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Salute a rischio per confusione tra i medicinali simili: interviene il Ministero della Salute.

A seguito del caso delle 50 donne intossicate per aver ingerito una lavanda vaginale al posto di un colluttorio, il Dipartimento Qualità del ministero della Salute, in collaborazione con la federazione dell’ordine dei farmacisti, ha emanato delle raccomandazioni rivolte agli operatori del settore sanitario (farmacisti, medici, direttori delle Asl sanitarie e aziende farmaceutiche) per evitare lo scambio di farmaci dal nome e dalle confezioni simili.

Nel recente caso di cronaca un prodotto per lavande vaginali (Tantum Rosa) è stato confuso con uno per l’igiene orale (Tantum Verde) a causa dell’evidente similitudine nel nome. Dopo questo episodio, andatosi a sommare con le numerose segnalazioni raccolte dall’Aifa, l’agenzia nazionale del farmaco, è stata stilata una lista dei farmaci a rischio di scambio.

Si tratta dei farmaci chiamati LASA, acronimo della frase inglese che sta per “Look Alike, Sound Alike”, cioè “Appare simile, suona simile”, cioè tutti quei medicinali che si somigliano nel nome o nella confezione e, di conseguenza, possono essere confusi facilmente tra loro.
Tra questi figurano ad esempio l’antibiotico Zimox, scambiato con Diamox (che serve per il mal di montagna) e il Feldene (antinfiammatorio) confuso spesso con Teldane (antistaminico).

Per ovviare a questi scambi di medicinali che, inutile dirlo, possono essere davvero pericolosi, le indicazioni del Ministero della Salute sono state dei suggerimenti semplici ma efficaci:

  • Evitare prescrizioni di farmaci date telefonicamente o comunque verbalmente, se questo dovesse proprio essere necessario, il nome del medicinale dovrà essere ripetuto e ben scandito per evitare confusione. Quando invece la richiesta è scritta, è bene che il nome del farmaco sia scritto in stampatello, in maniera leggibile.
  • Agli operatori sanitari si raccomanda di riporre sempre i medicinali nelle apposite confezioni e a loro, come ai farmacisti, di tenere le confezioni simili separate e, se necessario apporvi dei codici per una più immediata identificazione.
  • Ai farmacisti viene chiesto di verificare (nel rispetto dei ruoli) le terapie farmacologiche che il paziente sta seguendo.
  • Altrettanto importante l’attenzione del paziente stesso che, se non ha compreso bene le modalità d’uso del farmaco, deve agire responsabilmente chiedendo maggiori spiegazioni.

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