto conclusivo tenuto dagli allievi dell’Istituto Comunale di Musica Antica “Cordero di Pamparato” in cui verranno presentati i risultati degli studi e delle elaborazioni sviluppatesi nei giorni precedenti. Il programma di tale concerto sarà definito durante l’ultima settimana dei corsi.
Il 45° Festival dei Saraceni si mostra decisamente in ottima forma, in piena crescita, con una rinnovata vitalità e determinato a far parlare di se ancora per moltissimi anni.

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La musica fa male…. all’ignoranza!

Con questo slogan ripartono i corsi dell’Istituto Comunale di Musica Antica Stanislao Cordero di Pamparato legati al Festival dei Saraceni.
Finalmente in paese, dopo una lunga attesa, si torna a studiare, parlare, imparare e fare musica oltre che ad ascoltarla.
Quest’anno verranno attivati 10 corsi che coprono un amplio ventaglio di specializzazione e di perfezionamento, ma anche di alfabetizzazione musicale.
Seguendo questa direzione vengono proposti corsi di chitarra e mandolino, violino, liuto, flauto, canto individuale e canto corale, danza, sino ad arrivare a momenti di alfabetizzazione della composizione, all’improvvisazione musicale o all’ ensemble vocale. I docenti, provenienti da tutta europa, sono di altissimo livello: Sigrun Richter per il corso di liuto, Juliu Bertok per il perfezionamento di violino, Likke Anholm per la tecnica vocale e il canto solistico, Aldo Vianello per la chitarra e il mandolino, Letizia Butterin per la vocalità e il canto corale, Fabio Mina per il flauto e l’improvvisazione musicale, Carmen Stan per il perfezionamento di danza classica.
Novità importanti da quest’anno saranno il corso di musica elettronica in cui si approfondiranno gli strumenti della composizione e della spazializzazione del suono condotto da Michele Tadini e lo speciale corso di perfezionamento per complessi strumentali (violino, viola, violoncello, contrabbasso, oboe, corno, fagotto) condotto dal M° Fabio Neri. Per iscriversi ci sarà tempo sino alla fine di giugno.

Per tutti i dettagli e le iscrizioni www.festivaldeisaraceni.com

Elenco dei corsi attivi nell’estate 2012

– Canto – Tecnica vocale
– Canto corale
– Chitarra
– Danza classica e repertorio
– Flauto
– Improvvisazione e musica intuitiva
– Liuto
– Orchestra da camera
– Musica elettronica
– Violino

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Bilancio 44esima edizione del Festival dei Saraceni

Si è conclusa il 12 agosto 2011, la  quarantaquattresima edizione del Festival dei Saraceni di Pamparato.

La manifestazione culturale e musicale ha riscosso notevole successo grazie all’alta qualità degli

spettacoli proposti dalla nuova direzione artistica deLa Città Invisibile, che da quest’anno ha preso le redini del Festival, occupandosi dell’organizzazione degli appuntamenti.

Quattro serate dedicate alla lirica, al teatro, alla musica tradizionale classica spagnola e sudamericana sono bastate a richiamare l’attenzione di un pubblico di volta in volta sempre più numeroso, entusiasta e affezionato ai bis e ai banchetti di gustosi prodotti locali che a conclusione di ogni serata hanno allietato gli spettatori.

A chiusura di quest’edizione del festival si può decisamente ritenere che la fruttuosa collaborazione fraLa Città Invisibile, il Comune di Pamparato,la Pro Locodi Pamparato e gli sponsor abbia contribuito alla rinascita dello storico Festival musicale, famoso fin dagli anni Settanta per aver accolto artisti di fama internazionale.

La comunità locale è intervenuta con curiosità e partecipazione ai diversi appuntamenti. Non è un caso che siano state numerose le realtà che hanno scelto di sostenere la costruzione dell’evento e il progetto artistico e culturale nella sua totalità, dai privati alle piccole e medie aziende locali, dai grandi sostenitori a tutti coloro che hanno offerto un aiuto affinchè il Festival dei Saraceni tornasse a splendere nella sua vallata d’origine. Attraverso il teatro e la musica, protagoniste indiscusse dell’edizione, si è presentata di nuovo l’occasione per dar luce alla cittadina di Pamparato, culla di una lunga tradizione storica, etnografica e culturale. 

Oltre a nuove edizioni del Festival dei Saraceni sono già in cantiere progetti per l’avvio di corsi musicali estivi e altre iniziative.

Per ulteriori aggiornamenti: www.festivaldeisaraceni.com

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Festival dei Saraceni 2011

Cinquanta meno sei
Il volto del Festival dei Saraceni a quasi mezzo secolo dalla prima edizione

Il Festival dei Saraceni di Pamparato raggiunge la sua 44ª edizione e avvicinandosi anno dopo anno al mezzo secolo di attività non smette di stupire per la qualità e l’originalità delle proposte. Da quest’anno il Festival dei Saraceni diventa il risultato della stretta collaborazione fra il Comune di Pamparato e La Città Invisibile, realtà dal 1999 legata al mondo della musica, della lirica e del teatro.

Il festival debutterà sabato 30 luglio 2011 con un doppio appuntamento: alle 18.00 per il ciclo La regola dell’arte, le parole del M.° Nappo (Conservatorio dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma) apriranno la 44ª edizione con una conferenza dal titolo Il temperamento: contraddizioni e compromessi di un sistema, mentre alle 21.00, nell’Oratorio di Sant’Antonio, il divertentissimo concerto Sigismondo D’India e il suo tempo le dediche farnesiane, musica vocale e teatro italiano tra Manierismo e Barocco, con al cembalo lo stesso M.° Nappo e la stupenda voce del mezzosoprano Serenella Isidori. Il programma comprenderà musiche di D’India, Da Gagliano, Mazzocchi e presenterà due fra le più interessanti opere del primo seicento italiano, entrambe dedicate ad eminenti personaggi della famiglia Farnese.
Martedì 2 agosto alle 21.00 la Compagnia Cantharide presenterà Le Piume di Niobe, spettacolo di teatro e musica in una versione creata ad hoc per il Festival dei Saraceni. Il fruttuoso incontro di recitazione, canto e musica vede in scena un’attrice, una cantante e due musicisti (liuto, violino e viella). Niobe, anziana cantante che non può più cantare, ha improvvisamente paura di perdersi dopo aver perduto il suo bene più prezioso. Attraverso la musica rivive i ricordi di un passato da grande diva ma le difficoltà la fanno ripiombare nel presente. Niobe è sola ma non manca di umorismo. La sua arte è l’unica ancora di salvezza e va ritrovata. L’ omaggio è per tutte le grandi cantanti finite troppo presto nell’anonimato. Le musiche sono di Purcell, Charpentier, Monteverdi, Mozart, Beckett, Baldini.
Sabato 6 agosto alle 21.00 il Duo Castellani-Di Giandomenico di Perugia, reduce dal debutto oltreoceano con un ciclo di concerti a Chicago, presenterà il suo nuovo lavoro per violino e chitarra. L’approfondita ricerca volta alla riscoperta del patrimonio di danze popolari della tradizione spagnola e sudamericana ha permesso al Duo di selezionare un coinvolgente repertorio che ha ottenuto immediati riscontri di pubblico. Il programma propone brani di tango, milonga, fandango, con trascrizioni originali da Gardel, Granados, Piazzolla, De Falla, Brouwer e Cordero.
Sabato 12 agosto alle 21.00, nella Chiesa di San Biagio, l’Orchestra Accademia Musicale San Giovanni di Napoli, sotto la guida del M° Keith Goodman, chiuderà l’edizione 2011 del festival, regalando al pubblico un’ indimenticabile Concerto Sinfonico, proponendo un ricco e variegato programma musicale con brani da Rossini, Beethoven, Haydn, Faurè, Goodman, Schostakovich.

Vera novità di quest’anno è la volontà del Festival dei Saraceni di espandere i propri orizzonti, lasciando aperta la possibilità di aumentare il numero delle proposte presentate all’interno del proprio programma, cercando di raggiungere anche luoghi e forme fino ad oggi non percorsi. A questo scopo, da questa edizione, verrà avviato un percorso di collaborazione con altre realtà di eccellenza del panorama musicale nazionale.
Per i corsi estivi di perfezionamento, invece, ci sarà da aspettare ancora sino alla prossima edizone. Le selezioni verranno convocate per la prossima primavera e i corsi si terranno nei mesi di luglio e agosto 2012.

Per informazioni e aggiornamenti:

www.festivaldeisaraceni.com – [email protected]

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