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Riapre la mostra fotografica “Segni e Sogni d’Alpe – passione, orgoglio e resilienza”

PALAZZO DELLA RAGIONE – SALA DELLE CAPRIATE – BERGAMO

23 maggio – 28 giugno 2020

INGRESSO GRATUITO

Dispositivi di sicurezza, ingressi contingenti, apertura nei weekend e per il ponte del 2 giugno, Palazzo della Ragione nella Sala delle Capriate in Città Alta riapre al pubblico prolungando nella Fase 2 la mostra “Segni e Sogni d’Alpe – passione, orgoglio e resilienza”, inaugurata lo scorso 21 febbraio e chiusa a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19. Il progetto fotografico di Marco Mazzoleni sulle orobie bergamasche, promosso all’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, in collaborazione con la rivista Orobie e curata da Moma Comunicazione S.r.l., riapre, a ingresso gratuito, domani sabato 23 maggio 2020, e sarà prolungato fino a domenica 28 giugno 2020.

Da domani sarà quindi possibile visitare la mostra fotografica nel rispetto di alcune misure di sicurezza, applicate in conformità con le disposizioni ministeriali e dell’amministrazione comunale di Bergamo, quali: l’ingresso contingentato per un massimo di 30 persone a volta, la creazione di un percorso a senso unico che prevenga la creazione di assembramenti, l’entrata dalla scalinata principale di Palazzo della Ragione con uscita sul retro per evitare code e l’utilizzo della mascherina obbligatorio durante la visita. L’esposizione sarà aperta al pubblico solo nel weekend (venerdì dalle ore 15 alle ore 22, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 19). In occasione del ponte del 2 giugno la mostra resterà aperta in via straordinaria, lunedì 1° giugno dalle 15 alle 19 e martedì 2 giugno dalle 10 alle 19.

In occasione del riconoscimento di Bergamo a “Città Creativa per la Gastronomia – Unesco”, la rete creata nel 2004 dall’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura con lo scopo di promuovere la cooperazione tra le località che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile, la mostra “Segni e Sogni d’alpe. Passione, orgoglio e resilienza” si focalizza sull’attenzione e sulla cura della realtà orobica di conservare e tramandare le tradizioni alle nuove generazioni in modo spontaneo e in maniera rispettosa verso l’ambiente attraverso una selezione straordinaria di 70 foto che parla di paesaggio, cultura gastronomica, tipicità ed eccellenze del nostro territorio (Orobie bergamasche, lecchesi e valtellinesi) e dialoga con il tema del disegno storicizzato del paesaggio. I territori ricchi di storia uniscono l’elevata biodiversità a una produzione agraria di qualità maturata da antiche tradizioni e da un equilibrio tra intervento dell’uomo e natura che conferisce ai luoghi una bellezza fatta di piccoli segni che cambiano al cambiare delle stagioni.

Il progetto vede il coinvolgimento di tre autori d’eccezione che hanno contribuito con i loro contenuti a sostenere la ricerca fotografica di Marco Mazzoleni: Roberto Mantovani (giornalista e storico dell’alpinismo), Prof. Renato Ferlinghetti (Professore di Geografia dell’Università di Bergamo) e Francesco Quarna (speaker di Radio Deejay, appassionato di alpinismo).

La mostra è corredata dal catalogo, edito Moma Edizioni, in vendita presso la Sala delle Capriate al costo di € 15,00. Per info www.orobie.it

INGRESSO LIBERO ORARI DI APERTURA:

Ven: dalle ore 15 alle ore 22

Sab / Dom: dalle ore 10 alle ore 19

Lunedì 01/06/2020: dalle ore 15 alle ore 19

Martedì 02/06/2020: dalle ore 10 alle ore 19

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Marco Zanchi racconta le Orobie bergamasche a “Crocevia, sentieri e autori che si incontrano”

Giovedì 21 novembre, ore 20.45

Sant’Agostino – Università degli studi di Bergamo,

Piazzale Sant’Agostino, 2 – Bergamo

Le Orobie bergamasche tornano a far parlare di sé con un nuovo appuntamento di “CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano” rassegna d’alta quota. Giovedì 21 novembre alle ore 20.45 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo, sarà Marco Zanchi, ultra runner di Cene, a raccontarne la bellezza e le emozioni che solo le nostre montagne sanno regalare in un incontro moderato da Ruggero Meles, scrittore e alpinista. Attraverso il racconto incalzante come fossimo durante una corsa in alta montagna Marco Zanchi ci farà innamorare delle sue “Orobie d’un fiato”, non una gara o un semplice video, ma il racconto appassionante del Sentiero delle Orobie Occidentali e Orientali, passato e presente, in un divenire continuo di sfide e soddisfazioni.

Un messaggio a cui aderiscono concretamente Università e Cus Bergamo attraverso specifici programmi per la crescita non solo accademica ma anche a sostegno della capacità di superare gli ostacoli e lo sviluppo sportivo dei propri iscritti. E proprio per incoraggiare gli studenti a coltivare quella straordinaria scuola di vita che è lo sport, UniBg ha sviluppato Dual Career, il programma nato per permettere allo studente-atleta di combinare la propria carriera sportiva con lo studio in modo flessibile e con la collaborazione del Comitato Italiano Paralimpico delegazione di Bergamo è stata sviluppata la «palestra inclusiva»: un luogo in cui, grazie ad attrezzature specifiche e a istruttori opportunatamente formati, non esistono limiti alla capacità di allenamento.

“Nelle strategie di sviluppo dell’Università di Bergamo nei confronti dello sport, è particolarmente importante incontrare Marco Zanchi. È, infatti, tra quegli atleti, ancora troppo pochi, che uniscono il prestigio dei valori connessi all’impegno nella pratica sportiva con la sensibilizzazione nei confronti della sostenibilità ambientale valorizzando, in particolare, i territori e i percorsi delle Alpi Orobiche – afferma il professor Antonio Borgogni, docente di Didattica dell’educazione psicomotoria dell’Università degli Studi di Bergamo – Oltre a ciò, il tema dello sport cosiddetto estremo, che sta assumendo un sempre maggiore rilievo sul piano del numero dei partecipanti a livello nazionale e mondiale, assume per la nostra università un rilievo culturale e scientifico che, anche grazie a questo primo incontro, non mancheremo di approfondire nel prossimo futuro”

“Orobie d’un fiato” è un sogno che diventa realtà nato dalla passione di Marco per le Orobie, ma anche un percorso di analisi e di studio della storia e dei protagonisti delle cime orobiche. Una ricerca che Marco Zanchi ha concluso percorrendo circa 140 chilometri in solitaria tra il 6 e il 7 luglio 2019. Una 24 ore che ha visto l’ultra runner percorrere tutta l’Alta Via delle Orobie Bergamasche, partendo da Cassiglio, in valle Brembana e raggiungendo, dopo sole 24 ore il Passo della Presolana, all’altro capo, in valle Seriana. “Orobie d’un fiato” è una dedica a tutti coloro che come lui vivono e amano quotidianamente e incondizionatamente queste montagne, ma allo stesso tempo, per chi le frequenta e le apprezza da lontano, un invito a conoscerle meglio. Perché certe emozioni solo l’alta quota sa regalare.

Un’impresa unica e da ricordare, che Marco Zanchi vuole celebrare in quest’occasione con un’azione di solidarietà. L’ultra runner infatti, proprio durante l’incontro di giovedì sera, annuncerà l’apertura di un’asta nella quale il miglior offerente potrà far suo lo zaino utilizzato durante l’impresa dello scorso luglio. L’obiettivo? Donare il ricavato in beneficenza per l’acquisto di nuovi giocattoli per il reparto pediatrico dell’Ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo. L’asta sarà aperta da venerdì 22 novembre 2019 a martedì 10 dicembre 2019 sulla pagina Facebook “Orobie d’un Fiato”.

Un viaggio che continua e va oltre la bellezza della montagna, ma che è qualcosa di molto più profondo, che segna l’individuo, che lo riconduce alla vita quotidiana e alle sfi de che ogni giorno troviamo sul nostro percorso. Una scoperta che parla di montagna, tradizione e Amore. Un monito per salvaguardare il nostro pianeta a 360° e promuovere un turismo responsabile e sostenibile, che tuteli le biodiversità, l’artigianalità e l’ambiente alpino: questo lo scopo del progetto dell’ultra runner orobico e questa la sfida di «CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano», la rassegna itinerante, organizzata da Orobie in collaborazione con Explora e Regione Lombardia.

«Si tratta di eventi di sicuro interesse che permetteranno di valorizzare ancora di più le nostre splendide montagne – sottolinea Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione LombardiaD’altronde l’obiettivo di Regione Lombardia è incrementare il turismo d’alta quota, esaltando quei punti di forza che possono rendere le località montane attrattive tutto l’anno, dalle attività all’aria aperta alle bellezze paesaggistiche ed ambientali, sino all’enogastronomia e allo sport in libertà, come il cicloturismo e lo sci. A maggior ragione dopo la conquista delle Olimpiadi invernali del 2026 con Milano-Cortina. Sono convinta che questa rassegna sia un volano strategico per fare provare ad un pubblico più vasto l’esperienza di vita in montagna, realtà fantastica che merita di diventare maggiormente attrattiva per i visitatori non solo lombardi ma anche internazionali».

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONE
L’incontro, organizzato da Moma Comunicazione di Bergamo, con main sponsor Italcementi-HeidelbergCement Group, il supporto dell’Università degli studi di Bergamo e del CUS, la collaborazione di Regione Lombardia e di Vibram e con il patrocinio del Cai di Bergamo e del Cai Unione Bergamasca Sezioni e Sottosezioni, così come tutti quelli del ciclo «Crocevia», sarà a ingresso gratuito su prenotazione inviando una mail a [email protected] o telefonando allo 035.240.666. Per informazioni https://tinyurl.com/y4rybv2d

BIOGRAFIA MARCO ZANCHI
Marco Zanchi. Classe 1976, nato e cresciuto a Cene in valle Seriana, Marco Zanchi abbandona da adolescente il mondo delle corse in motocicletta e si avvicina al podismo affi ancato da due amici già aff ermati nella disciplina, Mario Poletti e Migidio Burifa. Con determinazione inizia a raccogliere i primi successi nel 2002 alla Maga sky marathon, nel 2003 in Spagna alla Zegama marathon, consacrando nello stesso anno la sua carriera da ultra runner con la 6ª piazza al Tor des Géants (330 chilometri) e la doppia vittoria, nel 2015 e nel 2018, della Orobie Ultra Trail di Bergamo. Una grande carriera sportiva, coronata dalle convocazioni in Nazionale per i Campionati mondiali del 2011, 2013, 2015 e 2018. Marco Zanchi ha lavorato per diversi anni in un’officina meccanica, per poi passare in Acerbis e a Tecnica group. Ora è impegnato nel suo laboratorio di calzature e di produzione di zaini da trail a Cene, in valle Seriana.

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