Gli obiettivi delle aziende non sono mai solamente rivolti all’esterno, per la creazione del business di successo, ma riguardano anche l’interno dell’azienda, perchè le dinamiche interne e le relazioni all’interno dell’azienda sono delle variabili importantissime che il datore di lavoro deve tener conto.
Così laddove la multiculturalità è un dato di fatto, soprattutto nelle medie e grandi imprese del nord est italia, i servizi per pmi vengono personalizzati sulle necessità interne delle aziende. E’ da questo principio di incontro e voglia di integrazione che nasce il progetto FA.RE.
Il progetto FA.RE nasce a Reggio Emilia sulla base della necessità reale delle aziende di creare un clima di cooperazione e incontro culturale tra dipendenti di nazionalità e culture diverse. L’obiettivo è la formazione di due dipendenti in qualità di facilitatore delle relazioni interculturali.
Sembra strano? No, in realtà è un grande punto di incontro tra azienda e lavoratori, un servizio che deve diventare utile ad altre aziende, come servizio per pmi, al fine di rendere le relazioni tra dipendenti e tra dipendenti e la dirigenza un ponte di comunicazione utile a rendere l’ambiente di lavoro più sostenibile per tutti.
La diversità culture del resto non deve essere percepita come un ostacolo, ma come un’opportunità di crescita e arricchimento anche per l’azienda. Di converso, ignorare le diversità culturali può generare malcontento, incomprensioni e scontri all’interno del posto di lavoro anche a discapito della qualità del lavoro.
Alcuni imprenditori hanno già istituito all’interno della propria azienda la figura del facilitatore culturale per facilitare, per l’appunto, la comunicazione tra gruppi di lavoratori italiani e gruppi multietnici. Ovviamente, questa figura, ci tengono a precisare, non va a interferire con la struttura gerarchica dell’azienda, ma serve esclusivamente da ponte nelle relazioni sociali interne al luogo di lavoro per migliorare la comunicazione anche sul fronte del linguaggio e dei termini tecnici.