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Il motore a combustione interna

Tra le più importanti innovazioni del secolo scorso troviamo senza dubbio l’automobile,  che ha radicalmente cambiato il modo di viaggiare grazie all’ invenzione dei motori a combustione interna , che oggi ci permettono di acquistare la nostra auto negli showroom, alcune case hanno addirittura dei saloni monomarca come la Skoda Roma, l’Audi o la Volkswagen. Il motore a combustione interna (MCI) è una macchina motrice che permette di convertire l’ energia chimica, presente all’ interno della di una miscela aria combustibile rappresentata da:  benzina, diesel, metano, in un lavoro meccanico grazie al lavoro dell’albero motore e al sistema di trasmissione.

Il processo di conversione avviene all’ interno della camera di combustione dove i gas spingono il pistone che fa ruotare l’albero motore e permette al motore di far muovere l’automobile.

Tiplogie di motori a combustione interna

Esistono diversi tipi di motori a combustione interna, i principali sono quelli volumetrici, continui che hanno al loro interno delle specifiche sottocategorie.

I  motori volumetrici dove il il fluido viene ciclato con una cadenza periodica sono divisi in:

Questi motori in base al ciclo termodinamico presente sono divisi con in quelli con un motore ad accensione comandata e in motore ad accensione spontanea.

I motori  continui dove il fluido del motore avviene in maniera continua in un sistema meccanico di deflusso; tra i più conosciuti di questo genere troviamo:

 

 

Storia del motore a combustione interna

La nascita e lo sviluppo dei primi motori a combustione interna viene riconosciuta a due meccanici italiani: Eugenio Barsanti e Felice Matteucci, che nel 1853 ne spiegarono il funzionamento consegnando i  primi brevetti in Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia.

In questi primi prototipi mancava la fase di compressione, il che rendeva il motore ancora poco efficiente e così si comiciò a fare tentativi di compressione usando i  motori marini, poichè a differenza dei motori a vapore i motori a combustione non potevano partire da fermi.

Dopo anni di esperimenti e fallimenti nel 1899 arrivarono sui veicoli le prime frizioni, che permettevano di far partire il veicolo da fermo e questa fu la spinta decisiva allo sviluppo dell’ automobile in tutto il mondo.

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