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L’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI PROGETT’AZIONE: CODE AI SEGGI

I seggi chiuderanno alle ore 20.00 tuttavia i dati di affluenza all’Assemblea di Progett’Azione superano già le aspettative: quasi 1000 i votanti, entro la serata si prevede di superare le 1200 persone.

Gli iscritti si sono recati all’NH Ambasciatori di corso Vittorio Emanuele II, 104, a Torino per votare il consiglio direttivo di Progett’Azione che da associazione oggi diventa un vero e proprio movimento politico ispirato ai valori del centro-destra.

La giornata si è aperta con una relazione dell’on. Maria Teresa Armosino, attuale presidente dell’Associazione, che ha sottolineato che: ” Occorre superare l’esperienza del Popolo della Libertà per ricercare, come sosteniamo da tempi non sospetti, la costruzione di una nuova area moderata, liberale conservatrice nei valori e riformatrice in grado di elaborare una proposta politica in grado di coniugare rigore e speranza, competitività e solidarietà, che sappia eliminare gli sprechi e ridurre le spese, privatizzare tutto ciò che è possibile e contemporaneamente valorizzare e gestire in modo adeguato i servizi pubblici strategici ed essenziali. In altre parole abbiamo l’ambizioso progetto di ridare alle persone una politica che sappia prima di tutto ridare dignità a sé stessa”.

Durante l’Assemblea tra gli altri sono intervenuti il sen. Morgando, coordinatore regionale del PD, l’on. Portas, segretario regionale dei Moderati, l’on. Calgaro, segretario provinciale dell’UDC, il consigliere regionale della Lega, Marinello, i consiglieri regionali di Progett’Azione, Burzi, Tentoni, Valle e Vignale. “La grande affluenza di oggi – dichiarano i consiglieri regionali- dimostra che i simpatizzanti e gli elettori di centro destra hanno ancora voglia di partecipare e che Progett’Azione rappresenta la migliore risposta alle loro aspettative. Le code di oggi ai nostri seggi hanno inoltre sconfessato il luogo comune secondo cui gli elettori di centro destra avrebbero partecipato alle primarie del PD per votare Renzi”.

Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, fuori Piemonte per altri impegni, ha preparato un videomessaggio per l’assemblea : “Ritengo che il vostro lavoro, in questa seconda fase di legislatura, possa essere molto importante, fatto di idee ed utile per costruire e rinsaldare una squadra che abbia come obiettivo la realizzazione di un nuovo Piemonte”.

Consiglieri regionali e deputati hanno deciso di non presentare la loro candidatura per il nuovo direttivo. Le proposte di candidatura sono state libere e aperte ad ogni iscritto. Verranno elette le 15 persone che avranno preso più voti.

Ad oggi gli iscritti sono quasi 3000.

Progett’Azione www.iodecido.com

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Presentato emendamento per blocco assunzioni e riduzione spese per il personale

Proposta una riduzione delle dotazioni organiche di Regione, agenzie territoriali, enti strumentali e di ricerca regionali (esclusi i ricercatori, i tecnologi e il personale sanitario assunto nelle ASL) . Previsto un taglio di almeno il 20% del personale dirigenziale, del 15% di quello non dirigenziale e del 30% delle posizioni organizzative e di alta professionalità. I dipendenti in esubero saranno collocati in pensione, anche in deroga alla disciplina Fornero. Oltre 100 milioni di euro il risparmio previsto.

Il gruppo di Progett’Azione ha presentato oggi  un emendamento di “riduzione delle dotazioni organiche  e  del costo del personale della Regione” alla delibera n. 218 (“Interventi urgenti per la razionalizzazione delle spese regionali”) oggi in discussione in Consiglio Regionale.

Nel documento si propone la riduzione, entro il 31 dicembre 2012, delle dotazioni organiche di tutti gli enti della Regione (Giunta e Consiglio Regionale, agenzie ed entri strumentali)  in misura non inferiore al 20 per cento per il personale dirigenziale e del 10 per cento per il personale in organico. Le diminuzioni, da cui verranno esclusi i ricercatori, i tecnologi e il personale sanitario,  dovranno garantire una riduzione del costo di personale di almeno il 15% di quello sostenuto nel 2012. Si propone inoltre  il divieto di assunzione di nuovo personale a tempo determinato o indeterminato.

Il testo introduce inoltre la graduale riduzione, nel prossimo triennio, dello stipendio del 10% per i direttori e per i dirigenti regionali e del 30% del budget regionale destinato alle posizioni organizzative oggi in essere.

Per il personale in esubero le amministrazioni potranno procedere o al pensionamento applicando la disciplina vigente ante Fornero o all’attivazione della mobilità guidata, ovvero la ricollocazione del personale, anche attraverso forme di incentivazione finanziaria da parte della Regione (fino al 50% del costo complessivo del salario per un solo triennio per le amministrazioni che assumeranno i dipendenti in esubero) presso altri uffici.

Oggi la Regione Piemonte conta 2600 dipendenti per una spesa totale di €. 171.974.230,42, di cui € 7.343.088 per il personale assunto a tempo determinato. Di questi, solo in Regione 520 sono i posti vacanti e 219 i possibili pensionamenti con legge post e ante-Fornero.

Questo significa che, se verranno approvate le proposte di Progett’Azione di riduzione dei dipendenti in Giunta, Consiglio ed Enti, si otterranno risparmi di oltre 100 milioni di euro per la Regione e per tutti gli enti, senza togliere nemmeno un posto di lavoro ai dipendenti.

“ Oggi – spiega il presidente del gruppo di Progett’Azione, Angelo Burzi – la Regione e in generale gli enti regionali, a causa del livello di indebitamento raggiunto sono di fronte a un bivio: o si assicura un assetto razionale ed efficiente della spesa, anche attraverso la riduzione del costo del personale e degli esuberi, oppure si rischia il default finanziario, compromettendo in questo modo non solo il pagamento degli stipendi ma di tutti i fornitori regionali”.

“Attraverso la presentazione di questo emendamento – spiegano i consiglieri di Progett’Azione Gian Luca Vignale, Roberto Boniperti, Roberto Tentoni e Rosanna Valle –  si punta al risanamento del bilancio regionale chiedendo un costo sociale zero. In sintesi nella nostra proposta non vi sono lacrime né sangue ma solo recupero dell’efficienza della macchina burocratica e ottimizzazione dell’allocazione delle risorse umane”.

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Vertice di maggioranza in Regione. Progett’Azione: “Dobbiamo mettere mano ai conti. Subito”

Vignale: intervento indilazionabile, seppur tardivo, nell’interesse di tutta la Regione, dei cittadini e delle imprese. Burzi: serve un cronoprogramma puntuale degli interventi per ridurre l’indebitamento e recuperare efficienza.  Non siamo disposti ad assumerci la responsabilità del fallimento della Regione; se non verranno assunte decisioni idonee trarremo le nostre conseguenze politiche

“Abbiamo letto le intenzioni espresse dal presidente Cota in merito alla gestione economico finanziaria della Regione. Consideriamo gli interventi proposti indispensabili, seppur tardivi. Da oltre un anno Progett’Azione sostiene la necessità di mettere mano in modo deciso al risanamento dei conti, per cui non possiamo che accogliere positivamente queste proposte”. Angelo Burzi, capogruppo di Progett’Azione a Palazzo Lascaris annuncia che nella riunione di maggioranza che sostiene la giunta Cota, programmata per martedì 6 novembre, avanzerà la richiesta di un cronoprogramma puntuale in merito agli interventi necessari per ridurre in modo drastico l’indebitamento e per recuperare piena efficienza nell’azione amministrativa regionale.

“Ciò che chiediamo – dichiara il consigliere di Progett’Azione Gian Luca Vignale – non è nell’interesse del nostro gruppo politico o della maggioranza, ma dell’intera Regione e soprattutto dei cittadini e delle imprese. L’intervento è tardivo ma non più dilazionabile e deve essere affrontato già a partire dall’assestamento di bilancio”. Progett’Azione auspica che, dopo tanti proclami, si affronti in modo operativo il problema.

“Siamo ormai fuori tempo limite e non è detto  – aggiunge Burzi – che gli interventi annunciati siano sufficienti: se la gravità dei conti regionali annunciata dal presidente e da autorevoli esponenti della giunta è confermata, allora non c’è più un giorno da perdere. Verificheremo se c’è la reale intenzione di intervenire: noi siamo disponibili con il massimo dell’impegno, ma non intendiamo assumerci la responsabilità del fallimento della Regione. Dopo la riunione di martedì prenderemo perciò atto delle decisioni che verranno assunte e responsabilmente trarremo le nostre conclusioni”.

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Positive le decisioni della maggioranza sul contenimento della spesa

Burzi: accolte alcune importanti proposte di Progett’Azione. Saremo pienamente soddisfatti soltanto quando verrà attuata una politica operativa di rigore e di sviluppo. Tentoni: la delibera sulla spending review, arricchita dalle nostre proposte, è il banco di prova. Vignale: in Consiglio capiremo chi è ancora legato  al partito della spesa e a dinamiche che oggi non sono più sostenibili.

Al termine della riunione dei capigruppo di maggioranza in merito alla drammatica situazione dei conti della Regione Piemonte, Progett’Azione esprime la sua soddisfazione per l’accoglimento di alcune importanti proposte avanzate dal gruppo consiliare costituito dai consiglieri Angelo Burzi, Roberto Boniperti, Roberto Tentoni, Rosanna Valle e Gian Luca Vignale e dall’impegno annunciato dal Presidente Roberto Cota di intervenire urgentemente sul debito, partendo dall’applicazione della riforma sanitaria.

“Siamo soddisfatti per l’accoglimento delle nostre istanze  in materia di riduzione della spesa, che si tradurranno nell’introduzione del telelavoro, nella digitalizzazione degli atti e delle procedure regionali, nell’istituzione del portale della trasparenza, nell’eliminazione delle auto blu, nella significativa riduzione delle spese per il personale, ma soprattutto nel cambiamento di approccio nei confronti della gestione dei conti pubblici”, ha dichiarato Angelo Burzi, capogruppo di Progett’Azione a Palazzo Lascaris. “Ciò su cui abbiamo concordato oggi – ha aggiunto Burzi –  è la sintesi di una serie di interventi che ha distinto la nostra attività dal giorno stesso in cui ci siamo costituiti, ma  saremo veramente soddisfatti soltanto quando questa maggioranza attuerà una politica operativa di rigore coniugata ad azioni per lo sviluppo, riorientando i frutti dell’efficienza a favore di impresa, lavoro e famiglia”.

Il consigliere Roberto Tentoni sottolinea come il vero banco di prova sarà la delibera sulla spending review (n. 218 “Interventi urgenti per la razionalizzazione delle spese regionali”), in discussione giovedì in I Commissione. “Il nostro gruppo ha presentato un importante pacchetto di misure che consente di liberare risorse per un miliardo di euro entro il 2015”. Tra le proposte che i capigruppo di maggioranza hanno deciso di sostenere c’è il blocco delle assunzioni di personale per Giunta e Consiglio e società partecipate, oltre all’istituzione della Direzione per la mobilità del personale regionale. I capigruppo di maggioranza, su proposta di Progett’Azione, hanno inoltre concordato di istituire l’anagrafe degli eletti e l’anagrafe dei nominati dalla Regione e di procedere con la dichiarazione di decadenza degli amministratori di società partecipate che abbiano chiuso gli ultimi due esercizi in perdita.

Per Gian Luca Vignale, esponente di Progett’Azione e Presidente della commissione per le Attività produttive “si tratta di novità sostanziale. Ci auguriamo che queste proposte rappresentino soltanto il primo passo verso il risanamento dei conti pubblici e la progressiva riduzione del debito”.

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CON LA SPENDING REVIEW DI PROGETT’AZIONE RISPARMIEREMO 1 MILIARDO E 100 MILIONI

Gian Luca Vignale: “Di qui al 2015 si possono recuperare 1 miliardo e 83 milioni di euro da destinare riduzione del debito e investimenti per lo sviluppo”.

Nel dettaglio: 12 milioni dal taglio dei costi della politica; 1,360 milioni dall’abolizione dell’utilizzo delle auto di servizio; 49 milioni dal blocco delle assunzioni e dalla rimodulazione delle spese dei dirigenti pubblici e delle posizioni organizzative; 33,5 milioni di minori costi di enti, agenzie, consorzi e società partecipate; 1 miliardo dall’alienazione del patrimonio disponibile e dalla razionalizzazione delle società partecipate. E inoltre: trasparenza amministrativa, digitalizzazione degli atti e dei pagamenti, telelavoro. “Dopo i proclami – è tempo di passare ai fatti, senza indugio. È infatti evidente che  le parole non bastino e che se gli intenti del presidente Cota in merito al taglio dei costi si vogliono trasformare in fatti questo documento è un buon punto di inizio”.

 

Non solo tagli, ma anche riduzione del debito e investimenti per lo sviluppo. La proposta del gruppo consiliare di Progett’Azione per la riduzione della spesa pubblica prevede un recupero di efficienza e di efficacia della macchina regionale, in grado di far risparmiare complessivamente 1 miliardo e 83 milioni di euro di qui alla fine del 2015. Si tratta di ridurre i costi della politica, dismettere il patrimonio pubblico non strategico, razionalizzare le società partecipate e realizzare risparmi, senza influire sulla quantità e sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini.

 

“La nostra -ha dichiarato il capogruppo  di Progett’Azione Angelo Burzi  nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina (lunedì 22 ottobre) a Torino – è una proposta a costo zero per la collettività: tutte le risorse recuperate verranno destinate alla riduzione del debito, alle politiche sociali migliorando la qualità della vita delle famiglie e allo sviluppo delle attività produttive. Noi crediamo che la politica regionale –  ha aggiunto Burzi, insieme ai consiglieri di Progett’Azione Roberto Boniperti, Roberto Tentoni, Rosanna Valle e Gian Luca Vignale –  possa e debba evitare il “commissariamento”, ovvero di essere messa sotto tutela dal governo centrale e dalla Corte dei conti.  Ma per fare questo è necessario che dimostri di essere in grado di ben amministrare e di rinnovarsi. Rifiutiamo il neo-centralismo, a meno che il Parlamento non intervenga sulla costituzione modificandone il titolo quinto: crediamo che si debba consentire alle Regioni, così come alle Province e ai Comuni, di poter svolgere il loro ruolo, recuperando però il massimo dell’efficienza della spesa pubblica, riducendo il debito e abbassando le tasse a carico dei cittadini delle imprese”.

 

 

 

IL PIANO DI PROGETT’AZIONE PER LA RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA REGIONALE

 

Il piano elaborato da Progett’Azione prevede, oltre ai provvedimenti già adottati che hanno prodotto un  significativo taglio dei costi della politica regionale, l’ulteriore riduzione del 20% dei costi complessivi relativi all’indennità di consiglieri regionali e assessori e relativi trasferimenti gruppi consiliari. Questa manovra consentirà un risparmio di 12 milioni nel prossimo triennio.

L’operazione “Piemonte zero”  prevede l’abolizione dell’utilizzo delle auto di servizio in tutta l’amministrazione regionale, comprese le società e le agenzie regionali. Tutti i contratti di noleggio, leasing e assicurazione che andranno in scadenza non potranno essere rinnovati; inoltre la Regione dovrà dismettere le autovetture di proprietà. Anche per quanto riguarda gli immobili, si dovrà trovare collocazione alle agenzie, aziende o società regionali in stabili della Regione: il risparmio, in termini di efficienza, sarà di 1,360 milioni di euro nel prossimo triennio.

Il reale blocco delle assunzioni, della Regione delle società controllate o partecipate, comporterà un risparmio di 24 milioni nel prossimo triennio.

Per favorire la mobilità fra i dipendenti della giunta del consiglio regionale, delle società e delle agenzie controllate dalla regione e delle comunità montane, verrà istituita, a costo zero impiegando per lo scopo il direttore del personale della Regione e delle partecipate, la Direzione della mobilità che gestirà gli elenchi del personale “in disponibilità”. In termini di efficienza l’operazione comporterà un risparmio di 16 milioni di euro.

A questo si assocerà la riduzione dei costi del personale, con un abbassamento del 10% dello stipendio dei direttori, del 10% dei salari accessori dei dirigenti e di almeno il 15% delle attuali posizioni organizzative, per un risparmio di 9 milioni di euro.

Si dovranno anche ridurre i costi di enti, agenzie, consorzi e società partecipate dalla Regione, bloccando le nuove assunzioni, riducendo la spesa per le consulenze di incarichi professionali e fissando nuovi criteri di professionalità per gli amministratori: il risparmio previsto con questo intervento è di 33,5 milioni di euro.

Per la valorizzazione del capitale umano, risorsa fondamentale della pubblica amministrazione, la Regione dovrà promuovere  in modo incisivo il telelavoro: l’intervento favorirà un risparmio di 2,3 milioni di euro.

Sempre per favorire il contenimento della spesa, si dovrà promuovere la completa  digitalizzazione degli atti, firma elettronica digitale dei dipendenti regionali, la possibilità di  presentare atti e certificazioni attraverso strumenti digitali e di effettuare pagamenti in modo digitale: questi interventi consentiranno un risparmio di 8,550 milioni di euro.

Gli enti, le agenzie le società partecipate dalla Regione Piemonte dovranno essere amministrate in modo professionale trasparente: a questo scopo Progett’Azione prevede l’introduzione di criteri di nomina e designazione trasparenti, che pur non producendo risparmi quantificabili dal punto di vista monetario, favoriranno l’avvio di una miglior gestione della macchina pubblica.

 

Un altro intervento che va nella stessa direzione è quello volto ad assicurare la trasparenza dei procedimenti amministrativi, con la pubblicazione in modo evidente sulla prima pagina del sito della Regione di tutti gli atti e i provvedimenti adottati con rilevanza esterna, tra i quali l’anagrafe degli eletti, l’anagrafe dei nominati in enti, aziende, società, agenzie e consorzi controllati, vigilati partecipati dalla Regione, l’elenco degli incarichi, dei collaudi, delle consulenze e del trattamento economico degli organi di indirizzo economico amministrativo, dei dirigenti, dei consulenti e dei membri di commissione.

 

Un intervento fondamentale ai fini del risparmio e del recupero di efficienza è l’alienazione del patrimonio disponibile e la razionalizzazione delle società partecipate. L’intervento, già previsto dall’articolo 44 della legge finanziaria del 2012 (il quale prevedeva che entro il 31 maggio di quest’anno la giunta regionale avrebbe dovuto presentare al consiglio la delibera di razionalizzazione delle società partecipate) non è stato ancora attuato. Tra l’alienazione del patrimonio disponibile e razionalizzazione delle società partecipate Progett’Azione prevede un recupero di risorse complessivo di 1 miliardo di euro nel prossimo triennio.

“ Sono tutti interventi di efficienza pura che non tagliano servizi ai piemontesi e offrono una risposta concreta alla riduzione dei costi della politica e al miglioramento dell’efficienza della pubblica amministrazione. Sono proposte che sosteniamo da tempo. Crediamo – ha concluso Angelo Burzi – che sia un modo concreto per avviare, senza clamori ma con grande efficacia, il processo di risanamento indispensabile per evitare il fallimento della regione, imboccando una nuova strada che dovrà portare all’alleggerimento della macchina regionale, nell’esclusivo interesse dei cittadini e delle imprese. Ci auguriamo che, dopo i proclami, la giunta  e il consiglio regionale vogliano accogliere senza indugio le nostre proposte, passando dalle parole ai fatti”.

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VIGNALE (PROGETT’AZIONE): CAMBIAMO LA CULTURA ANTICACCIA ORAMAI TROPPO RADICATA IN PIEMONTE

Domenica la caccia aprirà. Con le delibere che verranno approvate nel pomeriggio di domani si potranno cacciare ungulati, lepri, mini lepri e fagiano. Non è il calendario che avremmo voluto, ma in Piemonte cambiare la cultura anticaccia è una difficoltà a cui non ci sottraiamo e che affronteremo con una nuova legge sulla quale, insieme all’assessore Sacchetto, stiamo già lavorando.

In una Regione in cui da oltre 25 anni c ‘e’ chi vorrebbe abolire l’attività venatoria, non bastano pochi mesi, né il lavoro di un assessore e di alcuni consiglieri, per debellare una cultura anticaccia profondamente radicata.

Soprattutto in queste settimane sarebbe servito un impegno unanime da parte dell’intera maggioranza per sostenere l’attività venatoria in Piemonte.

È proprio su questi temi infatti che il centro destra, al governo della Regione, deve saper tralasciare simpatie e posizioni ideologiche per proporre in modo compatto una cultura della caccia più sana, che riesca finalmente a inquadrarla come risorsa e non come problema.

Per questo motivo sono convinto che il presidente Cota con un atto di responsabilità non accetterà le ventilate dimissione dell’assessore Sacchetto.

Di fronte agli eventi di questi giorni l’unica incapacità è quella di chi non si rende conto che in queste vicende prima della caccia gli unici sconfitti sono gli agricoltori e tutti i lavoratori dell’indotto venatorio che dovranno subire, da un punto di vista economico, un parziale ritardo dell’avvio della stagione venatoria.

Gian Luca Vignale
Presidente della Commissione Caccia Regione Piemonte.

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