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“L’assoluzione dell’uomo” Gianni Grimaldi in mostra a Bergamo

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  • 28 Febbraio 2019

Venerdì 1° marzo apre al pubblico la mostra “L’assoluzione dell’uomo. Opere di Gianni Grimaldi”, allestita presso il Palazzo Storico Credito Bergamasco di Largo Porta Nuova 2 a Bergamo. Le 7 sculture di Gianni Grimaldi, visitabili fino al 29 marzo, saranno allocate nel salone principale del Palazzo. Tra queste spiccano la monumentale opera dedicata alla Chiesa, esposta accanto alla produzione dei Reliquiari degli anni ’73-’74, e la scultura Immagine del Tempo, appartenente alla collezione Credito Bergamasco – Banco BPM.

L’Assoluzione dell’uomo è un’occasione quasi unica per il pubblico di vedere un’accurata selezione del lavoro di Grimaldi, di cui si ricordano rilevanti occasioni espositive in città nel 1979 e nel 1984. A distanza di 25 anni dall’ultima mostra cittadina, Grimaldi fa ritorno a Bergamo non come docente ma come artista: lo scultore infatti, dopo essersi formato all’Istituto d’Arte di Modena e all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha insegnato al Liceo Artistico bergamasco dal 1971 al 1989.

La mostra, a cura di Marcella Cattaneo e Angelo Piazzoli, è a ingresso libero e gratuito nei giorni e negli orari di apertura della filiale di Bergamo Porta Nuova: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.20 e dalle 14.50 alle 15.50.

L’evento inaugurale, aperto al pubblico, si terrà giovedì 28 febbraio alle ore 18.00 presso il Palazzo Storico del Credito Bergamasco.

Per informazioni: www.fondazionecreberg.it

Fondazione Creberg è online su Facebook con la pagina “Fondazione Credito Bergamasco

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Eventi

L’eredita’ di Caravaggio. Capolavori in luce

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  • 4 Maggio 2018

Una mostra che approfondisce, in pittura, la scoperta della luce artificiale attraverso opere di importanti artisti “caravaggeschi” appartenenti a storiche collezioni pubbliche e private. L’esposizione ruota intorno al restauro, a Palazzo Creberg, della monumentale tela di Antonio Campi raffigurante Santa Caterina visitata in carcere dall’imperatrice Faustina.

La sconvolgente raffigurazione della realtà tramite lo studio della luce artificiale, ottenuta da Caravaggio nel primo decennio del XVII secolo, lasciò una concreta eredità nelle opere dei suoi seguaci, non soltanto italiani ma anche stranieri. Attraverso le opere di Matthias Stom, Francesco Buoneri detto Cecco del Caravaggio, Giuseppe Vermiglio, Simon Vouet, Giovanni Lanfranco, Antonio d’Enrico detto Tanzio da Varallo, si cercano di evidenziare alcune delle diverse declinazioni che il “caravaggismo” assunse tra il secondo e il quinto decennio del Seicento.

Il nucleo principale della rassegna è costituito da opere di Matthias Stom (Paesi Bassi, 1600 circa – post 1645). Il percorso espositivo prosegue con alcune importanti opere che fanno parte della Collezione Banco BPM, il Ritratto della famiglia dell’artista di Giovanni Lanfranco (Parma, 1582 – Roma, 1647), la Vergine addolorata di Simon Vouet (Parigi, 1590 – 1649) e la Battaglia di Sennacherib di Tanzio da Varallo (Alagna Valsesia, 1582 – Varallo, 1633) bozzetto preparatorio per la grande pala realizzata nel 1629-1630 all’interno della cappella Nazari in San Gaudenzio a Novara. L’influenza di Caravaggio risulta evidente nell’opera di Giuseppe Vermiglio (Milano, 1587 – post 1635) raffigurante Giuditta con la testa di Oloferne, 1615-1620 in prestito dal Museo Civico di Vicenza – Palazzo Chiericati, che riprende uno dei temi prevalenti del periodo barocco, in cui le passioni violente a volte conducono i protagonisti ad esiti fatali.

La mostra a Palazzo Creberg, dal 4 al 31 maggio 2018, prevede tre fine settimana di apertura (5/6 – 12/13 – 19/20 maggio), ingresso libero, visite guidate gratuite (per chi lo desidera) e catalogo illustrato in distribuzione gratuita. L’apertura nei giorni feriali segue gli orari della filiale del Credito Bergamasco-Banco BPM di Largo Porta Nuova.

Inoltre prosegue il programma dei Grandi Restauri sostenuti e realizzati dalla Fondazione Credito Bergamasco nella convinzione che le opere d’arte siano beni insostituibili. In questa occasione, nella Sala Consiglio del Credito Bergamasco, saranno esposti cinque capolavori di Francesco Capella (Venezia 1711 – Bergamo 1784) al termine delle rispettive operazioni di restauro.

 

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