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Arriva anche nella splendida Loreto la campagna di sensibilizzazione al Buon Senso dedicata alla Via della Felicità.

Grazie all’impegno dei suoi volontari, la guida al sano vivere scritta da L. Ron Hubbard agl’inizi degli anni Ottanta ha raggiunto le attività del centro storico della conclamata città di Loreto che con il suo Santuario è ormai riconosciuta in tutto il Mondo.
La scelta di azioni e decisioni richiede capacità e saggezza, non solo l’interesse del gruppo. Con 21 precetti, La via della felicità di L. Ron Hubbrd aiuta una persone nelle scelte da prendere nel corso della vita. Potrebbe trattarsi del primo codice morale non religioso basato interamente sul buon senso.
Dalla Regola Aurea:’ Non fare agli altri quello che non vorresti che venga fatto a Te!’, a precetti come ‘Non Rubare’, ‘Non Assassinare’ che ben ci ricordano i comandamenti descritti nel Vecchio Testamento.
Oggi la Via della Felicità è pubblicata in ben 97 lingue e promossa in ben 107 paesi. Il suo obbiettivo: ripristinare il decoro e la prosperità nella collettività.
Nel ricevere una copia, una commessa di un negozio di Articoli Religiosi ha esclamato:’ Una Via della Felicità nelle Marche?!….Ci piace!’. Grazie alla copertina appositamente dedicata al territorio marchigiano dove sono rappresentate le foto del Monte Conero, lo Sferisterio, la Rotonda di Senigallia e il Mare Adriatico, la Via della Felicità nelle Marche ha il desiderio di alzare il morale di tutte le persone che ricevono una copia; consigli per vivere all’insegna del Buon Senso in direzione di una vita migliore.
Quando viene a mancare il buon senso, allora iniziano a palesarsi i comportamenti scorretti e piano piano il degrado diventa sempre più evidente.
Non a caso parlando con moltissime persone i volontari hanno spesso sentito esprimere il concetto che il male di questa società è proprio dovuto a un abbassamento del valore morale, e di conseguenza molte buone maniere sono venute men, al punto che alcune disonestà sono considerate normali.
Il risultato che più danneggia la civiltà e impedisce il suo progresso è che più la morale si abbassa più aumenta la sfiducia e automaticamente il Senso di Responsabilità scompare. E proprio l’assenza di Responsabilità sta generando la confusione sociale in ogni campo e istituzione. Nessuno ha “la responsabilità” per cui nessuno risolve i problemi e di conseguenza trovare soluzioni è solo una parvenza di tentativi che il più delle volte sono motivati da interessi economici, più che per un genuino senso di responsabilità.
Di questo passo dove andremo a finire? Qualcuno pone l’ipotesi che l’evoluzione tecnologica e l’inserimento della digitalizzazione come modo di vivere possa ridurre le problematiche e di conseguenza dei costi cercando di tracciare e permettere così un’individuazione immediata della nascita del problema.
Ma è realmente così? Per quanto la tecnologia oggi sembra essere in grado di ascoltarci e darci risposte lampo, si denuncia il suo limite, ovvero “l’incapacità di stabilire il buon senso nella Società!”. E questo è chiaramente dimostrato dal fatto che la tecnologia non ha evitato la pandemia, non ha evitato crisi economiche, e tutt’ora in questo momento, ci troviamo sotto minaccia di una guerra.
Tutto questo apparente progresso, da solo, non ha risolto i problemi più importanti: nonostante l’Agenda ONU 2030, la tecnologia non sta aiutando la risoluzione di queste piaghe sociali. Spesso infatti non è insolito che alcune persone esclamino:’ Ma non si stava meglio prima?!’, riferendosi ai tempi in cui si viveva in un mondo meno complesso, eppure con quei ‘valori’ che sono il riflesso di un ‘Vivere e Sano e Felice e all’Insegna del Buon Senso!’.
L’invito è quindi rivolto a tutti! Conoscere i 21 precetti affinché si ristabilisca l’integrità e il valore di ogni individuo, con l’obbiettivo di sviluppare un progresso all’insegna del buon codice morale. Allora forse il progresso tecnologico potrebbe essere un valido strumento per migliorare la società!
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Hotel Loreto: Per una vacanza indimenticabile !!

Hotel Loreto: Tutti i pellegrini ed i turisti che in ogni periodo dell’anno si recano a Loreto per una visita, potranno fermarsi più a lungo in questa zona ricca di proposte che vanno da quelle religiose a quelle artistiche, senza dimenticarsi delle scelte nel campo della gastronomia e dell’artigianato, tutto di prima qualità.
E ritagliatevi un spicchio del vostro tempo per godervi ad esenoui il panorama mozzafiato che si può ammirare da Piazza Papa Giovanni XXIII, dalla balconata di Porta Marina o da tanti altri punti del paese: il mare azzurro, il Monte Conero, tutte le cittadine limitrofe che fanno da cornice a Loreto ed in lontananza nelle giornate soleggiate si possono vedere anche i Monti Sibillini.

La Basilica, insigne complesso architettonico del Rinascimento, fu costruita a partire dal 1468 con l’apporto dei più famosi architetti dell’epoca, la sua facciata fu iniziata nel 1571 da Francesco Boccalini e terminata nel 1587 da Lattanzio Ventura, la cupola fu invece portata a compimento da Giuliano da Sangallo in soli nove mesi, dal settembre 1499 al mese di maggio del 1500.
Il campanile, alto 75 metri, è stato innalzato tra il 1750 ed il 1755 ad opera di Luigi Vanvitelli, sul sagrato della Basilica si può ammirare la statua di Sisto V, ad opera di Antonio Calcagni.
Le porte di bronzo furono progettate per il Giubileo del 1600 e rappresentano scene del Vecchio Testamento.
La piazza dove è situata la Basilica è chiusa su due lati dal Palazzo Apostolico che venne costruito dal 1497 da diversi architetti.
All’interno del Santuario si può notare come la Santa Casa sia protetta da uno spettacolare rivestimento marmoreo che era stato concepito dal Bramante come un baldacchino, sorretto da colonne e arricchito di ornamenti, il progetto fu in seguito rivisto da Antonio Pellegrini e nel 1513 venne affidato ad Andrea Sansovino e successivamente fu curato da Antonio Sangallo e Raniero Nericci, questa opera venne completata in più di settant’anni.
Dietro le absidi fortificate della basilica vi è un altro bastione detto di Porta Marina, all’interno del quale si trovano i Giardini della Rimembranza presso i quali potrete fare una pausa e distendervi magari mentre ammirate lo stupendo panorama circostante.
Dai giardini si accede alla Scala Santa con le targhe di bronzo di Guarino Roscioli e lì di fianco si può visitare il Cimitero Polacco, dove sono stati sepolti ben 1100 soldati di quella nazione, caduti nella seconda guerra mondiale.
Situato al piano nobile del Palazzo Apostolico, non dimenticatevi di visitare il Museo Pinacoteca e raccoglie un gran numero di opere d’arte: dalle tele di Lorenzo Lotto, alle Ceramiche cinquecentesche, alla collezione di arazzi raffaelleschi, ed altro ancora, fino alle opere di 43 artisti contemporanei.

Sulla piazza pricipale si può vedere la Fontana maggiore e passeggiando lungo Corso Boccalini potrete soddisfare il vostro desiderio di shopping tra i numerosi negozi e botteghe presso le quali è possibile acquistare i manufatti dell’artigianato locale.
Se la fame vi coglie all’improvviso poi avrete soltanto l’imbarazzo della scelta: A Loreto sono infatti tanti i bar, le pasticcerie ed i ristoranti sia in pieno centro che in periferia, potrete così assaporare le specialità di una ricca tradizione gastronomica che prevede piatti come vincisgrassi, brodetto, olive all’ascolana o crescia sfogliata.
Per chi volesse fermarsi per una vacanza prolungata, Loreto è molto ospitale ed offre a tutti la possibilità di organizzare una vacanza da sogno in un luogo dal quale si possono raggiungere in una sola giornata tutti gli angoli delle Marche.

La fiorente industria manifatturiera di Loreto vanta la lavorazione dell’argento e dell’oggettistica religiosa, ma nella via principale della città, l’antica “Via dei Coronari”, si possono acquistare oggetti di artigianato anche in legno ed in ceramica.
Strutture congressuali adatte ad ospitare un pubblico numeroso e palazzetti sportivi invidiabili rendono Loreto un’ottima sede congressuale, anche per la sua posizione geografica centrale, per gli ottimi collegamenti viari e per la possibilità di ospitalità alberghiera che può raggiungere i duemila posti letto.
Il  Palacongressi comunale può ospitare mille persone, ci sono poi il Cinema Teatro Comunale recentemente ristrutturato con la sua sala espositiva, l’Ostello della Gioventù, con spazi idonei a convegni di media grandezza, è dotato di multisala per proiezioni, mostre e manifestazioni.
A Loreto sono inoltre disponibili altri spazi come L’Auditorium Giovanni Paolo II, la Sala Paolo VI e la Sala del Tinello.
Le manifestazioni sportive possono avere luogo in strutture qualificate come ad esempio il palazzetto dello sport, adatto alla pallavolo ma non solo, ci sono inoltre diverse strutture in cui è possibile praticare tutte le discipline sportive, sono infatti centri sportivi con piscine coperte, saune, centri benessere ed idromassaggi.
Queste strutture risultano davvero adatte a tutti quei turisti chq sentono il bisogno di praticare dello sport in totale relax.
Tra le strutture sportive comunali ci sono anche un campo da tennis coperto ed uno scoperto, a Loreto non mancano poi le palestre, attrezzate sia per attività ginniche che culturistiche.

Il territorio lauretano si affaccia sull’Adriatico e si trova a pochi chilometri dalle località marittime di Porto Recanati e di tutto il resto della Riviera del Conero, con i suoi attrezzatissimi stabilimenti balneari che di sera si trasformano in locali in cui potrete ballare e divertirvi fino a notte fonda, ascoltando la migliore musica selezionata da bravissimi Dj e mentre sorseggiate uno dei cocktail estivi preparati da abili barman… il tutto per un divertimento garantito !!
Le diverse tipologie di spiaggia, dalle magnifiche calette rocciose del Conero alla finissima sabbia di Portorecanati, offrono un’interessante varietà di scelta per chi intende diversificare il proprio soggiorno estivo nell’arco di una stessa vacanza.
La felice posizione climatica della città di Loreto, consente poi ai turisti di godere del fresco collinare dopo una giornata trascorsa in riviera.
Trova un hotel a Loreto e vieni a scoprire le meraviglie della regione Marche ed in particolare della Riviera del Conero.

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