Il progetto di Ares Ambiente si inserisce perfettamente nell’ambito dell’economia circolare, un modello di gestione delle risorse che mira a minimizzare gli sprechi e massimizzare il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali.
Ares Ambiente: un nuovo impianto di compostaggio per dare impulso all’economia circolare
L’obiettivo principale di Ares Ambiente è ridurre l’uso delle risorse e promuovere il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali, contribuendo così a un approccio sostenibile alla gestione dei rifiuti. Il fulcro di questo progetto è il nuovo impianto di compostaggio, che rappresenta un esempio tangibile di economia circolare in azione. L’impianto prende rifiuti organici come scarti alimentari, sfalci di giardino e potature, e li trasforma attraverso un processo di decomposizione controllata in compost, un ammendante naturale ricco di nutrienti per il suolo. L’aspetto circolare dell’impianto di compostaggio è evidente nel suo ciclo di funzionamento: invece di destinare i rifiuti organici alla discarica o all’incenerimento, questi vengono trasformati in un prodotto utile, il compost, che trova applicazione nell’agricoltura, nell’orticoltura e nella gestione del verde urbano. Tale processo promuove l’efficienza delle risorse, poiché riduce la necessità di fertilizzanti chimici industriali e sfrutta le risorse locali disponibili. Inoltre, spiega Ares Ambiente, contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e l’impatto ambientale associato alla gestione dei rifiuti.
Ares Ambiente: le nuove direttive del pacchetto economia circolare
Il progetto portato avanti da Ares Ambiente dimostra in modo concreto come l’economia circolare possa essere implementata nel settore dei rifiuti, trasformando i rifiuti stessi in risorse preziose e creando un ciclo virtuoso di sostenibilità. Nel contesto delle normative e direttive dell’Unione Europea e dell’Italia relative all’economia circolare, il progetto di Ares Ambiente è allineato con gli obiettivi di riduzione degli sprechi, del riciclo e del recupero dei materiali. Le direttive del “pacchetto economia circolare” sottolineano l’importanza di raggiungere obiettivi specifici di riciclo e smaltimento dei rifiuti entro date specifiche. Le nuove direttive prevedono il riciclo entro il 2025 per almeno il 55% dei rifiuti urbani, limitando al contempo lo smaltimento in discarica. Il 65% degli imballaggi dovrà essere riciclato entro il 2025 e il 70% entro il 2030. A partire dal 2025, i rifiuti biodegradabili dovranno essere obbligatoriamente raccolti separatamente o riciclati a casa attraverso il compostaggio. Il pacchetto UE limita inoltre la quota di rifiuti urbani da smaltire in discarica a un massimo del 10% entro il 2035.
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