La “Rescue Remedy” ha indicato in cinque anni all’incirca la durata media del tempo trascorso a preoccuparsi nella vita di un individuo medio, circa un paio d’ore al giorno per tutti.
Le cause delle preoccupazioni sono il lavoro, la famiglia, le relazioni sociali, la salute, i ritardi, i soldi, i figli, i mezzi di trasporto, le dimenticanze. La midfulness può aiutare chiunque a combattere l’ansia provocata dai pensieri in generale, donando maggiore consapevolezza di sè e maggior benessere psicologico. La Lund University ha stabilito che i risultati di tale terapia equivalgono a quelli ottenuti da una qualsiasi altra terapia cognitivo comportamentale individuale. Si sono sottoposti ad osservazione con un questionario 215 soggetti, cui è stato fornito un questionario prima e dopo il trattamento della durata di due mesi, analizzando tramite i due metodi il loro stato di depressione e di ansia. I suggerimenti per far passare lo stato d’ansia sono quelli di fare una passeggiata, parlare con amici o familiari, allontanare dalla mente i cattivi pensieri, non cadere vittime degli errori del passato, migliorarne le conseguenze nel presente. Se la soluzione al problema non esiste è inutile preoccuparsi, se la soluzione c’è invece si deve fare in modo di attuarla.
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