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Le lavastoviglie da incasso: ecco come non alterare l’arredamento

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  • 12 Febbraio 2012

Nell’ambito degli elettrodomestici sempre maggiore gradimento riscuotono tra le famiglie italiane quelli ad incasso: forni, lavastoviglie, frigoriferi, piani cottura e così via. Forse di questi le più gradite sono proprio le lavastoviglie da incasso, preziose alleate nel velocizzare il lavaggio di piatti e posate e con il vantaggio di potersi collocare facilmente nell’arredamento già esistente. Rispetto agli elettrodomestici a libera installazione, che di solito vanno a occupare spazi supplementari in cucina (e che quindi spesso non si sa dove mettere, soprattutto per cucine piccole), quelli a incasso hanno dalla loro la comodità di essere inseriti all’interno del mobilio e quindi non solo non occupare spazio ma anche integrarsi perfettamente con il resto dei mobili senza introdurre distonie cromatiche.

Le case produttrici di lavastoviglie a incasso, come Rex, Bosch, Ariston, Whirlpool, Candy, Miele, hanno rimpolpato i loro cataloghi con modelli sempre più tecnologici, in grado di eseguire numerosi e differenti programmi di lavaggio. I modelli più costosi oggi, inoltre, sono tutti in classe A, in modo da assicurare un risparmio energetico che fa sì che il prezzo iniziale della lavastoviglie sia ammortizzato nel tempo grazie a un risparmio sulla bolletta elettrica; questo va anche a beneficio dell’ambiente ed è una cosa da non sottovalutare.

Scegliere una lavastoviglie oggi, con tante possibilità a disposizione, potrebbe anche essere meno semplice di quanto si creda; l’importante, però, è che sia da incasso.

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Come scegliere un forno da incasso

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  • 22 Febbraio 2011

Di forni da incasso ne esistono di vari modelli e di varie fasce di prezzo. Essendo degli elettrodomestici di uso poco frequente, a meno di non utilizzarli spesso per cucinare, comprare un forno da incasso molto costoso sicuramente non è indicato, in quanto la spesa non sarà ammortizzata nel tempo. Rientrare dell’investimento è invece possibile quando la scelta di un forno di classe energetica A incide di molto sulla bolletta elettrica rispetto a uno di classe energetica B, per esempio.
I marchi più conosciuti di forni da incasso sono i soliti, ovviamente: Rex, Candy, Ariston.
I tipi che incontrano maggiore favore da parte degli utenti sono quelli elettrici ventilati, che danno maggiore possibilità di cuocere cibi elaborati, ma per chi è di poche pretese anche un semplice forno a gas può andare bene. Del resto, per l’uso medio che una famiglia o una persona può fare di un forno, esigere qualità troppo elevate non ha senso poiché non si avrà spesso modo di utilizzarle.
Una possibilità di programmare la cottura, il timer e 4-5 modalità di funzionamento sono più che sufficienti per coprire la maggior parte delle necessità. A seconda poi della disponibilità economica, una funzione di pulitura automatica potrebbe rendere di certo felici tutti coloro che proprio di pulire il forno dopo l’uso non hanno voglia.

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Vivere in modo eco-compatibile cominciando dalla propria casa

L’inquinamento atmosferico e l’eccessivo consumo energetico sono dei problemi seri, che riguardano tutti noi, e che non possiamo più far finta di non vedere.

Per cercare di ridurre, almeno in parte, le emissioni nocive per l’ambiente e il consumo energetico, tutti noi potremmo, e dovremmo, fare qualcosa: utilizzare i mezzi pubblici o la bicicletta, se possibile, anziché spostarsi sempre con la propria auto, spegnere le luci quando lasciamo una stanza, usare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e così via. Oltre a questi piccoli accorgimenti, che tutti possono attuare senza troppa fatica, c’è molto altro che possiamo fare, partendo innanzitutto da casa nostra, e puntando su edifici classe A. Le nostre case, soprattutto quelle costruite un po’ di tempo fa, possono essere dei pericolosi nemici per l’ambiente, oltre che per il nostro portafoglio: vecchi elettrodomestici che consumano troppo, infissi e pareti non adatti all’isolamento termico, impianti di riscaldamento obsoleti o climatizzatori utilizzati anche quando non ce n’è effettivo bisogno…questi sono solo alcuni dei “pericoli” presenti in molte delle nostre case.

Gli incentivi statali offerti di recente per la ristrutturazione delle abitazioni sono una dimostrazione di quanto il problema sia sentito, e di quanto convenga a tutti noi cercare di risolverlo al più presto. In particolare, la legge finanziaria del 2008 prevedeva un’agevolazione fiscale del 36% per le spese di rinnovamento della casa, comprese la sostituzione di caldaie e climatizzatori e la riparazione dell’impianto termico. C’è tempo ancora fino al 31 dicembre del 2010 per approfittare degli incentivi, e per rimettere a nuovo la propria casa facendo qualcosa di utile anche per l’ambiente.

Ma come dovrebbe essere la casa eco-compatibile ideale? Molti sono gli interventi che possiamo attuare, dall’isolamento termico pareti all’impianto di pannelli fotovoltaici o solari, passando per l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo energetico. Istallando dei pannelli solari termici, che usano l’energia del sole per produrre acqua calda, e possono dunque sostituire stufe e scaldabagno elettrici, o dei pannelli fotovoltaici, che usano lo stesso principio per produrre elettricità, si può sicuramente risparmiare energia e denaro, riducendo al contempo le emissioni nocive per l’ambiente. Istallati i pannelli solari, possiamo pensare ai nostri elettrodomestici: se in casa abbiamo ancora il frigorifero acquistato anni e anni fa, dovremmo seriamente pensare alla sua sostituzione. I nuovi elettrodomestici di classe A hanno dei consumi molto più bassi, e basterà dare un’occhiata alla bolletta per rendersi conto di come tali elettrodomestici, oltre ad avere un minore impatto ambientale, possono comportare un notevole risparmio economico. Altri elementi inquinanti presenti nella nostra casa sono gli impianti di climatizzazione. La soluzione in questo caso, oltre a scegliere degli impianti più ecologici, come i climatizzatori inverter, è l’isolamento edifici: grazie all’isolamento termico, si possono evitare dispersioni di calore e, di conseguenza, ridurre i consumi legati al raffreddamento e al riscaldamento degli interni. Per ridurre le dispersioni termiche, l’ideale è quindi optare per murature risparmio energetico.

Pannelli solari e fotovoltaici, impianti ed elettrodomestici di ultima generazione e isolamento termico degli edifici sono alcune delle parole d’ordine che tutti noi dovremmo tenere a mente, soprattutto se dobbiamo ristrutturare la nostra casa o costruirne una ex novo: i vantaggi, in termini sia di consumo energetico che di risparmio di denaro, saranno più che visibili.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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