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Promuovi ora gratis la tua attività di prodotti tipici

Conosci ProdotiTipici.it? E’ il più grande portale italiano di prodotti tipici italiani,una grande vetrina dedicata alle eccellenze enogastronomiche del Bel Paese.

Qui,i produttori,le aziende,i blogger,inseriscono la propria attività e noi diamo visibilità e forniamo tante informazioni.

Si perchè è un portale ricco di rubriche,e di iniziative.Una grande vetrina dove trovare prodotti e produttori di eccellenze enogastronomiche,divise in diverse categorie merceologiche e in regione.La consultazione è molto facile e presto vi ritroverete nel gustoso mondo dei prodotti tipici italiani.

Una delle iniziative che ci ha sempre contraddistinto è quella di far inserire le attività in maniera gratuita,ed ancora oggi proponiamo l’inserimento GRATIS. Cosa aspetti allora,bastano 2 minuti.Inserisci ora la tua attività partendo da qui http://www.prodottitipici.it/lgag/registrati/

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Lo Strolghino di Culatello: un salame gustoso e poco grasso

Il Culatello di Zibello è considerato il salume più pregiato d’Italia ma non tutti sanno che dalla stessa carne si ricava un salame gustoso e poco grasso: lo Strolghino di Culatello. Quando si prepara il culatello dunque, per realizzare la sua particolare forma a pera, la carne che avanza non viene di certo sprecata ma viene insaccata nel budello per dar vita ad un altro tenero salume, lo Strolghino.

Lo Strolghino, a differenza degli altri insaccati, ha un tempo di stagionatura davvero ridotto e può essere consumato appena qualche settimana dopo dalla sua lavorazione, fresco e delicato. Realizzato con la rifilatura del culatello, lo Strolghino viene macinato con la sola aggiunta di sale e pepe e poi insaccato in un budello molto sottile così che la carne in pochissimo tempo possa seccarsi. Il processo di lavorazione dello Strolghino è assolutamente naturale e solo le carni migliori vengono selezionate per la sua produzione.

La zona del basso parmense è quella in cui si realizza questo salume, grazie ai notevoli pascoli che permettono agli animali di crescere in un ambiente ottimale e controllato. Grazie alla sua presenza ridotta di grasso, lo Strolghino viene utilizzato anche nelle diete ipocaloriche ed è ideale sia per gli adulti che per i bambini, da gustare da solo o con pane ed altri alimenti tipici della tradizione italiana come verdure, formaggi e pasta.

Quando si acquista lo Strolghino di Culatello, tuttavia, occorre sempre rivolgersi agli specialisti del settore che sapranno offrire sempre prodotti Dop, accuratamente selezionati e confezionati secondo rigide regole per permettere al profumo del salume di non disperdersi e per conservarlo in tutta la sua freschezza. La zona di Parma e dei comuni limitrofi, da sempre, confeziona salumi che sorprendono il palato, per leggerezza e gusto, assaggio dopo assaggio.

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Prodotti italiani Dop: il salame di Felino della bassa parmense per un gusto inconfondibie

Il salame di Felino è una delle più grandi specialità del nostro Paese, prodotto in esclusiva nel paese di Felino, a pochi chilometri da Parma. La zona del basso parmense offre sempre innumerevoli prodotti gastronomici di gran successo in Italia e nel mondo, grazie soprattutto alle vaste distese coltivate o lasciate incolte che consentono agli animali di pascolare liberamente.

Solo in questo modo e solo con carni altamente selezionate, nascono prosciutti e salami dal gusto intenso, delicato e sempre vincente, con qualsiasi piatto. Il salame di Felino viene prodotto solo con pura carne di maiale, macinata in budello naturale e poi lasciata essiccare in ambienti freschi e coperti, privi di ventilazione forzata. La sua nascita avviene durante il 1700 e da 3 secoli ad oggi il salume viene prodotto sempre alla stessa maniera, totalmente artigianale. Ma qual è il segreto di questo salame, così saporito ed al tempo stesso privo di molto grasso? La preparazione, come già detto, è senza dubbio eccellente ma sono gli ingredienti quelli che rendono davvero unico il salame di Felino.

La pura coscia di suino viene macellata e poi macinata con la sola aggiunta di qualche granello di pepe, senza altre spezie, per permettere a chi lo degusta, di assaporare appieno il sapore della buona carne italiana. Il salame di Felino viene lasciato stagionare per circa 80- 100 giorni ed ha una buona concentrazione di vitamina E, un elemento antiossidante che aiuta la pelle e l’organismo a rimanere giovane e in forma. In tal modo, considerata anche la presenza di poco grasso, questo salame diventa non solo buono da gustare ma anche un aiuto importante per una alimentazione sana ed equilibrata, sia per gli adulti che per i più piccini che possono finalmente ritrovare nei sapori di una volta tutta la bontà della tradizione italiana.

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Curiosità e consigli per gustare i sapori d’Italia: il Culatello

Il Culatello non è solo uno dei salumi più buoni d’Italia ma è anche parte di quel patrimonio che il nostro Paese ha da secoli e che lo differenzia da tutto il resto del mondo. Nel mese di giugno, quando il primo caldo inizia a farsi sentire, a Zibello si organizza la Festa del Culatello, nella piazza del paese, con una degustazione completa del salume e degli altri prodotti tipici della zona del basso parmense.

Tutelato dal suo Consorzio, il Culatello ha impresso sull’etichetta il marchio, con un suino e l’inconfondibile corona del Consorzio. Tra le curiosità che riguardano questo salume ce n’è una molto particolare che riguarda la sua storia: pare che il Culatello sia stato nominato per la prima volta in un testo scritto nel 1735 ma fu Giuseppe Callegari, il poeta originario di Parma, a definire in un suo racconto del 1819 il Culatello come “il cibo del Paradiso”.

Il Culatello deve essere consumato in breve tempo dopo la sua apertura poiché la carne potrebbe deteriorarsi dopo qualche settimana. Per conservare il salume, sarebbe opportuno avvolgerlo in un canovaccio di lino, ricoprendo il lato in cui è stato tagliato con del burro o con l’olio di oliva. Dopo questo tipo di operazione, poi, non deve essere riposto in frigo ma in un luogo fresco e asciutto. Un’ultima curiosità circa il Culatello può essere legata al modo di consumarlo. Sebbene da solo sia divino, per sapore e profumo, è ottimo anche con la frutta estiva come il melone e i fichi. Gli accostamenti con formaggi freschi sono graditi, così come con pane e burro, inoltre si consiglia di assaporare il Culatello con un altro prodotto della zona del basso parmense: il Parmigiano Reggiano. Per i vini, infine, il Culatello si accosta egregiamente alla Malvasia o a vini rossi frizzanti.

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Nuove opportunità imprenditoriali e di lavoro attraverso il sostegno e lo sviluppo di imprese turistiche, commerciali ed artigiane locali

Pubblicati due nuovi bandi per la concessione di contributi per la formazione degli operatori economici ed il sostegno per la creazione e lo sviluppo di micro-imprese artigiane, commerciali e turistiche al fine di valorizzare il territorio e le tipicità locali.

Bandi I

Finalità

Gli obbiettivi della misura che si intendono perseguire con le iniziative formative/informative sono:

– sviluppo di competenze e capacità imprenditoriali per favorire la diversificazione delle attività agricole attraverso la riconversione delle attività tradizionali e l’avvio di nuove iniziative, con particolare risalto allo sviluppo delle fattorie polifunzionali (sociali, didattiche, ecc.) e agrituristiche;

– sviluppo di conoscenze e competenze degli operatori presenti nelle aree rurali relativamente alla tematiche del turismo sostenibile, delle energie rinnovabili, della qualità dei prodotti locali, della valorizzazione del paesaggio e delle attività economiche di tipo ricreativo-culturale e sociale legate a pratiche tradizionali, anche per favorire la nascita e/o lo sviluppo di imprese orientate ai servizi ambientali e alla tutela del territorio;

– sviluppo di conoscenze e competenze degli operatori economici presenti nelle aree rurali in funzione dello sviluppo del turismo rurale nelle sue diverse componenti: culturali, storiche, enogastronomiche, ambientali, itinerari, ecc.;

– sviluppo e consolidamento di capacità e abilità imprenditoriali e gestionali per la creazione di piccole imprese connesse alle attività rurali, alla valorizzazione di prodotti del territorio, ai servizi locali, anche attraverso la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;

Beneficiari

Potranno presentare domanda di aiuto gli Enti di formazione professionale accreditati, sia pubblici che privati, in possesso dei seguenti requisiti:

– esperienza documentata in attività di formazione sulle tematiche di riferimento del bando;

– possesso della certificazione di qualità in base alla norma UNI EN ISO 9001, settore EA 37, in corso di validità;

Potranno usufruire delle attività di formazione tutti i soggetti afferenti al sistema turistico/agrituristico, agroalimentare e commerciale, e della piccola ristorazione:

a) imprenditori agricoli e/o membri della famiglia agricola e/o operatori economici;

b) personale dipendente delle aziende;

c) disoccupati o inoccupati che abbiano compiuto il 18° anno di età, siano residenti in uno dei comuni di riferimento del bando.

I beneficiari ed i destinatari del progetto devono avere sede legale od essere residenti in uno dei comuni di riferimento del bando.

Spese ammissibili

Saranno ritenuti ammissibili i costi per l’attivazione di corsi di formazione volti a qualificare e riqualificare il capitale umano sui seguenti temi:

– diversificazione delle attività agricole e dell’economia rurale;

– turismo e attrattività dei territori rurali;

– commercializzazione dei prodotti locali inclusa la piccola ristorazione;

– artigianato tipico e tradizionale.

Entità del contributo concedibile

L’attuale disponibilità finanziaria stanziata per l’attuazione della misura ammonta ad € 110.000,00, ripartita tra i vari corsi tenendo conto di un costo per allievo pari a circa 8,00 € ad ora.

Bando

La Misura è orientata alla creazione di nuove opportunità imprenditoriali e di lavoro attraverso il sostegno e lo sviluppo di imprese turistiche, commerciali ed artigiane al fine di promuovere i prodotti ed i servizi tipici del luogo di riferimento del bando.

Finalità

La misura sarà attuata attraverso due azioni:

· Azione 1:

Attraverso tale azione saranno concessi contributi alle imprese artigiane locali che utilizzino nel processo di produzione materia prima agricola per ottenere prodotti “non agricoli” (es. dolci, ceramiche artistiche, tessitura, ricamo, ferro battuto, vimini, lavorazione del legno, lavorazione della pietra) e che incorporano al loro interno caratteristiche tipiche del territorio.

· Azione 2:

La seconda azione sosterrà le attività commerciali di prodotti e di servizi e le attività nel settore del turismo rurale, strettamente connessi alla promozione del territorio e dei prodotti artigianali tipici, biologici e di qualità certificata.

Beneficiari

Potranno presentare domanda di aiuto le Microimprese, esistenti, nella forma individuale, societaria o cooperativa, o di nuova costituzione con sede legale all’interno del territorio di riferimento del bando.

Spese ammissibili

Saranno ammessi a contributo le spese riferita a:

1. investimenti strutturali;

2. acquisto di attrezzature;

3. investimenti immateriali;

4. spese di gestione per l’avvio dell’impresa (solo nel caso della creazione di microimprese).

Entità del contributo concedibile

I beneficiari della misura potranno godere di un contributo a fondo perduto pari al 50% della spesa totale ammessa pari ad € 42.000,00.

Per informazioni contattare:

Sportello Attività Produttive S.r.l.
Via Ponte Nuovo – 87011 Cassano All’Ionio (CS) 
Tel./fax: 0981-782236
E-mail: [email protected] 
Sito: www.sportelloattivitaproduttive.it

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Prodotti tipici in vendita su Edelices.it

Creato nel 2009, il sito edelices.it ha avuto un crescente successo.

Dopo soli cinque anni, emerge tra gli altri concorrenti grazie ad una selezione di prodotti tipici consigliati dai più grandi chef, e grazie all’eleganza della sua grafica, semplice e raffinata in cui ogni prodotto viene descritto in tutte le sue sfumature: dal paese di provenienza agli ingredienti, dalla descrizione del produttore ai differenti metodi di preparazione e di degustazione.

Christine Ferber, conosciuta anche come la fata delle marmellate, è stata la prima a credere al successo dei due fondatori, lasciandosi persuadere da Gilles Muller a presentare le sue creazioni sul web, mercato in cui non era ancora molto presente.

Ad oggi, il sito edélices.it propone più di 1000 articoli d’eccellenza, una selezione unica e continuamente rinnovata per soddisfare tutti i desideri più ricercati, usando marche e aziende celebri, come i The Dammann, i succhi di frutta Alain Milliat, i brodi Ariaké firmati Joël Robuchon, gli Champagne Gosset.

La filosofia di Edelices.it sta nel vendere la collezione di una sola impresa gastronomica per ogni prodotto scelto, per vendere solo il meglio in ogni campo.  In questo modo, gli utenti possono di usufruire di una vasta scelta di  articoli gastronomici di d’eccellenza e ad una moltitudine di aromi.

Un altro punto chiave della boutique di prodotti tipici è il servizio di consegna, rapido e preciso. Lo stoccaggio e l’imballaggio degli articoli ha luogo direttamente nei locali dell’azienda. Gli articoli, disponibili immediatamente, vengono ben protetti prima di essere inviati in modo rapido, ma con serenità. Per quanto concerne i prodotti freschi, questi vengono, al contrario, spediti direttamente dei produttori al fine di assicurare una freschezza perfetta.

Gli articoli gastronomici ordinati vengono spediti il giorno stesso e consegnati entro le 24 se se si prende la formula 24h (express), arriveranno in 2 giorni lavorativi se, invece, si seleziona la consegna (standard).

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A OTTOBRE AUCHAN LANCIA LA FESTA DEL TUO TERRITORIO

La vocazione al locale e al localismo, che da sempre caratterizza il rapporto tra Auchan e il territorio in cui è inserito, è esaltata in tutta Italia nel mese di ottobre con un’iniziativa unica nel suo genere e prima in assoluto: “La festa del tuo territorio”.

Per tutto il mese di ottobre, infatti, gli ipermercati Auchan organizzano incontri e degustazioni con i produttori delle specificità locali: dai salumi della Lombardia ai formaggi della Campania. Sono quasi 14 mila i prodotti di Piccole e Medie Imprese locali inseriti negli assortimenti dei 50 ipermercati Auchan, molti dei quali sono protagonisti di promozioni ed eventi aperti al pubblico, in area vendita e nelle Gallerie Auchan, per far conoscere ed esaltare le tradizioni enogastronomiche, i prodotti locali e i sapori tipici, creando una vetrina di oltre 200mila contatti al mese per punto vendita. I clienti affezionati di Auchan avranno anche il privilegio di poter fare un tour nelle cantine delle aziende.

Inoltre, molte Gallerie Auchan hanno organizzato con le Scuole giornate di educazione alimentare per raccontare i prodotti della tradizione culinaria e mostrare il backstage di un ipermercato, per far apprendere le fasi e il ciclo di produzione dei vari prodotti, con un tour nei reparti della pescheria, della gastronomia, della panetteria e tra i banchi che valorizzano i prodotti stagionali.

«Abbiamo scelto di dedicare un intero mese alla riscoperta di prodotti locali e di festeggiare il patrimonio della nostra tradizione enogastronomica perché lavoriamo con 1.000 Piccole e Medie Imprese italiane che rappresentano circa il 30% dei nostri fornitori e circa il 15% del nostro fatturato complessivo dichiara Christian Iperti Direttore Generale Auchan Italia –. Il nostro impegno per esaltare il Made in Italy si manifesta anche sull’export: abbiamo portato sugli scaffali di 11 Paesi quasi 1.000 prodotti locali di 101 PMI, con un giro d’affari complessivo di 4 milioni di euro sull’alimentare e 2 milioni di euro sul vino nel 2012.»

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Alla scoperta del menù tipico di FiordilatteFIORDIFESTA

Piatti speciali che uniscono i gustosi sapori alle bellezze paesaggistiche di Agerola.

Mancano pochi giorni all’inizio della sagra dedicata ai sapori e ai prodotti tipici agerolesi, che anche quest’anno, come è consuetudine da più di sei lustri, animerà nei primi giorni di agosto la frazione Pianillo celebrando il prodotto tipico locale per eccellenza: il Fior di Latte. Accanto agli immancabili momenti di spettacolo e di intrattenimento, alle degustazioni e alle dimostrazioni di lavorazione dei prodotti, protagonista indiscusso della kermesse sarà il ricco menù costruito, per l’appunto, attorno al prelibato fiordilatte di Agerola, declinato in deliziosi piatti che non mancheranno di sorprendere i visitatori a partire dal nome. I piatti che compongono speciale menù della XXXIII edizione di fiordilatteFIORDIFESTA sono, infatti, identificati con i nomi dei principali sentieri che da Agerola si dipartono lungo i Monti Lattari, mostrando a chi li percorre bellezze di verde e di azzurro di questa terra sospesa tra cielo e mare. Si comincia con l’antipasto “Sfizi degli Dei”: fior di latte su un letto di scarole con salame e pane integrale. Come primo piatto saranno proposte le “Caserecce dello Sparviero”, la tipica Pasta di Gragnano accompagnata da julienne di fior di latte e provola affumicata, pomodorini e scaglie di provolone del Monaco DOP. Si prosegue con un secondo piatto, il “Caciocavallo del Gigante”, un panino con caciocavallo alla piastra e pomodoro condito, accompagnato dal “Cuoppo Tre Calli”, piatto di friggitoria con calzoncelli ripieni alla ricotta e salame, e al fior di latte, pomodoro e basilico. Per chiudere in dolcezza non possono mancare la frutta e il dolce, con il melone “Giallo della Praia” e la “Torta dell’Alba”, ovvero la Caprese, dolce tipico della tradizione napoletana, rivisitata in chiave agerolese con l’aggiunta di noci. Il dolce sarà servito con il “Digestivo Agerolese” a scelta offerto dal liquorificio “L’Alambicco”. Il tutto sarà annaffiato dall’ottimo Vino di Furore delle Cantine Marisa Cuomo, prodotto simbolo della Costiera Amalfitana, che offre un abbinamento ideale per le portate di questo ricco menù. I sapori del menù tipico saranno esaltati dalla musica del complesso Città di Calabritto, che si esibirà anche in un concerto bandistico, e dal complesso Città di Agerola. I momenti di spettacolo proseguiranno con l’esibizione del gruppo folkloristico di Musica Popolare “i Figli delle Naccare di Pimonte” e, infine, con l’evento clou della sagra, il concerto gratuito del cantautore e chitarrista Umberto Tozzi, previsto per lunedì sera, alle ore 22,00, in Piazzale San Pietro Apostolo, tappa del “30 anni di Gloria tour”. Sarà inoltre possibile partecipare ad interessanti escursioni sui sentieri agerolesi, visitare la mostra “ceramiche artistiche” e il Museo Civico di Agerola. Un evento per tutti i gusti, dunque, dove grazie all’esperienza del gusto sarà possibile scoprire anche tutte le altre bellezze del comune arroccato sui Monti Lattari.

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Nuove confezioni regalo Luvirie per Natale: quindici idee di piacere in tavola

Per chi vuole sorprendere con un regalo originale e delizioso, di Natale in Natale l’azienda alimentare Luvirie di Riccione continua a proporre nuove idee di confezioni e cesti regalo.

Cesti e confezioni regalo di Luvirie sono idee e proposte esclusive, che includono solo prodotti tipici romagnoli e specialità alimentari nate dalla passione per le ricette naturali e artigianali della tradizione.

Come ogni Natale, Luvirie propone non solo la propria produzione ma anche quella di piccoli artigiani locali che condividono lo stesso percorso, sia nella lavorazione naturale che nella distribuzione al di fuori dei grandi centri commerciali.

Il risultato, per il Natale 2012, è una rosa di quindici idee di confezione regalo, di ogni dimensione e per ogni gusto, molto interessanti anche come regalo aziendale.

DELIZIE, GIOIE E PIACERI DI ROMAGNA sono le tre confezioni regalo più a buon mercato: assieme all’immancabile piadina romagnola (ma più sottile e digeribile, quella riminese), vengono proposti i gusti tradizionali della frutta tipica romagnola, il sale naturale di Cervia e una e più bottiglie di ottimo Sangiovese dei colli romagnoli.
TIPICI E TESORI DI ROMAGNA ampliano il cesto fino a includere prodotti romagnoli conosciuti ed apprezzati in tutta Italia, come i fichi caramellati, il formaggio di fossa (quello tipico di Sogliano sul Rubicone), l’olio extravergine dop, il prestigioso vino Aulente di San Patrignano.
MONDO MIRTILLO, SALE E FOSSA sono tre proposte a tema: dal cesto a base di mirtillo nero e rosso, per le sue qualità terapeutiche, a quello sui prodotti della salina naturale di Cervia, anche in forme inconsuete (cioccolato aromatizzato), fino al cesto dei prodotti di fossa (una peculiarità romagnola che dona al formaggio un inconfondibile aroma di bosco).
MONDO SANGIOVESE E GRAN BERE sono due cesti creati attorno al piacere di un buon vino: quello tipico romagnolo, favorito dalle sue dolci colline, è il Sangiovese (anche qui proposto in forme originali, come biscotti e cioccolato) su cui verte la produzione di quasi tutte le cantine più rinomate non solo a livello locale.
PER LEI, LUI E SINGLE sono invece tre idee per andare incontro a gusti tipicamente femminili, più dolci e gentili, e maschili, più sanguigni, come un dono da scambiarsi all’interno di una coppia, o piuttosto riconoscere ai single il piacere di portare in tavola qualcosa di sfizioso (come gli originali condimenti Luvirie) con cui sorprendere i propri ospiti.
AMARCORD E ROMAGNA MIA sono i cesti regalo più ricchi: dai prodotti tipici romagnoli (Saba, Savor, scalogno igp sott’olio, sugo di strigoli) alla frutta prodotta naturalmente e senza zucchero (come composte e frullati), dai salumi tradizionali (come salame e trancio di mora) ai vini più rinomati (l’Albana passito e il Sangiovese di speciali riserve), assieme a tessuti e ceramiche dal mondo delle “arzdore” (le antiche signore delle case romagnole).

Ogni confezione è comunque personalizzabile a richiesta, anche con i prodotti natalizi classici, come panettone o torrone, acquisiti presso produttori di fiducia.
Per contatti e ordini, Luvirie è lieta di rendere ogni informazione utile, sia attraverso il sito (www.luvirie.com) che direttamente al telefono (Angelo Giannini, 335-6383777).

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Quest’anno il Natale è “MultiChristmas”

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  • 7 Novembre 2012

A Pinerolo (Palared) sabato 8 e domenica 9, sabato 15 e domenica 16 dicembre

“Natale con i tuoi…” tutti conoscono il vecchio detto che consiglia di trascorrere le festività natalizie con i propri parenti. Quest’anno invece a Pinerolo, Erica multicomunicazione e Palared, in collaborazione con il Comune, promuovono un nuovo modo di vivere uno dei momenti più importanti dell’anno. Durante le giornate di MultiChristmas, i fine settimana dell’8-9 e 15-16 dicembre infatti il nuovo polo fieristico Palared (Abbadia Alpina) sarà il crocevia per l’incontro dei modi tradizionali di intendere la festa del Natale con le molteplici offerte culturali provenienti da paesi di tutto il mondo.

Non mancherà il classico mercatino con proposte originali e variegate per i regali di natale… ma ci sarà dell’altro: laboratori ludico-didattici, spettacoli e incontri, il tutto all’insegna della multiculturalità. Nei due weekend verranno proposte occasioni di intratterranno per un pubblico di tutte le età che sarà avvolto da un’atmosfera di festa collettiva.

Un’interessante mostra di presepi permetterà al pubblico di vedere le migliori rappresentazioni della natività realizzate da artigiani ed artisti e una giuria specializzata premierà le tre migliori opere. Sempre inerente al presepe si è sviluppata una proposta didattica, è stato infatti indetto il concorso “Il Presepe Creativo”, in base al quale gli alunni di alcune scuole elementari del pinerolese  sono impegnati, già a partire dai primi mesi dell’anno scolastico, nella realizzazione di presepi che saranno esposti al Palared e premiati dalla Galleria “Il Portico”.

All’interno dei 3000 mq del polo fieristico “Palared”, struttura di recente costruzione a Pinerolo e a pochi chilometri da Torino, verrà ricreata un’atmosfera natalizia adatta all’incontro tra storie, persone, culture.

Info:
ERICA multicomunicazione
C.so Torino, 84 PINEROLO
Tel. 0121.794257
[email protected]

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Mondo Sangiovese e Gran Bere: le confezioni regalo per gli amanti del buon vino romagnolo

Agli amanti della terra di Romagna e dell’ottimo vino delle sue colline, Luvirie propone due confezioni ideali per un regalo graditissimo: Mondo Sangiovese e Gran Bere.

Sono due dei quindici cesti regalo, cresciuti di Natale in Natale, proposti per il piacere di portare in tavola prodotti tipici romagnoli, sani e genuini come da tradizione naturale e artigianale.
Quest’anno Luvirie, azienda alimentare che dal 2005 produce e distribuisce prodotti assolutamente naturali riprendendo ricette e metodi della tradizione romagnola, ha pensato a due confezioni regalo che valorizzano il vino romagnolo, assieme agli altri frutti di questa terra generosa e sincera.

MONDO SANGIOVESE è una confezione regalo con tre bottiglie di ottimo vino Sangiovese romagnolo (il biologico Sprugnolo, il pregiato Beato Enrico e il prestigioso Riserva Amen), assieme ai dolci che si intonano al Natale (biscotti e cioccolato) ma in una veste originale (entrambi aromatizzati al Sangiovese: prodotti in modo naturale da La Corte di Raffaello Rossi e da L’Artigiano di Gardini).

GRAN BERE è un’apoteosi di piaceri da versare. Nella stessa confezione regalo c’è spazio per il vino (aggiungendo ai precedenti anche l’Albana Passito e il noto Aulente di San Patrignano), per la birra (artigianale di Romagna), per l’olio extravergine dop (sempre da queste colline), per la Saba (dal mosto, come nella tradizione romagnola) e per il frullatino di pera IGP (di qualità certificata).

Le 15 confezioni regalo proposte da Luvirie sono comunque personalizzabili secondo il proprio piacere, anche con i prodotti natalizi classici, come panettone o torrone, acquisiti presso produttori di propria fiducia.
Per contatti e ordini, Luvirie è lieta di rendere ogni informazione utile, sia attraverso il sito (www.luvirie.com) che direttamente al telefono (Angelo Giannini, 335-6383777).

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Cavour: tredicesima edizione di Carne Piemontese

L’ormai tradizionale settimana dedicata alla Carne di razza Piemontese giunge alla tredicesima edizione. Nel centro di Cavour (To) si alterneranno una serie di appuntamenti gastronomici: dai menù della carne all’interno dei ristoranti, alle degustazioni della Piemontese e dei migliori piatti di carne delle cucina regionali e internazionali sotto la Tettoia del Gusto, che da tre anni si conferma fulcro della rassegna richiamando migliaia di visitatori da tutta la provincia.

La manifestazione, in programma dal 15 al 22 aprile, oltre a confermare la vocazione di Cavour come città gastronomica di tutto rilievo, quest’anno coinvolge anche il capoluogo piemontese. Cinque serate, cinque appuntamenti con il gusto e un palcoscenico unico: il gusto è sempre quello della carne di razza Piemontese, mentre lo scenario questa volta è il centro storico di Torino. Dal 15 marzo al 6 aprile gli chef dei ristoranti di Cavour propongono, infatti, in collaborazione con Gtt e Comune di Cavour, una serie di cene tematiche a bordo degli ormai famosi Ristocolor e GustoTram di Torino, i due tram storici adibiti a ristoranti viaggianti.
I ristoranti La Nicchia, La Posta, Cà Mia, La Vià e L’isola dei Sapori offrono, a bordo dei tram (che possono ospitare fino a 32 coperti ciascuno), una cena a base di carne Piemontese, una sorta di “anteprima” della rassegna cavourese. Partendo da piazza Carlina, i commensali alternano piatti raffinati ad una visita notturna di un paio d’ore del centro di Torino, il tutto da una visuale inedita e spettacolare.

Si tratta della prima volta che un comune organizza un’azione di promozione sui RistoTram di Torino. Per Cavour, che continua nella promozione del ruolo di “Città gastronomica”, si tratta di un’azione dal grande spessore mediatico, una vetrina realizzata grazie alla collaborazione dei ristoratori locali che allarga gli orizzonti ed entra nel cuore della città di Torino, il luogo per eccellenza in Piemonte dove veicolare l’immagine di un’iniziativa. I menù e le prenotazioni per le serate gastronomiche sul RistoTram sono disponibili sul sito internet della Gtt (l’azienda di trasporto pubblico torinese) e sul sito www.carnepiemontese.org.

Sul sito www.caprilli.com è possibile giocare con il quiz di Carne di razza Piemontese e vincere premi enologici da ritirare durante la manifestazione. Dimostra quanto conosci la carne di razza Piemontese e la cucina tradizionale, vai al sito caprilli.com e gioca!

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Nuove strade per l’export del made in Italy, l’esperienza di Auchan

Dopo il grande successo del progetto Sapori delle Regioni, che ha portato un incremento dell’export del 300 % ai piccoli produttori locali, Auchan rinnova il suo impegno con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali al 46° Vinitaly, come supporto di marketing e di rete internazionale per lo sviluppo del made in Italy all’estero.Si rinnova l’impegno di Auchan con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (2012-2017) per la promozione e la distribuzione dei prodotti tipici locali.Partito nel 2009, coinvolgendo 11.500 prodotti locali complessivi sulla rete di vendita , di cui 700 IPG/DOC a cui si aggiungono oltre 3.000 etichette di vino (DOC, DOCG, IGT), il progetto ha ampliato gli orizzonti di circa 900 medie-piccole aziende italiane che grazie ad Auchan possono portare i loro prodotti sull’intero territorio nazionale, usufruendo anche di una valorizzazione importante e articolata in termini di marketing e sviluppo internazionale nei11 Paesi extraitaliani in cui l’azienda è presente, avendo quindi  una prospettiva chiara, lungimirante ed efficace sul piano culturale, sociale ed economico. Il Programma di esportazione ha raggiunto risultati importanti se consideriamo che nel 2010 il valore dell’export dei prodotti è stato di 800 mila Euro e che a meno di un anno, in particolare a settembre 2011, ha raggiunto i 3 milioni di Euro con un incremento di oltre il 300 per cento sull’anno precedente.“Un risultato importante e unico” ha dichiarato Fabio Sordi, Direttore acquisti e mercati di Auchan, l’unica azienda italiana che opera in Italia con un ufficio export creato appositamente per sostenere la crescita internazionale delle piccole e medie realtà italiane. “Grazie alla nostra piattaforma export le piccole aziende possono contare su una corsia preferenziale che riduce all’osso la filiera e la distanza tra produttore e consumatore e fa dell’esportazione il motore primo dii tanti piccoli attori italiani che vogliono portare il vero Made in Italy al di fuori dei confini nazionali. Si tratta di una nuova frontiera di collaborazione tra grossa distribuzione e Pmi, che non snatura la storia, la provenienza e la qualità del lavoro svolto dal fornitore, ma anzi la esalta e la fa incontrare dove, altrimenti, sarebbe molto più difficile arrivare”.Una valida misura anticrisi, quindi, in un momento in cui l’amministrazione pubblica dispone di pochissime risorse per finanziare i privati, iniziative come quella di Auchan rappresentano una “presa in carico e un’assunzione di responsabilità” importante. Per questo motivo durante il 46° Vinitaly, la più importante vetrina internazionale del mondo del vino, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha deciso di presentare l’esperienza Auchan mettendo a disposizione uno spazio presso il proprio stand organizzando  il giorno 26 marzo alle ore 12.00 un Workshop dal titolo “Nuove strade per l’export del Made in Italy: l’esperienza di Auchan” in cui il Ministero e Auchan si  confronteranno su questa esperienza e indicheranno le nuove strade da intraprendere per la promozione del prodotto tipico locale. In questa sede verranno anche presentate due case-history del mondo enologico italiano: la Casa Vinicola Morando & Cantine Racemi e la Cantina Settesoli – i cui prodotti sono distribuiti attraverso il canale di Auchan.La scelta di Vinitaly rientra nella mission di Auchan di valorizzare i patrimoni enogastronomici locali, soprattutto quelli delle piccole aziende, al di fuori dei propri confini naturali. Ciò significa, per gli espositori del Salone, poter incontrare un’ulteriore opportunità trovando, attraverso questo canale distributivo, nuovi spazi commerciali all’estero.”I vini sono sicuramente tra i migliori ambasciatori dell’italianità del mondo” conclude Sordi “simbolo antico di quell’arte e cura dei dettagli che punta all’eccellenza e che oggi è universalmente riconosciuto come made in Italy. La piattaforma export di Auchan per quanto riguarda il vino punta a valorizzare 60 etichette, con un progetto che nel 2012 coinvolgerà il mercato della Russia, sempre più affamata di prodotti italiani, e grazie a questo nuovo driver di vino e liquori, vogliamo raddoppiare il risultato del 2011, raggiungendo i 6 milioni di euro di fatturato”.“L’esperienza di Auchan ha un doppio valore” ha affermato Riccardo Deserti, Capo della Segreteria Tecnica del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. “Il primo è che dimostra come le catene globali della GDO, spesso viste come “controparti-acquirenti” per le vendite in Italia, possono essere “partner” nelle politiche di internazionalizzazione. Il secondo aspetto si lega alla fase attuale di ripensamento delle politiche di governo per l’internazionalizzazione e dimostra che il grande interesse globale al Made in Italy agroalimentare può consentirci di individuare strumenti e politiche innovative per l’accesso ai mercati”.Il sostegno di Auchan alle Pmi rientra in un progetto più ampio “Sapori delle Regioni”, che da tempo rappresenta concretamente l’impegno di Auchan nella valorizzazione della tradizione locale italiana attraverso la proposta di una collezione di prodotti regionali e l’indicazione sulla confezione del luogo d’origine, di cenni storici sul fornitore e delle modalità di preparazione per la migliore fruizione da parte del consumatore.L’insegna Auchan è presente in Italia dal 1989, anno in cui è stato aperto il primo ipermercato a Torino. Oggi Auchan SpA è presente in 12 regioni italiane con 51  ipermercati a gestione diretta e 7 in franchising, impiega oltre 13000 dipendenti.

 

Per la stampa:Mattea Guantieri Nove34 Srl Redazione: via del Bersagliere 19 – Verona Tel. +39 045 595245Mob. +39 333 63 75 821

Anna Tuteur Direttore Relazioni Esterne e Affari Istituzionali Auchan e G.C.I.Tel. +39 02 57 58 5189 Mob. +39 335 6986 350

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Food Senses regala tre prodotti della tradizione gastronomica italiana

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  • 17 Novembre 2011

Food Senses Compri un prodotto e tre sono in regalo

Food Senses lancia la promozione “Compra Un prodotto e Tre sono in Regalo”. La promozione è molto semplice, acquistando un prodotto a scelta e iscrivendosi alla newsletter, tre prodotti tipici italiani saranno in omaggio.

I tre prodotti che verranno aggiunti al pacco sono tutte prelibatezze della tradizione gastronomica italiana, in particolare troverete oltre al vostro acquisto: una confezione di Canestrej Bieleis di Brusa, una confezione di Cuddrireddra Mini di Alaimo & Strazzeri e una confezione di Miele di Tiglio di Brezzo.

I Canestrej Bieleis, prodotti dall’azienda Brusa, sono dei dolci tradizionali di Biella. Vengono realizzati seguendo l’antica ricetta e quindi composti da una cialda croccante, fatta mescolando farina bianca, zucchero, burro e la buccia grattugiata di un limone, farcita di un ottimo cioccolato fondente.

I Cuddrireddra sono tipici di Delia, che si trova in Sicilia in provincia di Caltanissetta. Si tratta di un dolce buonissimo: un biscotto a forma di bracciale il cui nome deriva dal greco Kollura (focaccia, pane biscottato di forma solitamente anulare). Nella lingua dialettale Cuddrireddra sta per focacciuola, schiacciatina modellata a foggia di baco ravvolto, o piccola rotellina di pasta a forma di anello o corona. I Cudrireddra fanno parte del Presidio Slow Food, per non far perdere l’antica tradizione propria di questo straordinario prodotto.

Il Miele di Tiglio, prodotto da Brezzo, è caratterizzato da un colore rossiccio e da un sapore leggermente amarognolo. Le sue ottime proprietà naturali rendono questo Miele di Tiglio un alimento utile come sedativo e diuretico. Le fasi più importanti del ciclo di lavorazione dopo l’estrazione per centrifugazione come il filtraggio, la decantazione e l’invasettamento avvengono senza utilizzare trattamenti termici. Ciò permette di lasciare inalterate le caratteristiche organolettiche e fisico-chimiche del miele, preservandone integrità e genuinità.

Ogni giorno Food Senses propone un viaggio alla scoperta del patrimonio alimentare artigianale italiano, per promuoverne la conoscenza in tutto il mondo e per contribuire a sensibilizzare il consumatore verso una più attenta scelta delle qualità gastronomiche ambientali e sociali dei prodotti.

L’amore per il cibo e la grande varietà dei prodotti offerti fanno di Food Senses un’azienda leader nella vendita online di prodotti alimentari tipici.

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Ravioli Gnudi Casentinesi

Tutti i prodotti tipici del Pastificio Valentini sono preparati secondo tradizione

Mario Agostini o Mario da Monte, come era solito firmare i suoi scritti, è uno dei più illustri recenti Casentinesi. Nel suo libro di ricette A tavola in Casentino”, custodito gelosamente dalla famiglia Valentini, è riportata la ricetta di molti piatti tipici del Casentino, fra cui quella degli GNUDI, piatto prelibato proposto anche dal Pastificio Valentini, proprio secondo la tradizione Casentinese che li ha resi celebri.

Questi ravioli sono detti “gnudi perché privi della “camicia”, cioè dell’involucro di pasta.

Il composto si confeziona come per i ravioli  salvo l’aggiunta di un uovo in più per “tenere insieme” l’impasto ed evitare che si disfacciano nella pentola. Per stare rigidamente alle regole dovrebbe anche aversi un leggero predominio delle verdure.

I ravioli si confezionano nella forma di minuscole polpette rotolandoli velocemente, e con la mano leggera, nella farina. La cottura si considera avvenuta quando il raviolo, gettato nell’acqua bollente, “torna a galla”: vanno conditi, l’indicazione è tassativa, con burro fuso e formaggio.

Questo piatto così confezionato piacque anche al Serenissimo Gran duca quando ebbe occasione di assaggiarlo il 22 giugno 1773. In quel giorno venne infatti a Pratovecchio “…et essendosi fermato a pranzo al Palazzo dell’Opera la madre badessa (del monastero di S.Giovanni Evangelista) si prese la libertà di mandargli del pane, paste, cacio e canditi con un bel piatto di ravioli che sommamente gradì e finì (sottolineato nel testo) per cui diede al latore uno zecchino di mancia”. (v. Cronache del Monastero Camaldolese di Pratovecchio)

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Alimenti genuini, prodotti tipici: la cultura del mangiar sano.

Filiera Toscana: la nuova linea di pasta fresca firmata Valentini.

Dare l’opportunità di mangiar sano: questo il valore su cui punta da sempre il Pastificio Valentini.

Minori costi di trasporto, minor inquinamento ambientale, ma soprattutto il controllo diretto delle filiere di ogni singola materia prima: nascono così “I prodotti a Km 0, di filiere toscane“.

Sicuro di contribuire a sviluppare la CULTURA del MANGIAR BENE E SANO, il Pastificio Valentini si impegna in questo progetto: ricotta fresca, uova fresche da galline allevate all’aperto, patate e spinaci freschi, Prosciutto Toscano DOP e grano di origine locale macinato a pietra da un antico molino ad acqua risalente al 1700, tutto proveniente esclusivamente dalle terre Toscane. Attenzione particolare viene prestata anche al packaging, studiato in collaborazione con l’Università di Milano, per la cui realizzazione viene impiegato un materiale completamente riciclabile, nel totale rispetto dell’ambiente.

La nuova collezione di pasta fresca firmata Valentini, FILIERA TOSCANA, è il frutto della continua ricerca di prodotti sani e gustosi all’insegna della genuinità: un prodotto sano, fresco, che sta a significare AMBIENTE, STORIA, TRADIZIONE, MODERNITA’ ma soprattutto SALUTE.

La nuova collezione di pasta fresca firmata Valentini, FILIERA TOSCANA, è il frutto della continua ricerca di prodotti sani e gustosi all’insegna della genuinità: un prodotto sano, fresco, che sta a significare AMBIENTE, STORIA, TRADIZIONE, MODERNITA’ ma soprattutto SALUTE.

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La cucina italiana. Un crogiuolo di tradizioni e sapori lungo tutto uno stivale

La cucina italiana è caratterizzata da prodotti tipici che contraddistinguono ogni singola regione.
Da nord a sud del paese si possono trovare prelibatezze uniche che da sempre rendono l’Italia una delle mete turistiche più ambite non solo dal punto di vista culturale ma anche da quello delle ricchezze enogastronomiche. Una delle principali caratteristiche della cucina italiana è probabilmente imputabile alla sua estrema varietà, sia dal punto di vista territoriale, sia da quello degli ingredienti e delle materie prime che sono alla base dei piatti e della loro storia.

Ogni regione italiana, a partire dalle regioni del nord come Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia passando per quelle del centro Lazio, Umbria, Marche e giungendo a quelle del sud, Calabria, Puglia, Sicilia, con un novero particolare per la Sardegna, è dotata di caratteristiche uniche sia dal punto di vista paesaggistico-culturale che da quello del clima e, di conseguenza della tipologia di terreno e di ambiente nel quale poter coltivare i prodotti, materia prima indispensabile per poter avere una cucina ricca e sana, quale è quella mediterranea.

Proprio la cucina mediterranea può essere considerata un vero e proprio punto di riferimento in termini di alimentazione sana e salutare.
Tra gli alimenti alla base della dieta mediterranea si possono considerare, fra gli altri, i cereali, impiegati per la produzione di alimenti come la pasta, sia lunga che corta, e il pane, i legumi, frutta e verdura, olio d’oliva, e tanti altri prodotti naturali e legati alla terra e al territorio.
In questa breve introduzione alla cucina italiana, non si può certamente dimenticare il vino, tra i prodotti di eccellenza di tutto il Paese.
Ogni Regione Italiana possiede infatti la propria produzione vitivinicola, una tradizione legata alla storia e agli usi e costumi del territorio.

I Vini Italiani possono a ragione essere considerati tra i migliori al Mondo.
Dai rossi del Piemonte ai bianchi del Trentino, dalle grappe e prosecchi del Veneto, ai passiti di Sicilia e Sardegna, la varietà territoriale e climatica consente di produrre vini dalle caratteristiche profondamente diverse.

Naturalmente ogni vino possiede le proprie caratteristiche di corposità e può per questo essere abbinato a specifici prodotti della gastronomia.
Una delle cose più interessanti in questo senso è la capacità di saper abbinare vini e prodotti gastronomici, la giusta ricetta con il vino più adatto.
Tale operazione non solo può essere fatta tra prodotti legati allo stesso territorio ma, grazie all’estrema varietà di gusti e sapori che caratterizzano l’Italia da nord a sud, è possibile inventare costantemente nuovi abbinamenti per dare origine a combinazioni sempre nuove.

WEBMAORI – Siti Web Venezia

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Cucina tipica siciliana: mix di sapori e tradizioni diverse

Visitare la splendida Sicilia si traduce spesso in un viaggio attraverso la gastronomia dell’isola caratterizzata da piatti tradizionali come i gustosissimi arancini di riso, l’olio d’oliva e i vini bianchi e rossi,  salumi e formaggi, gli agrumi e gli ortaggi, le confetture e  le conserve,  prodotti tipici che portano in tavola tutto il profumo ed il gusto che che questa terra sa donare. Tra i dolci tipici siciliani, invece, troviamo i famosi cannoli ripieni di ricotta e la cassata siciliana.

Una cucina ricca e fantasiosa che va dalla carne, ricca sapori e profumi che stanno, così come la posizione geografica della Sicilia, in un delizioso equilibrio tra terra e mare. Una cultura gastronomica di riferimento per l’intera cultura mediterranea.

La ricchezza di piatti e prodotti tipici genuini, di spezie e profumi, testimoniano come da secoli la Sicilia si sia trovata al centro di diverse dominazioni, spesso distanti tra loro per cultura e tradizioni.

Grazie alla ascesa del made in italy e dell’italian life style, si assiste oggi ad una sempre crescente diffusione dello stile alimentare italiano nel mondo, e di conseguenza anche della gastronomia siciliana.

Tra i piatti tipici siciliani da non perdere troviamo la caponata di verdure, composta da diversi ortaggi soffritti in olio e poi conditi con aceto ed arricchiti con olive, capperi e acciughe. Quella a base di melanzane è senza dubbio la più classica e gustosa.

Tra gli antipasti ricordiamo anche i famosi arancini siciliani, polpette di riso con ripieno di ragù di carne e piselli o di prosciutto e formaggio, una sorta di emblema della cucina isolana, spesso il primo incontro gastronomico in occasione di un viaggio in Sicilia.

Tra i primi piatti siciliani per eccellenza troviamo la pasta con le sarde.
Diffuso soprattutto nella zona di Palermo, Bagheria e Cefalù la sua fama ed il suo gusto si è esteso a tutta l’isola. Si tratta di un piatto che appartiene all’antica tradizione marinara, molto semplice nella sua realizzazione ed arricchito dai sapori dei capperi, finocchietti selvatici, pepe, pinoli e uvetta.

Nella zona di Catania, invece, è più diffusa la pasta alla Norma, a base di melanzane fritte e ricotta salata, appartiene alla più antica tradizione culinaria.

L’influenza araba è forte sulla costa occidentale dell’isola. Nel trapanese (a San Vito lo Capo ogni anno si svolge un Festival internazionale) la regina della tavola è il Cous Cous, farina di semola lavorata a granelli, cotta a vapore e condita con sughi di pesce o con verdure.

Nelle zone costiere il pesce alla griglia è sicuramente tra le pietanze più ricercate. Piatto tipico sono le sarde a beccafico (con pangrattato, limone, pinoli) diffuse un po’ ovunque in Sicilia. Tra i piatti di pesce molto diffusi sono quelli a base di pesce spada.

Prima ancora della pasta è però il pane ad anticipare tutte le altre pietanze. Numerosi i formati di pane in commercio. Anticamente (ma anche oggi) il pane accompagnava ciò che la terra offriva, olio, origano e pomodoro, prodotti tipici freschi molto diffusi in Sicilia. E’ il pane cunsato (condito), da consumarsi caldo, appena sfornato.

Nella patria della melanzana non si può dimenticare di assaggiare la parmigiana o le melanzane ripiene con salsa di cipolle, pomodoro e formaggio.

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Sagra dei prodotti tipici di Teriasca di Sori

Le sagre non finiscono mai in Italia durante il periodo estivo, vengono organizzate in qualunque piccolo paese d’Italia, permettendo di assaporare a tutti dei sapori antichi e che spesso rimangono nascosti.

Un esempio concreto di sagra è quella organizzata a Teriasca di Sori, piccola cittadina nel comune genovese, dove da diversi anni si organizza la sagra dell’acciuga.

Grazie infatti all’organizzazione del locale Comitato Fuoco sotto il cielo, anche quest’anno la sagra dell’acciuga tornerà con una bellissima e gustosissima tre giorni, dove sarà possibile usufruire della vendita dei prodotti tipici, ma soprattutto ci sarà la possibilità di provare tantissimi piatti tutti a base di acciughe, tra cui le Acciughe fritte e Bagnun d’acciughe con la famosa Galletta del Marinaio, ovvero una tipica ricetta della riviera levante.

La sagra sarà una tre giorni, dal 31 Maggio al 1 Giugno, dove si potranno gustare i piatti della tradizione, partecipare alla vendita dei prodotti tipici, ascoltare la musica dal vivo presente ogni sera, grazie ai cantanti che si esibiranno live per tutti i partecipanti.

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La terza domenica di Maggio a Noto l’Infiorata

Noto è un comune che si trova nella provincia di Siracusa, ovvero nella punto sud est dell’isola.

Una città splendida ricca di storia e di tradizione, anche se non così antica come sembrerebbe dalla sua storia.

Infatti nel gennaio 1693, quella che ora viene chiamata Noto Antica, venne completamente rasa al suolo da un fortissimo terremoto, che sconvolse tutta la parte sud est dell’isola siciliana.

Dopo il terremoto la città non fu ricostruita, ma i cittadini si spostarono in diverse parti dell’entroterra, e la maggior parte di loro fondò nuovamente la città in un nuovo altopiano, dal nome Collina delle Meti.

Noto oltre le bellezze architettoniche ha molte manifestazioni molto particolari, tra esse sicuramente quella più visitata e conosciuta è sicuramente “Primavera Barocca”, ovvero la manifestazione che si basa sul disegno di veri e propri quadri, che vanno a ricoprire un’intera strada.

Naturalmente oltre la manifestazione sarà possibile degustare i prodotti locali, la buonissima Mandorla Di Noto, e saranno sicuramente messi in Vendita i Prodotti Siciliani tipicidelle zone.

Un’imperdibile manifestazione, che si terrà la terza domenica di Maggio, che permetterà di ammirare delle vere e proprie opere d’arte create utilizzando solamente petali di fiori e poter degustare moltissimi e deliziosi prodotti tipici della cucina siciliana.

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Cosa c’è di bello da vedere nel Salento???

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  • 21 Aprile 2010

Nel Salento ci sono molto cose speciali per cui ogni Salentino nè va orgoglioso, le bellezze architettoniche e paesaggistiche, le spiaggi e il mare, le musiche popolari in particolar modo la Pizzica…. ma…ma delle attrazioni maggiori del Salento sono i Piatti Tipici realizzati nelle vecchie “masserie” comunemente conosciute come agriturismi. L’incredibile ricchezza di prodotti enogastronomici tipici permette di realizzare delle pietanze uniche e irriproducibili… salite tutti su “lu sciarabbà” alla scoperta del Salento…….

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La sagra del Bruscandolo a Berra.

La prima vera oramai ha fatto la sua entrata spettacolare, anche se dopo qualche giorno ha lasciato un breve spazio all’inverno, ora si riaffaccia maestosa.

Con lei, l’Italia rinasce, sia dal punto di vista naturale, ma anche dal punto di vista folcloristico e culturale, grazie all’organizzazione di moltissime fiere e sagre, che permettono di scoprire i prodotti tipici regionali.

Ce ne sono veramente per tutti i gusti e in tutte le regioni d’Italia, dal nord al sud indiscriminatamente.

Una delle sagre sicuramente più particolari ed interessanti è quella che si svolge a Berra, piccolo comune nella provincia di Ferrara, dove si tiene la fiera del Bruscandolo.

Il bruscandolo è il nome in dialetto comune della pianta che scientificamente prende il nome di humulus lupulus, ovvero quello più comunemente conosciutio come il luppolo, tipicamente utilizzato per la produzione della birra.

Durante la primavera, questa pianta, si può raccogliere e può permettere di creare saporiti piatti, come frittate al bruscandolo, torte salate o risotti.

La sagra avrà naturalmente al centro questa pianta, sarà possibile apprezzarla cucinata in diversi modi, naturalmente tutti ripresi dalle ricette tipiche delle zone di Berra.

Oltre alla sezione più gastronomica della fiera ci sarà una fiera dedicata al bruscandolo e di altre erbe aromatiche, dove saranno quindi in vendita i prodotti locali, un mercatino di libri e per i più piccoli anche le giostre.

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Prodotti tipici Basilicata: la melanzana rossa

Rotonda è una piccola cittadina in provincia di Potenza, nota soprattutto per la coltivazione della melanzana rossa, riconosciuta prodotto DOP nel 2007.

La melanzana rossa di Rotonda viene spesso chiamata anche melanzana a pomodoro, dal momento che può essere facilmente confusa con questo ortaggio, per via della forma e colorazione molto simile. Ha inoltre le dimensioni di una mela e al massimo della maturazione raggiunge una colorazione rossa.

Può essere consumata cruda o cotta, specie sott’olio e sott’aceto, anche se la parte più nutriente della melanzana di Rotonda è la foglia.

Questa varietà di melanzana molto probabilmente giunge in Italia dall’Africa, importata dai reduci delle guerre coloniali nell’ottocento. In passato ha anche corso il rischio di estinguersi, ma grazie alla promozione da parte di enti istituzionali, produttori e operatori turistici nel 2007 ha ricevuto la denominazione di marchio d’origine protetta (Dop).

Nel mese di agosto viene anche organizzata una sagra in onore della melanzana rossa, proprio nel Comune di Rotonda.

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Prodotti tipici alimentari: é nata la filiera corta online

Con la filiera corta, Il Cantonale diventa il primo ed unico punto di incontro tra piccole realtà di produttori e consumatore finale, che promuove la cultura dei prodotti tipici del nostro territorio e dei luoghi dai quali provengono.
Filiera corta significa permettere al produttore di stabilire il prezzo di vendita, significa eliminare tutti quei passaggi che fanno lievitare il prezzo, consentendo al consumatore di conoscere da vicino i prodotti tipici del nostro territorio ad un prezzo conveniente.

Il Cantonale custodisce tutti i segreti e la passione che il piccolo artigiano trasferisce ai propri prodotti, rendendoli in questo modo unici ed inimitabili.
Chi accede al sito, ha l’opportunità di far parte di un gruppo di persone che sono alla ricerca non solo dei prodotti tipici italiani ma anche di conoscere da vicino tutti i particolari che contraddistinguono l’essenza di un prodotto alimentare.
Il Cantonale raccoglie tutta la passione ed il piacere di fare le cose secondo natura, proprio come si facevano una volta; propone prodotti alimentari locali tipici del territorio italiano ed introvabili nella grande distribuzione, in quanto ottenuti su scala ridotta e di altissima qualità, ognuno diverso dall’altro a seconda della zona di provenienza, dell’andamento climatico e ad un’infinità di variabili che combinate assieme ci regalano ogni volta sensazioni diverse.

Chi sceglie il Cantonale fa una scelta consapevole, i nostri clienti fanno parte di un progetto, che permette al consumatore di risparmiare garantendo una giusta distribuzione del reddito.

Per l’acquisto di prodotti tipici alimentari ora sai dove andare: www.ilcantonale.it

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