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Rendering 3d: tutta un’altra prospettiva

Il maggiore desiderio di una famiglia intenzionata a comprare casa è quello di poter avere la possibilità di vedere in anteprima quella che poi sarà la realizzazione finale. Una ambizione che se da un lato ridimensiona chiaramente quello che sarà il livello complessivo di aspettativa, dall’altro rende possibile effettuare dei cambiamenti evitando in questo modo che l’immobile costruito non corrisponda a quelli che sono i propri desideri.

Fino a prima della diffusione degli applicativi del rendering 3d, tutto ciò non era chiaramente possibile, perché ben poche coppie intenzionate a prendere casa o ben pochi imprenditori che avevano commissionato nuovi immobili per la loro attività, potevano ricorrere ai modelli 3 d, spesso in legno e comunque solo molto generali rispetto a quello che poi sarebbe stato il risultato finale. La maggior parte delle persone si sarebbe dovuta accontentare, invece, di planimetrie anonime e mappe di interni in cui era a stenti indicate finestre e porte.

Il miglioramento degli strumenti tecnologici, ha permesso di superare questi limiti e questo genere di problemi. In Italia oggi, con un po’ di ritardo rispetto ai pionieri anglosassoni, è possibile toccare con gli occhi fino ai più piccoli dettagli l’immobile che si andrà poi a costruire. Rendering 3d è appunto il nome di questa forma particolare di progettazione che miscela tecniche e programmi informatici di ultima generazione con l’arte. Restando comodamente seduti è possibile navigare con il cursore alla scoperta dei più piccoli particolari della casa. Chiaramente come tutti i programmi anche il rendering 3d ha conosciuto una evoluzione abbastanza veloce. I recenti applicati del fotorealismo, hanno permesso di rendere il 3d sempre più vicino a quella che sarà poi la realtà dell’immobile. Una funzione importante sia per quanto riguarda il rendering d’esterni, attraverso il quale si può osservare l’aspetto estetico della casa anche alla luce di quello che è il paesaggio circostante e sia per ciò che concerne il rendering d’interni che invece permette, con una dovizia di particolari che rasenta la pignoleria, di avere un’immagine tridimensionale delle singole stanze con già inseriti arredi e suppellettili. Chiaramente a colori.

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