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La nuova tassa di soggiorno del comune di Roma

La grande novità introdotta nella città di Roma dal Primo Gennaio 2011, è la tassa di soggiorno che ogni ospite della città è chiamato a versare direttamente al gestore della strutture ricettiva che lo accoglierà.

 

La polemica infuria ancora oggi: molti pensano che non sia legittimo lasciare ai turisti l’onere di dover contribuire con la tassa al mantenimento e al miglioramento dei servizi della Capitale; altri invece non ritengono così assurda la proposta, visti i risultati raggiunti in altre capitali mondiali, come Amsterdam, New York, Parigi.

 

La competitività delle strutture ricettive di Roma viene indubbiamente messa alla prova dalla tassa, che come reazione alla richiesta di denaro per il solo soggiorno, invita ad alzare il livello dei servizi offerti, nell’ottica di un miglioramento generale dell’incoming nella città. La competitività è inoltre lesa dalle aliquote Iva sul turismo, tra le più alte d’Europa. Nonostante tutto tra i favorevoli all’introduzione della tassa, vige il più alto ottimismo: il denaro recuperato sarà infatti fondamentale per la manutenzione della Capitale, dai servizi di trasporto all’igiene e le condizioni delle strade.

 

Non sono però d’accordo molti gestori delle strutture ricettive come bed and breakfast, case vacanza, affitta camere, hotel, ostelli, agriturismi, che vedono nella tassa un motivo di rinuncia dei loro ospiti ai servizi offerti.

 

 

La tassa di soggiorno di Roma ha un costo variabile, dipendentemente dalla struttura ricettive richiesta. Si parla di € 03,00 per gli alberghi di quattro e cinque stelle, di € 02,00 per gli alberghi di tre stelle, bed and breakfast e strutture ricettive extralberghiere e di € 01,00 per i campeggi.

 

La tassa viene applicata solo per le persone adulte e per i bambini che hanno raggiunto il decimo anno d’età. Come si può vedere i costi non sono molto elevati. Eppure per un ipotetica famiglia composta da padre, madre e due figli con più di 10 anni, che magari prenota un b&b Roma Stazione Termini, il costo di due euro a persona fa aumentare il prezzo totale della vacanze di ben € 08,00 giornalieri. Questo potrebbe effettivamente mettere a repentaglio la vacanza della nostra famigliola, oppure potrebbe costringerli a diminuire le notti di pernottamento.

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