Comunicati

MARKETING: I SELFIE COME STRUMENTO D’ANALISI

I celebri selfie che impazzano sui social network sono diventati ormai dei potenti strumenti di marketing, capaci di studiare a fondo i nostri gusti e proiettarci quindi su futuri consumi. Fino ad ora infatti le aziende si erano limitate ad analizzare serie di post pubblicati su Facebook o Twitter per cercare la strategia adatta al proprio target; ma oggi gli scenari sono in evoluzione e nascono nuovi modi per studiare al meglio il comportamento dei consumatori.

Per un’azienda lo studio del selfie, può effettivamente risultare rilevante. Basti pensare che in questo modo si potrebbe venire a conoscenza delle occasioni nelle quali una persona entra in contatto con un determinato brand; diventerebbe un metodo alternativo alla classica analisi etnografica, con l’enorme vantaggio che il consumatore, studiato incosapevolmente, non porterebbe alcuna spesa di denaro e tempo da parte dell’azienda di riferimento.

Facciamo un esempio, ovviamente per quanto riguarda il mercato americano, d’altronde si sa… oltre oceano, sopratutto nel marketing, sono anni luce avanti a noi. L’azienda Ditto Labs, specializzata nello studio di immagini, attraverso una scansione di innumerevoli selfie, ha notato che molti americani mangiano lo yogurt mentre sono in macchina. Da quanto emerso, l’azienda statunitense Chobani non si è fatta sfuggire l’occasione e ha deciso di sviluppare confezioni specifiche per il consumo dello yougurt in auto.

Ma questo strumento può essere usato in diversi modi. Infatti grazie ai selfie si può sapere quali altri prodotti vengono utilizzati insieme ai propri. Adisas ha scoperto che il 13% dei propri clienti è fan di Justin Biber, Heineken ha tra i propri consumatori fan dei Metallica. Queste ricerche ovviamente risultano perfette per la creazione di capagne pubblicitarie mirate verso il proprio target di riferimento, per non parlare delle partnership che si potrebbereo venire a creare.

Ovviamente tutto questo non fa altro che alimentare la chiassosa polemica riguardante i temi della privacy. Ma come ha spiegato Ditto Labs, le varie analisi si baseranno unicamente su quei profili che risultano pubblici. Ognuno di noi sa che esponendosi sul web potrebbe incorre in questo tipo di “rischi”, per questo motivo chi ha timore di essere spiato nella propria quotidianità, basterà solo che stia attento alle sue impostazioni della privacy della propria pagina social.

No Comments Found

Il servizio gratuito di pubblicazione dei comunicati stampa è offerto dall'Associazione link UP Europe! di Roma