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VIAGGIO A CAVALLO SUI SENTIERI DI SAN BENEDETTO-

Dal 23 al 26 settembre si è svolta la settima tappa del Trofeo Trekking 2010 – VIAGGIO A CAVALLO SUI SENTIERI DI SAN BENEDETTO, organizzato dall’Associazione Cavalieri di Montagna, dal Club Italia Trekking Equestre e promosso da Ciociariaturismo. L’evento è finalizzato a promuovere il Turismo Equestre in ambito nazionale e la presente tappa il territorio della Ciociara attraverso un viaggio a cavallo dall’Abbazia di Montecassino alla Certosa di Trisulti.

Il viaggio si è snodato sarà lungo il sentiero della spiritualità percorso da San Benedetto, intorno al 525, che fuggendo da Subiaco venne a costituire l’Abbazia di Montecassino, con lo scopo di far conoscere le radici più profonde della cultura cristiana medioevale che dalle “Terrae Sancti Benedicti ” s’irradiò in tutta l’Europa cattolica.

Un percorso tra fede, storia, cultura e natura.

I cavalieri partiti dall’Abbazia di Montecassino in tre giorni di viaggio hanno raggiunto la Certosa di Trisulti. Durante il percorso hanno attraversato i magnifici territori della Ciociaria, quali Cassino, Terelle, Colle San Magno, Roccasecca, Colfelice, Arce, Monte San Giovanni Campano, Veroli e Collepardo, scoprendone le bellezze naturalistiche e le emergenze storiche.

A cavallo si è anche attraversato la storia d’Italia, dai popoli pre-romani alla Seconda Guerra Mondiale, passando per il medioevo e il Risorgimento. Ma si è attraversato anche una natura ancora incontaminata, dove sopravvivono antiche tradizioni di allevamento, tra cui il Pony di Esperia, e agricoltura.
L’itinerario lì ha condotti nelle più belle abbazie medievali italiane, da Montecassino, passando nella terra natale di San Tommaso d’Aquino, all’abbazia cistercense di Casamari e infine alla Certosa di Trisulti, vero gioiello immerso nella vegetazione rigogliosa dei Monti Ernici. Lungo il percorso anche centri storici di pregio, campi di battaglia e aree naturali protette (Monumento Naturale di Montecassino).
Il 23 settembre i cavalieri-pellegrini, provenienti da diverse regini d’Italia, sono stati ricevuti presso l’accogliente C.I. San Pasquale in Cassino per poi trasferirsi all’Abbazia di Montecassino, fondata da San Benedetto nel 529 su un tempio pagano, per la visita guidata e la benedizione impartita dal priore Don Giuseppe.
Il 24 settembre alle prime ore i cavalieri con i propri destrieri si sono incamminati per la prima tappa Cassino-Roccasecca (terra di San Tommaso d’Aquino). Lungo il tragitto i pellegrini hanno fatto sosta a Terelle (famosa per le sue castagne), dove il Sindaco Vincenzo Antonio Leone ha portato i saluti dell’amena cittadina complimentandosi con i pellegrini che con un tempo turgido di pioggia non hanno desistito dal proseguire sul loro camino. Dopo la meritata pausa, intrattenuta con la degustazione di prodotti locali. la comitiva si è incamminata verso Roccasecca, passando prima per la località Sett’Are (dove vie allo stato brado il Pony di Esperia) attraversando il bel borgo di Cantalupo e nel tardo costeggiando l’incantevole Castello di Roccasecca, posto sulla rocca.
Anche se la piaggia persistente non ha permesso l’incontro programmato dei cavalieri con l’amministrazione comunale, il presidente dell’ASD Cavalieri di Montagna è stato ricevuto presso la sala San Tommaso dal Sindaco Giovanni Giorgi e dall’Assessore alla Cultura Riccardo Riccardi, i quali hanno portato il saluto della cittadinanza incoraggiando a promuovere il territorio anche nel Turismo Equestre considerato che vi sono peculiarità culturali, naturalistiche ed enogastronomiche da far conoscere, omaggiandolo con alcuni testi sua Roccasecca e San Tommaso. Raccogliendo l’invito il Presidente ha rappresentato il prossimo progetto di promozione del territorio, con un viaggio a cavallo nella Terra di San Tommaso sul percorso fatto dal Santo (Roccasecca, Monte San Giovani Campano, Fossanova, Maenza e Fondi), promuovendo quindi percorsi di fede a cavallo.
I cavalieri-pellegrini hanno potuto ritemprarsi dalle fatiche della giornata presso l’agriturismo Monte Asprano, accolti con calore familiare e assaporando gli squisiti piatti realizzati dalla titolare.
Il 25 settembre, la giornata è iniziata con pioggia abbondante mattutina che non ha scoraggiato gli impavidi cavalieri a proseguire sul loro cammino. A Colfelice sono stati accolti dal Sindaco Bernardino Donfrancesco, sempre sensibile alle iniziative messe in campo dallASD Cavalieri di Montagna, ha anch’egli voluto portare i saluti della propria cittadinanza auspicando che l’iniziativa del viaggio a cavallo sui sentieri di San Benedetto possa far conoscere ai turisti equestri un territorio ricco di storia, cultura, natura ed enogastronomia.
I cavalieri lungo il percorso sono stati rinfocillati, con prodotti tipici locali, dopo l’abbondante pioggia mattutina, presso l’abitazione dell’Avv. Angelo Terenzi in Arce, anch’egli cavaliere, che con spirito di partecipazione e di sensibilità all’iniziativa ha messo a disposizione la propria abitazione per ospitare i pellegrini nel massimo comfort. All’avv. Terenzi desideriamo rivolgergli i nostri vivi ringraziamenti per l’ospitalità.

I cavalieri quindi hanno ripreso il cammino prima verso Monte San Giovanni Campano per giungere infine all’Abbazia di Casamari. Qui sistemati i cavalli all’interno dell’abbazia i cavalieri-pellegrini sono stati accompagnati da Don Alberto Coratti in una visita guidata all’interno, per far conoscere la millenaria storia dell’abbazia, Essa fu edificata sulle rovine dell’antico municipio romano denominato Cereatae, perchè dedicato alla dea Cerere. Il nome Casamari è di origine latina e significa “Casa di Mario”, patria del console romano Caio Mario, celebre condottiero, nemico di Silla.
I cavalieri-pellegrini sono stati ristorati ed hanno potuto riposare nell’accogliente foresteria dell’abbazia.

Il 26 settembre la tappa finale, partiti alle prime ore mattutine i cavalieri-pellegrini hanno proseguito per la Certosa di Trisulti. Appena usciti dall’Abbazia lo scenario che si è subito presentato ai loro occhi sono stati i Monti Ernici. Percorso prettamente naturalistico, ma con qualche spunto anche storico, sono passanti per fontana Fusa, scavalcando Monte Pedicino, scendendo a Prati di Campoli e Fontana San Giovanni si sono immersi nella natura incontaminata di questi luoghi fantastici ed accompagnati da una giornata di sole hanno ammirato le bellezze naturalistiche e paesaggistiche nel nostro incantato territorio. Per un cavaliere la massima espressione e il contatto con il suo cavallo e la natura che lo circonda. L’aspetto storico del percorso è passando per la località “I Cocchi”, arriviamo nel periodo pre-unificazione d’Italia, visita all’abitazione di Olimpia Lisi, druda, del Brigante Chiavone, il cui vero nome era Luigi Alonzi, era nativo di Sora. Il nonno era stato luogotenente del famoso Mammone. Era stato Guardia Nazionale nel suo paese, che abbandonò all’arrivo dei piemontesi ritirandosi a Casamari. Successivamente, tornò a Sora da trionfatore. Dopo la vittoria di Bauco (Bovelle Ernica), continuò a combattere contro i piemontesi del colonnello Quintili, e si rifugiò nello Stato Pontificio. Era un contadino, ma non aveva mai perduto la vocazione militare. Si fece fare un’uniforme da generale, con galloni d’oro, bottoni, speroni, e scudiscio. Della sua banda, alcuni indossavano uniformi francesi comprate nel ghetto di Roma, altri indossavano l’uniforme da cacciatori dell’esercito Borbonico, altri vestivano semplicemente da contadini, da ciociari. Esercitava un vero fascino. L’abbigliamento era pittoresco: cappello di feltro nero con piuma bianca, tunica nera serrata alla vita da sciarpa di seta rossa, spadone alla castigliana. Non era malvagio, annota Monnier, ma poneva a riscatto i proprietari e speculava sul re che serviva. Aveva molta simpatia per Garibaldi, specialmente quando questi si irritava con i piemontesi, e come Garibaldi, sapeva ben utilizzare il pittoresco per guadagnare popolarità. (www.brigantaggio.net).

A Cività l’immagine che rimarrà stampata nelle loro menti, incastonata in una rigogliosa vegetazione e avvolta dalla calda luce del tramonto si staglia in tutta la sua maestosità la Certosa di Trisulti. Fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III.
Dal 1208 fu affidata ai monaci Certosini. Nel 1947 essi furono sostituiti dagli attuali Cistercensi.
Al suo interno è possibile visitare la Chiesa con pregevoli opere d’arte e l’antica Farmacia (XVII sec.). La Certosa è Monumento Nazionale e custodisce anche una ricca Biblioteca Statale con 25.000 volumi.

Il viaggio qui, dopo una breve visita alla maestosa Certosa, la consegna della pergamena del viaggio con i sigilli delle badie e i saluti ciascun cavaliere-pellegrino fa ritorno a casa dopo quattro giorni intesi che rimarranno nel cuore e nelle menti.

Un ringraziamento sentito ai nostri amici cavalli, senza loro questo viaggio non avrebbe avuto lo stesso effetto, accompagnadoci in un vero e proprio viaggio turistico dal sapore mistico-naturalistico. Ci teniamo a mettere in evidenza che per il benessere dei cavalli sono stati costantemente assistiti dal medico veterinario e dal maniscalco, per tenere sempre sotto osservazione il loro stato di salute.

Ricordiamo che al viaggio hanno partecipato anche due splenditi esemplari del Pony di Esperia (Clotilde e Dardano), cavallino autoctono della Provincia di Frosinone, che grazie all’opera svolta dall’omonima associazione allevatoriale è stato salvato dall’estinzione. Negli ultimi anni anche grazie all’attività di promozione che stiamo portando avanti è sempre presente nelle nostre iniziative poiché riteniamo che merita di essere conosciuto per essere impiegato ad esempio per i bambini che desiderano avvicinarsi allo sport dell’equitazione. Noi li abbiamo provati anche nei viaggi e trekking e vi assicuriamo che sono ottimi.

Sono doverosi a questo punto i ringraziamenti, innazitutto ai cavalieri-pellegrini partendo da quelli provenienti da Bergamo, Lecco, Prato, Perugia, Salerno: Delia Grassi, Carlo Mazzoleni, Gianluigi Guerra, Marcello Escolona, Stefano Pieragnoli, Camillo Viganò, Tullio Massimo, Tullio Alessio, Vallucci Adriano, Di Pastena Lucia oltre,s empre cavalieri anche’essi, al maniscalco Domenico Paesani, al veterinario Dott. Cesare Veloccia, agli accompagnatori guide Stefano Coccoli, Carlo Campoli, Gianluca Fuoco e Rocco Mella, tutti coordinati dalla guida federale Fitetrec-Ante Enzo Cav. Abbate. Tutti assistiti a terra in sicurezza dall’insostituibile Alessio Di Folco, con la logistica messa a disposizione della società Eco Gronde Srl di Cassino.

Ringraziamo inoltre le Amministrazione Locali che ci hanno accolto lungo il percorso e permettetemi un ultimo ringraziamento particolare e sentito a Luca Fraioli di Colfelice, ideatore del viaggio e tracciatore del percorso, che con la massima professionalità ha saputo realizzare un itinerario storico-naturalistico di ineguagliabile interesse nazionale.

Cassino, lì 1 ottobre 2010
Achille Sangiovanni
Associazione Cavalieri di Montagna
Club Italia Trekking Equestre

Per informazioni
www.viaggioacavallo.it
www.associazionecavalieridimontagna.it
[email protected]
telefax 0776.1800420
cell. 339.7794079

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