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La Maschera di Cera – cap. XXI –

Capitolo XXI

“Signori vi dichiaro tutti in stato di fermo”, poi Castillo continuò:“Sarete ora accompagnati in Centrale, ove ad ognuno verranno formalizzate le specifiche accuse”.
Non essendo un vero e proprio arresto non occorre che vi leggiamo i vostri diritti.
In fila indiana e scortati anche da altri 6 agenti, vennero caricati su due cellulari e portati in centrale, ove vennero formalizzate le accuse, letti i diritti, e dopo alcuni mesi vennero condannati, nei rispettivi processi.
La “Cosmetics Hill & Huffmann Ltd” come era salita agli onori delle cronache velocemente, più velocemente ancora fallì sotto le valanghe di risarcimenti richiesti nella più grande Class Action intentata negli Usa.
Per quanto concerne i protagonisti di questa storia più nel dettaglio:
– gli e le stagiste, vennero solo sfiorate dalla bomba dello scandalo, come erano sempre stati ai margini della scena durante la gloria, pur lavorando sodo agli ordini dei rispettivi Tutor, così restarono fuori da tutti i processi;
– Il Professor Pillner, pagò la pena del contrappasso: colui che aveva creato l’antietà per eccellenza, sotto l’enorme stress degli avvenimenti invecchiò fino a sembrare un centenario anche se aveva solo 56 anni.
Poi una notte la sua preghiera a Dio che mettesse fine ai suoi giorni venne accolta…
– I due piccioncini gay, scapparono in Europa, dove ricominciarono dall’inizio, meno ghettizzati da una società più liberale come quella olandese; essere gay non era reato in Usa e non avevano commesso alcun illecito professionale o commerciale;
– Antony se la cavò con due anni e 6 mesi, con la condizionale, una multa che gli lasciò in tasca qualche spicciolo (rispetto alla fortuna accumulata con la Borsa),e ricominciò protetto da un qualche Nick Name a lavorare su e con Internet;
– Andrea, che era passata da uno stato di cavia ad un altro: quello delle sperimentazioni sulla possibile cura, si trovò in un limbo biologico che la faceva stare malata 3 giorni sì e 4 no, con un’alternanza da vera tortura.
I suoi contratti pubblicitari con la “Cosmetics Hill & Huffmann Ltd” ovviamente erano letteralmente stati bruciati, mentre quelli come ragazza immagine per interventi di chirurgia estetica e locali da ballo, erano formalmente ancora validi solo che la sua salute non le permetteva di onorarli;
– Anna ritornò in Brasile ove iniziò ad esercitare il lavoro più vecchio del mondo, nella zona turistica di Rio;
– Elisabeth venne stroncata da un’overdose di psicofarmaci che prendeva per uscire dalla depressione che la vendetta di Huffmann le aveva procurato;
– Huffmann morì come barbone nel gelido inverno del 2020, dopo alcuni anni di vita come homeless, visto che i milioni di dollari sottratti al fisco Usa (gli unici a non essere intaccati dai risarcimenti) essendo intestati ai figli ed alla moglie, attraverso società di copertura off-shore, rimasero a questi intestati, dopo che la moglie chiese ed ottenne il divorzio;
– Hill, sembrava essere stato il più fortunato: aveva infatti esportato il suo tesoro in alcune banche di stati canaglia: ossia quei pochi regimi dittatoriali che resistevano in Africa ed in Estremo oriente, ma mentre stava andando a vivere in uno di questi, il suo jet privato venne sopraffatto da una tempesta tropicale e precipitò in un’intricata foresta della Cambogia.

I fatti raccontanti sono puro frutto di fantasia, riferimenti a persone, fatti e cose è da considerarsi puramente casuale.

Emiliano Dix

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