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SEO: Parole Chiave – I 3 errori tipici

Oggi metto nel blog questa lezione che è presente nel Corso Base perchè nelle ultime settimane moltissimi utenti mi stanno facendo delle domande in merito alle parole chiave e quindi sento la necessità di girare queste informazioni a più persone possibili.

Come già spiegato nel corso base uno dei punti cardine di un buon sito è quello di riuscire a farsi trovare. Nell’immaginario collettivo Internet è un mondo pieno di strade ed incroci dove i bit viaggiano alla velocità della luce per arrivare a destinazione tramite il nome del sito che digitiamo, che altro non è che un indirizzo I.P. univoco.

Bene! Come già spiegato le parole che vengono usate all’interno di una pagina web vengono indicizzate dentro tanti datacenter collegati tra loro e serviranno in un secondo momento ai motori di ricerca quando un utente scrive le parole chiave nella stringa di ricerca.

Per capire bene il compito delle parole chiave, e come esse vengono usate dai motori è bene chiarire subito un paio di punti importanti:

1) A cosa serve una parola chiave?
2) Come viene usate la parola chiave dai motori di ricerca?
3) Cosa non è una parola chiave?

Prima di tutto, la o le parole chiave sono delle parole che sintetizzano un “qualcosa” che vuole essere cercato e non serve invece a posizionare i siti nei motori di ricerca. E’ bene chiarire questo concetto perche’ a volte leggo molta confusione su questo punto.

Le parole chiave sono delle equazioni

1+1=2

Detta così può essere fraintesa, ma ciò che voglio evidenziare è che l’utente quando digita la sua parola già conosce il risultato, anzi, è meglio dire che vorrebbe un determinato risultato che però a volte non esce per errore dell’utente che magari ha usato parole chiave sbagliate oppure ha sintetizzato in malo modo il suo concetto..

Facciamo degli esempi…

Quando apri un motore di ricerca tipo Google e scrivi nella stringa “listbuilding” stai chiedendo al motore che vuoi avere notizie sull’email marketing quindi stai esprimendo una necessità e lo stai facendo con una parola ben definita. Altre persone per esempio potrebbero voler ricercare le stesse cose usando delle parole chiave diverse tipo ” Corso Email Marketing” o “Email Marketing” o ancora “Emailmarketing”.

Quindi quando fai una ricerca su internet scrivi delle equazioni con le parole e ti aspetti di trovare il risultato da prospettato..

Come vedi le parole chiave non servono a posizionare un sito bensì servono a ricercare un sito e quindi l’uso che un webmaster fa delle parole chiave è quello di usarle nei suoi testi in modo che gli spider indicizzino il suo sito memorizzando nei datacenter quelle parole che nella pagina sono rilevanti. (in verità lo spider le memorizza tutte però poi da una rilevanza alla pagina a seconda della quantità di parole in essa contenute). Quindi possiamo dire che le parole chiave servono ad individuare le necessità del tuo Target ossia dei tuoi clienti.

Ecco cosa dobbiamo evitare quando si fa la ricerca delle parole chiave che vuoi utilizzare nel tuo sito:

1. Concentrati su te stesso e su cosa il tuo sito offre senza copiare online

Prima di utilizzare gli ottimi strumenti che Google e Yahoo ti mettono a disposizione (Keyword Tool) chiedi ai tuoi clienti/utenti/lista come ti hanno trovato o quali parole cercherebbero, volendo trovare il tuo prodotto. In poche parole fai loro un intervista per capire cosa li ha spinti a comprare da te o cosa li ha spinti a visitare il tuo sito.

In un secondo momento puoi entrare nello specifico chiedendogli quali parole chiave hanno utilizzato o utilizzerebbero su Google per trovarti.

Se hai una lista di contatti puoi fare un sondaggio o mandargli una semplice mail.
Cosa succede se però sei agli inizi e non hai neanche un cliente? mmm.. Qualche amico lo avrai no! L’unica cosa che però devi tenere presente è che queste domande le devi fare a qualcuno a cui interessano i tuoi prodotti,
Dopo aver effettuato il tuo mini sondaggio ti crei su un pezzo di carta (o nel tuo pc) una tabella tipo questa:

Schema Parole Chiave-Necessita'

All’interno scriverai i risultati associando ad ogni frase usata (espressa nella lingua comune) le necessità (quello che l’utente vuole cercare) che i tuoi amici ti hanno evidenziato.
Una volta terminato questo compitino potrai finalmente passare alla fase 2^ ossia l’uso di Google Tools Keywords e Overture di Yahoo.

Probabilmente, mentre stai leggendo non ti è ancora ben chiaro il motivo di questo primo passaggio, ma senza accorgertene avrai realizzato una lista di necessità che gli utenti interessati ai tuoi prodotti affrontano quando si mettono alla ricerca di essi ed ovviamente avrai creato questa lista nella lingua dell’utente.

All’interno del corso avanzato di ListBuilding Profits trovi un intero capitolo che spiega l’importanza della lingua dell’utente, a volte fatta di imprecisioni e incorrettezze.

2. Non cercare di volere tutti usando tutte le parole chiave che ti balzano alla testa

Il titolo di questa fase 2 è l’errore più comune dove il 90% dei webmaster incappano.

La prima cosa che devi fare è concentrarti sui tuoi prodotti senza dilungarti troppo. Molti webmaster o aspiranti SEO cercano di rendere visibile il proprio sito inserendo tante/troppe parole chiave a volte generiche e poco attinenti ai loro prodotti, e lo fanno perche’ vorrebbero riuscire a prendere una fascia più ampia di navgatori.

Ti faccio un esempio proprio con il sito di ListBuilding Profits.
Questo sito offre un Corso sull’Email Marketing che è una materia tra le tante che compongono il mondo dell’ Web Marketing.

Quindi sintetizzandolo potrei usare queste parole:

– Listbuilding
– Corso Email Marketing
– Internet Marketing

Se cadessi nell’errore di cui sopra, potrei espandere la cerchia dei miei utenti (per essere più visibile), usando altre parole chiave come:

– Corsi
– Corsi di formazione

Ovviamente a me piacerebbe uscire nei motori di ricerca anche quando un utente cerca semplicemente “Corso di formazione” ma oltre ad essere estremamente difficile, non mi porterebbe i risultati che voglio perchè aumenterei il traffico nel sito ma fare passare degli utenti “poco targhettizzati”.
E’ molto più redditizzio focalizzare le parole chiave giuste ( le più inerenti ai miei prodotti) e creare dei contenuti per le mie pagine web che girano intorno a quelle parole. In questo modo si acquista in maniera del tutto naturale la propria visibilità con le parole che più sintetizzano il mio sito. Infatti usanto le parole:

– Listbuilding
– Corso Email Marketing
– Internet Marketing

Non a caso se andate su Google e cercate listbuilding (tecnica di email marketing) io in soli 10 giorni dalla nascita di questo sito (nato il 1 Gennaio 2008) sono già al posto (in verità 3 giorni fa ero al 2 ma per effetto del Google Dance oggi sono al 4 )

Se invece inserisco la parola chiave composita “Corso Email Marketing” sono ancora a pagina 3 per il semplice motivo che devo ancora ottimizzare i miei contenuti, lavorare ancora sulle tecniche di link building e devo comunque affrontare più concorrenza. Tutto a suo tempo!

3. Dimentica la tua lista di parole chiave

Hai letto bene! Cancella dalla tua mente la lista che hai creato delle tue parole chiave.

Riempire il contenuto delle tue pagine web con tutte le parole chiave che hai trovato equivale a SBAGLIARE METODO, pertanto te le devi dimenticare e ti devi focalizzare su 2-3 parole. La lista che hai creato ti deve solo servire a prendere spunto per creare i contenuti mentre se le utilizzi per aumentare la densità delle parole chiave ( Keyword Density ) creerai solo una pagina senza senso sia per i tuoi utenti e sia per gli spider.

Se invece usi le parole trovate per articolare i tuoi contenuti e ti concentri sulle 2-3 più importanti (quelle che più si avvicinano alla rappresentazione dei tuoi prodotti) e magari, ad arte, le ripeti più volte allora farai capire agli spider che stai parlando proprio di quel prodotto e siccome quelle 2-3 parole vengono ripetute più volte capiranno anche che sono quelle le parole giuste che classificano la tua pagina. Operando in questo modo quando un utente cerca quelle parole nellla stringa di ricerca, l’indexer che ha indicizzato il tuo sito nel proprio datacenter farà questo raggionamento:

– Legge l’indici
– Trova tutte le pagine che trattano quella parola chiave
– Le mette in ordine di rilevanza ( qui tocchiamo altri tasti ben spiegati nel corso avanzato che puoi acquistare qui)
– Le mostra all’utente nei risultati di ricerca

Spero che questa mini spiegazione ti sia di aiuto per capire meglio alcuni meccanismi del mondo dell’Internet Marketing. Per un corso più avanzatoti invito a studiare più approfonditamente.

Fonte: SEO Roma www.seo.rm.it

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