Secondo i dati resi noti dall’Autorità di Bacino del fiume Po, attualmente in Italia vi sono circa dieci milioni di perforazioni nel terreno – vecchie e nuove, grandi e piccole – effettuate allo scopo di raggiungere le risorse idriche sotterranee.
Il riferimento normativo che regolamenta l’utilizzo dei pozzi è decisamente “anzianotto” : si tratta infatti del Regio Decreto n. 1775, approvato l’11 Dicembre 1933 e che a tutti gli effetti è anche oggi il testo unico di riferimento.
Le attività di scavo di nuovi pozzi sono gestite in modo differente dagli enti locali: alcune licenze sono infatti concesse a livello di comune, altre di regione, e anche le finalità di impiego sono diverse.
Spiccano, fra di esse, le applicazioni irrigue: grazie alle acque sotterranee è infatti possibile coltivare orti così come portare avanti economie agricole su larga scala, e di tali attività è alleata da sempre l’azienda Pompe Zanni.
Questa realtà leader internazionale produce pompe per pozzi di diversi diametri (da 6” a 10”) e portate (da 64 a 396 metri cubi/ora), tutte caratterizzate da elevati livelli di efficienza e in grado di svolgere le loro attività di pompaggio anche nelle condizioni più difficili.
Pompe Zanni opera sin dal 1964 nel settore dei sistemi di pompaggio, e offre alla sua clientela soluzioni a 360° in grado di rispondere ad ogni esigenza nei settori non solo agricolo ma anche civile, industriale e antincendio.
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