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Nosy Be una terra da scoprire e da vivere!

Dopo una vacanza in Madagascar, una parte del proprio cuore rimane su quest’isola magica dove i problemi e i dolori si dimenticano e rimane solo tanta gioia di vivere e di aiutare le persone più povere.

Negli ultimi anni, il Madagascar è diventato una meta turistica molto ambita, che fa respirare profumi particolari ed inebrianti e fa si che molte persone non se ne vadano più dall’isola.

Ne è un esempio Isa Monti Saracino, una donna milanese che per scappare dai dolori della sua vita, insieme al marito, ha deciso di vivere una doppia vita: sei mesi a Milano e sei mesi a Nosy Be.

Isa Monti Saracino vive in un piccolo villaggio di pescatori che si chiama Dzamandzar, dove la povertà sta di casa, a seguito del fallimento della fabbrica dello zucchero e del rhum (Siramà) che dava lavoro e ricchezza al paese.

Vivendo in questo villaggio ha potuto toccare con mano la tristezza e il dolore in cui questa popolazione vive, le orribili condizioni dell’ospedale e delle strade secondarie, e non ha potuto non aiutare economicamente queste povere persone.

La storia di Dzamandzar ha coinvolto da vicino anche i proprietari del tour operator Siramani, che organizzano viaggi da sogno nelle località più turistiche e ricche dell’isola ma, donano parte dei loro ricavi al villaggio di Dzamandzar, affinchè si possa costruire un ospedale migliore.

Purtroppo come molti paesi del terzo mondo, il Madagascar ha delle aree molto ricche e delle aree molto povere: l’idea di Siramani è di far vivere delle vacanze da sogno ai suoi turisti nelle zone più ricche, dove mare, sole e cultura fanno da protagonisti, dove si può toccare con mano l’ospitalità degli abitanti dell’isola, è possibile assaggiare i prodotti tipici ed acquistare l’artigianato locale e contemporaneamente  aiutare economicamente le zone più povere!

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India: l’inflazione alimentare si abbatte sulle famiglie povere.

Nonostante i tentativi del governo, l’inflazione cresce e sempre più persone non riescono a far fronte ai bisogni primari. SOS villaggi bambini Onlus, con la sua formula di volontariato, offre la possibilità di adottare bambini a distanza e aiutare queste famiglie nel sostentamento, oltre a garantire un futuro e un diritto all’infanzia ai bambini stessi!

Dopo l’annuncio dei livelli record raggiunti la scorsa settimana dai prezzi degli alimenti primari come zucchero, carne, mais e soia, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) sta ora cercando di contenere le preoccupazioni circa eventuali carenze, dichiarando, lo stesso rappresentante FAO, la presenza di scorte di grano sufficienti per sfamare le popolazioni e un costo del frumento ancora al di sotto del picco raggiunto nel 2008.
Tuttavia, Cina, Corea del Sud e India hanno introdotto diverse misure tra le preoccupazioni crescenti dei consumatori e a testimonianza di una situazione sempre più allarmante.
In India l’inflazione alimentare è cresciuta per la quinta settimana successiva oltre il 18 per cento, l’aumento più considerevole in un anno. Il sistema di approvvigionamento indiano è inefficiente e arcaico, dove la condizione delle strade e la carenza di mezzi appositi per la conservazione dei cibi ne rendono difficile e costoso il trasporto. Situazione aggravata da una domanda ben superiore all’offerta, di una popolazione di 1,1 miliardo che cresce di oltre l’ 1,3 per cento l’anno!

Pushpa Main, come moltissime altre famiglie, vive a Mumbai e ha ben cinque bocche da sfamare. Negli ultimi due anni ha visto aumentare i prezzi di buona parte degli ingredienti utilizzati nei suoi pasti giornalieri – legumi, pane, riso, verdure e latticini – che, senza un allineamento degli stipendi e con un reddito mensile pari a circa 133 dollari, significa un’inflazione sempre più pressante e una lotta costante per il sostentamento della propria famiglia.
Le forti piogge di novembre hanno, infine, rovinato i raccolti di uno degli alimenti base della cucina indiana, la cipolla, e alcuni agricoltori hanno registrato perdite fino all’80 per cento della loro produzione. Le cipolle, che di solito costano circa 20 rupie al chilo (0,44 dollari), hanno così triplicato il loro prezzo raggiungendo 60 rupie (1,32 dollari) e divenendo ormai fuori dalla portata di gran parte della popolazione.

Per alleviare la pressione sui prezzi e diminuire il malcontento generale, il governo indiano ha adottato alcune misure, tra cui vietato le esportazioni di cipolle, tagliato i dazi sulle importazioni, nonché si è rivolto al vicino Pakistan.
Tentativi per ora tutti falliti e, mentre il governo indiano discute e cerca la soluzione, la situazione attuale dell’India è quella di famiglie come quella di Pushpa che lottano ogni giorno per la sopravvivenza e per il sostentamento dei propri figli, di bambini sottopeso dalla nascita che difficilmente raggiungono l’età adulta, di carestia e malattie, di diritti dei bambini e delle persone ormai inesistenti.
SOS villaggi dei Bambini Onlus, presente in Asia così come in altre parti del mondo, grazie anche al volontariato, permette di adottare un bambino a distanza sostenendolo nella sua crescita verso l’età adulta e permettendogli di vivere in un ambiente protetto e sicuro, ovvero in uno dei villaggi dove ogni giorno si impegnano tanti volontari in un percorso di lavoro con i bambini stessi. In questo modo si allevia il carico delle famiglie povere e si proteggono i diritti dei bambini, regalando loro un futuro e un sorriso che altrimenti non avrebbero!
Per maggiori informazioni sui programmi di sostegno di SOS Villaggi dei Bambini Onlus e per adottare un bambino a distanza è possibile consultare il sito dell’associazione italiana: www.sositalia.it
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SOS Villaggi dei Bambini Onlus è un’organizzazione internazionale privata, apolitica e aconfessionale. È impegnata da più di 60 anni a lavorare con i bambini, nell’accoglienza di bambini privi di cure parentali o temporaneamente allontanati dalle famiglie e promuove programmi di prevenzione all’abbandono e di rafforzamento familiare in Italia e in altri 131 paesi del mondo. Aiuta più di 1.000.000 di persone attraverso programmi integrati di sostegno ai bambini e al loro contesto familiare e accoglie ogni anno circa 78.000 bambini. In Italia è presente con 7 Villaggi e aiuta 480 persone, di cui 326 fra bambini e ragazzi. Dal sito di SOS Villaggi dei Bambini Onlus è possibile informarsi sulle adozioni a distanza o fare donazioni per sostenere le famiglie disagiate: www.sositalia.it

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ALFREDO DONNARUMMA A DISCODAYS

Sarà il prossimo 10 ottobre alla fiera del vinile Discodays per presentare il suo primo cd “Vite spezzate”, Alfredo Donnarumma napoletano d.o.c., nato sotto il segno dei gemelli, “canzoniere” per necessità, poeta per nascita (“Io scrivo poesie ma, poichè ritengo che la musica veicoli molto meglio il messaggio poetico, adatto le mie poesie ad un tema musicale”), in questo album maturo prova a condurre per mano l’ascoltatore lungo i sentieri della riflessione. Vite Spezzate è un contenitore di suggestioni poetiche e culturali, di suoni e musiche di diversa estrazione, dove il cantautorato italiano incontra quello francese artisti capaci di conciliare intrattenimento e cultura, riuscendo a divertire e a far pensare insieme. Dal 2000 si è trasferito in Umbria, spinto dall’amore per la campagna. Ha collaborato con alcuni musicisti napoletani tra i quali Antonio Sinagra e Tony Cercola. Non ha paura di schierarsi sia ideologicamente che sentimentalmente contro una realtà che fatica a comprendere. Le sue composizioni nascono da una attenta osservazione e da una dura critica alla nostra realtà. Undici sono i brani che delineano i contorni di “Vite spezzate”, tra cui “Questo Paese”, “Esecuzione” e il pezzo che dà il titolo al disco tutte chiare allusioni all’abuso di potere, al cinismo e alla mancanza di pensiero critico che abitano un mondo in cui ‒ ribadisce l’artista – solo poche migliaia di persone detengono gran parte della ricchezza, decidendo il destino di tutti. Non mancano anche le ballate romantiche e più introspettive come “Il tuo modo”, “Ho camminato” e omaggi ad artisti come Astor Piazzola e Richard Galliano con “Povertango” in cui si grida ancora una volta di “Quanto è lercia la guerra…”. Il disco vanta la collaborazione con la straordinaria Brunella Selo voce del brano “Chiamatemi Gesu'”.

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