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IL REGALO PERFETTO? UNA VERA RARITA’

Vi é mai capitato di ricevere un regalo che non solo vi ha lasciato indifferenti sul piano emozionale, ma siete stati persino sul punto di indisporvi leggermente per il messaggio di noncuranza e poco adattamento al vostro spirito che veicolava?

Beh conosco molte persone che si sono trovate in questa posizione e garantisco che non è piacevole affatto. Non lo è in quanto della persona che ha scelto il vostro regalo, nella migliore delle ipotesi non vi arriva nulla. Nella migliore. In altri casi ció che quella persona è riuscita a trasmettere è unicamente che non le erano venute idee migliori e da un certo punto di vista sembravano riconoscere la mediocrità della soluzione proposta.

Il processo è dunque questo: dalla parte di chi riceve il dono abbiamo un climax di emozione che si conclude bruscamente nel baratro della banalizzazione di quella che sembrava un’attesa ricca, promettente. Dalla parte invece di chi dona abbiamo una vaga ma latente consapevolezza di non aver colto nel segno con la scelta fatta ma la speranza che “S.Regalo” possa intercedere e disegnare una reazione soddisfacente sul volto di chi si è voluto emozionare.

Io personalmente credo che un regalo sia un grande gesto di lettura dell’anima di chi abbiamo di fronte e una prova di interpretazione, di empatia del momento in cui vogliamo celebrare con quello che portiamo in dono. Sbagliare un regalo diametralmente, fare ovvero la scelta opposta a quella che si sarebbe potuta fare con successo, credo sia meno “doloroso” per chi riceve rispetto a non usare la parte creativa dell’anima, non dedicare un tempo fecondo alla scelta che si compie.

La parte piú bella, l’ingrediente piú ricco per scegliere bene in “un’operazione regalo” è sicuramente la personalizzazione, la resa unica dell’oggetto. Se pensiamo a un’idea per lei ad esempio, la scelta, ma ancor meglio la creazione di qualcosa di raro diviene originale e ricca di gusto se si pensa alla personalizzazione degli accessori con la fotografia. Ci sono molte piattaforme nel web italiano in cui si possono creare oggetti come borse personalizzate o gadget di diverso tipo che hanno il valore aggiunto dell’immagine che sceglie l’utente-artista, e proprio questo li rende unici, oltre a particolarmente efficaci nell’effetto emozione.

Personalizzazione massima, sia degli accessori che delle idee di stampa. Questo è un principio, una linea guida di fondo che, al di lá del valore economico del regalo che si sceglie conferisce al pensiero quella connotazione di lettura e interpretazione della persona che si discuteva sopra.

Anche se si pensa a un regalo maschile le cose stanno cosí. La personalizzazione gioca anche qui un ruolo da padrona. L’uomo sembra in molti casi meno esigente dal punto di vista del regalo e sembra anche non notare alcuni aspetti della scelta fatta per lui. Sembra. Quasi sempre non è cosí.

Probabilmente un uomo che si trova di fronte un regalo che sente particolarmente “suo” porta con se il pensiero del momento per tutta la vita; la dose di gratificazione ha per l’uomo un radicamento piú distribuito nel lungo periodo rispetto alla donna.

Comunque sia l’operazione di regalare è complessa. Richiede intelligenza, empatia e nei casi in cui si manifesta poi la scelta giusta richiede creatività.

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