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elettroconvulsivante Archivi - Comunicati stampa e News

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Brescia: Convegno “Da elettroshock a terapia elettroconvulsivante cambia il nome ma non l’inganno”

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  • 29 Maggio 2014

 

Brescia, Venerdì 30 Maggio ore 20.30 ci sarà il convegno “Da elettroshock a terapia elettroconvulsivante cambia il nome ma non l’inganno”. Tema molto discusso a Brescia che, con il presidio di Montichiari, detiene il triste primato di numero di “terapie” applicate a livello nazionale.

A pochi giorni dall’apertura della mostra, “Il volto sconosciuto della psichiatria”, allestita in Corso Matteotti 44, sta ottenendo un buon successo di affluenza e soprattutto di rinnovata comprensione da parte dei visitatori sul tema delle violazioni dei diritti nel campo della salute mentale.
Non è certamente un tema “simpatico” e neppure facile da digerire, perchè quando di parla di abusi dei diritti umani, si deve essere pronti ad ogni cosa.
E lo scopo è proprio far conoscere i propri diritti nel campo della salute mentale, chiedendo poi che vengano rispettati.
Con un ottima affluenza di persone del settore sociale, scolastico, medico e politico, che rispondono con una rinnovata comprensione sul tema dei diritti violati e in alcuni casi anche di nuova consapevolezza.
Ecco cosa hanno scritto alcuni sul guest book della mostra:
psicologo 51 anni: “grazie della vostra opera di informazione!”
Professore – “il business sulla salute mentale è scandaloso!”
studentessa di scienze umane e scienze sociali – “questa mostra mi ha molto colpita. inizialmente speravo di poter affrontare studi in campo psichiatrico, ma non sapevo di tutto ciò che qui è esposto. veramente interessante. spiega molti fatti dei quali solo pochi sono a conoscenza, ma che sarebbe meglio esporre a livello mondiale”.
Impiegato: I diritti umani sono le cose più importanti ed in questa mostra sono ampliamente valorizzati.

Ricordiamo che la mostra resterà aperta sino a venerdì 30 maggio, dalle 10.00 alle 20.00 in corso Matteotti al 44.
Un’esposizione su 360 metri quadri, 78 pannelli illustrativi, 14 video che includono interviste ad oltre a 160 persone: psichiatri, psicologi, medici, avvocati, pedagogisti, con le testimonianze di coloro che hanno vissuto personalmente le conseguenze dei trattamenti psichiatrici. Oltre 40 anni di ricerche per documentare gli abusi, i tragici errori e i danni, spesso fatali, che la psichiatria ha perpetrato in tutto il mondo.

Per maggiori informazioni: 3494466098, www.ccdu.org

 

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Terapia elettroconvulsivante uguale elettroschock – vecchio inganno

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  • 13 Marzo 2014

 

 

   Ma come è possibile che una “terapia” così barbara e violenta come l’elettroshock sia ancora oggi non solo praticata, ma spesso incoraggiata dagli “addetti” alla “cura” della nostra salute mentale? E  chi sarebbero questi signori (psichiatri) che, con tanto zelo, si stanno preoccupando di farci “stare meglio” con questo “trattamento” disumano?

   Le origini dell’elettroshock: nel 1938 lo psichiatra Ugo Cerletti,  recatosi casualmente in un macello romano, notò che i maiali, particolarmente inquieti prima di essere sgozzati, venivano resi più docili con uno shock elettrico. Cerletti ebbe così l’idea della terapia elettroconvulsivante, ed elaborò un sistema  per immettere nel corpo umano scariche elettriche fino a 480 Volt. Una pratica che, in origine, era concepita per tramortire i suini!

   Cosa c’è di scientifico in questa trovata? Nella disciplina medica (quella vera) il paziente viene sottoposto ad esami e test per diagnosticare la presenza di qualunque problema fisico che possa apparire come disturbo comportamentale. In psichiatria non esistono esami fisiologici e diagnosi comprovate. Enti leader nel settore, quali la World Psychiatric Association e il National Institute of Mental Health, ammettono che: “Gli psichiatri non conoscono né le cause né le cure per i disturbi mentali, e neppure che cosa causino ai pazienti i loro “trattamenti”. Sono solo in possesso di teorie ed opinioni contrastanti sulle diagnosi ed i metodi e, anche in relazione ad essi, mancano totalmente di qualsiasi base scientifica”.

   E gli effetti? Devastanti: secondo rapporti medici, il flusso di sangue al cervello può aumentare anche del 400%; la pressione sanguigna può aumentare del 200%. Le conseguenze sono perdita di memoria, confusione, perdita dell’orientamento spazio-temporale e perfino la morte.  

  

    Dunque, come è possibile che questo abuso possa continuare?

  

   Di questo e molto altro si parlerà all’incontro dal titolo “Terapia elettroconvulsivante uguale elettroschock – vecchio inganno”, organizzato a Brescia dal CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani), venerdì 14 Marzo 2014 alle ore 20,00 presso il Teatro San Carlino, corso Giacomo Matteotti 6/A. Ospiti speciali: Silvio De Fanti (vice presidente del CCDU Italia), il dott. Lorenzo Torresini (psichiatra) e la dott.ssa Emilia Kwasnicka (psicologa). Nella serata i relatori entreranno nel vivo del tema, trattando l’argomento dal punto di vista psichiatrico, psicologico e fisico, mettendo in luce anche quei risvolti che i “professionisti del cervello” non ci vogliono dire.

 

Maggiori informazioni www.ccdu.org.

 

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Serata a tema: – “Terapia” elettroconvulsivante uguale elettroshock – vecchio inganno –

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  • 6 Marzo 2014

 

Brescia, al San Carlino (corso Giacomo Matteotti 6/A), il 14 Marzo 2014 ore 20,00 l’associazione CCDU “Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani”, terrà una serata a tema sulla tanto discussa “terapia” che tutt’oggi viene praticata e sebbene promossa come “Salva vita” può creare lesioni incurabili al cervello, e porta con se molti altri danni a causa delle scariche elettriche.
Nella serata i relatori entreranno nel vivo del tema, trattando l’argomento da un punto di vista psichiatrico, psicologico e fisico.
Nella serata si vuol mostrare quanto questa “terapia” causi più danni che benefici al paziente.
Per maggiori informazioni sulla serata Mariella  3478127681

 

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