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Turbec: “La rivoluzione per MOOM hotel? Le microturbine” L’azienda di Ferrara guarda al futuro con il progetto ecosostenibile di Olgiate Olona.

L’ultimo progetto di Turbec è stato realizzato presso MO.OM, il luxury boutique hotel a 4 stelle, unico nel suo genere per struttura e filosofia, situato vicino Milano, precisamente Olgiate Olona nei pressi dell’aeroporto di Malpensa. Primo hotel ecofriendly della Lombardia, MOOM sorprende per l’habitat eco-compatibile costruito con tecnologie ad impatto zero sull’ambiente e tecnologicamente all’avanguardia.

In questo progetto non poteva che essere presente Turbec sempre in prima linea nelle sfide energetiche ed ecosostenibili a basso impatto ambientale.

L’azienda ha così contribuito alla realizzazione della struttura alberghiera con un impianto di cogenerazione costituito da due microturbine da 100 kW. Quella del MOOM è una vetrina importante che pone l’attenzione al concetto dell’ecofriendly nel mondo alberghiero anche in Italia, un po’ ancora indietro su queste tematiche se si guarda al Nord Europa. L’azienda di Cento sta anticipando il futuro e sta ponendo le basi su quello che sarà il nuovo modo di trasformare l’energia e sul concetto del rispetto ambientale.

“Le microturbine – spiega il Dott. Matteo Cevolani, Sales Manager di Turbec – rappresentano il futuro per la cogenerazione a basso impatto ambientale e costituiscono l’elemento cardine di una impostazione energetica fondamentale come quella della Generazione Distribuita (produzione di energia elettrica e termica direttamente nel luogo di utilizzo)”.

L’impianto di cogenerazione o CHP (Combined Heat and Power) consiste nella produzione contemporanea di elettricità e calore da una fonte primaria come, ad esempio, il metano. Con un impianto di questo tipo, il calore prodotto dalla combustione non viene disperso ma recuperato per altri usi.

L’impianto di cogenerazione è presente anche al MOOM ma le novità apportate nella struttura ecofriendly sono più specifiche: “Per l’hotel di Olgiate Olona – continua il Dott. Cevolani – abbiamo optato per un impianto di trigenerazione o CCHP (Combined Cooling Heat and Power) che si basa sempre su un processo di cogenerazione ma che, durante i mesi estivi, trasforma l’energia termica in energia frigorifera mediante un gruppo frigo ad assobimento. In poche parole, è un sistema combinato di produzione di elettricità e di calore sotto forma sia di riscaldamento che di raffrescamento. La centrale di MOOM è costituita da due microturbine di 100 kW l’una con il vantaggio che mentre si soddisfa tutto il fabbisogno termico dell’hotel si è in grado di produrre contemporaneamente elettricità, non avendo bisogno di acquistarla sul mercato”.

Con una scelta di questo tipo, il risparmio è notevole: “Questi impianti – sottolinea il Sales Manager della Turbec – sono determinanti in cicli produttivi continui in assenza dei classici start/stop. Più la turbina viene usata e maggiore sarà il risparmio inteso non solo come la diminuzione dei costi ma anche come diminuzione delle emissioni di CO2. Senza dimenticare il risparmio dell’energia primaria. Il fine ultimo è la salvaguardia dell’ambiente. Se si analizzano i dati degli impianti Turbec con quelli tradizionali, è evidente che recuperare l’energia termica, ha un impatto economico ed ambientale importante. Ricordiamo, infatti, che mentre un sistema convenzionale ha un rendimento di circa il 37%, un impianto di cogenerazione può raggiungere rendimenti di circa l’85% (vedi immagine).

Non ci sono dubbi sui vantaggi energetici che avrà MOOM grazie a questa scelta; una scelta ottimale per il settore industriale e alberghiero in generale”.

Produrre insieme elettricità e calore con la micro-cogenerazione, direttamente presso l’utenza, in estrema sintesi comporta i seguenti vantaggi:

– risparmio energia primaria, nell’ordine del 35-40%, diminuendo i costi energetici. Il risparmio energetico, in un paese come l’Italia, grande importatore di energia, è la prima fonte strategica di approvvigionamento;

– salvaguardare l’ambiente, emettendo in atmosfera oltre un milione di tonnellate di anidride carbonica in meno;

– zero perdite di distribuzione calore (utilizzato in loco);

– zero perdite di distribuzione nell’energia elettrica (riversata direttamente nelle linee a Bassa Tensione);

– limitazione delle cadute di tensione sulle linee finali di utenza;

– nessuna necessità di costruire grandi locali appositi;

– limitazione della posa di linee elettriche interrate o tralicci, a parità di risultati.

La Turbec è un’azienda giovane che in poco più di 10 anni è riuscita ad affermarsi nel mercato internazionale nelle soluzioni “combined heat & power generation” . Fondata negli anni ’90 da Volvo, nel 2003 una cordata di imprese italiane (tra le quali anche Ansaldo Energia del Gruppo Finmeccanica) acquista la totalità delle quote dell’azienda. nel 2003. È il momento della svolta: si passa dalla Serie 1 progettata da Volvo all’attuale Serie 3. Quest’ultima rappresenta il risultato di un importante updating tecnologico sviluppato in collaborazione con importanti aziende ed enti scientifici tra i quali l’Università La Sapienza di Roma e la Tongij University di Shanghai. La microturbina Turbec T100 Serie 3 è costruita utilizzando materiali e leghe speciali di estrazione aeronautica.

Turbec è sbarcata in Cina nel 2005 installando all’interno della Tongij University una microturbina che provvede alle esigenze elettriche, di riscaldamento e di raffrescamento. Stabilendo, inoltre, importanti partnership con prestigiose aziende locali come la Broad Air Conditioning Co. Ltd. Quest’anno l’azienda è stata il simbolo della tecnologia italiana all’Esposizione Universale – Expo Shanghai 2010 dove il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo ha voluto personalmente accendere la Turbec T100 che fornisce energia elettrica, termica e frigorifera al Padiglione Italiano (foto).

Un gran risultato per l’azienda di Ferrara che mette in atto una vera rivoluzione ecosostenibile. MOOM non poteva far altro che appoggiarsi alla Turbec per poter realizzare il suo progetto. Un progetto che consiste nel creare una nuova ed originale realtà che combina l’armonia del design architettonico con la sostenibilità ambientale con il chiaro intento di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

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