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Varese, territorio di eventi, ha gestito l’accoglienza e la logistica dell’Assemblea del Partito Democratico con Varese Convention & Visitors Bureau

L’8 e il 9 ottobre si è svolta presso il Polo Fieristico Malpensa Fiere di Busto Arsizio l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico. Varese Convention & Visitors Bureau ha gestito la logistica dell’evento, che ha rappresentato un’altra occasione per Varese di dimostrare la sua vocazione alla valorizzazione del territorio e del turismo d’affari, come sostiene Giovanni Luatti e la focalizzazione sulla creatività e l’innovazione in quanto potenziali driver di sviluppo. Parole chiave: turismo di qualità, mobilità coordinata, accoglienza attenta alle vere necessità delle persone.

Varese Convention & Visitors Bureau è l’organismo preposto alla promozione e commercializzazione della provincia di Varese e del turismo della stessa Provincia, sia nella versione business che leisure; la città è al momento protagonista di numerosi eventi che puntano al rilancio del capoluogo lombardo. L’8 e il 9 ottobre si è svolta l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico presso il Polo Fieristico Malpensa Fiere a Busto Arsizio, durante la quale si sono discusse le proposte del PD su alcuni temi caldi della politica nazionale. Per questo appuntamento sono arrivati oltre 1.000 delegati da tutta Italia e circa 150 giornalisti. Varese Convention & Visitors Bureau ha gestito tutta la logistica dell’evento, dalle prenotazioni alberghiere dei congressisti ai transfer durante le due giornate di lavoro. Al Terminal 1 di Malpensa è stato allestito un Welcome Desk di Varese Turismo e all’interno del polo congressuale un punto informazioni.

L’Assemblea del PD, che ha visto un numero altissimo di presenze sul territorio, ha costituito un’altra importante occasione per Varese, che in questi giorni è stata la location di numerosi eventi, tra i quali la due giorni di “Varese Comunica” (1 e 2 ottobre), alla quale hanno partecipato 49 relatori di differenti settori che hanno trattato del rapporto tra tecnologia e comunicazione attraverso una commistione di saperi e una condivisione della conoscenza.

Per qualunque città puntare su eventi culturali, politici ed economici che riescano ad aggregare gli attori dello sviluppo del territorio e ad attirare persone dall’esterno, rappresenta un modo per divenire un polo di attrazione degli investimenti e un punto di riferimento nella crescente attesa di una nuova proposta di accoglienza in vista dell’Expo 2015.

Un atteggiamento attento al talento e alla creatività (applicata in ogni settore della filiera dell’accoglienza) consente ad una regione di attrarre e trattenere il maggior numero di eventi, aziende, persone e, non in ultimo, talenti. Varese vuole assicurarsi un futuro all’insegna dell’innovazione e della crescita economica anche in settori già in espansione come quello turistico.

Uno dei primi passi che il capoluogo lombardo sta compiendo su questo cammino è quello di investire sugli eventi; afferma Giovanni Luatti, direttore di Varese Convention and Visitors Bureau: “’Varese, crocevia del business’ è uno slogan coniato dalla Camera di Commercio di Varese che interpreta perfettamente la vocazione del territorio e delle sue imprese. La nostra città si pone infatti come giardino della grande metropoli milanese e, grazie a Malpensa, il secondo aeroporto italiano in termini di arrivi e al fatto che è la quarta provincia per dotazione infrastrutturale, è tra le eccellenze nazionali per il turismo d’affari. La Fiera di Milano a otto chilometri, il Lago Maggiore che fa da cornice naturale e una serie di splendide bellezze paesaggistiche prealpine, si inseriscono in un quadro che dipinge un territorio ideale per eventi congressuali di elevata qualità. Varese Convention & Visitors Bureau da anni rappresenta il soggetto preposto dalle istituzioni provinciali ad aggregare l’offerta turistica e congressuale della Provincia e a fornire agli ospiti un reale valore aggiunto in termini di servizio, innovazione di prodotto offerto, networking con le imprese e, soprattutto, capacità di proiettare l’immagine dell’azienda oltre i confini dell’evento. Tra i principali obiettivi a medio termine abbiamo in mente il lancio di una nuova immagine di Varese Congressuale sia a livello Nazionale che Internazionale”.

http://www.vareseturismo.it

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“Varese Comunica”, per due giorni, al centro dell’interesse nazionale: la tecnologia da tre differenti punti di vista

Molti i temi affrontati in questa due giorni della Comunicazione e Innovazione: Fabio Merlini, Tullio Pirovano e Massimo Giordani analizzano minus e plus per un corretto approccio alla tecnologia. Appuntamento a Varese l’1 e il 2 ottobre 2010

La tecnologia è utile? E’ neutrale? Come bisogna utilizzarla? In che rapporti è con la comunicazione? Sono alcune delle domande a cui si tenterà di dare una risposta durante “Varese Comunica”, l’evento innovativo che si svolgerà l’1 e il 2 ottobre a Varese in numerose locations della città. L’evento vuole infatti coinvolgere da una parte tutto il capoluogo lombardo, attraverso conventions, conferenze, laboratori ed happy hours in luoghi nevralgici di Varese, dall’altra approfondire la tematica del rapporto tra comunicazione e nuove tecnologie attraverso una commistione di saperi. L’obiettivo di “Varese Comunica” è quello di condividere la conoscenza e sviluppare l’innovazione.

Fabio Merlini, Direttore regionale della sede della Svizzera Italiana dell’Istituto Universitario Federale per la Formazione e docente di  Etica all’Università dell’Insubria; Tullio Pirovano, Direttore Generale di TXT Polymedia e membro del CDA della capogruppo TXT e-solutions e Massimo Giordani, CEO della digital agency Time & Mind e docente presso l’Università di Torino, hanno dato la propria interpretazione sulla vera essenza della tecnologia.

“Vivo il rapporto con la tecnologia” afferma Fabio Merlini “con la piena consapevolezza che la tecnica ha da sempre co-determinato l’essere dell’uomo. Come è stato detto molto bene, la tecnologia non è né buona, né cattiva, ma neppure neutrale. Ciò che mi interessa, soprattutto come filosofo, è proprio il significato che occorre assegnare a questa ‘non neutralità’. Nel nostro incessante relazionarci con la tecnica modifichiamo, innoviamo, incrementiamo e dimentichiamo abilità e facoltà: si tratta di un vero rapporto trasformativo che, oltre ad agire sulla nostra relazione con il mondo e con gli altri, agisce anche su noi stessi. Naturalmente anche la proliferazione delle tecnologie non avviene in uno spazio neutro, ma risponde sempre ad interessi e pressioni che occorre conoscere per capire perché ci ritroviamo con questo tipo di tecnologie  e non con un altro”.

Massimo Giordani si dichiara invece assolutamente fan della tecnologia: “la convergenza digitale non riguarda più soltanto la tecnologia ma soprattutto la cultura. Una società incapace di integrare nei suoi processi cognitivi la profonda integrazione fra atomi e bit non può cogliere le incredibili implicazioni di questo momento storico, l’alba di un’era che vedrà mutare profondamente ogni aspetto della vita su questo pianeta”. E conclude: “Oggi è importante assimilare le buone idee degli utenti, incanalare la comunicazione online e presidiare la long tail. Ci si deve adeguare ai mutamenti comportamentali delle persone e, siccome la tecnologia non è democratica, si sta allargando il digital divide che è divenuto una questione culturale che separa chi coglie le opportunità del mondo digitale e chi no”.

“La tecnologia è al servizio / supporto della comunicazione” dichiara invece Tullio Pirovano, “ne rappresenta il mezzo e non deve mai essere il fine. Esiste obbligatoriamente un rapporto di reciprocità tra tecnologia e comunicazione che parte però dalla necessità di comunicare. La tecnologia deve abilitare la comunicazione in modo semplice al punto da includere il più possibile e non escludere. La tecnologia è un elemento che amplifica la comunicazione rendendola più coinvolgente (attraverso i video, la grafica, l’animazione), più rapida, più continua (anytime, anywhere), multirelazionale (con i social networks), più destrutturata (iperlink) e più globale. La tecnologia e i suoi canali  costituiscono una grande opportunità ma presentano anche dei rischi connessi”.

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