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Le assicurazioni dall’Antico Egitto ai giorni nostri

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  • 15 Giugno 2011

La storia delle assicurazioni è più antica di quanto si possa immaginare, ed ebbe inizio molti secoli fa.

Al giorno d’oggi siamo abituati a sentir parlare di molti tipi di assicurazioni, dalle assicurazioni professionisti a quelle per le automobili, e sembra che non ci sia ambito per il quale non sia possibile stipulare una polizza assicurativa. Le star del cinema, della televisione e della musica assicurano persino parti del proprio corpo, come nei celeberrimi casi – veri o presunti tali – delle terga di Jennifer Lopez o delle gambe di Heidi Klum.

Siamo così abituati a dare per scontato che ogni cosa, dall’auto alla casa, possa essere assicurata, che ci riesce difficile immaginare che in passato non esistevano coperture assicurative, non nella stessa misura con cui le conosciamo oggi, perlomeno. E in effetti è da parecchi secoli che l’uomo cerca di assicurare se stesso e le proprie proprietà con degli strumenti appositi, e per andare alla ricerca dei primi esempi di assicurazione, o perlomeno degli antenati delle odierne assicurazioni, bisogna andare molto a ritroso nel tempo. Risale addirittura all’Antico Egitto, e più precisamente al 2700 a.C., periodo in cui venne istituita una cassa mutua per le spese funebri dei tagliapietre, il primo strumento assicurativo. Esempi di mutualità e di solidarietà simili si trovano anche nelle antiche civiltà greca, romana e del Medio Oriente, e possono essere considerati come i germi dell’assicurazione azienda e di altro tipo in uso al giorno d’oggi.

Per trovare qualcosa di più simile alle assicurazioni odierne bisogna però andare un po’ più avanti nel tempo, arrivando più precisamente al XIV secolo. È nel corso del 1300 che si sviluppa infatti quella che può essere considerata come la prima forma assicurativa, il cui scopo era quello di tutelare le merci che viaggiavano per mare. L’assicurazione nasce infatti come uno strumento di protezione contro gli imprevisti, e i viaggi in mare, soprattutto a quell’epoca, potevano davvero essere una fonte inesauribile di contrattempi. Non è quindi un caso che i primi istituti assicurativi siano nati in città di mare o di fiume, come nel caso di Firenze, città in cui nacque nel corso del XIV secolo la figura dell’intermediario, o di Genova, città natale della prima società di assicurazioni, denominata Tam mari quam terra. Genova è anche la città in cui venne stipulata una delle prime polizze di cui abbiamo notizia per mano di Raffaele Luxardo, membro di una delle famiglie che sono entrate a far parte della storia delle assicurazioni. Nella fattispecie l’assicurazione, un documento redatto dal notaio Teramo Maggiolo il 21 febbraio 1368, riguardava la nave di Niccolò Becchignone, che veniva assicurata per 425 perperi d’oro.

Insieme a Genova, un’altra città che deve essere citata quando si parla della storia delle assicurazioni è sicuramente Londra. È nella città inglese che nascono i Lloyd’s, il cui nome deriva dal nome della taverna nella quale si incontravano gli intermediari attivi in città. La taverna Lloyd’s era il luogo prescelto in quanto il proprietario teneva un bollettino nel quale veniva riportata la situazione delle navi in mare che erano state assicurate. Sempre a Londra, in seguito al grave incendio del 1666, si cominciò a pensare alle assicurazioni come a strumenti con cui proteggere la collettività, e sempre a Londra, nel secolo successivo, cominciò a svilupparsi il concetto di assicurazione sulla vita.

Nei secoli successivi il settore delle assicurazioni ha subito molte evoluzioni, e i tipi di polizze, dall’assicurazione attività a quella per l’auto, si sono moltiplicati, “invadendo” molti ambiti della nostra vita.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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