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Il disagio dell’animo e lo squilibrio chimico: nessuna prova!

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  • 24 Settembre 2014

 

La Dott.ssa Joanna Moncrieff è senior lecturer in psichiatria presso il London
University College ed autrice di «The Myth Of The Chemical Cure» [Il mito
delle cure chimiche].

«Esercito nel campo della psichiatria da oltre 20 anni, e per la mia
esperienza gli antidepressivi non fanno nulla di buono. Non li assumerei in
nessuna circostanza, nemmeno se fossi a rischio di suicidio.

Tutti gli studi mostrano che – nel migliore dei casi – gli antidepressivi ti
fanno sentire un po’ meglio di quanto non farebbe un placebo, il che non
significa che curino la depressione.
Dopo anni di scannerizzazione del cervello, non abbiamo una sola prova che la
depressione sia collegata ad un qualche squilibrio chimico cerebrale, dunque è
discutibile l’idea in sé di trattarla con sostanze chimiche.

Ritengo la depressione una reazione estrema alle circostanze, ed il modo
migliore per uscirne è di eliminare le cause, il che a volte vuol dire
psicoterapia, a volte modificare la situazione trovando un nuovo lavoro o
risolvere i problemi relazionali.

Naturalmente esistono alcune persone che sono depresse senza un apparente
motivo, ma ugualmente non abbiamo ancora alcuna prova né che soffrano di un
disturbo cerebrale né che gli antidepressivi siano loro di aiuto. La cosa
migliore rimane cercare e trovare delle novità che spezzino i circoli viziosi
nel pensiero e nel comportamento.

Gli antidepressivi sono delle sostanze psicoattive, che alterano la mente come
fanno l’alcool o la cannabis ed io ho sempre pensato che se fossi stata
depressa avrei voluto conservare tutta la mia lucidità e le mie facoltà per
venir fuori dal pantano e non il ritrovarmi immersa in una nebbia
farmacologica della quale non avrei nemmeno capito gli effetti».

 

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FRATTAMAGGIORE. CENTRO SPORTIVO POLIVALENTE: IL DISAGIO GIOVANILE DI VIA ROSSINI SEMBRA NON INTERESSARE AL COMUNE

Appello inutile agli Amministratori della città da parte della parrocchia San Rocco e dalle Associazioni Cantiere Giovani, CSP (Centro Sportivo Polivalente) Rossini e Igea Sport. E’ stato chiesto più volte al Comune di assicurare l’agibilità della struttura sportiva, installando una semplice recinzione. Un intervento minimo, di competenza comunale, senza il quale non è possibile svolgere le attività in sicurezza.
Dopo più di un anno di impegno gratuito per garantire l’apertura della struttura comunale e per evitare di nuovo la sua vandalizzazione, non sono ancora arrivate risposte concrete. La parrocchia e le associazioni hanno anche trovato risorse esterne per acquistare le attrezzature e sviluppare le attività sportive e sociali, ma senza l’adeguata messa in sicurezza non si può procedere.
La Parrocchia di San Rocco e le Associazioni auspicano un riscontro positivo da parte dell’Amministrazione comunale al fine di scongiurare l’ipotesi di vedere il Centro nuovamente abbandonato a se stesso con il conseguente aumento del degrado nel quartiere di via Rossini.

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Porchietto, candidata alle Provinciali Torino: dare voce all’insicurezza e al disagio

Claudia Porchietto commentando i risultati del sondaggio (eseguito dall’Istituto Euromarketing di Torino) ‘Quali sono i problemi più importanti di Torino’ rivolto alla popolazione torinese, che vede la voce ‘Sicurezza’ con il 68,9% dei voti, la seconda voce ‘Traffico’ al 23,30% e la terza, ‘Disoccupazione’, soltanto al 22,10% delle preferenze, sottolinea: ”Vorrei andare oltre la lettura numerica per cercare di dare voce alla natura più profonda di questo dato che certamente non riporta unicamente ai ben noti problemi di ordine pubblico. Ci troviamo di fronte ad uno stato di disagio e di insicurezza generalizzato, dettato da una visione concentrata sul vivere alla giornata e priva di quel senso di progettualità e di fiducia che deve caratterizzare una società sana e moderna. In questo senso la politica e qui naturalmente mi tiro in ballo in prima persona, deve ridare questo ‘senso del futuro’ insieme a una positività in questo caso non identificabile con un atteggiamento leggero e poco responsabile. Le Istituzioni si devono caratterizzare con una presenza forte sul territorio, una presenza che possa essere facilmente percepita e condivisa dai cittadini: la politica deve insomma essere un punto di riferimento per chi vuole ancora parlare di futuro e pensare alla sua progettualità”.

Info: www.claudiaporchietto.it

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