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Hosting e Hosting dedicato: qual è la differenza?

Una delle domande più frequenti quando si parla di servizi hosting, riguarda la differenza tra Hosting e Hosting Dedicato.

Una domanda non banale perchè la parola dedicato implica a volte la costruzione di infrastrutture specializzate nell’erogazione ad altissima volumetria di uno stack specifico.

Un esempio di questo tipo di hosting è il sito wordpress(dot)com: una piattaforma di hosting dedicata al famoso motore di blog; altri esempi potrebbero essere le piattaforme dedicate ad ospitare stack Magento, Joomla, Ruby.

 

Quando l’hosting dedicato è cucito su misura della piattaforma che deve erogare, smette di definirsi hosting e si chiama – in gergo – platform as a service.

L’elevata specializzazione della piattaforma fa sì che una piattaforma Magento non possa girare su di un servizio PaaS destinato a WordPress. Tuttavia l’elevata standardizzazione dell’infrastruttura consente di contenere i costi e tende ad essere e più affidabile dell’hosting tradizionale.

Inoltre, guardato dalla prospettiva del cliente, il PaaS costringe a scegliere fra provider di hosting che siano in grado di supportare in egual misura una certa piattaforma tecnologica.

Esistono quindi dei vincoli in ingresso ed in uscita da un Platform as a Service ed in genere questi sono compensati da performance e scalabilità, ma è sempre cosi?

Iniziamo a dare uno sguardo allo stack di WordPress.com

Si tratta di una piattaforma PaaS dai numeri vertiginosi: 70.000 richieste al secondo, 15 Gigabit/s di traffico.
Niente male.

Tuttavia, i grandi numeri non sono sempre rappresentano la garanzia che la piattaforma possa adattarsi a tutte le esigenze di uso. Ad esempio:

> se sei una testata italiana, la legge potrebbe richiederti di ospitare i tuoi dati in Italia;
> se sposti i tuoi dati all’estero potrebbe non essere semplice recuperarli in caso di problemi;
> se hai bisogno di forti personalizzazioni dovrai richiedere l’aiuto di tecnici stranieri, magari per te non è un problema, magari lo è;
> se effettui forti personalizzazioni, cambiare provider potrebbe diventare difficile, puoi rischiare un vendor lock in?

Ciò non vuol dire che non si deve utilizzare un PaaS americano, specie per le infrastrutture low-cost può infatti essere la soluzione ideale.

Se invece devi effettuare delle forti personalizzazioni, allora potrebbe essere utile utilizzare un servizio PaaS italiano e personalizzato (ci sono tante start-up interessanti in questo settore, anche in italia).

Questo è tanto più vero se hai bisogno di personalizzare hosting, infrastruttura di erogazione, le policy di backup, magari remoto, i livelli di assistenza tecnica.

In questo caso, penso sia bene avere un contatto italiano, sia tecnico che commerciale, al quale appoggiarsi.

Infine vorrei spendere un paio di parole relativamente al costo di un PaaS: il basso costo di questo tipo di hosting dedicato può dare l’idea – a volte – di estrema concorrenzialità rispetto all’acquisto di server dedicati.

In effetti non è sempre così. Se con la tua presenza web fai business avere un provider italiano con approccio “su misura” può essere molto più conveniente.

> In caso di problemi tecnici puoi interagire facilmente con gli amministratori di sistema;
> Per garantire la perennità del dato puoi andare direttamente in datacenter ed effettuare una copia;
> Puoi affidarti a dei sistemisti che conosci personalmente e farti consigliare se scalare l’infrastruttura orizzontalmente o verticalmente in base alle necessità che ti si presentano.

Ti potranno sembrare cose banali, ma non lo sono. Specialmente se non hai dei sistemisti interamente dedicati alla tua piattaforma.

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