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Incendio alla Reggia – Spettacolo Piromusicale

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  • 3 Settembre 2015

Sabato 12 Settembre 2015, ore 22.30 Giardino Storico della Reggia di Colorno (PR)

Al calar della notte il giardino della Reggia di Colorno diverrà un palcoscenico sorprendente, un’emozione unica, condita da un pizzico di storia e da un fascino incredibile.

Un “incendio” di suoni, luci e colori, animerà la Reggia di Colorno
Sabato 12 Settembre 2015 alle ore 22.30

La facciata verso il giardino settecentesco e il  grandioso scalone sarà la quinta d’eccezione di questo spettacolo di suoni e luci, che riporterà questo prestigioso edificio allo sfarzo di un tempo, proprio come avrebbe voluto la figlia di Luigi XV Re di Francia,  Luisa Elisabetta “Babet”, che fece del palazzo di Colorno la “Versailles dei Duchi di Parma”

Uno spettacolo di fiamme e bagliori, illumineranno il cielo in un crescendo di fantastiche coreografie luminose perfettamente sincronizzate a celebri composizioni musicali, in uno spettacolo mozzafiato e indimenticabile che farà rivivere i fasti del passato, quando ancora Re, Regine, duchi e cortigiani animavano le splendide sale, i cortili e il magnifico giardino alla francese.

Ingresso a  offerta

Per informazioni
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica di Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile

c/o Reggia di Colorno
tel.  0521. 313790 fax 0521.521370
www.turismocolorno.it  – [email protected]
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IL TURCO IN ITALIA – Un dramma buffo in due atti di Gioachino Rossini Martedì 28 Luglio 2015 ore 21:30 Giardino Storico della Reggia di Colorno

Quest’anno alla Reggia di Colorno la stagione lirica propone due opere: dopo “Madama Butterfly” del 7 luglio è la volta del “Il Turco in Italia”, il 28 luglio (ore 21.30) un dramma buffo in due atti di Gioachino Rossini, la cui prima rappresentazione si tenne a Milano, Teatro alla Scala, il 14 agosto 1814. Non fu un accolta bene dal pubblico e a decretarne il successo fu Maria Callas nella leggendaria rappresentazione al Teatro Eliseo di Roma nel 1950 e ripresa poi alla Scala nel 1955.

Un’opera, questa, poco rappresentata e poco conosciuta. Quindi una produzione che si propone di fare un’operazione culturale nel far conoscere e divulgare anche opere meno rappresentate ma altrettanto divertenti e fruibili da tutto il pubblico.

L’azione si svolge a Napoli, dove sbarca il principe turco Selim e subito fa la corte a donna Fiorilla, lei accetta volentieri le sue attenzioni e lo invita a casa a prendere un caffè. Geronio, marito di Fiorilla, trova la moglie che civetta con il principe ma non ha il coraggio di affrontare la situazione. Baruffe e gags si susseguono finché alla fine ritorna la tranquillità familiare e Selim torna in Turchia con una sua vecchia fiamma: Zaida.

E’ in sostanza un dramma di infedeltà coniugale, ha tutti gli ingredienti dell’opera buffa e la regia di Eddy Lovaglio ha voluto porre l’accento proprio su questo aspetto dell’opera amplificandolo e regalando al pubblico momenti di ilarità. Questo “Turco in Italia” si rifà un po’ alla “Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo, all’ “Oro di Napoli” di De Sica, e…tante altre sorprese.

Questo “Turco in Italia” è anche un’operazione culturale che si è voluto fare insieme al M° Roberto Barrali, che dirigerà i solisti dell’Orchestra Cantieri d’Arte e che ha compattato la partitura, troppo lunga in origine e rimaneggiata da rifacimenti non solo Rossiniani, facendole riacquistare freschezza e brillantezza nel ritmo musicale e vocale.

Di grande spessore gli interpreti: il basso/baritono Dario Giorgelè vestirà i panni di Selim, il principe turco. Artista di grande spessore e professionalità, voce duttile e apprezzato anche per le sue doti attoriali da registi con i quali ha lavorato come Filippo Crivelli, Maurizio Nichetti, Michele Placido, Stefano Mazzonis, Lamberto Puggelli, Hans Holmann, Jorge Lavelli, Lindsay Kemp e con cantanti quali José Carreras, Katia Ricciarelli, Ugo Benelli, Alberto Rinaldi.

Donna Fiorilla sarà interpretata dal soprano Sonia Peruzzo, artista affermata nei maggiori teatri nazionali ed internazionali. Dopo aver frequentato nel 2003 l’Accademia Rossiniana tenuta dal M° Alberto Zedda, ha debuttato in diversi ruoli in opere di Rossini tra le quali nel 2012 “L’Italiana in Algeri” al Teatro Bellini di Catania con la regia di Michele Mirabella.

Don Geronio sarà il baritono Omar Kamata, Don Narciso il tenore Filippo Pina Castiglioni che ha studiato con il grande Alfredo Kraus e collaborato direttori di chiara fama come P. Maag, R. Bonynge e R. Abbado. Il poeta Prosdocimo sarà interpretato dal baritono Andrea Cortesi, altro grande professionista del palcoscenico. Angela Gandolfo, che vestirà i panni della zingara Zaida, è un soprano lirico dalla vocalità potente e versatile; si sta affermando nei maggiori teatri italiani ed europei ed ha collaborato con grandi direttori d’orchestra e cantanti come il nostro Michele Pertusi.

Il tenore Francesco Pavesi interpreterà Albazar: giovane fornovese, e allievo di Lucetta Bizzi, che ha volato oltreoceano con la sua voce per ammaliare una platea di italo-americani a New York.

Per una partitura Rossiniana che difficilmente i cantanti desiderano affrontare, non si poteva auspicare un cast migliore di questo!

Biglietti: I° settore euro 25,00; II° settore euro 20,00; III° settore euro 15,00

Per informazioni e prenotazioni:

Parma OperArt, [email protected], tel. 0521 1641083 – 393 0935075

Biglietteria della Reggia: [email protected], tel. 0521 312545

Azzali Editori, P.le Boito 5, Parma, [email protected], tel. 0521 232929

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CELENTAROCK TRIBUTE BAND AD ADRIANO CELENTANO Domenica 23 Agosto 2015 ore 21.30 Giardino Storico della Reggia di Colorno

Parma OperArt chiude gli eventi estivi 2015 nei giardini della Reggia di Colorno con un appuntamento assolutamente speciale e straordinario: Tribute Adriano Celentano… con il sosia unico e perfetto del leggendario “molleggiato”, Gabriel Napoli e la sua band.

La passione per Celentano è nata in Gabriel ancor “prima che nascesse” – così afferma.  Esistono altri sosia che copiano e studiano i suoi gesti e il suo modo di cantare ma, a volte, distorcono la sua immagine fino a ridicolizzarlo, facendone una semplice parodia. Non è il caso di Gabriel Napoli, professionista di grande spessore che misura i gesti e le parole regalando una performance spontanea e davvero unica e straordinaria, sia per la perfetta somiglianza fisica, di gesti e di vocalità, e sia per la qualità artistica di tutto il gruppo, molto affiatato, che ormai ha fatto il giro del mondo. Acclamati ovunque, dal 2007 tengono alta la bandiera dell’Italia portando in tournée quella che ormai è diventata una leggenda vivente: Adriano Celentano.

Gabriel Napoli è stato diverse volte ospite in Tv nelle trasmissioni di Milly Carlucci, Pippo Baudo e tanti altri che gli hanno attribuito il riconoscimento di “copia-reale” del mito Celentano.

La band è formata da Davide Sergi, chitarre e fiati, brillantemente diplomato in clarinetto presso il conservatorio “T. Schipa” di Lecce, ha vinto i più importanti concorsi entrando a far parte dell’orchestra di Lecce ma l’amore per la chitarra elettrica l’ha portato a suonare in diverse formazioni pop rock e swing. Ha collaborato con artisti di fama internazionale come Franco Simone e altri.  Alla batteria Antonio Scorrano, etichettato “la bacchetta”, che inizia la sua carriera musicale negli anni ’70 facendo parte di importanti band. Alle tastiere Enrico Minonni, figlio d’arte da parte del padre, bassista e cantante, e infine al basso Antonio Carlucci.

Il 23 agosto (ore 21.30) potremo rivivere le melodie più belle di Adriano Celentano, tra buona musica e divertimento assicurato.

Biglietti: I°   settore euro 20,00; II°  settore euro 15,00;

Per informazioni e prenotazioni:

Parma OperArt, [email protected], tel. 0521 1641083 – 393 0935075

Biglietteria della Reggia: [email protected], tel. 0521 312545

Azzali Editori, P.le Boito 5, Parma, [email protected], tel. 0521 232929

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Quest’anno alla Reggia di Colorno la stagione lirica propone due opere: dopo “Madama Butterfly” del 7 luglio è la volta del “Il Turco in Italia”, il 28 luglio (ore 21.30) un dramma buffo in due atti di Gioachino Rossini, la cui prima rappresentazione si tenne a Milano, Teatro alla Scala, il 14 agosto 1814. Non fu un accolta bene dal pubblico e a decretarne il successo fu Maria Callas nella leggendaria rappresentazione al Teatro Eliseo di Roma nel 1950 e ripresa poi alla Scala nel 1955.

Un’opera, questa, poco rappresentata e poco conosciuta. Quindi una produzione che si propone di fare un’operazione culturale nel far conoscere e divulgare anche opere meno rappresentate ma altrettanto divertenti e fruibili da tutto il pubblico.

L’azione si svolge a Napoli, dove sbarca il principe turco Selim e subito fa la corte a donna Fiorilla, lei accetta volentieri le sue attenzioni e lo invita a casa a prendere un caffè. Geronio, marito di Fiorilla, trova la moglie che civetta con il principe ma non ha il coraggio di affrontare la situazione. Baruffe e gags si susseguono finché alla fine ritorna la tranquillità familiare e Selim torna in Turchia con una sua vecchia fiamma: Zaida.

E’ in sostanza un dramma di infedeltà coniugale, ha tutti gli ingredienti dell’opera buffa e la regia di Eddy Lovaglio ha voluto porre l’accento proprio su questo aspetto dell’opera amplificandolo e regalando al pubblico momenti di ilarità. Questo “Turco in Italia” si rifà un po’ alla “Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo, all’ “Oro di Napoli” di De Sica, e…tante altre sorprese.

Questo “Turco in Italia” è anche un’operazione culturale che si è voluto fare insieme al M° Roberto Barrali, che dirigerà i solisti dell’Orchestra Cantieri d’Arte e che ha compattato la partitura, troppo lunga in origine e rimaneggiata da rifacimenti non solo Rossiniani, facendole riacquistare freschezza e brillantezza nel ritmo musicale e vocale.

Di grande spessore gli interpreti: il basso/baritono Dario Giorgelè vestirà i panni di Selim, il principe turco. Artista di grande spessore e professionalità, voce duttile e apprezzato anche per le sue doti attoriali da registi con i quali ha lavorato come Filippo Crivelli, Maurizio Nichetti, Michele Placido, Stefano Mazzonis, Lamberto Puggelli, Hans Holmann, Jorge Lavelli, Lindsay Kemp e con cantanti quali José Carreras, Katia Ricciarelli, Ugo Benelli, Alberto Rinaldi.

Donna Fiorilla sarà interpretata dal soprano Sonia Peruzzo, artista affermata nei maggiori teatri nazionali ed internazionali. Dopo aver frequentato nel 2003 l’Accademia Rossiniana tenuta dal M° Alberto Zedda, ha debuttato in diversi ruoli in opere di Rossini tra le quali nel 2012 “L’Italiana in Algeri” al Teatro Bellini di Catania con la regia di Michele Mirabella.

Don Geronio sarà il baritono Omar Kamata, Don Narciso il tenore Filippo Pina Castiglioni che ha studiato con il grande Alfredo Kraus e collaborato direttori di chiara fama come P. Maag, R. Bonynge e R. Abbado. Il poeta Prosdocimo sarà interpretato dal baritono Andrea Cortesi, altro grande professionista del palcoscenico. Angela Gandolfo, che vestirà i panni della zingara Zaida, è un soprano lirico dalla vocalità potente e versatile; si sta affermando nei maggiori teatri italiani ed europei ed ha collaborato con grandi direttori d’orchestra e cantanti come il nostro Michele Pertusi.

Il tenore Francesco Pavesi interpreterà Albazar: giovane fornovese, e allievo di Lucetta Bizzi, che ha volato oltreoceano con la sua voce per ammaliare una platea di italo-americani a New York.

Per una partitura Rossiniana che difficilmente i cantanti desiderano affrontare, non si poteva auspicare un cast migliore di questo!

Biglietti: I°   settore euro 25,00; II°  settore euro 20,00; III° settore euro 15,00

Per informazioni e prenotazioni:

Parma OperArt, [email protected], tel. 0521 1641083 – 393 0935075

Biglietteria della Reggia: [email protected], tel. 0521 312545

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I VOLTI DI UNA DINASTIA: GLI SFORZA

Dal 14 giugno al 12 luglio 2015 nel Loggiato del Palazzo del Podestà è visitabile la mostra I volti di una dinastia: gli Sforza organizzata dal comune di Castell’Arquato, curata sapientemente dalla d.ssa Carla Benocci.

Più di quaranta ritratti degli esponenti della famiglia Sforza, che tanto peso ebbe anche sul territorio di Castell’Arquato, sono eccezionalmente visibili nel borgo medievale piacentino, grazie alla famiglia Sforza Cesarini, che ha messo a disposizione la sua preziosa collezione.

La collezione di ritratti Sforza Cesarini comprende 89 quadri ed è stata avviata per volontà di Federico e Livia Sforza Cesarini, uniti nel celebre matrimonio del 1673, per testimoniare la nuova immagine familiare felicemente raggiunta con la realizzazione di un albero genealogico illustrato, dove ricostruire con i volti dei protagonisti il lungo percorso che ha portato una dinastia prevalentemente militare, gli Sforza, a sviluppare notevoli qualità di buon governo, assicurando la gestione di vasti territori.

Fondamentale è stata anche la figura del Conte Dott. Carlo Emanuele Manfredi, piacentino che ha messo in contatto l’assessorato alla cultura del comune con gli eredi Sforza.
Avere nel piacentino queste opere è dunque un’occasione unica per conoscere un importante spaccato della nostra storia, e intraprendere un ideale percorso nell’arte del ritratto, notando quanto questa forma artistica fosse anche un’importante operazione d’immagine e d’affermazione di potere e prestigio per le casate dell’epoca.

Fra le opere, esposte nel trecentesco Palazzo del Podestà, si annovera l’immagine del capostipite Muzio Attendolo Sforza (1369-1424) per arrivare ad altri protagonisti del XVII secolo italiano, affascinanti sono i ritratti delle illustre e potenti donne della casata, forse la più conosciuta a livello locale è Costanza, signora di Castell’Arquato nel ‘500, figlia di Papa Paolo III (Farnese) che andò in sposa a Bosio II Sforza, e diede alla luce Sforza Sforza di Santa Fiora, insignito del Toson d’oro.

Il 12 giugno alle 18, a Piacenza a Palazzo Galli si terrà una presentazione della mostra tenuta dalla curatrice, ricercatrice e storica dell’arte Carla Benocci, autrice del volume ”Uomini e Donne Illustri di Casa Sforza. La Collezione dei Ritratti”.

La conferenza stampa è fissata venerdì 12 giugno alle ore 11 nel Palazzo del Podestà di Castell’Arquato.

L’inaugurazione ufficiale sarà domenica 14 giugno, ore 18, sempre nel Palazzo del Podestà di Castell’Arquato.

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