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Segnali positivi dal mondo agro-alimentare: un ricco dopo-Expo, nuove campagne in difesa del cibo italiano e un nuovo presidente di Assocamerestero proveniente dal settore alimentare

Una serie di segnali di cambiamento positivo giungono dal mondo agro-alimentare italiano. Sull’onda del grande Esposizione Universale di Milano focalizzata, con temi e sotto-temi trasversali, a tutte le culture e Paesi, l’Italia gode di un rinnovata creatività ed intraprendenza nel comparto agro-alimentare nel mondo: migliaia di incontri b2b nei sei mesi dell’Esposizione, l’immersione e la condivisione con un pubblico di milioni di persone, le decine di iniziative che contraddistinguono il dopo-Expo in atto, la partenza di vari progetti a protezione del Made in Italy insieme all’elezione di Gian Domenico Auricchio come presidente di Assocamerestero (è la prima volta per un imprenditore del settore alimentare). Questa serie di risultati giungono alla fine di un anno, il 2015, che vedrà probabilmente confermarsi la cifra record di 36 miliardi di valore dell’export nel comparto agro-alimentare

La Carta di Milano, le iniziative di WE –Women for Expo, il proliferare delle start up nel campo agro-alimentare (175): ecco una serie di segnali di positivo cambiamento dal mondo agro-alimentare italiano. Sull’onda della grande Esposizione Universale di Milano focalizzata su un tema – per la prima volta nella storia degli Expo – che è trasversale a tutte le culture e Paesi, l’Italia gode di un rinnovata creatività ed intraprendenza nel settore food: le migliaia di incontri b2b nei sei mesi dell’Esposizione, l’immersione e la condivisione con un pubblico di milioni di persone, le decine di iniziative che contraddistinguono il dopo-Expo, la partenza di vari progetti a protezione del Made in Italy nel mondo insieme all’elezione di Gian Domenico Auricchio a Presidente di Assocamerestero (è la prima volta per un imprenditore del settore alimentare). E, nel 2015, l’export del comparto agro-alimentare toccherà probabilmente la cifra record di 36 miliardi di euro (erano 27 miliardi nel 2014).

Gian Domenico Auricchio, 58 anni, amministratore delegato della Auricchio, azienda impegnata dal 1877 nella produzione e commercializzazione dei prodotti caseari, è il nuovo presidente di Assocamerestero. E’ stato eletto a capo dell’Associazione delle 79 Camere di commercio italiane all’estero (CCIE) e di Unioncamere. E’ la prima volta che Assocamerestero, presente in 54 Paesi e attiva sui temi dell’internazionalizzazione e della promozione delle eccellenze italiane, viene guidata da un imprenditore di un’azienda leader dell’agroalimentare Made in Italy, con stabilimenti in Italia e nel mondo. Intervistato relativamente al Progetto “Valorizzazione e promozione del prodotto agroalimentare italiano autentico” che vede il coinvolgimento di 9 Camere di Commercio Italiane all’Estero operanti in Stati Uniti, Canada e Messico, per la realizzazione (nel biennio 2016-2017) di una serie di iniziative promozionali, in Italia e all’estero, ha affermato: “credo che le Camere di commercio italiane all’estero siano una piattaforma straordinaria per sostenere l’ulteriore diffusione del nostro Made in Italy nel mondo, in raccordo con l’azione promozionale svolta dal Governo e dall’Ice, agendo come importante collegamento con il sistema camerale in Italia, con le associazioni imprenditoriali e il sistema fieristico” e ha concluso sottolineando come “nel mondo esiste una significativa domanda di Italia ancora tutta da intercettare”.

 

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Ministero dello Sviluppo Economico e Assocamerestero: un’azione congiunta contro la contraffazione alimentare e l’Italian Sounding sui mercati USA, Canada e Messico

“Cibo 100% Made in Italy”: nell’ambito del “Piano straordinario Made in Italy” è stata lanciata la Campagna di promozione strategica sui mercati USA, Canada e Messico, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico e di Assocamerestero volta al contrasto del fenomeno della contraffazione e dell’Italian Sounding nei mercati di Canada, Stati Uniti, e Messico. Si vuole incrementare la quota di export delle piccole e medie imprese agroalimentari italiane e la tutela dei consumatori stranieri

Ministero dello Sviluppo Economico e Assocamerestero: un’azione congiunta contro la contraffazione alimentare e l’Italian Sounding

A livello mondiale, il fenomeno della contraffazione alimentare, insieme a quello dell’Italian Sounding, hanno un giro di affari che si aggira intorno ai 60 miliardi di euro (stime 2010): quasi la metà dell’intero fatturato dell’Industria Alimentare italiana (132 miliardi di Euro) e più di due volte il suo export (27 Miliardi di Euro). Di questi 60 miliardi, circa 6 riguardano la contraffazione vera e propria e i restanti 54 miliardi l’imitazione dei nostri prodotti. Fra il 2001 e il 2010 il fenomeno dell’Italian Sounding è aumentato del 180% e si calcola che oggi incida per il 25% sull’export complessivo del comparto.

Contraffazione e Italian Sounding sono particolarmente diffusi nel Nord e Centro America, dove registrano percentuali sconcertanti. Sono imitazioni, infatti:

– il 97% dei sughi per pasta;

– il 94% delle conserve sott’olio e sotto aceto;

– il 76% dei pomodori in scatola;

– il 15% dei formaggi.

(Fonte: Elaborazioni Federalimentare).

“Cibo 100% Made in Italy”: nel mirino contraffazione e Italian Sounding

Per combattere il fenomeno della contraffazione e dell’Italian Sounding e tutelare i consumatori stranieri, il Ministero dello Sviluppo Economico ha deciso di realizzare – con il contributo di Assocamerestero e della rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) – una Campagna di promozione strategica per la valorizzazione del prodotto 100% italiano, con l’obiettivo di incrementarne la conoscenza e il consumo in mercati esteri target, in cui sono maggiormente diffusi prodotti che evocano il nostro Paese ma non sono di origine italiana.

Le attività del Progetto saranno implementate anche con il supporto dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG), del Sistema camerale italiano e delle principali Associazioni di categoria del settore agroalimentare.

I contenuti del progetto

Il Progetto (stanziamento complessivo di 7,5 milioni di euro) ha come Paesi target Stati Uniti, Canada e Messico; è promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato da Assocamerestero, in collaborazione con le nove CCIE, coinvolte nel progetto, di Montreal, Toronto, Vancouver, Chicago, Houston, Los Angeles, Miami, New York, Città del Messico per il biennio 2016-2017. I target delle attività di promozione sono invece importatori, distributori, responsabili acquisti catene alberghiere e specialty stores, chef, food blogger, giornalisti settore, nutrizionisti, testimonial e opinion leader legati al mondo food e wellness.

Le azioni del Progetto atte alla valorizzazione del Made in Italy agroalimentare ed all’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari italiani di qualità comprendono: creazione di una database selezionato per le categorie target individuate, con sensibilizzazione dei contatti e loro coinvolgimento in tutte le iniziative; selezione influencers per incoming educational in Italia; selezione operatori food per azioni incoming in Italia per visite aziendali e incontri BtoB; realizzazione negli Stati Uniti e in Canada di 16 masterclass con la partecipazione di chef, nutrizionisti, addetti alle vendite, per un totale di circa 600 operatori; realizzazione di 20 eventi promozionali in Canada e USA; realizzazione di una campagna di comunicazione social per la promozione delle attività e il coinvolgimento degli influencers, realizzazione di uno storytelling di progetto e di un sito web dedicato e realizzazione di una pubblicazione multicanale su olio EVO 100% Made in Italy.

 

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