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IMU, ecco come si calcola la nuova imposta

L’IMU o Imposta Municipale Unica è la nuova tassa sugli immobili introdotta dal Governo Monti il quale, con il Decreto Salva Italia, ha ripristinato la tassazione sulla prima casa, o abitazione principale. L’importo dovuto, ricavato attraverso un apposito calcolo, dovrà essere versato dai proprietari di case ed immobili, a partire dal 2012.
La nuova imposta combina in un unico tributo il prelievo fiscale dell’ICI, l’imposta IRPEF derivante dal possesso di immobili non soggetti a locazione ed altri tributi, come ad esempio le addizionali regionali e comunali.  La reintroduzione dell’ICI spinge molti a parlare di IMU in termini di nuova ICI, ma come si è visto, quella introdotta da Monti, è una tassazione più complessa.
Per calcolare la cifra dovuta allo Stato, bisogna partire dalla rendita catastale dell’immobile, già utilizzata per il calcolo dell’ICI. Questo dato può essere recuperato sull’atto di acquisto del bene o, in alternativa, può essere richiesto all’Agenzia del Territorio, cioè l’ex ufficio del Catasto.
La rendita catastale va poi rivalutata del 5%. Il risultato di questa operazione deve essere moltiplicato per un coefficiente, che varia in base alla tipologia dell’immobile e come risultato, si otterrà la base imponibile dell’imposta. Su quest’ultima, si deve applicare un’aliquota che è pari al 4 per mille (0,4%), ma ogni Comune può aumentarla e diminuirla fino ad un massimo di due decimi (cioè fissarla liberamente tra lo 0,2% e lo 0,6%). A questo punto possono essere applicate delle detrazioni: se l’immobile è adibito a prima casa, il contribuente ha diritto ad una detrazione di 200 euro, più altri 50 euro (fino a un massimo di 400 euro) per ogni figlio a carico con meno di 26 anni.
Per quanto riguarda le seconde case, il calcolo dell’imposta segue lo stesso procedimento relativo alle abitazioni principali, ma con due differenze: in questo caso il contribuente non potrà usufruire di alcuna detrazione ed inoltre verrà applicata un’aliquota più alta, pari al 7,6 per mille (0,76%), ricordando però che ogni comune può alzarla o diminuirla dello 0,3% (quindi risulterebbe compresa nell’intervallo tra lo 0,46 e l’1,06%). L’altra novità introdotta dal Governo Monti è l’allargamento della tassazione ai beni posseduti all’estero dai residenti italiani, i quali, per queste proprietà, dovranno versare un importo pari allo 0,76% del valore dell’immobile riportato nell’atto di acquisto. Nel caso di possedimento multipli, la tassa da versare viene calcolata in maniera proporzionale alla quota di possesso del bene. Qualora l’immobile sia già sottoposto a tassazione nello Stato nel quale è situato, al proprietario viene riconosciuto un credito d’imposta di pari importo. L’IMU, proprio come l’ICI va versato con una prima rata  a giugno 2012 ed un saldo finale a dicembre 2012, attraverso il modello F24 utilizzando dei codici tributo che non sono stati ancora ufficializzati dall’Agenzia delle Entrate, ma che saranno presto disponibili.

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