Andare al cinema per vedere un buon film? Non è necessario. Sembra un’affermazione evidente che tuttavia cela interessi economici enormi con conseguenze importanti sulla distribuzione dei film nei cinema.
L’uscita di un film in sala resta sempre il momento di maggiore interesse per le società di distribuzione e produzione e per il pubblico. Nonostante la convenienza che le nuove tecnologie offrono, il fascino dell’esperienza collettiva di vedere un film assieme ad altre centinaia di persone non ha perso il suo fascino.
Pur essendo ancora molto frequentato, il cinema è andato progressivamente perdendo audience, dapprima alla televisione, e progressivamente ai sistemi di video per la casa fino ad arrivare ad Internet e la pirateria, catalizzata dai numerosi sistemi di Film sharing.
I film in sala vengono oggi tutelati da finestre di permanenza che in Italia si aggirano intorno alle 15 settimane, il periodo che garantisce lo sfruttamento del film nella zona protetta del cinema, prima di uscire come video.
La vita dei film continua nelle case delle famiglie con la loro vendita sotto forma di DVD e Blue Ray che offrono una esperienza simile al cinema, a volte anche di qualità superiore per via delle apparecchiature di home theather molto evolute.
Sul film in sala è allora evidente che si stiano giocando trattative volte a tutelarlo, sia con l’impegno delle case di distribuzione nel creare una maggiore sensibilità nel pubblico, sia con una strategia di ampliamento del numero di cinema sul territorio italiano. Ma in questo panorama non manca neppure l’attenzione a come armonizzare la distribuzione dei film in sala con quella legale su internet, obiettivo e sfida dell’industria cinematografica prossima ventura.
No Comments Found